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Autore: Shadow Doom    04/08/2022    1 recensioni
Il desiderio di Yuna di rivedere Aerith felice, la porterà a risvegliare quello che i suoi genitori hanno combattuto tanto strenuamente.
La resa dei conti tra le forze del bene e del male è ormai giunta. Indipendentemente da come andrà, tutto finirà qui.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Nuovo personaggio, Sephiroth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Paure ed incertezze

 

Cloud venne centrato da un potentissimo attacco energetico, capace di scagliarlo violentemente a terra. La testa gli scoppiava ed il corpo stava per soccombere alla fatica, ma nonostante ciò si forzò a rimettersi in piedi, non si sarebbe arreso, non era nel suo stile. Tuttavia ciò che gli si parò davanti annientò completamente il suo spirito battagliero: Aerith giaceva in posizione fetale in mezzo ad una pozza di sangue che cresceva a vista d'occhio.

Col cuore in gola si precipitò da lei. 

 

Non appena la raggiunse la prese tra le braccia, scoprendo purtroppo la presenza di una bruttissima ferita al petto. Tentò di tamponarla come meglio poteva, usando tutte le materie curative in suo possesso, senza alcun successo; quel dannato squarcio non voleva smettere di sanguinare.

 

“ Sprechi tempo ed energie, è troppo tardi per lei” sostenne una donna avvolta da una strana aura violacea che rendeva impossibile guardarne i lineamenti, “ Sta zitta!” “ L'hai già salvata una volta, non puoi farlo di nuovo. E' giunto il momento che si ricongiunga col Pianeta” “ Un'altra parola e ti uccido!” esclamò nuovamente Strife completamente in preda al panico.

La sua paura venne distintamente percepita dall'amata la quale, con le ultime forze che le rimanevano, gli afferrò la mano e sorridendo gli disse: “ Va bene così Cloud...Sono stata felice, non ho rimpianti” “ Non parlare, risparmia le forze” rispose l'eroe ormai incapace di trattenere le lacrime, “ Amore mio..” sussurrò una sempre più debole Cetra accarezzandogli il viso, “ Grazie per aver reso la mia vita degna di essere vissuta...Non essere triste, veglierò sempre su di te e sui nostri bambini...”.

 

In quel momento le mani della castana caddero a peso morto, venendo prese prontamente dall'Ex Soldier al quale sarebbe per sempre rimasta impressa l'immagine della sua adorata accasciata, col vestito sporco e danneggiato. Però, nonostante il dolore che aveva provato prima di andarsene, sulle sue morbide labbra era stampato un sorriso.

 

Il biondo tentò più volte di chiamarla, ma non ottenne alcuna risposta, il che lo gettò nella più profonda disperazione.

“ Aerith, per favore...svegliati” mugugnò cullandola dolcemente, “ Non c'è ritorno per lei e presto sarà così anche per i tuoi discendenti. Farò in modo che tu non abbia più niente per cui vivere” affermò crudele la misteriosa donna scomparendo nel nulla.

 

Cloud si svegliò di soprassalto in preda ad un pesante fiatone. Talmente era agitato che non si rese conto di essere nel castello di Jack, sentì solamente una calda mano sul petto. Girandosi in sua direzione vide la moglie dormire beatamente.

Immediatamente controllò i suoi segni vitali ed il suo corpo, scoprendo che era in perfetta salute. Il sollievo che provò in quel momento fu indescrivibile, la sua anima gemella apparteneva ancora a questo mondo. Capì di aver fatto solo un orrendo e realistico incubo, niente di quanto aveva visto era accaduto, ma ciò che aveva provato lo era fin troppo.

 

Troppo agitato per rimettersi a dormire iniziò a coccolare la consorte, stando ben attento a non destarla.

Mentre indugiava sul suo stupendo volto pensò con amarezza: “ Perché devi sempre essere tu? Perché ti vogliono sempre portare via da me? Forse perché sei troppo pura per questo Mondo...Non sono mai stato un tipo altruista perciò chiunque ti reclami dall'altra parte non ti avrà, ti terrò con me fino a quando avrò fiato in corpo”.

 

Pochi minuti dopo venne sorpreso dalla fioraia la quale iniziò a cantare teneramente:

“ You give me hope

Wrap me in love

You sweep me off my feet

My love

My sweet

My masterpiece”

 

Cloud sorrise, quello era uno dei brani che ascoltavano sempre durante le loro serate romantiche. Per rievocare vecchi ricordi decise di unirsi a lei in un magnifico duetto:

 

“ Why can't you see?

You're everything to me

I gave it all for you

You've changed my life

You've made in right”

 

I due si avvicinarono l'uno l'altro, abbassando sempre più la più voce.

 

“ You give me hope

Wrap me in love

You sweet me of my feet”.

 

In quel momento si scambiarono uno dei loro speciali ed irripetibili baci.

“ Te la sei ricordata, mi sorprende” commentò Aerith con fare scherzoso, “ Come potrei non farlo, me l'hai fatta sentire tante di quelle volte” “ Ma alla fine è piaciuta anche a te” “ Sarebbe inutile dire il contrario” “ Bravo, sai che posso capire quando menti ad occhi chiusi”.

 

Mentre continuavano a stuzzicarsi un po', Strife notò quanto su di giri fosse la sua metà, cosa che non esitò a farle notare.

“ Sei decisamente attiva per esserti appena svegliata” “ Ti dispiace?” “ No, per niente, semplicemente di solito di mattina vuoi solo qualche coccola” “ Oggi è diverso, abbiamo trascorso una notte tanto magica che sono ancora a mille” gli rispose rannicchiandosi su di lui, “ Sono così felice Cloud”.

 

Quasi senza motivo sentirla parlare così risvegliarono nell'uomo il ricordo del inquietante sogno che aveva fatto poco prima e con esso la paura ed il dolore. Questi sentimenti lo portarono a stringere forte a sé l'amata supplicandola come mai aveva fatto: “ Non andartene” “ E dove dovrei andare?” “ Ti prego”.

La Cetra, capendo che il marito non stava giocando e che aveva bisogno di essere rincuorato, cambiò tono: “ Te lo prometto, ti starò per sempre vicina, proprio come adesso”.

Il biondo non le rispose limitandosi ad affondare il volto tra la sua morbida e profumata pelle, avvertendo un necessario bisogno di sentirla vicina.

 

Aerith si rese conto che avrebbe dovuto aiutare il proprio caro con i brutti pensieri che stavano affollando la sua mente prima di assaggiare le prelibatezze, omaggio di Jack. Fortunatamente amava prendersi cura di lui ed aiutarlo nei momenti in cui vacillava.

   
 
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