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Autore: _Aleera_    06/08/2022    0 recensioni
[The Rivals]
[The Rivals]Lei è Ness Di Leonardo, la nipote adottiva del boss dei Di Leonardo, azienda di famiglia ben stabilita nel mercato locale.
C ’è un motivo per cui Vincenzo Di Leonardo l’ ha scelta tra tutti, c’è un motivo per cui la chiamano Cj (crown jewel) è l’ asset migliore che hanno. Per quanto sia Bella, gentile, di carattere dolce, ed intelligente, è anche scaltra e spietata, senza considerare incredibilmente attraente, cosa che lei sà e che non esita ad usare come arma nel suo già ben fornito arsenale.
Lui è Luca De Angelo, ex marine e rinomato sicario dell’ azienda dei De Angelo, uno dei principali competitors del mercato locale.
Il compito di Luca è semplice ma molto delicato: lei ha delle informazioni importanti ed il compito di raccoglierle spetta a lui… Riuscirà a portare a termine la sua missione senza far scoppiare una guerra?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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L’ incarico
Luca Pov
 
Quando il 4 luglio mi hanno chiesto di tornare in città per un incarico, speravo fosse una cosa semplice, speravo di poter tornare a breve a Nashwille, invece l’ incarico si è rivelato tremendamente difficile e mi ha impiegato più tempo del previsto.

Il mio obbiettivo è la nipote adottiva del boss dei Di Leonardo i nostri competitors in affari, ha delle informazioni che ci servono ed io devo raccoglierle.

Lavorativamente parlando quest’ incarico è molto al di sotto dei miei standard, ma capisco perché hanno chiesto a me, c’è un motivo per cui Vincenzo Di Leonardo l’ ha scelta tra tutti, c’è un motivo per cui la chiamano Cj (crown jewel) è l’ asset migliore che hanno.
Per quanto sia bella, intelligente, di carattere dolce e gentile è anche scaltra e spietata, senza considerare fottutamente attraente, cosa che lei sa e che non esita ad usare come arma nel suo già ben fornito arsenale.

Dei pochi che hanno avuto occasione di lavorare con o contro di lei tutti dicono la stessa cosa: Quanto più è dolce il miele, tanto più è letale la trappola. Per questo motivo Vincenzo la tiene nella sua gabbia d’ oro circondata da persone fidate. La mia unica speranza di terminare questo incarico a breve e tornare a casa entro fine settimana è che: stare
lontano dal business per diverso tempo come ha fatto lei, l’ abbia rammollita o almeno le abbia smussato gli angoli.


Nei giorni seguenti raccolgo tutte le informazioni che mi servono, dove abita, le attività di volontariato a cui prende parte,  la planimetria di casa sua, del suo box e relativo corsello, ecc.. Con l’ aiuto dei nostri IT riesco ad hackerare il sistema di videosorveglianza di casa sua e rimanere lì nella maniera più invisibile e difficile da individuare possibile.

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Al quarto giorno di osservazione  mi rendo conto che non tornerò a casa per il fine settimana, perché questa donna è l’ esatto opposto della routine.  Non riesco ad individuare nessun pattern che si ripeta, eccetto forse per i giorni in cui si dedica alle attività di volontariato, in quei giorni i suoi spostamenti sono più prevedibili.

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Sono passati circa 8 giorni ed ancora non ho un idea precisa dei suoi spostamenti fuori casa. Ho solo capito che sfrutterò uno dei giorni in cui fa  volontariato per approcciarla. Per quello che riguarda il tempo in casa? Mi tengo molto aggiornato, no  come termine è limitativo, è diventata un ossessione.

Già dopo pochi giorni mi sono accorto che quello che si dice di lei è vero, è intelligente, furba, scaltra bella ed anche dannatamente sexy.

Anche dalla pessima qualità del video delle telecamere riesco ad apprezzarne il profilo, i movimenti e  le curve del suo corpo.  I momenti che preferisco sono quando dopo la doccia si dedica alla skin care, la guardo attentamente mentre  applica la crema su ogni centimetro del suo corpo, con dita delicate e dannatamente tentatrici; Oppure quando è in piscina, guardare come l’ acqua le accarezza ogni centimetro del corpo.

Il giorno in cui ha deciso di mettersi a prendere il sole topless? Mi sono ritrovato con l’ erezione  più potente che avessi mai avuto ed a nulla è servita la doccia fredda. Oramai passo le notti a sognarla, mentre me lo prende in bocca nella doccia, nella piscina, sulla sdraio, sul suo letto… è una fottuta tortura.

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Al decimo giorno decido che è troppo, non ho mai dedicato così tanto tempo ad un incarico del genere prima d’ora. Conosco gli schemi di sorveglianza del personale addetto alla sua sicurezza e so che domani farà volontariato. Ho tutto ciò che mi serve. Finalmente è il momento di approcciarla, estrarre le informazioni che mi servono ( a tutti i costi )e tornare a casa, preferibilmente senza scatenare una guerra .

È un lavoro difficile e delicato e solo io posso portarlo a termine.
Questo è il mantra che continuo a ripetermi oggi 15 luglio mentre la aspetto nel parcheggio della clinica nella quale si trova. Non ho mai avuto bisogno di incoraggiamenti ma oggi questo mantra mi dà proprio questo, coraggio.

Quando alle 14.30 esce dal parcheggio della clinica ed inizio a seguirla qualcosa in me scatta: so di essere il fottuto hitman più richiesto della nazione, faccio questa vita da quando ero giovane, solo io posso portare a termine questo incarico e domani sera torno a casa.

Sarà l’ eccesso di zelo? la sproporzionata fiducia nelle mie capacità? non lo so, ma decido di rompere il protocollo ed affiancarmi a lei in macchina.
Due occhi marroni cioccolato mi guardano e per pochi secondi si spalancano per l’ incredulità, poi distoglie lo sguardo e parte. Continuo a seguirla da lontano perché ora che l’ ho vista la voglio. Voglio la donna delle mie fantasie erotiche dei miei sogni e delle mie notti senza riposo.

Quando si ferma a prendere un gelato ne approfitto per mandare al mio contatto le prove che stò facendo il mio lavoro. Sono sicuro che con questo traffico il click click della macchina fotografica non si sente.

Quando riparte le sono dietro come un segugio, al prossimo incrocio non posso resistere alla tentazione e la affianco ancora, quando si mette un dito in bocca ed inizia a succhiarselo , perdo completamente la ragione. Con un erezione incredibilmente dolorosa e con il solo obbiettivo di infilarmi nelle sue mutande continuo a seguirla, rapito.

Quando il mio telefono squilla, la voce del mio contatto riempie l’ abitacolo. Urla ed è agitato, lo sento nel suo tono, mentre mi dice che stò per entrare nel loro territorio.
Cazzo se passo il confine è GAME OVER

Torno in me giusto in tempo per evitare di prendere la sua stessa uscita alla rotonda, e tiro dritto. Giusto in tempo per mettere abbastanza distanza tra me e la sicurezza dei Di Leonardo che ora mi cerca. Torno in zona sicura appena in tempo.

Abbandono la macchina in una stradina secondaria e mi accerto di farla sparire secondo i sacri canoni.
Solo quando arrivo nel mio appartamento la realtà di quello che è successo mi pervade: Come un orso troppo goloso del miele più dolce mai annusato mi stavo facendo attirare nella trappola più letale che ci sia.

.....Cazzo….

Oggi era la mia occasione ed ho fallito. Non ne avrò un altra così facilmente.
Le mie certezze ora sono poche:
1. Devo portare a termine l’ incarico o questa cosa mi si ritorcerà contro.
2. Vincenzo Di Leonardo aumenterà la sicurezza su di lei in maniera esponenziale, non mi sarà possibile avvicinarla per molto tempo.
3. Incrementare le misure di sicurezza non è una cosa che accade overnight, ci vuole tempo; Devo agire e devo agire presto.

Da quel poco che so di lei domani non ha impegni, probabilmente sarà a casa.
Non perdo tempo e chiamo i miei fratelli, mi sento un po’ in colpa nel chiamare Sterling, ha una famiglia e sta cercando di allontanarsi da questi affari, ma al momento loro sono tutto ciò che ho; Terminata la chiamata inizio a mettere giù un piano d’ azione.

Quando a sera tardi mi mandano un sms con i dettagli del loro volo, è già tutto pronto. Mi vesto e vado a prenderli in aeroporto.  Quando Jack e Sterling arrivano, mi sento immediatamente più tranquillo, loro sono qui ed ora questo incarico non potrà fallire.

Nel viaggio verso il mio appartamento nessuno dei due parla, è il mio momento di raccontare tutto, di raccontare del mio incarico, del tempo passato a studiarla, del mio tentativo di seguirla, del modo in cui mi ha fottuto in macchina e di come da predatore sono quasi diventato preda.
Quello che non dico loro è che al di là dell’ odio che provo nei suoi confronti, e del fatto che non veda l’ora di liberarmi di lei, dopo quello che è successo sta sera, la voglio più di prima. Da un sentimento del genere non nasce mai nulla di buono e questo mi spaventa.

Una volta arrivati nel mio appartamento definiamo gli ultimi dettagli del piano. Domani prima di mezzogiorno  io e Sterling entreremo nel suo stabile e tramite il corsello dei box in casa sua. Non ci sono dubbi che il locale migliore per affrontarla sia la lavanderia. È una stanza cieca, con una sola via di fuga ed è anche quella in cui con meno probabilità avrà delle armi per difendersi.
L’ unico dubbio che rimane è: come l’ attireremo in lavanderia?


16 luglio
Siamo in postazione, Jack ci controlla da una zona sicura a bordo veicolo operativo, siamo in costante comunicazione tramite gli auricolari ed i  microfoni di cui siamo muniti. Abbiamo utilizzato questo tipo di set up molte volte nella nostra attività insieme, è senza dubbio il più adatto alla situazione attuale.

Io e Sterling ci dirigiamo verso il suo stabile e riusciamo ad entrare senza problemi.
La sicurezza è ridicola, c’è una macchina di vedetta fuori, ma all’ ingresso nessuno ci ferma. Questo pensiero mi fa infuriare, questa è la sicurezza che riserva al suo asset migliore? Vincenzo può permettersi di meglio. Continuo a credere che ad un certo punto qualcuno ci noti, magari mentre ci avviciniamo al corsello dei box, o magari mentre ci avviciniamo al suo box, ma non accade nulla.

Dalle informazioni forniteci  da Jack (garantire a Jack l’ accesso alle telecamere di casa sua era una necessità, dato che lui sarà i nostri occhi e le nostre orecchie all’ interno dell’ abitazione; Ma questo non lo ha resto più piacevole, come un bambino avrei preferito non condividere il mio gioco preferito)  Ness ha deciso che oggi è il giorno del bucato, quindi si trova già in lavanderia ed è improbabile che abbia un arma con se.
…..GAME ON.…
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Tutto procede secondo i piani, siamo in casa sua. Ness è bloccata in lavanderia, mi stò assicurando personalmente che non possa scappare, infatti con il mio corpo blocco la sua unica via di fuga. 

Mai nelle mie fantasie più remote avrei mai immaginato la scena che mi si para davanti; Ness in abitino corto bianco reso semi trasparente dalle gocce d’ acqua, che mi guarda e flirta con me, si perché anche se è Sterling  quello di fronte
a lei che le pone le domande, il suo sguardo è su di me e non mi lascia un attimo, mi godo questo momento appoggiato allo stipite della porta con la solita erezione dolorosa ed un sorriso stupido stampato sulle labbra.


Quando sento Sterling chiederle se sia venuta nelle mutande che stà lavando, scatto in avanti, la conversazione finalmente si fa interessante per me, voglio sapere se è venuta in quelle mutande e quando. La sua risposta mi stravolge <<  Si, in queste proprio ieri mentre mi seguivi in macchina >>. Senza pensarci due volte le rubo l’ intimo di mano e lo annuso, sa di bucato ma anche di qualcosa di più, sa di lei, una fragranza che non ho mai sentito prima, ma che stimola ogni centimetro del mio corpo.

Un gemito mi scappa dalla gola, ma proprio in quel momento Sterling mi tocca il braccio, il segnale è preciso. È ora di andare. Sono solo vagamente consapevole che Jack dall’ altro lato degli auricolari ci sta urlano di uscire di lì perché l’ intera sorveglianza dei Di Leonardo si sta dirigendo verso di noi. Usciamo e corriamo verso l’ uscita di sicurezza che ci porterà da Jack ed il nostro veicolo. Saliti a bordo Jack imbocca una stradina secondaria che in meno di 10 minuti ci porta in zona sicura, solo allora realizzo una cosa: tengo ancora strette nel pugno le sue mutande.
 
<< Come cazzo facevano a sapere che eravamo li? >> Chiede Sterling in tono furioso appena mettiamo piede nel mio appartamento. Mi sono chiesto la stessa cosa per tutto il viaggio di ritorno, ma non ho trovato nessuna risposta plausibile.


Dopo pranzo Jack inizia ad ispezionare i video della nostra operazione e dopo poco arriva la risposta alla fatidica domanda: In maniera precisa e veloce, appena Ness si è accorta che qualcuno stava entrando in casa sua, ha fatto partire una chiamata ed ha nascosto il telefono dietro il flacone della candeggina, non ho bisogno di leggere il nome sul display so già chi ha chiamato, ma Jack lo dice a voce alta lo stesso <<  Pops? >>  chiede incerto.

<< Alias Vincenzo di Leonardo >>  rispondo.

Mentre Jack lavora per estrarre dal filmato tutte le informazioni che servono a comprarmi la mia libertà, io mi verso un drink e mi siedo sul divano. Il famigliare dolore dell’ erezione nei miei pantaloni mi ricorda una cosa: Nonostante fosse messa all’ angolo in una situazione studiata per metterla in difficoltà, è comunque riuscita a trovare il modo di prendere in mano la situazione e ribaltarla a proprio favore.

……Cazzo quanto voglio quella donna……

 
   
 
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