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Autore: Shadow Doom    13/08/2022    1 recensioni
Il desiderio di Yuna di rivedere Aerith felice, la porterà a risvegliare quello che i suoi genitori hanno combattuto tanto strenuamente.
La resa dei conti tra le forze del bene e del male è ormai giunta. Indipendentemente da come andrà, tutto finirà qui.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Nuovo personaggio, Sephiroth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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Ira Divina

 

Completato il rilascio dell'85% del Caos Yuna iniziò a ridere istericamente, gesto che celava lo scontro intestino tra le diverse essenze del suo Spirito.

“ Mi hai fatto vedere il mio peggiore incubo...So che provi piacere nel gettare gli altri nella disperazione, ma non dovresti giocare con le emozioni altrui perché non puoi immaginare quanto potenti possano essere!”.

All'esclamazione furiosa della ragazza fece seguito un'esplosione devastante del suo potere la quale non si limitò a distruggere ciò che rimaneva di Vivi, rendendo il terreno arido e sterile, ed a crepare la difesa magica di Jenova, ma costellò altresì l'area con instabili e letali correnti caotiche, da cui bisognava tenersi lontani per essere eliminati maciullati. " Lo senti Sephiroth? Questo è il mio dolore e la mia rabbia! Ti annienteranno fino a quando non rimarrà niente di te!" urlò la ragazza scattando in un furioso assalto. 

   

“ Fermati Paine! Non possiamo avvicinarci o per noi è la fine” sostenne Cecil evitando per un soffio uno di quei strani flussi d'energia, “ Non se ne parla, non permetterò ad uno schianto del genere di sparire” rispose la maga con un sorriso teso, studiando un modo per raggiungere l'erede dei Cetra in sicurezza.

 

Intanto il Flagello del Mondo aveva smesso di attaccare i rivali, fissandosi invece sulla rosa bianca.

“ Quell'insetto non è una semplice Cetra...In lei si cela un potere immenso, paragonabile al mio e come se non bastasse possiede dei frammenti di me. Non abbastanza affinché io possa soggiogarla, ma a sufficienza per imparare a gestire quella forza...” pensò l'alieno insolitamente preoccupata.

“ Sephiroth, basta giocare! Liberati di lei, subito!” ordinò la creatura inutilmente, ormai il Leggendario Soldier era perduto nella frenesia della lotta e non avrebbe ascoltato nemmeno sua madre.

 

“ Quanto ci mettono!?” si domandò irritato Strife riferendosi ai ladri Fantasma, “ Per adesso non possiamo fare niente se non resistere” commentò frustrato Jack, “ Lo so, ma non ce la faccio più. Ci deve essere un modo per arrivare da Yuna” commentò sempre più nervoso Cloud, “ Ti capisco da genitore, ma non sarei troppo in pensiero per Yuna. Sono sicuro che riuscirà a battere Sephiroth” “ Non è questo il punto Barret, sappiamo che ha le potenzialità per farlo” “ Allora qual è il problema Aerith?” “ Se darà libero sfogo al Caos in lei perderà se stessa e finirà per autodistruggersi”.

Le parole della Cetra, cariche di apprensione e timore, caddero come macigni sull'animo di Wallace e tutti gli altri che non sapevano quale rischio corresse la giovane a cui volevano tanto bene.

 

Naturalmente anche Michael era terribilmente in pensiero per la sorella. Doveva andare subito da lei, la sua presenza sarebbe sicuramente stata d'aiuto, ma Kadaj non voleva farlo passare. Sapendo di non avere più tempo, sfoderò il suo asso nella manica: elevò al massimo la temperatura delle sue fiamme fino a quando queste non divennero nere per poi usarle contro il nemico con l'intenzione di metterlo fuori gioco con un colpo. Sfortunatamente la spada del figlio di Jenova era capace di tagliare persino il fuoco senza eccessive ripercussione per cui il piano dell'ex dirigente fallì miseramente.

 

Sephiroth e Yuna stavano combattendo con una furia e foga difficile anche solo da immaginare. Il bianco cavaliere dovette impegnarsi al massimo per non essere brutalmente sconfitto, ma persino in questo modo non riuscì ad imporsi. Infatti se l'ormai assente lucidità della giovane rendesse facile da prevedere i suoi movimenti, l'energia del Caos che l'avvolgeva la proteggeva dai ogni attacco. Inoltre suddetto potere, estendendosi e assumendo le più disparate forme, ampliava notevolmente il raggio d'azione e la potenza bruta delle mosse offensive.

 

Se solo fosse stata capace di controllare ciò che aveva dentro di sé, quasi certamente Strife avrebbe vinto lo scontro, sebbene con elevatissima difficoltà, ma purtroppo le cose non solo non stavano così, ma continuarono a peggiorare.

Il Caos reclamava il dominio di tutto e tutti, facendo perdere sempre di più coscienza a Yunie, la quale era ormai sopraffatta da esso.

Era prossima a sprofondare nell'oblio senza ritorno quando venne travolta da un attacco magico glaciale, inaspettatamente il freddo le consentì di destarsi un minimo.

 

“ Forza bellezza, reagisci! So che sei più forte di così, sei la più sexy, eccitante, eroica e tosta tipa che esista” affermò Paine nel tentativo di aiutare la discendente degli Antichi.

Vedendo come non stesse riscontrando alcun successo, cambiò tono parlando per la prima seriamente: “ Yuna, non puoi farlo vincere. Non hai capito che vuole farti perdere la testa di proposito? Di questo passo finirai per uccidere i tuoi genitori, tuo fratello e tutti quelli che ami. Vuole trasformarti nella loro carnefice materiale e distruggerti col senso di colpa. Forza Yuna, riprendi il controllo! Contiamo tutti su di te”.

 

Il discorso della maga non frenò la fuoriuscita del Caos nella rosa bianca, la quale, rimasta impassibile per tutto il tempo, scattò in avanti. Paine pensò per un attimo di essere finita, ma la ragazza non puntò a lei, bensì all'Angelo della morte alla sue spalle che stava per trafiggerla.

“ Grazie” sussurrò semplicemente l'agente speciale, prima di allontanare il nemico e di riprendere la serrata lotta.

 

Nelle attuali condizioni l'eroina si sarebbe imposta alla lunga, cosa che Jenova notò, la quale decise di dissipare la sua barriera per occuparsi personalmente della giovane.

Non appena annientò il confine da lei eretto provò un lancinante dolore per tutto il corpo, talmente forte da farla urlare disperatamente.

I Ladri Fantasma erano riusciti ad annichilire per sempre il seme nel Metaverso. La sua scomparsa non solo rese vulnerabile il Flagello del Mondo, ma le fece subire ogni singolo danno che fino a quel momento gli eroi le avevano inferto.

 

“ Madre!” esclamarono in coro Kadaj e Sephiroth, correndo da lei.

“ Mi hanno davvero stancata, questi parassiti devono sparire per sempre...Voi, figli miei, me lo permetterete” ansimò la donna assorbendo senza esitazione nel suo corpo i propri eredi, dando avvio ad una rapida mutazione che la trasformò in una colossale chimera, dotata di tre teste, una da drago, una di leone e uno di serpe, e di maestose ali bianche d'angelo. Inoltre sul petto era incastonata la materia nera che pulsava ad intermittenza.

 

La battaglia finale stava per iniziare e dal suo esito si sarebbe deciso il Destino del Mondo.

   
 
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