Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    17/08/2022    3 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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 Cap 50: Inseguitori e inseguiti
 

  ORW my 12-year-old nephew mentioned at his birthday party that his favorite  cartoon characters are Prince Hans of the Southern Isles and Pepe le Pew. -  Album on Imgur

 

Al tavolo dei Grifondoro invece, Merida, che si era unita da poco al gruppo, aveva cercato di evitare a tutti i costi domande sulla sua scomparsa per l'intera mattinata. Un buon stratagemma era iniziare a riempirsi il piatto di tutto il cibo che riusciva ad accumulare: impegnando la bocca per mangiare, non poteva in alcun modo avere il tempo di rispondere.
Anche se alla fine fu proprio lei ad iniziare una conversazione, accorgendosi della mancanza di una persona in particolare.
"Qualcuno ha visto Anna?" chiese con la bocca ancora piena di stufato. Sia Moana che Judy scossero il capo e lo stesso fecero pure gli altri. Ercole vicino a lei però, venne attirato da uno strano dettaglio.
Fece per afferrare una ciocca dei suoi capelli, mostrando quanto fosse scurita rispetto alle altre "E questo? Vuoi abbandonare il gruppo dei capelli rossi anche tu?"
Quella frecciatina era ovviamente rivolta a Judy che non ci mise molto a rispondere "Li ho tenuti solo un mese e sai bene perché ho deciso di cambiarli."
A quel punto si unì anche Aladdin al dibattito "Certo che lo sappiamo, carotina."
"Ah-ah."
Sorrise e fece affondare la forchetta in una patata al forno. 
Non amava particolarmente quel soprannome, datole amorevolmente da Nick per via della sua bacchetta. 
Fin dal primo anno aveva sempre voluto sperimentare vari colori per i capelli: era un buon modo per esercitarsi con la magia e, anche se non amava ammetterlo, le piaceva attirare un po' l'attenzione. Ultimamente si era legata al colore argento, ma una volta aveva sperimentato l'arancione, che purtroppo, oltre a non donarle particolarmente addosso, aveva incentivato ancora di più le battutine di Nick, che coinvolsero ben presto anche altri studenti. Motivo per cui abbandonò quel colore nel giro di un mese, minacciando i suoi amici di non farne più parola. 
Merida nel frattempo aveva cercato di nascondere per bene quelle poche ciocche scure rimaste dietro al suo orecchio, coprendole con quelle più arancioni.
"E' una stupidaggine..." disse, tornando a concentrarsi sullo stufato ormai quasi finito "Uno scherzo... D_di Frost. Sai com'è..."
Sapeva che tirando in ballo Jack gli altri non avrebbero indagato più di quel tanto, sapevano delle loto litigate, inoltre Ercole non lo vedeva particolarmente di buon occhio, visto gli scherzi passati che aveva fatto alla sua squadra per ripicca.
Anche Judy sembrava aver perso interesse per quella conversazione, troppo concentrata sulla figura di Elsa a pochi metri da lei nel tavolo con tutti quei Beauxbatons. Ogni tanto le dava un'occhiata, in attesa di qualsiasi cosa: un atteggiamento troppo strano o la presenza di ghiaccio nel pavimento.
Nord era presente e sicuramente sia lui che gli altri insegnanti sarebbero intervenuti in caso di pericolo, ma nonostante tutto continuava a tenere gli occhi ben aperti e non appena la vide alzarsi da tavola, immediatamente scattò in piedi, abbandonando il pranzo ancora in corso.
Aveva visto Elsa parlare con Uberta e Nord, vista la distanza aveva solo potuto immaginare che avesse chiesto di tornare alla sua stanza e in effetti, in un primo momento, seguendola, sembrava stesse prendendo quella direzione. Ma poi ad un tratto la vide girare l'angolo del corridoio e scendere le scale, raggiungendo ben presto l'uscita del castello.
Judy non capì il perché di quella decisione, ma incuriosita continuò a seguirla, era talmente concentrata nel rimanere nascosta, da non accorgersi di essere lei stessa seguita da qualcuno pochi metri più distante.

 

~~~~~~~~ ~~~~ ~~~~



Judy camminò per un po', ben lontana dalla figura di Elsa. Quando vide che stava raggiungendo il cerchio di pietre, le idee si fecero ancora più confuse.
Dal momento che non vi era nessuno nei paraggi oltre a lei, aveva immaginato che si fosse allontanata semplicemente per staccare un po' da tutta quella gente e prendere una boccata d'aria.
Ma non capiva proprio il perché di quel posto.
Hogwarts era piena di luoghi in cui poter stare da soli, il cerchio di pietre era piuttosto distante, doveva esserci un motivo per cui aveva voluto allontanarsi così tanto dalla scuola.
Più si scervellava, più i dubbi continuavano ad aumentare, soprattutto quando vide due figure a lei molto famigliari stare dietro ad una roccia in maniera fin troppo sospetta.
Immediatamente li raggiunse, squadrandoli con circospezione e chinandosi, per non farsi vedere da Elsa "E voi... Cosa state facendo?"
Nick e Jim si scambiarono uno sguardo e, anche se inizialmente erano un po' sorpresi nel ritrovarla qui, mantennero comunque un atteggiamento più controllato. 
"Il solito: pedinare le persone, indagare..." sorrise Nick, guardandola con un cipiglio "Ormai sembra essere diventata la routine della mia vita, grazie a te."
Judy rispose al sorrisetto imitandolo, poi indicò Jim "E lui?"
L'altro fece per parlare, ma Nick lo precedette "Non volevi rivelare tutto? Hai la tua occasione. Anche perché Jimmy ha visto."
"Visto cosa?" chiese la voce di Moana alle loro spalle, spostava lo sguardo da uno all'altro con sincera curiosità "Allora?" chiese ancora.
Jim la trascinò subito giù, costringendola a chinarsi come loro dietro quel masso "E tu da dove sbuchi?"
"Ho seguito Judy."
Quest'ultima strabuzzò gli occhi per lo stupore.
"Mi hai pedinata?"
Moana la squadrò, l'espressione critica sul volto "Tu stai facendo altrettanto!" 
"Touché!" ridacchiò Nick, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Judy.
"Mi spiegate che state combinando? Perché siamo qui chinati a spiare Elsa?"
"A dire il vero... Noi non la stavamo seguendo" si difese Jim "Gurghi ha riconosciuto la voce di quella persona al ballo. Poi è sparito e quando abbiamo visto Elsa avvicinarci ci siamo nascosti."
Nick alzò gli occhi al cielo con aria infastidita "Lo sapevo che non dovevamo fidarci di quell'elf..." come se lo avesse letto nel pensiero, Gurghi si precipitò proprio addosso a lui, tremante e con il volto segnato dal panico.
"L'ho trovato! Sta arrivando, sta arrivando! E' lui!" non riuscì a dire altro perché Jim lo aveva bloccato, impedendogli di parlare ancora per non attirare troppo l'attenzione.
Erano ben distanti da Elsa, ma con le urla di Gurghi avrebbero potuto farsi scoprire nel giro di pochi secondi. Per fortuna la ragazza parve non accorgersene, anche perché la sua attenzione sembrava essere attirata da qualcun altro.
"Hans?" dissero in coro gli altri, vedendo il giovane Corvonero giungere di fronte alla ragazza in quel cerchio di pietre.
"Ma non si era ritirato?" chiese Jim dubbioso.
"Quindi è lui..." lo sguardo di Judy si fece più cupo. Sentiva una fitta di rabbia incontrollabile e istintivamente strinse tra le mani la bacchetta, facendosi forza a non scattare verso di lui per lanciargli un incantesimo.
"Dobbiamo avvicinarci di più."
Fece per muoversi, ma Nick la fermò con una mano, voltandosi poi verso Jim "Ti ricordi quando tu e Eugene siete stati beccati ad origliare le Madrigal?"
Jim arrossì e fece per mollare la presa sul piccolo Gurghi, fulminato dagli sguardi accusatori di Judy e Moana.
"Ti ringrazio per avermelo ricordato, Nick" alzò gli occhi al cielo e, dopo essersi ripassato nella mente la formula, la eseguì ed una scia quasi trasparente iniziò a crearsi nella sua bacchetta fino a raggiungere un'altra pietra che stava ai piedi di Elsa.
"Ci arriva per un pelo, non dovremo avere problemi ad ascoltare."
L'occhiataccia che gli stava riservando ancora Moana tuttavia sembrava non voler cessare, facendolo sentire ancora più in colpa "Nick esagera. N_Non le stavamo spiando" ma lei non parve convinta "Sul serio!"
"Ragazzi..." Judy fece cenno agli altri di tacere e concentrarsi su Hans, che ora sembrava aver fatto un passo in avanti verso la ragazza.
Elsa d'altro canto, ne fece uno indietro. Continuava inoltre a guardarsi attorno nella speranza di poter scorgere sua sorella, ma ciò non avveniva.
"Tu... Sei..."
"Tornato, sì. Ho già ripetuto questo discorso" fece Hans con un mezzo sorriso.
"Dov'è Anna?" chiese a bruciapelo Elsa "Se le hai fatto qualcosa giuro che..." senza rendersene conto, questa volta dai suoi piedi stava iniziando a formarsi delle piccole scaglie di ghiaccio e in breve tempo l'aria attorno ai due sembrava diventare sempre più fredda.
Hans se ne accorse, ma rimase sempre nella sua posizione, senza staccare per un solo istante gli occhi da lei "Sta bene" disse, lo sguardo sicuro e la testa alta. Era serio, un atteggiamento talmente calmo e composto che ad Elsa mise i brividi.
"Tieni molto a tua sorella, no? Allora non fare mosse avventate."
Quelle parole congelarono Elsa più del ghiaccio stesso e, così come si erano formate, le scaglie di ghiaccio ripresero via via a diminuire. Hans osservò quel gesto, sorridendo compiaciuto "Brava. Ora liberati anche della bacchetta e potremo parlare."
Lei lo guardò furente, avrebbe tanto voluto strappargli quel sorrisetto dalla faccia a suon di incantesimi "Non ho voglia di parlare."
"Allora lo farò io. Ma lascerai quella bacchetta. O per tua sorella si metterà male."
Elsa sussultò, mentre l'altro sembrò guardarla compiaciuto "A te la scelta."
Seppur ancora combattuta, alla fine cedette ed estrasse entrambe le parti della sua bacchetta per mostrargliele.
"...Questo non me l'aspettavo..." mormorò Hans sorpreso.
"Non potrei usarla nemmeno se volessi."
"Fa lo stesso, gettala."
Le fece cadere e Hans le cacciò via con un colpo del piede, gettandole più lontane in modo da impedirle di raggiungerla piegandosi semplicemente verso terra. 
"Non per sfiducia, ma sai... Preferisco stare sicuro questa volta."
Fece un passo in avanti, alternando lo sguardo da lei al terreno, per controllare che non giocasse brutti scherzi.
"Hai davvero creato un bel scompiglio al ballo del ceppo. Hai quasi ucciso quel Serpeverde, Jackson. E Belle..."
"E' stato il lupo mannaro!" si difese subito lei. L'indifferenza di Hans in quel suo intervento la infastidì ancora di più "Con Jackson è stato un incidente, ma con Belle e Gaston... Io non... N_non so cosa sia successo. Se ce l'hai con me per questo, io non c'entro nulla con quella storia!"
"C'entri eccome" gli occhi di Hans puntarono nuovamente su di lei. L'espressione era seria, senza un minimo di emozione "Purtroppo, saresti dovuta essere tu al suo posto." 
Quelle parole furono come un ulteriore colpo al petto per lei. Ma ad Hans sembrava non bastare e continuò "E' stato uno spiacevole incidente, ma se mi avessi seguito quella sera non ci sarebbe un'altra morte sulla tua coscienza."
Avvertì quella orribile frecciatina, ma cercò di ignorarla "...Perché?"
Ma Hans non rispose.
"Almeno degnati di rispondermi!" soffiò lei "Perché volevi farmi del male?! Se non è per Milo allora... Perché?!"
E in quel momento scattò "Perché non mi hai dato altra scelta! Sei così testarda, Elsa!" Quell'atteggiamento così improvviso e innaturale la lasciò spiazzata. Hans era sempre stato un ragazzo controllato, anche quando si erano trovati da soli, non aveva mai mostrato un comportamento del genere.
Si rese conto anche lui di aver esagerato, forse era dovuto allo stress del momento o a tutti quei pensieri che gli stavano scombussolando la testa, ma cercò di riprendere il controllo immediatamente. Tuttavia gli venne da sorridere nel vedere lo sguardo di Elsa così stupito e, forse preso ancora dal momento, fece per avvicinarsi.
"Tu ed io... Siamo così simili. Se solo mi avessi dato l'occasione di starti vicino, ti avrei potuta proteggere" disse, ma lei indietreggiò di un passo. Lo sguardo di Hans sembrò farsi più malinconico, quasi come se in fondo gli dispiacesse "Il tuo potere... E' qualcosa di unico. Avresti potuto condividerlo con me..." poi incredibilmente la sua espressione cambiò ancora. Le lanciò un ultimo sguardo pieno di sufficienza "Ma tu non hai mai voluto. Hai preferito dare la tua fiducia a quello sciocco di Milo..."
"Lui non si fidava di te!" ribatté Elsa, stizzita "E a giudicare da quello che sto vedendo... Ha fatto bene."
"Può darsi, ma chi ha la bacchetta adesso?" disse ancora Hans "Potevi farcela, potevi davvero avere una possibilità di sopravvivere con me. Ti avrei aiutata a scappare, sarei stato parte di questo progetto assieme a te..."
"Tu sei malat..." prima che Elsa potesse dire altro, il ragazzo tirò fuori dalla giaccia la bacchetta e gliela puntò contro.
Sorrise appena "Un vero peccato."
Fece poi per pronunciare un incantesimo diverso dai soliti che insegnavano a scuola, c'era qualcosa di maligno in quel nome, dalla luce della bacchetta affiorò una strana luce verde che si faceva mano a mano sempre più forte. Purtroppo se ne rese conto troppo tardi, Hans le stava lanciando una delle maledizioni senza perdono.

Fortunatamente, poco prima di terminare la formula, il polso del ragazzo venne colpito da un altro incantesimo, che gli provocò un bruciore fortissimo alla mano. Vide la bacchetta scivolargli via e senza pensarci, fece per afferrarla, ma un ennesimo colpo lo prese in pieno alle spalle, facendolo ruzzolare per terra. 
Gli incantesimi vennero sferrati da Jim che fu il primo ad agire, seguito da Moana, Nick e Judy.
Quest'ultima guardò la bacchetta di Hans ancora a terra "Era una maledizione senza perdono! Ne sono sicura!"
"Se questo era il tuo modo di corteggiarla, lascia che te lo dica...Sei messo proprio male" esordì Jim "Ma si può sapere che problemi hai?!"
Hans non rispose, ma come fece per alzarsi si ritrovò la bacchetta di Moana a pochi centimetri dal volto.
"Tu non ti muovi di qui!"
Era fuori di se dalla rabbia. Se Hans era davvero la causa della morte di Belle, avrebbe potuto regolare i conti seduta stante e sapeva bene che anche Judy stava pensando la stessa cosa.
Desiderava talmente tanto poter vendicare la sua amica, che per un breve momento concentrò tutta la sua frustrazione al pensiero di quelle parole pronunciate da Hans poco prima.
Sarebbe bastato solo un istante e avrebbe potuto vendicare Belle.
"L'hai uccisa?!"
Hans sembrò non capire e questo la fece infuriare ancora di più.
"Hai fatto del male a Belle?!
"Io non..."
"RISPONDI!" urlò, la bacchetta ancora puntata sul suo volto, a pochi centimetri dagli occhi. 
Il ragazzo si trovava chinato, inerme senza possibilità di difendersi o scappare e tutto quello che riuscì a dire, dopo un silenzio infinito, fu un sonoro "No."
Continuava a fissarla in maniera impassibile, sul suo volto non celava alcun tipo di rimorso e la cosa la fece solo innervosire di più.
Moana dovette usare tutta la sua forza di volontà per non cedere alla tentazione di vendicare la sua amica, ma alla fine la ragione ebbe la meglio e ritirò la bacchetta, seppur di poco. Prese poi un lungo respiro e fece per voltarsi, quando vide Judy balzare al suo fianco e puntare la bacchetta con così tanta ferocia da far indietreggiare Hans per non rischiare di essere infilzato al petto.
"STAI MENTENDO!" urlò. Aveva le lacrime agli occhi e l'espressione di una che non si sarebbe mai e poi mai tirata indietro.
"Judy."
Moana tentò di chiamarla, ma sembrava completamente accecata dalla rabbia.
"Judy!" urlò ancora.
Alla fine si voltò e dallo sguardo che le rivolse, un brivido le iniziò a percorrere lungo la schiena. 
"E' un bugiardo! Continua a mentire!"
Hans fece per interromperla "Non è ver..." ma venne preso zittito dalla voce di Judy che lo sovrastò "ZITTO!"
"JUDY!" 
Ma lei non si mosse.
"Guardami!"
Dopo un lungo momento, Judy si voltò di nuovo, le lacrime avevano iniziato a rigarle il viso, così come quello di Moana.
"Non farlo" disse flebile, facendo un passo in avanti "Non la riporterà indietro."
Riuscì con la mano a raggiungere la sua bacchetta e, dopo un attimo di esitazione, Judy la lasciò fare e insieme la abbassarono, permettendo ad Hans di riprendere fiato.
Moana la guardò e si sporse per abbracciarla, ma proprio in quel momento un'altra voce alle loro spalle le interruppe.
"Allontanatevi."
Non appena si voltarono, videro una donna che non avevano mai visto prima, era alta, la carnagione scura e spiccavano il ciuffo di capelli corti, rasati da un lato. Aveva lo sguardo fisso verso di loro, seria, impassibile. Stava tenendo Nick come se fosse una sorta di ostaggio, la bacchetta dietro la sua schiena.
Ma la cosa che saltò subito all'occhio fu l'altra persona accanto, Moana in particolare aveva avuto modo di scambiare qualche breve parola con lei poco prima di iniziare il pranzo post-torneo. 
Dorothea prese a contare i presenti, indicandoli uno ad uno col dito "Uno, due, tre... Quattro contro uno! Non mi sembra molto corretto ragazzi" disse con un mezzo sorriso.
"Lei lavora per il Ministero."
A quel punto la sua espressione, dapprima seria, parve diventare loquace "Ah, giusto" come lo disse, il suo volto si tramutò in quello di una bella donna dai lunghi capelli neri e gli occhi di un verde smeraldo.
La sua compagna, dopo aver tirato un sospiro, le passò Nick come se fosse un sacco, intimandole di tenerlo d'occhio.
"Perché hai mostrato il tuo volto?"
"Hai idea di quanto sia pesante mantenere un altro aspetto?" la rimproverò, ignorando per un secondo gli altri "E poi se scoprono te, e lo faranno. Scopriranno anche me."
L'altra alzò gli occhi al cielo, ma non disse altro.
La donna che teneva Nick li fissò e sorrise, assumendo un tono più rassicurante "Non preoccupatevi, non vi faremo del male. Però dovete collaborare e abbassare quelle bacchette." 
Come c'era da aspettarselo i ragazzi non seguirono il comando e questa volta il tono della donna parve più autoritario, nonostante il sorriso "Sul serio."
Non stavano scherzando e anzi, mentre lei pareva più propensa a trovare un accordo, l'altra donna al suo fianco sembrava in procinto di scattare verso di loro. 
Incapaci di contrattaccare e lontani dal castello, ora come ora, nessuno di loro avrebbe saputo l'esito di quell'incontro.


 

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ANGOLO AUTRICE:


Raga capitolo 50 yeeee!
Non so davvero quanto durerà, ma spero possa sempre intrattenervi come fa con me quando mi metto a scriverla.
Diciamo che la pace era durata anche fin troppo, ecco un altro bel casino ad Hogwarts e vi avverto, le sorprese non sono ancora finite!
Forse per Hans c'era da aspettarselo, ecco perché ho voluto terminare il capitolo poco più avanti, con l'entrata in scena di due nuovi personaggi.
Avete capito chi sono? Le descrizioni hanno aiutato, ma i nomi verranno svelati nel capitolo successivo.
In questo capitolo viene anche messo in evidenza le reazioni di Moana e Judy, che alla fine erano le persone più vicine a Belle e vedere davanti a loro il probabile assassino (o complice) della sua morte beh...Fa girare parecchio le scatole e c'è voluta tanta forza d'animo per non cedere alla tentazione di dargli un bel colpo di grazia. 
Spero sia piaciuto il capitolo! non vedevo l'ora di arrivare a questa parte e spero di descriverla bene come me la sono immaginata nella mia testa. Accadranno un sacco di cosette.
 
Un abbraccio
  
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