Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    02/09/2022    4 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Cap 51: La caduta di un narcisista
 

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Jim e Moana si scambiarono uno sguardo tra di loro e alla fine acconsentirono di abbandonare le loro bacchette, ma una volta a terra, la donna mimò con la testa di calciarle via con un piede, per allontanarle ancora di più da loro e così fecero, seppur con malavoglia.
Ma Judy non aveva ancora fatto nulla e, dopo un'ennesima occhiata, anche la pazienza di quella donna sembrava stesse per esaurirsi "Anche tu" premette di più la bacchetta sulla schiena di Nick, facendolo sobbalzare "O non ci tieni al tuo amico?"
Judy sembrò in procinto di cedere, ma le parole di Nick la fermarono.
"N_non farlo Judy!"
"Non credo che tu sia nelle condizioni di esprimere un'opinione."
"Neanche una piccola piccola?" chiese, maledicendosi la linguaccia visto che la stretta della donna si fece più pressante.
"Sei simpatico, te lo concedo. Non vogliamo farvi del male."
"Lasciate che ve lo dica, non state trasmettendo molta fiducia" commentò aspramente Jim.
Lei sorrise appena in risposta "Non temete, non siamo qui per voi."
"Siamo qui solo per LEI!" ringhiò l'altra, avanzando prepotentemente di un passo verso Elsa, la sua espressione furente si scontrò con quella ancora sconvolta di Hans "Tu lo sapevi! Sapevi che era lei fin dall'inizio e non hai detto nulla?!"
"Stavo per..."
"Non cercare scuse!" lo fermò.
Nel silenzio che si era creato, la voce della seconda donna li riportò alla realtà.
"Namaari, coraggio. Portiamola via."
L'altra si voltò furiosa verso Elsa "No! La finiremo qui, adesso!"
"Non erano questi i piani! Avevamo detto niente vittime."
"Erano i tuoi piani Esme, non i miei."
Esmeralda si morse un labbro e sembrò prendersi un lungo respiro prima di rispondere "Portiamo via lei e Hans, subito!"
"Ferme!" Judy fece un passo in avanti, posizionandosi vicino ad Hans "Non potete farlo, ha ucciso una nostra amica! Lui..."
"Non ho ucciso Belle!" urlò, l'espressione frustrata che balzava da lei a Esmeralda.
"La morte di quella ragazza...Credevo fosse un lupo mannaro."
"Non proprio..." mormorò Nick, sentendo nuovamente la pressione della punta della bacchetta dietro la sua schiena.
"Ehi vacci piano, sto solo rispondendo ai tuoi dubbi."
"Non è stato un lupo mannaro. E' stato qualcos'altro, non lo so..." Judy si voltò nuovamente verso Hans "... Ma lui è coinvolto!"
Esmeralda rivolse un'espressione carica di delusione verso il ragazzo "Hans... Che cos'hai fatto?"
"Io non ho fatto niente!"
"Bugiardo!" urlò Moana, anche lei stufa di tutto quel teatrino.
"E' la verità!"
"Non importa adesso!" sbottò Namaari, puntando la bacchetta contro Judy "Se Hans c'entra con la morte della vostra compagna, ne pagherà le conseguenze, puoi giurarci" portò poi la sua attenzione su di lui "Deve spiegarci molte cose..."
Non gli diede nemmeno il tempo di reagire poiché si era già diretta verso Elsa con una furia tale da farla indietreggiare "Ed ora tu..." le puntò la bacchetta contro e fece per pronunciare lo stesso incantesimo che Hans aveva tentato poco prima. Ma la ragazza fu più veloce a reagire e, con un gesto istintivo della mano, innalzò una catena di lame ghiacciate dal terreno che costrinsero Namaari a sobbalzare indietro per evitare di essere colpita.
Tentò poi nuovamente di attaccarla con un incantesimo, ma Elsa riuscì a creare una barriera attorno a sé per proteggersi appena in tempo, sfortunatamente per colpa dell'agitazione il ghiaccio iniziò ad espandersi, arrivando quasi ai piedi di Esmeralda.
"Namaari!"
Moana approfittò di quel breve attimo di esitazione e si buttò verso la bacchetta che aveva gettato a terra. Colpì Esmeralda per permettere a Nick di sfuggire dalle sue grinfie. 
Namaari se ne accorse, ma non fece in tempo a contrattaccare che dovette difendersi da un attacco di Jim.
A quel punto anche Judy aveva ripreso un po' di autocontrollo e si gettò in soccorso di Nick per proteggerlo da un contrattacco di Esmeralda, ma poco prima che potessero bloccarla, videro sbucare un'altra scia di un incantesimo che deviò il loro attacco in tempo per soccorrerla. 
La figura di una terza donna apparve subito dopo, la testa coperta da un cappuccio, ma dalla voce che ne seguì, si poteva intuire fosse più grande rispetto alle altre due.
"Che ci fai qui?! Dovevi rimanere al rifugio!" sbottò Esmeralda al suo fianco.
"Immaginavo che tu e Namaari non avreste trovato un accordo." disse, continuando a tenere la bacchetta puntata contro il gruppo di ragazzini. Poi il suo sguardo scivolò su Elsa, che cercava di contrastare i continui attacchi furiosi di Namaari "E' ancora viva..." 
Elsa si sentiva spaesata, terrorizzata, le veniva difficile controllare il suo potere e al tempo stesso difendersi e cercare di non sprigionare tutta la sua forza per non ferire i compagni. Sentiva che presto o tardi le cose sarebbero peggiorate.
Poi lo vide, Hans stava approfittando di quella confusione per scappare via e la cosa la mandò letteralmente in bestia.
Aveva fatto qualcosa a sua sorella, forse l'aveva addirittura ferita, non poteva saperlo. Ma non gli avrebbe mai permesso di lasciarlo andare.
Strinse forte i pugni, talmente tanto che le fecero male ed una forte tempesta si materializzò attorno a lei, diventando in pochi istanti sempre più forte e pericolosa, tanto da rischiare di trascinare Namaari e gli altri in quel vortice di gelo.
Sollevò poi un braccio in direzione di Hans e di colpo dalla terra si formò una catena fatta di ghiaccio che lo bloccò per i piedi. In breve tempo vennero avvolti tutti attorno ad una tempesta gelata. 
"Lo ha fatto di nuovo!" urlò Jim mentre cercava di proteggersi il viso con un braccio, nonostante la poca visuale, aveva cercato di raggiungere Moana e Judy. In tempo per sentir urlare quest'ultima di abbassarsi.
Jim lo fece immediatamente e si sentì sfiorare la testa da qualcosa di pesante, forse un sasso, ma che era stato spazzato via da quella tempesta. Non fece in tempo a guardarsi attorno che vide due spuntoni formarsi ai piedi vicino a dove si trovava Judy, con uno scatto la trascinò via, proteggendola successivamente da un ennesimo incantesimo lanciato da qualcuno, ma questo lo fece distrarre ed un altro sasso questa volta lo colpì ad un fianco, facendolo ruzzolare a terra non lontano da loro.
Judy si gettò subito a soccorrerlo e di primo istinto le venne da creare una barriera di protezione per proteggerli dalla tempesta, ma quando provò a ripetersi l'incantesimo mentalmente, ecco che vide la stessa barriera creata attorno a loro.
"Come sta il ragazzo?"
Non appena alzò lo sguardo si vide vicino Esmeralda, intenta a tenere la barriera di protezione ben salda attorno a loro.
Quasi non riusciva a credere ai suoi occhi, quella donna che fino a pochi istanti fa aveva minacciato lei e i suoi amici, ora li stava difendendo?
Nel frattempo Moana si stava dirigendo verso Elsa, cercando di fermare Namaari e l'altra donna incappucciata.
Elsa invece le stava ignorando completamente, con un ennesimo gesto della mano strinse ancora di più il pugno e il ghiaccio attorno ad Hans iniziò a crescere, avvolgendolo su tutto il corpo.
"Non mi interessa se... Q_queste persone ce l'hanno con me..." una volta che gli si fermò davanti, il ghiaccio lo aveva ormai coperto fino alle spalle "...Ma tu adesso mi dirai dove si trova Anna!"
Gli occhi di Elsa erano completamente accecati dall'ira, era una fiume in piena guidata dalla collera e non si sarebbe mai e poi mai fermata fino a che non avesse ottenuto quello che voleva. 
Questa volta Hans lo sentiva, per la prima volta avvertiva davvero la paura che gli avrebbe fatto del male. Perché il modo in cui lo stava guardando, non lasciava spazio ad altre possibilità.
Era certo, lo avrebbe ucciso.
Fu così che mise da parte tutto il suo orgoglio e provò a parlare, ma il ghiaccio lo stava stringendo talmente forte da affaticargli il respiro.
"Non... N_non riesco... A..."
Ma Elsa non lo ascoltò e fece stringere ancora di più la morsa attorno a lui, il ghiaccio crebbe fino ad arrivare fin da sopra il collo.
Gli si avvicinò quel tanto che bastava per sussurrargli tutto quello che provava "Se non parli adesso... Giuro... Su quanto mi è più caro che io..."
"ELSA! SMETTILA!" urlò la voce di Moana. Con fatica era riuscita a farsi largo in quella tempesta e raggiungerli. Dopo una prima esitazione, l'altra continuò nel suo intento, ormai sarebbe mancato davvero poco prima che ad Hans gli fosse impedito di respirare.
"Pagherai per quello che le hai fatto!"
Sollevò ancora il braccio, ma in quell'istante, un incantesimo le bloccò il polso con forza, facendola addirittura scivolare a terra. Quando si voltò incrociò lo sguardo con quello di Moana e di colpo, fu come risvegliarsi da un incubo.
Guardò Hans e lo vide allo stremo, coperto quasi del tutto da quel cumulo di ghiaccio, ancora pochi centimetri e gli avrebbe impedito totalmente l'ossigeno.
"N_No!" con la mano libera tentò di sciogliere un po' il ghiaccio che lo avvolgeva, permettendogli per lo meno di riprendere un lungo respiro.
Elsa lo guardò tremante mentre osservava il gelo sciogliersi ai suoi piedi. La sua voce era bassa, difficilmente qualcuno l'avrebbe sentita anche solo li vicino e lo sguardo era tornato quello timoroso di prima. La rabbia e la frustrazione avevano lasciato spazio nuovamente alla paura.
Continuava a ripetersi di aver esagerato, che non voleva veramente ucciderlo. Ma la verità era un'altra: in quel momento aveva desiderato veramente la sua morte. 
Era talmente soggiogata dall'ira da non aver tenuto in considerazione che, eliminandolo, non avrebbe mai potuto ritrovare sua sorella.
Era la prima volta che si lasciava trasportare così prepotentemente dalle sue emozioni. Si era sentita invincibile, carica di adrenalina e di rabbia, con il solo istinto di sfogarsi e far sentire per una volta, quello che aveva sempre provato lei per anni: la sensazione di non avere vie di fuga.
Ma ora fortunatamente sembrava essere tornata alla normalità e forse fu proprio per questo che la tempesta si fece meno aggressiva e proprio in quell'istante il grido di un'aquila venne udito in cielo.
"Oh no..." Namaari riuscì a liberarsi, così come anche la sua compagna, ma prima che potesse anche solo pensare ad un incantesimo, Maui si materializzò proprio di fronte a lei, seguito non molto distante da Black e Bunnymund.
"Namaari!" sorrise l'uomo, facendo perfino un breve inchino.
La donna lo guardò truce "Maui."
"Quanto tempo. Nuovo taglio?"
Lei lo attaccò in risposta, ma per fortuna che Maui, un po' come se se lo aspettasse, riuscì a schivare per tempo il colpo.
"Di poche parole come sempre."
Nel frattempo Bunnymund si era gettato contro Esmeralda, mentre Pitch si stava dedicando alla maga incappucciata.
Vedendo i professori in difficoltà, Judy fece cenno a Nick di raggiungerla "Puoi occuparti di Jim? Non deve perdere conoscenza."
L'altro non fece in tempo a chiederle cosa avesse in mente poiché la vide scattare verso Bunnymund, deviando un colpo lanciato da Esmeralda che altrimenti lo avrebbe colpito.
"Ben fatto, Hopps!" 
Quel complimento detto in maniera così naturale, fu molto strano per lei, ma al tempo stesso la rese piacevolmente sorpresa. 
Purtroppo il bel momento terminò in fretta, perché l'espressione del professore si tramutò in una più severa "Ora però si allontani subito prima che..."
Un incantesimo colpì il terreno li vicino, creando un'esplosione talmente forte da scaraventare entrambi lontani. Quando Judy riaprì gli occhi, vide il povero Bunnymund contro un albero, ferito e privo di sensi, poi notò l'arrivo di un quarto mago, dall'aspetto sembrava attorno ai quarant'anni, il viso lungo e appuntito, capelli corti scuri e dei grossi baffi.
"Scusate il ritardo, la passaporta ha fatto i capricci" disse, mostrando con noncuranza un piccolo vaso di ceramica con piantati alcuni tulipani.
"Vinny!" Esmeralda lo raggiunse, indicando con aria furiosa la povera Judy che faceva ancora fatica a rialzarsi.
"Che c'è?! Mi piace questo incantesimo!" ma dopo l'ennesima occhiataccia da parte della donna si convinse "Non lo userò contro i bambini. Va bene?" disse "Però se dovessero reagire..."
"Ora basta! Non doveva finire così!" lo interruppe Esmeralda. Avvertì poi le voci di altre persone proveniente dal castello che stavano correndo dalla loro parte "Andiamocene."
"Ma la ragazz..."
"Ho detto: andiamo!"
L'uomo alzò le mani in segno di arresa "D'accordo, d'accordo. Se l'avessi saputo sarei rimasto al rifugio."
Esmeralda rispose limitandosi ad alzare gli occhi al cielo. Poi si voltò verso Namaari e l'altra donna, si passò le dita alle labbra per emettere un lungo fischio. Mentre la donna incappucciata colse il messaggio e si allontanò, Namaari non pareva molto convinta, e fece per attaccare nuovamente Elsa.
"Non ci provare!" urlò la voce decisa di Maui, puntandole la bacchetta contro "Non farai in tempo, sai che ti colpirò."
Gli occhi di Namaari si ridussero a due fessure "Oh lo so bene, ma almeno questa volta non mi pugnalerai alle spalle."
Maui esitò, sentendosi punto sul vivo. Nonostante tutto cercò di mantenere lo sguardo fisso su di lei  "Giù quella bacchetta."
"Non lo farò."
"Dovrò colpirti."
"E allora fallo! Coraggio!" lo sfidò "Distruggimi. E' quello che ti riesce meglio!" mosse poi le labbra in un incantesimo, ma Maui reagì anche se non completamente.
La colpì, ma non abbastanza da ferirla.
Vedendolo così titubante Pitch si avventò su Namaari, procurandole con un incantesimo una ferita al braccio tanto potente da farle cadere la bacchetta di mano.
Esmeralda in risposta creò una nube di fumo per andare in soccorso della ragazza e la trascinò via da quella battaglia usando la passaporta che Vinny teneva in mano. 
Poi, il silenzio.
"No! Non doveva andare così!" urlò Maui con tutta la frustrazione in corpo.
Anche Pitch sembrava arrabbiato, non faceva che guardarsi attorno con aria guardinga, come se si aspettasse un altro attacco a sorpresa.
"Ottimo lavoro, ha rischiato di far morire uno studente!" disse, avvicinandosi a lui "Poteva colpirla, doveva."
Sarà stata l'agitazione del momento, ma Maui sembrò non prendere bene quel commento così aspro "Non è il momento di infierire, lo so bene! Sono stato un'idiota" sibilò.
Pitch non si scompose e si limitò a fissarlo con uno sguardo pieno di sufficienza, ma l'altro non ci badò e si allontanò subito dalla zona.
Quell'atteggiamento stupì perfino Moana, questa volta Maui sembrava perfino più sconvolto rispetto a quando li aveva soccorsi dall'attacco di quel lupo mannaro. Era strano vederlo agire in quel modo.
"Idiota, ha detto bene per una volta" sibilò Pitch, una volta che l'uomo fu ben distante.
Poi la voce di Elsa lo distrasse.
"Dov'è?!" il tono sembrava più acceso. Si poteva scorgere una nota disperata nella sua voce. Continuava a guardarsi attorno con sempre più enfasi, ignorando i continui richiami di Moana che questa volta, parevano non riuscire a distrarla.
Pitch alzò il capo, notando che la tempesta attorno a loro stava diventando nuovamente più fitta, a seguito delle forti emozioni della ragazza "Dov'è Hans?! Bisogna cercarlo!" Lui... Lui ha..."
Come la vide scattare, lui fu più veloce e la colpì alle spalle con un incantesimo. Elsa fece qualche passetto in avanti, barcollando come se fosse in preda ad una serata alcolica, ma all'ennesimo passo incerto finalmente le sue gambe cedettero e Pitch la afferrò con entrambe le braccia per impedirle di farsi del male.
"Professor Black!" lo chiamò poi Nick, chino a sorreggere Jim ancora incosciente, con un braccio stava indicando Judy e Bunnymund "Abbiamo un problema qui."
Pitch alzò svogliatamente gli occhi al cielo e sospirò "Ci mancava solo questa..."
Mentre altri insegnanti li stavano ormai raggiungendo, Moana venne tirata per una manica da Gurghi che le fece cenno di stare zitta, indicò poi col braccino una zona più in profondità tra gli alberi, che portava ad un piccolo boschetto.
Pensò che evidentemente era li che Hans era scappato, e di sicuro per il bene di Anna, non se lo sarebbe lasciato sfuggire.


 

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Non se lo aspettava.
Questa volta lo avevano fregato per davvero.
Ancora avvertiva i brividi, per il gelo, per lo sguardo di Elsa, quello dei suoi compagni. Era stato messo con le spalle al muro e la cosa lo stava facendo ribollire di rabbia.
Era furioso perché mancava così poco, pochi secondi ed Elsa sarebbe stata uccisa e lui sarebbe diventato l'eroe. Colui che aveva salvato il mondo.
Avrebbe ottenuto tutto il riconoscimento che meritava, non sarebbe più stato considerato un fallito, un emarginato.
Mancava poco, così poco.
E più ci pensava più si logorava e se ne dava la colpa, perché la sua avidità aveva preso il sopravvento sul piano originale.
Elsa sarebbe dovuta morire, lo sapeva fin dall'inizio, eppure...
Anche se per poco, aveva pensato di poter fare diversamente, di poter ribaltare la situazione a proprio vantaggio.
Perché eliminare un nemico, quando puoi farlo passare dalla tua parte?
Aveva osservato Elsa ogni giorno, l'aveva sempre vista così sola, restia alle persone, alla sua stessa famiglia, un'emarginata come lui che vorrebbe solo integrarsi ed essere qualcuno.
Era questo quello che aveva visto in lei e più ci si focalizzava, più il suo interesse ne diventata quasi un'ossessione.
I suoi continui rifiuti però erano riusciti a farlo cedere e tornare con la mente sul suo scopo originale: avvertire i suoi compagni ed ucciderla.
Ma questo lo avrebbe reso semplicemente uno dei tanti.
No, lui voleva di più. Meritava di ottenere qualcosa da tutto questo.
L'avrebbe attirata a sé e uccisa lui stesso, diventando l'eroe predestinato ed ottenendo tutto il rispetto che voleva.
Non si sentiva in colpa per Elsa, specie dopo essere scampato per un soffio alla morte per causa sua. Le aveva offerto il suo aiuto più di una volta, ma lei aveva rifiutato ed allora non restava altra scelta.
Appena ne ebbe occasione, sgusciò via mentre tutti erano impegnati nella battaglia. Sapeva che così facendo aveva rischiato di peggiorare ancora di più il suo rapporto con Namaari, ma in quel momento doveva pensare solo a se stesso.
Namaari avrebbe potuto prendersela con lui anche in un momento successivo, dopotutto da quanto sembrava arrabbiata di certo non poteva sperare di essere assolto tanto facilmente.
Ormai la sua copertura era stata smascherata e l'unico modo per tornare alla ribalta era quello di fermare Elsa prima del gruppo di Namaari, in questa maniera avrebbe potuto riottenere la fiducia che aveva guadagnato con fatica. 
Elsa non si sarebbe mai più avvicinata a lui, ma gli restava ancora un asso nella manica: sua sorella.
Era la sua unica ancora di salvezza, l'avrebbe trattenuta con sé per salvaguardare la sua vita. Ma di certo non potevano rimanere ancora in quel posto, si sarebbe dovuto spostare e raggiungere da solo il rifugio di Namaari, chiedere perdono e convincerli che aveva capito il suo errore e che questa volta avrebbe fatto come dicevano.
Finché Anna sarebbe stata sotto il suo controllo, forse poteva avere ancora una possibilità.
Scese al di la di un piccolo sentiero dentro il bosco, cercando di fare attenzione per quanto possibile per non inciampare, ma era talmente concentrato a sbrigarsi da non darci importanza, tanto meno ai rami di alcuni alberi che gli graffiarono il viso.
Una volta sceso del tutto, raggiunse un grosso albero ai margini di quel sentiero dove un tempo era popolato da un grosso e burbero orco. Non si sapeva che fine avesse fatto, ma molti evitavano anche solo di passare per quel bosco per timore di incontrarlo.
Hans aveva potuto constatare che quell'orco era sparito dalla circolazione da parecchio, forse era addirittura morto, chi poteva saperlo. Ciononostante gli sembrava il luogo migliore dove poter nascondere Anna, lontana da occhi indiscreti e soprattutto da quelli di sua sorella.
La ritrovò così come l'aveva lasciata, addormentata come se fosse immersa in un sonno profondo, l'incantesimo sarebbe durato ancora per un po', ma per sicurezza le aveva legato i polsi nel caso si fosse svegliata prima del previsto.
"Coraggio Anna, è il momento di fare un bel viaggetto."
"Quindi diceva il vero..."
Si voltò di scatto, vedendo la donna incappucciata di prima camminargli contro.
"Hai rapito sua sorella?"
Hans a quel punto si irrigidì, aveva dovuto rimettere a posto la bacchetta per sollevare Anna ed ora non sapeva in altro modo come difendersi. Così la avvicinò a sé con aria di sfida "Era l'unico modo per tenerla in pugno. Farebbe di tutto per lei."
"Come uccidere" ma non gli lasciò il tempo di parlare "Ed è vero anche per la ragazza di Beauxbatons? Cosa ti è saltato in mente?"
Hans non si scompose, nonostante la difficoltà, mantenne un atteggiamento sicuro e anche minaccioso "Tu chi saresti per farmi il terzo grado? Non ti ho mai vista nel gruppo di Namaari."
Il cappuccio fece intravedere la linea sottile delle labbra incurvarsi in un sorrisetto "Sono uno di membri più anziani, da ben prima che ti unissi a noi... Hans Westerdaard. Un cognome importante."
Sapeva di aver toccato un tasto dolente, perché lo vide irrigidirsi e la sua espressione cedere in una più nervosa "E proprio per questo che sono qui! E' per questo che ho cercato di fermare da sol..."
"Tu hai cercato di appropriarti di quel potere!"
Per un breve istante Hans parve disorientato "Come sai che..."
"Il tuo amico al San Mungo è un gran chiacchierone" disse lei, indicando nella sua cintura una fiala da un colore indaco "Con un piccolo aiuto."
La bocca di Hans si aprì in un'imprecazione ai danni di Gaston. Ma dopo quel breve attimo cercò di riprendere in mano la situazione, indietreggiò di un passo con Anna sempre attaccata a sé.
"Che cosa importa in fondo? Stavo per farlo e..."
Lei avanzò di qualche passo "Facile scegliere questa opzione dopo che lei ti ha rifiutato. Forse sei ancora nuovo, ma sappi che persone come Namaari... Portano rancore."
"Ma ora ho sua sorella! Possiamo controllarla e far si che cada nella nostra trappola."
"Non c'è più un noi..." lo fermò "Hai voluto fare di testa tua e hai messo in pericolo altre persone."
"Non era quello che volevo. Ma sicuramente saprai bene anche tu che non sempre possiamo proteggere tutti."
La donna sembrò passarsi una mano sulla fronte, esausta "Questo è diverso. A te... A te non importa, lo vedo. Tu non credi davvero nella nostra causa" gli si avvicinò ancora e dal mantello tirò fuori una bacchetta scura "Dammi la ragazza, Hans."
Lui parve titubante, guardò Anna e la strinse ancora di più per non lasciarla andare. I suoi occhi slittarono oltre verso il bosco, pensando velocemente ad una vita di fuga.
"Non lo ripeterò ancora" era seria, la sua voce non lasciava trasparire alcun timore "Non sono uscita da Azkaban per vedere il nostro mondo distrutto dal narcisismo di un ragazzino."

 
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NOTE AUTRICE:
Ciao ❤
Questo capitolo è bello incasinato, lo so. Spero di essere stata abbastanza chiara nel descrivere i combattimenti, è stato un bordello visto che di punto in bianco sono sbucati un sacco di personaggi da far interagire e non volevo lasciare indietro nessuno.
Hans ha fatto un bel casino e direi che se l'è vista brutta fino alla fine. Elsa beh...Per la prima volta ha perso letteralmente il controllo sulle sue emozioni, mai toccarle la sorella xD
Per la donna incappucciata, direi che ho lasciato chiari indizi sulla sua identità, che comunque verrà svelata tra non molto. 
Per quanto riguarda gli altri personaggi:

Namaari: E' l'antagonista del film "Raya: L'ultimo drago".
Ora...Non apprezzo granché il film, ma in questa storia vado oltre il gusto mio, se trovo dei personaggi con del potenziale li sfrutto e Namaari alla fine posso considerarla come il solo personaggio che ha ottenuto la mia attenzione durante tutto il film xD
Qui ha un ruolo diverso rispetto alla sua controparte del canon, ha un passato più particolare che verrà naturalmente spiegato avanti nella storia. Intanto si è visto che ha un qualche tipo di connessione con Maui 👀

Esmeralda: co-protagonista del film "Il Gobbo di Notre-Dame".
Nonostante ami follemente questo personaggio, sono stata indecisa fino all'ultimo se inserirla o meno nella storia, così come Jim. Mi piace talmente tanto che temevo di non renderla bene (e lo temo tutt'ora). Ho cercato di mantenerla più IC possibile, anche se qui, così come per Namaari, ci sono vicende che verranno spiegate in seguito e che spiegheranno il perché del loro comportamento.

Vinny: E' uno dei personaggi di "Atlantis: L'impero perduto". Sento che prima o poi li metterò tutti. Lui lo adoro, meritava un'entrata in scena del genere. Anche se mi dispiace per la fine di Bunny.

Per il resto, grazie ancora voi lettori, chiunque perda un po' di tempo a leggere questo libro.
Spero davvero che la storia vi prenda, ora stiamo entrando piu' nel vivo e ho tante idee in mente che spero possano piacervi.

 
~Un abbraccio~
  
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