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Autore: Spensieratezza    22/08/2022    1 recensioni
Sequel della mia storia "la catena dell'estasi"
Chi ha amato quella storia non può lasciarsi scappare questa, dove Sam e Dean faranno addirittura la conoscenza di un professore misterioso di università, che scombussolerà e ribalterà tutta la situazione dei rapporti famigliari che i due ragazzi avevano o credevano di aver avuto fino a quel momento! :)
Genere: Fluff, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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POV BOBBY


John non si fa più sentire e io sono qui, bloccato in Egitto come un mammalucco a non sapere cosa accade in America.

Quello stronzo di John non avrebbe dovuto allarmarmi in questo modo e poi sparire così senza farsi più sentire. Non avrebbe dovuto.

E poi quella strana storia sul fare da padre a Sam e Dean… che assurdità.
Perché mai l’avrà detto?
La questione è davvero così tragica?
Ma come posso fare IO il padre? Come?

Non sono in grado..non c’è nessuno che potrebbe fare peggio il lavoro di padre.
E poi alla mia età?
Sono troppo…
Vecchio.
 
“Signore? Si sente bene? Signore?”

“Sì…io..vorrei comprare un biglietto per gli Stati Uniti.” Disse Bobby alla segretaria dello sportello.
“Mi dispiace, ma al momento non ci sono biglietti per quel volo, deve asp..”

Maledizione! Sono stufo di aspettare!”
“Si calmi, signore, la prego. Io non posso farci niente..”

“Che non può farci niente, non lo credo. Mi mandi il direttore e faccia presto.”
“Un..un momento!”
Il direttore arrivò subito, palesemente contrariato.

“Mi ha detto la segretaria che ci sono dei disguidi con i biglietti..”

“Esatto. Desidero comprare un biglietto per gli Stati Uniti.”
“Va bene, ma dovrà aspettare..diciamo..UN MESE.” Disse il direttore consultando il registro.

“Sta scherzando vero? È troppo tempo. Decisamente troppo.”
“Non posso farci niente, adesso se ne vada o chiamo la sicurezza.”

“La sicurezza..già…ma la sicurezza non può di certo dargli questi.” Disse Bobby sbattendo sul banco una mazzetta di banconote.

La segretaria si mise le mani sulle tempie.
“È impazzito per caso?” disse il direttore.
“Per niente, allora, questi magari la convincono?”
“Questa è corruzione, si rende conto? Passerà dei guai.”

“E lei invece perderà un’ottima occasione di guadagnare dei soldi facili se non accetterà. Entrambi perderemo qualcosa, che ne dite? Allora? Il mio biglietto?”

“Mmm..beh..come le ho già detto, non ci sono voli in partenza per gli Stati Uniti a breve..”
“Sì, questo l’ha già detto..”

“Tuttavia..ci si può mettere d’accordo..per un volo informale..con un aereo privato..massima segretezza.”
“Perfetto! Lo sapevo che ci saremmo messi d’accordo!”
“Però..ci vorranno più soldi per questo.”

Bobby sbuffò. Erano tutti dei gran approfittatori. Per fortuna era venuto preparato.
“Ecco qui! Cinquecento, bastano?”
“Sì..sì, direi di sì.”

“Perfetto, allora prenoti quel volo per oggi stesso. Non un giorno di più!”
 
In lontananza una ragazza dai lunghi capelli ricci e neri, in compagnia di un ragazzo alto con i capelli rossi, stavano assistendo a tutta la scena.

“Dobbiamo fare qualcosa per fermare tutta questa situazione, Michael.” Disse Hannah.
“Non ti preoccupare, sorellina, agiremo oggi stesso.” Disse Michael.
 
 
 
 
**

“Le dica che non ci sono. Ho fin troppi appuntamenti oggi, sbatti fuori tutti gli scocciatori, mi sono spiegato??
Il presidente degli stati uniti sbattè il telefono sulla scrivania e si mise le mani sulla faccia.

Tutti è una parola troppo assolutista, presidente. Assoluta in tutti i sensi.” Disse una voce.
“Ehh?? Come?? Chi?? Ma…Lei chi è?? E come diavolo ha fatto a entrare?? Se ne vada subito!!”

“Beh, io ci ho provato a essere cortese, ma la sua segretaria ha detto che dovevo farmi annunciare..e quindi mi sono ricordato..che non sono né cortese né ho bisogno di farmi annunciare..” disse quell’uomo strambo, fasciato in un elegante completo bianco.

“SE NE VADA SUBITO O LE FARÒ PASSARE DEI BRUTTI MOMENTI!”

“Più brutti di quelli che sta passando lei ultimamente? Lo trovo difficile.”

“È venuto qui a minacciarmi? Adesso le faccio passare io la voglia..” disse cercando di spingerlo via.

“Non è prudente in quest’epoca di mostri e demoni, minacciare chicchessia..non si sa mai con chi potresti avere a che fare..” disse mostrando uno scintillio azzurro nei suoi occhi.
Il presidente impallidì.

“SICUREZZA, SICUREZZA, VENGA SUB..MMM”

“Stia calmo. Così, non si agiti. Buono, tranquillo. Non vogliamo che accada una tragedia proprio a casa del presidente non è vero?” disse lo strano individuo tenendogli una mano sul collo.

“L-la prego..non mi faccia del male..ho moglie e figli..s-se vuole dei soldi..gli darò tutto il denaro che..”

“Non voglio i tuoi soldi, stupido ometto, né il tuo potere.” Disse buttandolo a peso morto sulla scrivania.

“Sempre se questa sciocca scrivania neanche troppo pregiata, significa averne uno..” disse sistemandosi la cravatta. “Abbiamo dei concetti molto diversi di POTERE..non crede?” disse mostrando ancora una volta i suoi occhi.

“L-lei chi è?? Un..un alieno?”
L’uomo rise.

“ Una specie, in un certo senso. Il mio nome è Michael e una creatura come me, non ha bisogno di giustificarsi con la tua razza!”
“Vi prego, io non ho fatto del male a nessuno.”

“BUGIARDO!” gridò Michael e con una mano, materializzò a mò di proiettore sul muro, tutti i servizi in breve che c’erano stati in quei giorni.

"Non abbiamo fatto noi tutto questo, abbiamo solo raccontato quello che abbiamo visto!" Proseguiva a giustificarsi.

Io e la mia gente non siamo FELICI che si vada a dire in giro che questo mondo è popolato dai MOSTRI, quindi se non volete avere problemi, vi consiglio di mettere tutto a tacere.”

“Ma…ma questo non è possibile! Tutti ne stanno parlando. Giornali, televisioni..il web..”

“Mettiamo subito in chiaro le cose, stupido ometto!” disse Michael sbattendo le mani sul tavolo. “NOI NON PARLERETE PIÙ DI MOSTRI, DEMONI E SOPRATTUTTO DI QUEI RAGAZZI, noi faremo sì che venga cancellato tutto e lei sarà complice nell’insabbiare ogni cosa. Come se tutte queste notizie non fossero mai esistite.”

“Io non mi faccio sottomettere da nessuno, io sono il presidente degli stati uniti e non prendo ordini da..”
“Lei farà esattamente come gli dico di fare. È un ANGELO CHE GLIELO ORDINA!” disse mostrando le ali.

Il presidente si sentì sull’orlo di svenire.
 
 
 
 
 
*

“Vi prego, andate via, vi abbiamo già detto che il Papa non si sente bene. La riunione sarà per la prossima volta.” Disse la guardia alla folla che si era affacciata sotto la finestra.
“Se ne stanno andando..” disse il Papa, guardando la folla allontanarsi dal Vaticano.

“Bene, è stato bravo, sua eccellenza.” Disse un uomo alto, moro, dagli occhi di ghiaccio.
“ Sì, è stato davvero bravo.” Disse Gabriel, leccando un leccalecca.

“Adesso si può sapere che cosa volete da me?” disse il Papa.
“Ohh, non c’è bisogno che ci guardi così..noi siamo dei bravi angioletti, non vogliamo farvi del male.” Disse Gabriel, abbracciandolo.


“Per come vi siete posti, mi viene difficile crederlo.”

“Mio fratello ha ragione..sappiamo che è un brav’uomo, l’unica cosa che gli chiediamo è di fare una lettera scritta in cui ripudia tutte le notizie che sono circolate in queste settimane, a proposito di demoni e mostri. Non se ne parlerà mai più. INTESI?”
“Anche se lo facessi, ormai quel che è fatto, è fatto..la gente continuerà a parlarne..” disse il Papa.

“Oh, non si preoccupi..a quello penseremo noi.” Disse Gabriel sorridendo.
 
 
 
 
 
*

“Cosa succede alla tivù, tesoro?” chiese un uomo mentre guardava la tivù.
“Non lo so, tesoro..stavano per trasmettere il telegiornale e all’improvviso il canale è saltato. Ma…sono saltati anche tutti gli altri canali dei tg.” Disse la donna.

“Insomma, si può sapere che sta succedendo? Perché non si vede più niente??” chiese il direttore del canale.
Il direttore andò dalla presentatrice e si trovò davanti un signore con i baffi, alto e vestito di arancione.

“Credo che le trasmissioni televisive abbiano avuto un piccolo corto circuito, signore..le consigliamo di cancellare tutto..prima che scoppi un INCENDIO.”
I suoi occhi si illuminarono e delle fiamme divamparono, bruciando le telecamere e i televisori che c’erano negli studi, scatenando il panico.

“TUTTI FUORI, PRESTO. TUTTI FUORI!”
 
 
 
 
*

Intanto in un magazzino, un giornalista cocciuto, stava importunando il suo collega che sistemava degli scatoloni.

“Steven, volevo chiederti per quell’articolo che ho fatto qualche settimana fa, sui due ragazzi..”
“Adesso non è il momento, Steven..”
“Ma..vorrei sapere quando lo è…sono passate già diverse settimane e non l’ho visto ancora pubblicato..e..”

“Ma in che mondo vivi, Steven? Non ti hanno informato che tutti i servizi su quei due ragazzi sono stati cancellati e bruciati??”
“Cosa? Ma..non è possibile.”

“Sì che lo è, ci è arrivata una LETTERA precisa da qualcuno in ALTO che ci ha ordinato di cancellare TUTTO. TUTTO, hai capito? Non se ne dovrà più parlare.”
“Ma non è possibile..perchè?”

“Ah, non lo so, io non ho osato afre domande..perchè quando qualcuno dall’alto dice che di qualcosa non bisogna parlare, non se ne parla. Più, hai capito?”
“Sì, sì, ho capito, Steven.”
 
 
 
 
*

“Dean, Dean!! Vieni qui, subito!” gridò Sam dal cortile di casa.
“Che c’è? Che succede? Cos’è quella busta, Sam?”
“Leggi..” disse suo fratello.
 
 
Signor Dean Winchester e signor Sam Winchester
Quello che è accaduto è qualcosa di raccapricciante

Le porgiamo la nostra più sincera solidarietà e uno dei nostri abbracci più affettuosi
Tuttavia..

Preghiamo voi e i vostri amici di non parlare né divulgare più niente di questa incresciosa vicenda  che ha gettato nel panico mezza America

Noi faremo la nostra parte  affinchè cali il silenzio su tutta questa incresciosa vicenda ma anche voi dovrete fare la vostra parte.
Dimenticate tutto e non parlatene con nessuno.

Lasciamo che certe verità rimangano sepolte nei meandri della fantasia e della leggenda
È importante a volte farsi da parte, se non si vuole che qualcuno si faccia male.

Non vi preoccupate, noi vi proteggeremo e proteggeremo l’umanità dal rischio di una calamità globale come abbiamo fatto da millenni su questa Terra.

Ma voi fate i bravi e tornate alle vostre vite.
Un caloroso abbraccio.

E un regalo per ciò che avete dovuto subire.
 

Allegato alla lettera c’erano dei dolciumi e una torta al cioccolato.

“Non riesco a capire se hanno voluto minacciarci o..festeggiarci.” disse Dean esaltato.
“Dean, sta fermo! E se fosse avvelenata??” chiese Sam.
“Beh, in questo caso, morirei felice!” disse Dean.
Sam lo guardò male.

“Andiamo, Sammy..se avessero voluto ucciderci, non credi che l’avrebbero fatto, utilizzando un cecchino da un’altezza imponente?” disse Dean gustandosi la sua torta.

“Hai visto troppo film polizieschi..e DAMMI. Se tu muori, almeno non resto solo.” Disse Sam, prendendo una fetta anche lui.
 

Bobby si era recato all’aeroporto con la sua valigia, quando all’improvviso venne raggiunto da una guardia.
“Mi dispiace, signore, ma il suo volo è stato cancellato..” disse la guardia.

“Come sarebbe?? Ho sborsato un sacco di soldi per prendere questo volo, OGGI e non ho intenzione di rinunciare.”
“Mi rincresce molto, ma c’è stato un contrattempo.”
“Un contrattempo un corno! Il direttore l’ha PROMESSO!”
La guardia lo fermò per un braccio.

“Esistono promesse che valgono molto di più di quelle terrene, come quelle che certe creature hanno fatto al Cielo.
“Ma che diavolo..”

La guardia rivelò i suoi occhi azzurri, da cui si sprigionò una luce che stordì Bobby.
“Ohhh..ma che diavolo..”
“Torni al suo albergo, signore. La sua vacanza non è ancora finita. Ha tutto il tempo per tornare. Se la prenda comoda..” disse mettendogli i suoi soldi nella sua giacca.

“Sì.-.ha ragione..io..sono stato uno stupido..ho tutto il tempo..sì..”
“Sono contento che sia ragionevole.”

Bobby si stava allontanando, quando una voce raggiunse l’altro uomo.

Gadreel, ma che stai facendo, siii gentile, accompagna il signore al suo albergo.” Disse Castiel.
“E va bene, ma solo perché me lo dici tu.” Disse Gadreel stampando un bacio sulla bocca al suo uomo.

“Ehi, aspetti, signor Singer.”
“Sì?”
“Lasci che porti io il suo bagaglio..fino al mio taxi.”
“Il suo..taxi?”

“Sì, nel tempo libero, faccio anche l’autista di taxi, non gliel’ho detto? Andiamo!” disse prendendo la sua valigia.






















Note dell'autrice: ciao ragazzi, innanzitutto voglio precisare che qui non siamo ancora al PRESENTE, siamo ancora al passato..sto spiegando com'era la situazione prima che Bobby tornasse dall'Egitto.. devo dire che sono abbastanza soddisfatta di com'è venuto questo capitolo..era necessario per colmare un po' le lacune dei capitoli precedenti, per dare una spiegazione al perchè ad un certo punto tutti hanno smesso di parlare del mostro che ha aggredito Sam e Dean..come vedete anche Bobby sta diventando più centrale e nei prossimi capitoli esplorerò un po' la relazione tra tutti e tre ^^ come vedete ho inserito anche Castiel. Mi rendo conto delle problematiche di inserire altri Castiel e Gabriel, ma che posso farci se a me sono venuti in mente loro?? çççç ho anche pensato di cambiare i nomi per facilitare il tutto, ma mi vengono in mente loro, non posso farci niente ççç al massimo darò agli angeli dei diminutivi.
   
 
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