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Autore: 20maggio2013    25/08/2022    2 recensioni
"E non ti preoccupare se la vita ti incasina
Si impara più da un mare mosso che da una piscina"
Kurt e Blaine: due ragazzi diversi, l'uno l'opposto dell'altro ma con così tanto in comune. Il primo fin troppo prudente, che pensa mille volte prima di fare qualcosa, che ha bisogno di pianificare tutto. Il secondo istintivo, che fa quello che vuole senza pensare alle conseguenze.
"[...] Kurt si lasciò convincere a quella follia. Forse aveva soltanto bisogno di qualcuno come Blaine nella sua vita, qualcuno che gli facesse capire che andava bene ogni tanto lasciarsi andare e vivere la vita. E probabilmente anche Blaine aveva bisogno di qualcuno come Kurt nella sua vita, qualcuno che ogni tanto gli facesse capire che reagire d'impulso alle cose non era la cosa migliore da fare. Kurt e Blaine erano diversi, ma forse era proprio perché erano così diversi che avevano bisogno l'uno dell'altro. Solo che era ancora troppo presto perché anche loro lo capissero. [...]"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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phonto

Non c'era stato un grande annuncio quel giorno alla fine. Si erano semplicemente radunati in spiaggia e una volta che erano tutti lì, o almeno che tutti i warblers fossero lì più qualcuno delle nuove direzioni, Sebastian aveva raggiunto Elliott e lo aveva baciato davanti a tutti ufficializzando così la loro relazione. C'erano stati commenti di diverso tipo da parte di tutti i presenti finché poi l'argomento non si era spostato su altro, con precisione sui segni violacei sul collo sia di Blaine che di Kurt. Entrambi i ragazzi chiamati in causa non dissero nulla, Blaine con una scusa si allontanò e portò con sé un Kurt completamente rosso in volto.
«Sisi.. andate via, questo non fa altro che confermare i nostri pensieri» urlò Sebastian per farsi sentire dai due quando ormai erano troppo lontani. Gli altri risero divertiti mentre annuivano, Kurt invece arrossì ancora di più e strinse forte la mano del suo ragazzo.
«Dove stiamo andando?» domandò poi Kurt continuando a seguire Blaine.
«Al pontile, volevo stare un po' solo con te senza i nostri amici ficcanaso» Kurt rise, lo baciò dolcemente sulla guancia e continuò a camminare con lui. Arrivarono al pontile dove Blaine lo aveva portato la prima volta che erano andati a fare una passeggiata, lo stesso pontile da dove più volte avevano visto insieme il tramonto. Avevano passato il resto della giornata lì, loro due da soli. Avevano addirittura staccato il telefono in modo che nessuno li disturbasse. Era ormai metà luglio e avevano solo un mese di tempo da passare insieme prima che Kurt tornasse a Lima e volevano approfittare di tutto il tempo possibile per stare insieme. Avevano fatto il bagno insieme e poi, poco prima del tramonto si erano seduti sulla punta del pontile. Indossavano entrambi solo il pantalone che avevano sostituito al costume bagnato. Blaine era seduto con una gamba a penzoloni e il piede in acqua. Il busto leggermente indietro e faceva peso su entrambe le braccia. Kurt era steso tra le sue gambe e in parte poggiato al petto di Blaine. Aveva una gamba piegata e su questa aveva poggiato l'ultimo numero di Vogue e lo stava leggendo attentamente. Blaine aveva la testa in avanti, le labbra che sfioravano la nuca di Kurt. E alternava commenti sugli articoli che Kurt leggeva a piccoli baci tra i capelli. Ogni tanto con il piede accarezzava la gamba piegata di Kurt.
«Smettila B, mi fai il solletico» gli diceva Kurt provando a farlo smettere e a nascondere i brividi sulla sua pelle per quel contatto. Blaine rideva e smetteva di accarezzarlo per poi tornare a farlo qualche minuto dopo. E Kurt reagiva sempre nello stesso modo e Blaine si divertiva. Rimasero lì a non fare nulla, a godersi la compagnia dell'altro, a stuzzicarsi e commentare i vari articoli di Vogue finché il sole non sparì oltre l'oceano. Poi si rivestirono e andarono via decidendo di raggiungere di nuovo i loro amici.

Il mattino successivo, Blaine faticò ad alzarsi. Era rimasto sveglio fino a tardi a scrivere musica, si sentiva molto ispirato e quando lo era doveva scrivere e suonare. Ma aveva promesso a Sebastian che avrebbero fatto colazione insieme e poi voleva davvero sapere di più di lui ed Elliott e finalmente Sebastian sembrava pronto a parlarne. Così a fatica si era tirato giù dal letto, aveva indossato i primi vestiti che aveva trovato e poi era andato al solito bar dove si vedeva con Sebastian. Come sempre però, era arrivato in ritardo. Era più forte di lui. L'unica persona con cui riusciva ad essere puntale era Kurt. Forse perché semplicemente non vedeva l'ora di vederlo e passare più tempo possibile con lui. Sebastian ovviamente non aveva potuto non prenderlo in giro per quello, ma per una volta era Blaine ad avere il coltello dalla parte del manico e non perse tempo a chiedergli di più di Elliott.
«Quindi ora state ufficialmente insieme» commentò Blaine con un sorriso malizioso. Sebastian fece una smorfia, perché per quanto Elliott potesse piacergli non era tipo da relazione seria e non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.
«Si, ma senza impegno -disse infatti facendo alzare gli occhi al cielo a Blaine.- Staremo insieme finché non dovrà tornare a New York. È inutile continuare a nascondersi quindi abbiamo deciso di dirlo a voi così sarà tutto più semplice» aggiunse stringendosi nelle spalle.
«Perché ti è così difficile ammettere che Elliott ti piace?» Sebastian sbuffò perché alla fine non poteva tenere davvero nulla nascoso a Blaine.
«Perché non ho fatto altro che prendere in giro te, i Niff e David perché vi legavate ad una sola persona mentre io e Wes preferivamo divertirci senza impegno»
«E poi è arrivato Elliott ed è cambiato tutto» commentò Blaine con un sorriso divertito sulle labbra.
«E poi è arrivato Elliott ed è cambiato tutto» confermò Sebastian senza nascondere un sorriso.
«È strano vederti così preso da qualcuno» sorrise ancora Blaine mezzo divertito.
«Non azzardarti a prendermi in giro Anderson. Sarò pure ufficialmente impegnato ma non diventerò mai sdolcinato come te» lo prese in giro e Blaine rise soltanto. Poi per la felicità di Sebastian che non era per niente bravo a parlare di sentimenti, iniziarono a parlare di altro finché non si fece tardi e andarono via dal bar per raggiugnere gli altri.

Qualche mattina dopo, pur di non litigare con suo padre e sentirsi dire che non faceva nulla, Blaine andò a pulire il garage come gli era stato richiesto. Ed era stato quando aveva spostato alcuni scatoloni che aveva trovato una vecchia bici. Ricordava quando fino ad un paio di anni prima lui e Cooper facevano gite in bicicletta quando c'era una bella giornata. Ma poi Cooper era partito e la bici era stata dimenticata. La pulì velocemente, mise un po' d'olio sulla catena e poi salì in sella. Sorrise soddisfatto quando vide che era ancora in perfette condizioni e mentre ripensava alle gite che faceva con suo fratello gli venne in mente un'idea. Finì di sistemare il garage, si andò a cambiare mettendo dei vestiti puliti, preparò uno zaino e poi salì in sella e raggiunse casa di Kurt. Lasciò la bici sotto il portico della villetta e bussò alla porta. Fu Rachel ad aprirgli, la salutò e poi si diresse in camera del suo ragazzo.

Quando Kurt aveva scoperto che Blaine avrebbe avuto la mattina occupata, era andato a fare una passeggiata per il paese insieme a Rachel che ovviamente non aveva fatto altro che chiedergli di lui e Blaine. Ma al contrario di quando doveva parlare di lui e Chandler, raccontò con piacere e con un sorriso sulle labbra della sua nuova relazione. E Rachel era contenta di vedere finalmente il suo migliore amico veramente felice. Quando poi erano tornati, Rachel aveva ricevuto una videochiamata dai suoi papà che avevano voluto parlare anche con Kurt e Finn. E una volta che Kurt si era congedato aveva deciso di videochiamare suo padre. Si sentivano al telefono ogni sera, ma sentiva comunque la sua mancanza. Erano sempre stati molto legati ed era la prima volta che stavano lontani per così tanto tempo. Era stata Carole la prima a rispondergli, aveva parlato un po' con lei coinvolgendo anche Finn, poi si era unito anche Burt e ora erano rimasti solo lui e suo padre dato che Finn era uscito con Rachel e Carole era andato a lavoro.
Era steso sul letto con il computer sulle gambe quando sentì qualcuno bussare alla porta, alzò lo sguardo oltre il computer e le sue labbra si aprirono in un sorriso quando vide Blaine.
«Blaine» lo salutò sorpreso e felice.
«Ehi» ricambiò il saluto Blaine sorridendogli a sua volta e Kurt per un attimo si dimenticò di essere in chiamata con suo padre.
«Blaine? Quel Blaine?»  disse la voce dal computer, Kurt arrossì abbassando lo sguardo e vedendo l'espressione di suo padre. Blaine sembrò risvegliarsi e agitarsi perché aveva capito che quella voce metallica appartenesse al padre di Kurt.
«Oh.. io, non pensavo che.. ecco, ti aspetto sotto» ballettò confusamente, Kurt stava annuendo non sapendo bene cosa dire ma la voce di suo padre intervenne ancora una volta.
«Vieni qui ragazzo. Kurt non farlo andare» disse Burt, Kurt annuì ancora una volta e poi tornò a guardare Blaine che lo guardava in attesa di sapere cosa fare. Non si dissero nulla, bastò guardarsi negli occhi per capirsi. Blaine annuì e poi raggiunse Kurt sul letto mentre Kurt girava il computer per inquadrare anche Blaine.
«Salve signor Hummel» lo salutò nervosamente Blaine.
«Non essere nervoso ragazzo. Siamo a chilometri di distanza, il mio fucile non arriva così lontano» scherzò Burt ma Blaine sbiancò a quella frase non cogliendo il sarcasmo per quanto fosse nervoso.
«Papà! -intervenne Kurt alzando il tono della voce- Sta scherzando. Non ha un fucile, diglielo»  aggiunse guardando prima suo padre, poi Blaine e poi di nuovo suo padre. Burt rise per la reazione del figlio.
«Kurt ha ragione, non ho nessun fucile. Poi stare tranquillo. Comunque è un piacere conoscerti Blaine» Blaine annuì più sollevato, ma comunque continuava ad essere nervoso. Kurt lo notò e allungò una mano verso di lui per poi intrecciare le loro dita. Blaine gli sorrise dolcemente sentendosi meno nervoso.
«Anche per me è un piacere conoscerla signor Hummel, Kurt non fa altro che parlare di lei» Kurt sorrise stingendo ancora la mano del suo ragazzo. Poi rimase a parlare ancora un po' con suo padre che per fortuna ebbe pietà di Blaine e dopo averli gentilmente salutati, Burt chiuse la videochiamata.

«Che ci fai qui?» domandò Kurt voltandosi verso Blaine dopo aver spostato il computer sul comodino.
«Sono venuto a prenderti, ho organizzato una piccola gita» spiegò Blaine e Kurt sorrise.
«Una gita? Dove?» chiese entusiasta Kurt facendosi più vicino a Blaine che però scosse la testa intento a non dire nulla.
«Metti qualcosa di comodo -disse soltanto alzandosi dal letto per poi piegarsi per lasciargli un delicato bacio sulle labbra- Ti aspetto sotto» e così dicendo uscì dalla camera lasciando un curioso Kurt seduto sul letto. Rimase immobile per qualche secondo, poi scosse la testa e andò verso l'armadio per mettere qualcosa di comodo per quella gita. Prese anche una giacca in caso avesse iniziato a fare freddo e dopo aver sistemato i capelli scese al piano terra. In casa non c'era più nessuno e Kurt si guardò confuso intorno per poi notare Blaine seduto sul portico di casa. Prese chiavi e telefono e lo raggiunse.
«Lo sai che potevi aspettare anche dentro, vero?» domandò attirando la sua attenzione, Blaine gli sorrise e si alzò per raggiungerlo di nuovo.
«Lo so, ma mi piace stare all'aperto -si strinse nelle spalle- Sei bellissimo» gli disse poi baciandolo sulla guancia. Kurt arrossì come suo solito.
«Grazie B» 
«Andiamo?» domandò indicando poi la bici accostata al muro mentre recuperava lo zaino.
«Gita in bici? Ma siamo in due» Blaine rise prendendo la bici e salendo in sella.
«Io guido, tu ti siedi qui» spiegò poi indicando il manubrio e Kurt spalancò gli occhi.
«Io non ci salgo lì» nego scuotendo la testa prima a destra e poi a sinistra e Blaine rise prendendolo per mano.
«Dai Kurt. Sarà romantico e poi sono un abile guidatore -insistette Blaine e Kurt lo guardò tentennante, perché infondo non sapeva mai dire di no a Blaine, non quando lo guardava in quel modo- Per favore, fidati di me» aggiunse allungando la o. Kurt sbuffò per poi annuire.
«Va bene» si arrese poi e Blaine sorrise di nuovo per poi baciarlo.
«Ti adoro» esclamò entusiasta e Kurt rise per poi spingerlo leggermente.
«Forza Anderson, andiamo prima che io cambi idea» gli fece una linguaccia. Blaine rise, salì in sella con lo zaino sulle spalle e poi aspettò che Kurt si sedesse davanti a lui.
«Ci sei?» chiese poi divertito e Kurt annuì voltandosi verso di lui.
«Sei sicuro di reggermi? Non sono proprio un peso piuma» Blaine alzò gli occhi al cielo.
«Sei leggerissimo Kurt e ho già portato mio fratello» disse ancora per convincerlo. Kurt si morse il labbro e poi annuì.
«Okay, va bene. Andiamo» disse poi, Blaine lo guardò un attimo e quando fu sicuro che Kurt fosse pronto diede una spinta e iniziò a pedalare. Kurt strinse le mani intorno al manubrio un po' spaventato di cadere, ma Blaine guidava la bici senza alcuno sforzo e in poco tempo si rilassò e si perse ad osservare il panorama della città per poi voltarsi di tanto in tanto verso Blaine e sorridergli dolcemente. Intanto pensava a quante cose fossero cambiate da quando aveva conosciuto Blaine, da quanto lui fosse cambiato. Fino a solo un mese prima non sarebbe mai salito in due su una bici sedendosi sul manubrio. Eppure non ci era voluto molto a Blaine per riuscire a convincerlo. Fino a solo un mese prima non avrebbe fatto tutte quelle cose che invece con Blaine aveva fatto. Ma quando era con lui sentiva che non c'era poi un vero motivo per avere paura del futuro. Perché finché era con Blaine sentiva di essere al sicuro.

 

Sebastian ed Elliott stanno ufficialmente insieme e Blaine non ha perso tempo per infastidire il suo amico come Sebastian fa sempre con lui.. poi i genitori di Blaine fanno un'altra piccola apparizione ma nulla di che, più che altro viene sottolineato ancora una volta come Blaine non abbia tutto questo rapporto con loro, al contrario di Kurt che sente suo padre ogni giorno e ha approfittato di quel momento tranquillo per videochiamarlo.. e poi ecco che Burt conosce Blaine, anche se tramite uno schermo.. Blaine ora dove porterà Kurt per la loro piccola gita?
  
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