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Autore: Vimi roronoa    15/09/2022    0 recensioni
[Yandere Simulator]
Questa sarà la storia del mio personaggio Vimi, che vivrà le proprie avventure all'interno della scuola, città e storia del gioco Yandere Simulator. Si relazionerà con diversi personaggi, soprattutto. Sarà una semplice vita scolastica? O sarà coinvolta dagli avvenimenti della storia principale del gioco?
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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L’attenzione era centrata sulla figura di Vimi che stava lì in piedi, con il viso scuro come fosse piena di vergogna o di rabbia pronta a esplodere.

Le cinque bullette trovandola inutile e debole continuano a riderle in faccia. Ecco però ad un tratto, udirsi a poco, poco una nuova voce cominciare a ridere. Musume e le sue amiche perplesse smettono di ridacchiare, guardandosi tra loro e poi gli studenti che assistevano al momento, per poi tornare con gli sguardi in avanti… Vimi solleva il viso e con sorpresa generale stava ridendo.

Kokoro:- ma.. cosa sta facendo? - tutte le bullette sono parecchio perplesse, si scambiano occhiate come ricercando una possibile ragione in quella reazione… decisamente non abituale in simile contesto. Anche tra chi assisteva, c’è chi si fa varie domande o semplicemente non sa cosa dire.

Solitamente chi è vittima di scherzi da parte delle bullette non ha di certo una simile reazione. Nessuno si aspetterebbe che si metta a ridere… ma questo è quello che ora tutti hanno d’avanti gli occhi.


 

Vimi stava ridendo addirittura con gusto, come se si fosse divertita quanto Musume e le sue amiche.

Musume:- si può sapere perché stai ridendo?!!! - esclama non comprendendo minimamente quella reazione.

Vimi:- ahah rido perché siete molto simpatiche ragazze – mostra sorriso largo spiazzando tutti, soprattutto le cinque bulle che addirittura arrossiscono lievemente -e vi devo anche ringraziare – continua a parlare la biondina che si da giusto alcune sistematine ai punti della divisa scolastica e ai capelli bagnati -avevo giusto un poco di caldo e grazie a voi ora sono bella fresca – e accenna nuova risata.

Musume:- ma.. ma.. - la leader del gruppetto non sa che dire, Vimi tranquillamente si leva da sopra la testa, l’ultimo palloncino vuoto che le era rimasto addosso. Lo guarda tenendolo tra le punte delle dita indice e pollice.

Vimi:- magari la prossima volta scegliete dei palloncini colorati, almeno lo scherzo risulterà ancora più allegro – muove pochi passi avvicinandosi a Musume e le consegna il palloncino bianco, per poi metterle una mano sulla spalla -complimenti, scherzo riuscito eheh ci si vede- detto ciò prosegue oltre uscendo dal cortile. Le cinque ragazze sono completamente paralizzate dall’incredulità.


 

Anche tra gli studenti che hanno guardato tutto c’è chi non ha parole e chi si chiede… chi è quella ragazza, seguito poi da svariati commenti.


 

Da un altro ingresso del giardino, anche Taro e Budo hanno assistito a tutta la scena. Il primo è rimasto sorpreso.

Taro:- è forse la prima volta che assisto a una cosa simile – proferisce mentre si tocca il mento con una mano con fare riflessivo – tu cosa dici? - chiede guardando Budo che però non risponde, l’espressione del suo volto era come di chi ha visto un qualcosa di incredibile bellezza.

Taro lo osserva perplesso, sventolandogli una mano davanti la faccia cerca di richiamarlo alla realtà.


 

Vimi entrata in uno dei bagni femminili, cerca di asciugare i capelli, il viso o parte delle vesti con della carta per le mani. Rispetto a prima che sorrideva e rideva, adesso fissava il proprio riflesso allo specchio decisamente seccata.

Kokona:- hai bisogno di aiuto? - la bionda si volta a guardare la viola e il fazzoletto di stoffa che le offre -sei stata incredibile a reagire in quel modo- accenna sorriso amichevole – mi spiace ti abbiano attaccata… quelle ragazze sono delle vere arpie – commenta amareggiata.

Vimi:- grazie sei molto gentile Kokona – accenna sorriso, senza però rispondere al commento sulle bulle -ma sono già a posto, l’acqua si asciuga in fretta eheh -

Kokona:- figurati, tu sei stata gentile con me – sorride sincera -questo è il minimo per ricambiare-


 

La campanella suona.

Alunni e insegnanti fanno ritorno in classe, anche Vimi salutata Kokona corre in aula.

Entrando e sedendosi al proprio banco, viene osservata con curiosità un poco da tutti i compagni presenti, soprattutto, l’insegnante nota che ha la divisa umida e la interroga sul motivo di ciò.

Vimi prima da una veloce occhiata alla bulletta Hana, seduta anch’essa al proprio banco che era ancora shockata da quanto era successo. Dopo di che la biondina risponde all’insegnante di essersi per sbaglio bagnata mentre beveva da una fontanella.

La donna la scruta attentamente per poi consigliarle di fare più attenzione la prossima volta.

Vimi annuisce comprendendo e la lezione comincia senza problemi.


 

Come i giorni scorsi a una certa ora suona la campanella segnando la fine delle lezioni. Alcuni ragazzi rimangono a fare le pulizie, mentre altri escono subito dall’edificio e c’è chi raggiunge i club scolastici.

Vimi e Juku si recano al loro club. Oltrepassato una delle porte, salutano Mina, Shima, Sho e ovviamente Budo, che ricambiano felici. Fatto il cambio di divisa scolastica con il completo del club, si comincia l’allenamento.

Prima di tutto seguono il riscaldamento con un poco di stretching, per poi passare ai classici esercizi di arti marziali. Mosse eseguite colpendo l’aria.

Budo come sempre scruta ogni allievo, non mancando di far notare qualche imperfezione o esternare approvazione per la buona esecuzione. Soffermandosi poi sulla nuova arrivata, ne denota una certa foga nel colpire l’aria.

In effetti in quel momento Vimi stava tirando il destro e il sinistro, come se di fronte a se non ci fosse solo aria, ma un qualcosa che l’aveva fatta arrabbiare e ora lo stava colpendo ripetutamente con discreta rabbia.

Budo toccandosi il mento la guarda con fare riflessivo, ripensando poi a ciò che aveva assistito durante l’ora di pranzo… si sente di comprendere il possibile nervosismo di Vimi.

Come le persone che erano presenti sul momento, anch’esso era rimasto particolarmente sorpreso della reazione che aveva mostrato, poi sul suo volto si era aperto il sorriso. Il cuore di Budo ha sussultato nel momento che Vimi ha mostrato il suo largo sorriso, ed espresso il suo complimento verso Musume e le sue amiche. Spiazzando completamente tutti.

 

Giunge il termine della giornata scolastica, praticamente le sei e fatti i soliti ringraziamenti dandosi appuntamento al giorno dopo. Tutti i membri di arti marziali si avviano per fare ritorno a casa.

Budo e Vimi sono quasi tra gli ultimi a oltrepassare il grande cancello principale dell’edificio.

La ragazza sorridente saluta incamminandosi.

Budo:- Vimi – pronuncia facendola voltare -ti dispiace se facciamo un poco di strada assieme?- le chiede leggermente titubante.

Vimi:- hm.. va bene – risponde e i due camminano insieme.

Budo:- quest’oggi hai mostrato molta energia rispetto a ieri, sei stata brava –

Vimi:- grazie – sorride – beh oggi non avendo scordato il pranzo, avevo l’energia per affrontare gli esercizi ahah – si massaggia dietro la nuca.

I due ragazzi stanno ora camminando lungo un marciapiede pieno di negozietti, gli occhi di Vimi vagano ogni tanto a osservare le vetrine. É la solita strada che ha fatto ogni mattina, ma passandoci con meno fretta poteva guardare meglio quei piccoli locali.

Budo:- ho però notato che eri giusto un po’ nervosa durante gli esercizi – ascoltandone il dire la biondina torna a guardarlo con leggera perplessità, l’espressione di lui era seria -ero lì quest’oggi… ho visto ciò che è successo – volgendole gli occhi, la vede abbassare il volto come non desiderando toccare l’argomento - sei stata incredibile nel reagire in quel modo. Hai un buon controllo di te stessa -

Vimi:- qualcuno mi spiegò che questo era uno dei metodi efficaci per… combattere certe persone- risolleva il viso -non lasciarsi condizionare e fare ciò che non si aspettano- gli occhi verdi incontrano i neri, ed è come se Budo la stesse scrutando all’interno.

Budo:- tuttavia un poco di rabbia per come hanno cercato di umiliarti credo sia normale da parte tua- parla con fare comprensivo.

Vimi:- sì – sospira chinando il volto quasi sconfortata -semplicemente non ho voluto dare loro la soddisfazione che si aspettavano – ora il suo volto era imbronciato -quelle persone sono detestabili - il ragazzo la fissa quasi sorpreso, per poi lasciarsi sfuggire una risata.

Vimi:- hm? - sbatte le palpebre come a chiedergli il motivo della risata divertita.

Budo:- scusa, ma hai praticamente detto la stessa cosa che dico sempre io- compreso il motivo anche Vimi ora scoppia a ridere divertita. Erano praticamente in sintonia.

 

La camminata continua dunque nella simpatia reciproca e arrivati di fronte all’abitazione di lei, quasi non hanno voglia di separarsi all’istante.

Uno di fronte l’altra, occhi neri fissi in quelli verdi e sulle loro labbra un semplice sorriso.

Vimi:- bene.. adesso devo entrare, ci rivediamo domani- il moro annuisce -ciao e passa una buona serata Budo – si avvia ad aprire il cancelletto.

Budo:- Vimi… - la richiama con voce quasi dolce, la ragazza si gira -mi è piaciuto il tuo modo di essere. Se puoi… non cambiarlo mai. D’accordo?- forse per la prima volta il leader di arti marziali mostrava un lato di se… incredibilmente dolce.
 

Il viso di Vimi si colora quasi interamente di rosso, mentre Budo con del lievissimo rossore sulle guance, saluta e se ne va. La ragazza senza parole supera il cancelletto, poi la porta di casa,si ode la voce della madre che la saluta vedendola passare nelle vicinanze del salotto. Però Vimi prosegue la sua strada fino in camera come non avendo volontà.

Entrata nella sua stanza, chiusa la porta, ci rimane attaccata con la schiena lasciandosi scivolare sul pavimento. Sedendosi.

Le parole di Budo e la sua espressione nel mentre le diceva, sono rimaste impresse nella sua mente e i suoi verdissimi occhi sono ora come delle preziose gemme che stanno brillando di felicità.

  
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