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Autore: 20maggio2013    19/09/2022    1 recensioni
"E non ti preoccupare se la vita ti incasina
Si impara più da un mare mosso che da una piscina"
Kurt e Blaine: due ragazzi diversi, l'uno l'opposto dell'altro ma con così tanto in comune. Il primo fin troppo prudente, che pensa mille volte prima di fare qualcosa, che ha bisogno di pianificare tutto. Il secondo istintivo, che fa quello che vuole senza pensare alle conseguenze.
"[...] Kurt si lasciò convincere a quella follia. Forse aveva soltanto bisogno di qualcuno come Blaine nella sua vita, qualcuno che gli facesse capire che andava bene ogni tanto lasciarsi andare e vivere la vita. E probabilmente anche Blaine aveva bisogno di qualcuno come Kurt nella sua vita, qualcuno che ogni tanto gli facesse capire che reagire d'impulso alle cose non era la cosa migliore da fare. Kurt e Blaine erano diversi, ma forse era proprio perché erano così diversi che avevano bisogno l'uno dell'altro. Solo che era ancora troppo presto perché anche loro lo capissero. [...]"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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phonto

Erano passati circa dieci giorni da quando Blaine era arrivato a New York, dodici da quando Kurt lo aveva aspettato in aeroporto a Columbus. E ora era Blaine quello in aeroporto ad aspettare l'arrivo del suo ragazzo. Kurt si sarebbe finalmente trasferito a New York e questo significava che non sarebbero più stati distanti, che non avrebbero più dovuto separarsi senza sapere quando si sarebbero rivisiti.
«Quanto ci mette ad arrivare?» sbuffò Blaine mentre in punta di piedi guardava tra le tante persone che erano appena atterrate al JFK. C'era il triplo della gente che c'era a Columbus quando era stato lui ad atterrare.
«Eccolo.. è appena passato dalla porta» disse Finn che era con lui per prendere il fratellino. Inizialmente Blaine non poteva andare a prendere Kurt in aeroporto dato che sarebbe dovuto stare in studio. Ma alla fine era riuscito a finire prima e quindi aveva raggiunto Finn ed era andato con lui a prendere Kurt senza però dirgli nulla perché voleva che fosse una sorpresa. E quando Finn annunciò di averlo visto, Blaine corse verso la porta, evitando la gente che camminava. E poi finalmente lo vide.
Kurt stava cercando suo fratello per raggiungerlo quando lo vide. Spalancò la bocca sorpreso, lasciò cadere la tracolla e gli corse incontro. Sembrava un po' la classica scena di un film romantico. I due protagonisti che a rallentatore corrono l'uno verso l'altro per poi stringersi in un abbraccio. E alla fine per loro sembrava che il tempo avesse rallentato dal momento in cui i loro sguardi si erano incontrati. Si corsero incontro e si strinsero forte l'uno all'altro. Blaine affondò il volto nel collo di Kurt come faceva sempre quando lo abbracciava. Kurt affondò il volto tra i ricci di Blaine che da quando era a New York aveva iniziato a tenere più liberi per la sua gioia. Non dissero nulla, si abbracciano e basta consapevoli che un nuovo capitolo delle loro vite era appena iniziato. E per la prima volta nessuno dei due aveva paura di quello che li aspettava perché sapevano di non essere soli, sapevano che avrebbero sempre potuto contare l'uno sull'altro.
«Non dovresti essere in studio a scrivere?» chiese Kurt senza però allentare la presa su Blaine, la testa ancora affondata tra i suoi bellissimi ricci che solleticavano il suo volto.
«Ho finito prima e ho voluto farti una sorpresa» spiegò Blaine strofinando il naso contro il collo di Kurt e provocandogli mille brividi.
«Beh, ci sei riuscito -sorrise Kurt alzando la testa e allentando la presa solo un po' per potersi perdere nello sguardo del suo ragazzo- Ci riesci sempre» aggiunse. Blaine gli sorrise e poi finalmente lo baciò.
«Scusate se vi disturbo ma potrete continuare a casa, rischiamo di perdere il bus» annunciò Finn che nel frattempo era andato a recuperare i bagagli che suo fratello aveva abbandonato per correre incontro a Blaine e poi era rimasto in disparte per lasciare ai due un po' di spazio. Blaine si ricordò solo in quel momento che non era andato solo a prendere Kurt ma che con lui c'era anche Finn. E Kurt aveva dimenticato che Finn avesse detto che sarebbe andato a prenderlo, dopo aver visto Blaine credeva che non fosse più venuto a prenderlo. Si separano un po' imbarazzati e poi Kurt abbracciò anche suo fratello per salutarlo. Poi tutti e tre si diressero verso il bus che li avrebbe portati a New York. Blaine lo prese per mano mentre uscivano dall'aeroporto. Kurt sorrise e strinse la prese facendo intrecciare le loro dita.

* * *

Kurt sorrise quando uscendo da lavoro trovò Blaine ad aspettarlo. Erano ormai un paio di mesi che Kurt lavorava come stagista presso vogue.com. Alla fine aveva seguito il consiglio di Blaine e aveva cercato un lavoro nel campo della moda. Isabelle Wright era rimasta subito colpita dal suo curriculum e dal blog che aveva, ma anche dal modo di vestire di Kurt e lo aveva assunto subito dandogli sempre incarichi più importanti. Ormai Kurt era una sorta di seconda spalla per Isabelle ed era anche pagato profumatamente per essere solo uno stagista.
Blaine invece passava le sue giornate in studio a lavorare al suo disco. Scriveva e incideva. Poi riscriveva e incideva di nuovo. Voleva che tutto fosse perfetto e prima di terminare una canzone e passare alla successiva faceva sempre mille correzioni. 
A causa dei loro impegni non riuscivano a passare tutto il tempo insieme come facevano durante l'estate. Ma trovavano sempre il tempo per l'altro.Ogni tanto durante le pause pranzo andava a trovare Kurt, altre era Kurt che andava da lui. Si raccontavano la giornata e ogni tanto, quando Kurt andava in studio, Blaine gli faceva ascoltare la canzone su cui stava lavorando e Kurt gli diceva sempre quanto fosse orgoglioso di lui. A volte era Kurt che andava a prendere Blaine a fine turno, altre volte era Blaine ad andare a prendere Kurt e poi passavano la serata a casa di uno o dell'altro. Una sera a settimana poi avevano la serata giochi con Finn e Rachel. Le altre sere erano comunque sempre insieme, anche solo a guardare un film perché troppo stanchi dopo il lavoro. Nonostante vivessero separati spesso si fermavano a dormire dall'altro, non potevano fare a meno della compagnia dell'altro.
Poi era arrivato Natale e Blaine l'aveva passato a Lima insieme alla famiglia di Kurt. Gli era dispiaciuto non tornare a Cape Coral, ma solo perché così non aveva avuto la possibilità di vedere i suoi amici con cui si sentiva quasi sempre. I suoi genitori erano fuori città e non ci avevano organizzato nulla né chiamato per fare qualcosa a Natale, Cooper invece lo aveva raggiunto e anche lui aveva conosciuto la famiglia di Kurt. 
Poi il Natale era finito e loro erano tornati a New York, i loro impegni erano aumentati e il tempo a disposizione era diminuito perché capitava spesso che le loro pause pranzo non coincidessero o che la sera fossero troppo stanchi per fare qualsiasi cosa. 
E avevano avuto la loro prima vera litigata, neanche più ricordavano il motivo. Sicuramente una stupidaggine, ma erano entrambi troppo stanchi, Blaine stava avendo problemi con una canzone, Kurt aveva problemi a lavoro e si erano sfogati prendendosela con l'altro. Non si erano parlati per due giorni. E poi Blaine si era presentato a casa di Kurt con un mazzo di fiori e si era scusato per il suo stupido comportamento. Kurt lo aveva accolto e si era scusato anche lui perché in quella discussione avevano torto entrambi. E avevano finito per fare pace tra le lenzuola. Il giorno dopo Blaine aveva fatto sentire a Kurt la sua prima canzone ufficiale, canzone che aveva scritto per lui. Kurt lo aveva baciato a lungo mentre erano chiusi nello studio di Blaine e se non fosse stato per l'intervento di Ethan che li aveva richiamati ricordandoli che si trovavano sul posto di lavoro non si sarebbero fermati ai baci. 
E dopo che avevano litigato si erano ripromessi che se ci fosse stato un qualsiasi problema, tra loro o al lavoro ne avrebbe parlato senza discutere e senza prendersela con l'altro. In più avevano deciso di fare il possibile per riprendere la routine che avevano prima di Natale. 
Per questo quella sera Blaine era andato a prendere Kurt da lavoro. Kurt aveva salutato la sua collega e poi era corso verso Blaine, lo aveva baciato e poi insieme erano andati a casa di Blaine.
«Ho deciso di non fare più domanda alla NYADA -disse Kurt quella sera a cena mentre Blaine finiva il suo piatto di pasta- Amo cantare, sopratutto con te, e penso che continuerò a farlo. Ma non è quello che voglio fare nella vita. Mi piace lavorare a Vogue e voglio continuare nel campo della moda e sono bravo. Oggi ho inviato una domanda di ammissione alla Parson.» Blaine gli sorrise orgoglioso, gli disse che sarebbe stato fiero di lui in qualsiasi caso, gli disse anche che era sicuro che avrebbe fatto strada perché era pieno di talento e che lo avrebbe appoggiato qualsiasi decisione avesse preso. E poi non sapevano come erano finiti a fare l'amore sul tavolo della cucina.
«Aspettavi qualcuno?» chiese Kurt quando sentirono suonare alla porta. Erano stesi entrambi sul tavolo, le stoviglie ormai vuote messe in un angolo. Non era la posizione più comoda, ma a loro non interessava. Non quando i loro copri erano intrecciati in quel modo, non quando avevano appena avuto uno dei loro migliori orgasmi. 
«No.. nessuno -sussurrò Blaine pensando che fosse solo la vicina che voleva qualcosa, capitava spesso che andasse a bussare alla sua porta in cerca di qualche aiuto. Ma poi il campanello della porta bussò ancora e Blaine sbuffò- Sarà la signora Mayer, vedo cosa vuole e torno» sussurrò alzandosi. Si rivestì velocemente e andò ad aprire la porta di casa per poi irrigidirsi quando vide i suoi genitori fuori la porta di casa.

Kurt, dopo che Blaine si era alzato, aveva fatto lo stesso e si era rivestito anche lui e quando aveva sentito la porta di casa chiudersi uscì dalla cucina per raggiungerlo.
«Ehi B, cosa voleva la si-» le parole gli morirono in gola quando, uscendo dalla cucina vide che Blaine non era solo come pensava sarebbe stato. Non ci voleva molto a capire che i due signori con Blaine fossero i suoi genitori. Li aveva già visti di sfuggita quell'estate e poi Blaine assomigliava così tanto ad entrambi. Aveva gli stessi capelli del padre e gli stessi occhi della madre, anche se quelli di Blaine erano più espressivi.
«Mamma, papà lui è Kurt, il mio ragazzo -fece le presentazioni Blaine, perché anche se Kurt aveva passato intere giornate a casa sua quando erano a Cape Coral non aveva mai incontrato davvero i suoi genitori- Kurt, loro sono i miei genitori» disse voltandosi verso Kurt e mostrando un sorriso nervoso. Kurt gli restituì un sorriso incoraggiante per poi stringere le mani di Richard e Pamela Anderson.
«Blaine possiamo parlare un attimo?» domandò Pam guardando prima suo figlio e poi lanciando un'occhiata veloce a Kurt.
«Io.. io vado allora» disse Kurt in imbarazzo sentendosi di troppo, ma Blaine lo bloccò per un polso, si scusò con i suoi genitori e si allontanò un attimo con Kurt.
«Non.. non te ne andare» mormorò insicuro Blaine, supplicandolo con lo sguardo.
«Posso aspettarti di là» disse poi indicando la camera da letto con la testa, perché Kurt non aveva ancora imparato a dire di no a Blaine quando lo guardava in quel modo. Blaine annuì, lo baciò velocemente e dopo avergli sussurrato di amarlo tornò dai suoi genitori. Kurt rimase ad osservalo un attimo prima di andare in cucina. Sistemò tutto e pulì bene il tavolo prima di andare in camera di Blaine. Approfittò di quell'attesa per chiamare suo padre. Circa un'ora dopo Blaine lo raggiunse.
«Sono andati via? -chiese Kurt chiudendo la telefonata con suo padre. Blaine annuì e si stese al suo fianco per poi poggiarsi su di lui. Kurt gli circondò la vita e iniziò a giocherellare con i suoi ricci.- Cosa volevano?» gli chiese poi. Blaine non rispose subito. Chiuse gli occhi e respirò il profumo di Kurt a pieni polmoni.
«Saranno a New York per qualche girono. Hanno detto che quando io e Cooper non siamo tornati a natale quest'anno hanno capito di aver sbagliato con noi e vogliono provare a rimediare. Vogliono provare a recuperare un rapporto con me e Cooper prima che sia troppo tardi -raccontò Blaine ripensando alla conversazione avuta con i suoi, a suo padre che si era scusato per essere sempre andato contro quello che faceva e per non averlo mai supportato. Entrambi si erano scusati per essere stati poco presenti nelle loro vite.- Credi che io sia un ingenuo a voler dar loro una seconda possibilità? A volere creare un legame con loro?» chiese poi voltandosi verso Kurt.
«No, non sei ingenuo B. Sono i tuoi genitori, è normale che tu voglia avere un rapporto con loro. Anche io al posto tuo farei qualsiasi cosa pur di avere un legame con loro» Blaine lo baciò, perché nonostante si conoscessero ancora da poco tempo, nonostante ci fossero ancora tante cose che dovevano imparare l'uno dell'altro, Kurt lo capiva come nessuno lo aveva mai fatto.
«Mi sembrano davvero intenzionati a provarci -disse poi Blaine- E mi hanno detto che vogliono conoscerti prima che vadano via da New York» 
«Dimmi dove e quando, io ci sarò» e Blaine lo baciò di nuovo.
Nei giorni successivi Blaine si vide spesso con i suoi genitori che andarono anche a trovarlo al lavoro. Una sera uscirono con Kurt e Pam si innamorò subito del ragazzo e riuscì a capire come mai il figlio avesse perso la testa per lui. E quando dovettero andare via da New York promisero a Blaine che si sarebbero fatti sentire e che si sarebbero visti più spesso. E così fu. I genitori di Blaine mantennero la promessa e con il tempo avevano allacciato un buon rapporto con il figlio, con entrambi i figli. Erano andati anche a Los Angeles per ricongiungersi con il figlio più grande. Cooper era stato più titubante all'inizio ma poi anche lui aveva messo da parte il rancore e aveva costruito un rapporto con i genitori. 

 

Eccomi qui con la prima parte dell'epilogo, dato che volevo scrivere un po' in generale del loro futuro ho pensato di scrivere solo di alcuni momenti. Qui vediamo l'arrivo di Kurt, la sua decisione di continuare nel campo della moda e l'arrivo dei genitori Anderson che sembrano finalmente intenzionati ad avere un rapporto con i figli.. Blaine e Kurt hanno i loro piccoli diverbi ma riescono sempre a ritrovarsi a quanto pare.. ci vediamo giovedì con la seconda parte e ultimo aggiornamento di questa storia 
  
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