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Autore: Bannysenzay    26/09/2022    1 recensioni
Deku riesce a sconfiggere All for One in una battaglia all'ultimo sangue ma, per colpa di uno dei suoi querk, Izuko si sveglia sette anni dopo senza alcuna memoria di chi fosse prima...
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Recovery Girl controllò per l’ennesima volta la ferita dell’eroina, sembra stressata cosa che non si addiceva al suo aspetto da anziana gentile.
Nell’infermeria della Yuei c’era un totale di sei persone, decisamente troppe per la piccola stanzetta e c’era decisamente un casino assordante. Miyo continuava a chiedere a Recovery Girl se sua cugina stesse bene, Recovery Girl continuava ad ignorarla e a raccomandare ad Ochaco di non muoversi e mostrarle altre eventuali ferite, cosa che Ochaco si rifiutava di fare per la presenza di due uomini e un topo nella stessa stanza. Bakugou continuava a urlare e imprecare esigendo spiegazioni su tutto, tutto, ciò che l’eroina aveva visto e sentito su Himiko Toga e sul Vigilante/Villain misterioso, Aizawa rimproverava Katsuki per il suo comportamento ed evitava facesse saltare in aria qualcosa come quando era ancora uno studentello da quattro soldi.
E infine c’era il preside Nezu. L’unico in silenzio in quel pandemonio, che, incapace di pensare ad un modo per far tacere tutti, continuava mostrare un sorriso alla “Si prof ho studiato per l’interrogazione per questo la prego non mi chiami”.
Andava avanti così da ormai una mezz’ora buona quando la porta di spalanco per colpa di uno spiffero di vento e l’intera sala si congelò. Todoroki, Kirishima, Kaminari, e tutti gli altri ex studenti della A entrarono sfidando ogni legge della fisica dentro la stanzetta, beh quasi tutti gli ex studenti della A. ma a pensare a questo fu solo Katsuki che si incupì improvvisamente.
Il preside se ne accorse e provvide a portare il silenzio.
- Carissimi ragazzi, vedo che avete abbandonato ogni vostro impegno per venire qui a vedere la vostra amica, sono commosso. Ochaco-san al momento non si sente al meglio a causa di un attacco da un villain per cui spererei poteste fare più silenzio. Inoltre Todoroki-san potresti per favore riportare la temperatura a un grado accettabile? –
- Ah, certo mi scusi –
Rispose Todoroki riaquisendo tutta la sua compostezza, la temperatura ritornò subito normale e tutti si sedettero da qualche parte sul pavimento o in piedi, (per alcuni sul tetto a mo’ di film horror).
Ochaco si alzò leggermente dal letto con somma protesta di Miyo e Recovery Girls e cominciò a parlare coi suoi compagni di classe.
- Sto bene ragazzi, davvero. Sono stata fortunatamente salvata da Himi- dal villain da un vigilante che passava di lì per cui davvero sto bene-
Gli eroi mantennero un’espressione dubbiosa e in risposta Uraraka fece un sorriso così bello da illuminare la stanza. Ciò bastò per pacificare alcuni dei suoi amici ma non bastava per convincerli tutti.
- Come si chiamava questo Villain? E soprattutto come ha fatto un vigilante a battere con tanta facilità qualcuno dove il number 3 ha fallito? –
Ochaco diventò rossa come un pomodoro e cominciò a balbettare cose a caso, cosa che la rese molto simile ad Izuko pensò Katsuki ma subito se ne pentì. Non doveva pensare a lui, non in un momento come questo, non in un periodo come questo, non quando ormai gli pareva di vederlo perfino quando prendeva il treno accompagnato da quello stramboide di studente quale era Aiko.
- Himiko Toga, se proprio vuoi sapere Todoroki –
Il giovane divenne bianco come un lenzuolo sentite quelle parole, non era possibile, fece qualche passo indietro rischiando di inciampare su Momo.
- Bakukuo, Himiko Toga è morta 7 anni fa insieme a Shigaraki Tomura, Double, All for One e Deku –
Magari non avesse detto quel nome, chissà forse avrebbe potuto evitare il pugno in faccia che, anche senza quirk (grazie al cielo Aizawa era nella stanza), faceva un male cane. Si, in effetti meglio non dire il suo nome, avrebbe dovuto scusarsi ma non era dell’umore. Midorya Izuko era morto e Katsuki doveva accettarlo.
- PROVA A RIPETERLO!? –
Sbraitò Bakugou. E Todoroki non esitò neanche un istante, gli tirò un calcio nello stomaco (vero, Aizawa era lì) e gli urlò di rimando.
- MIDORYA IZUKO È MORTO, MORTO MORTO MORTO. SE NON RIESCI A CAPIRLO DA SOLO QUALCUNO DOVREBBE PUR DIRTELO NON CREDI?! –
Una ginocchiata al petto gli fece perdere il fiato, cazzo se Katsuki era forte anche senza quirk. Del resto lo batteva anche con, però questa volta entrambi erano davvero incazzati. Alla faccia di non parlare di argomenti delicati. La classe era paralizzata e alcuni studenti cominciavano a sbirciare dalla porta rimasta leggermente aperta.
- DEKU NON È MORTO MEZZAFACCCIA!!! È SCOMPARSO, SOLO SCOMPARSO! –
Todoroki sogghignò e gli tirò un pugno in faccia, portandosi sopra di lui, ormai una piccola folla era disposta davanti alla porta a guardare i due più forti pro-hero del Giappone darsela di brutta parlando di un certo tipo di cui nessuno aveva mai sentito parlare.
- OH, CAPISCO QUINDI PREFERISCI L’IDEA CHE TI ABBIA ABBANDONATO? IN EFFETTI SAREBBE PLAUSIBILE, CHI NON ABBANDONEREBBE UN TIPO COME TE –
Una ginocchiata nelle parti intime e un pugno sulla fronte fecero invertire le posizioni. Ormai quasi tutta la scuola era lì a guardali e la porta era bella che spalancata, perfino le finestre erano oscurate dalla mole di gente davanti ad esse.
- BRUTTO STRONZO! NON PROVARE A RIPETERLO O TI SPACCO QUEL TUO BEL FACCINO CHE TI RITROVI-
- Smettetela! –
Urlò la ragazzina che era lì da ben prima che i due cominciassero a picchiarsi, non che fosse interessata nel fatto che si picchiassero ma più per curiosità. I due si fermarono e la guardarono stupidi, aveva fegato la piccoletta.
- Ohi qualcuno dei due mi dice chi è sto Deku? –
Nessuno dei due rispose ma abbassarono gli occhi, Bakugou era quasi in lacrime. Todoroki non avrebbe dovuto dire quelle cose, sapeva quanto a cuore stesse Izuko a Katsuki, si conoscevano da tutta la vita. Lui non avrebbe mai accettato la morte dell’altro, mai.
MAI.
Eppure Bakugou si alzò come se non fosse successo nulla, pieno di lividi e sbucciature. Uscì dalla stanza con la folla che si dissipava davanti a lui. Nello stesso istante non percepì più nessuno cadde dietro ad un albero con le lacrime agli occhi, era uno scemo, un completo idiota, non poteva piangere. Se Deku l’avesse visto avrebbe riso e l’avrebbe abbracciato, ma non avrebbe più visto quel sorriso gentile, quegli occhi verdi che catturavano tutta la luce del mondo. Alla fine aveva vinto lui, era diventato il numero 1 giusto? Allora perché sentiva che ad aver vinto non fosse stato altri se non quel verdino, una persona abbastanza egoista che, per perseguire il suo sogno, era pronto a sacrificare tutto per gli altri. Tutto per un sogno.
All’improvviso partì una chiamata, Bakugou guardò il telefono: numero sconosciuto.
Fu tentato di riattaccare ma non poteva sapere se chissà come qualche fan avesse ottenuto il suo numero di telefono (Sì, i fan sono degli stalker con nomi più carini) e ora avesse bisogno di lui.
Partì una voce strana, probabilmente modificata.
“Voi dovete essere il signor Bakugou, giusto? “
- E tu chi cazzo saresti? –
Non gli era mai capitata una cosa simile, un fan non usa la voce criptata. Guardò frettolosamente il timer della chiamata. 1-2-3-4…
- Spiacente, non c’è tempo per quello tu puoi chiamarmi il burattinaio. Sai…il gioco è appena iniziato, tutte le pedine sono in campo. Balla per me DinaMight, balla se vuoi rivederlo, rivedere Deku–
Click. Nove secondi.
La chiamata era finita.
Non abbastanza tempo per rintracciare la posizione. Non che al momento gli importasse tanto di sapere dove fosse, del resto era decisamente più importante scovare questo burattinaio.
Occhi rosso sangue brillarono di qualcosa non definibile determinazione ma nemmeno vendetta, la luce di qualcuno le cui certezze sono state rilevate esatte.
Ballare? Avrebbe ballato. Ma non come una marionetta, mai come una marionetta.
Un ghigno diabolico gli si stampò in faccia. Erano passati sette anni da quando aveva una pista, eppure nell’ultimo periodo tutti i pezzi del puzzle avevano cominciato a comparire, ancora sconclusionati e staccati gli uni dagli altri.
Ma c’erano.
Dopo sette anni c’erano.
C’era una strada, una maniera.
“ Non importa per quanto piccola possa essere Kacchan, noi dobbiamo proteggerla. Dobbiamo proteggere quel lume di speranza con tutte le nostre forze, se lui morirà per noi sarà finita ma nello stesso istante in cui comparirà ci vorrà un istante per farla diventare una fiamma potente. Ci vuole poco per farla fiorire nei cuori delle persone, è questo il nostro compito Kacchan “
Gliel’aveva detto Deku, a volte il verdino se ne usciva con delle trovate impressionanti.
Uno squillo, due squilli, al decimo squillo finalmente rispose.
- Che vuoi Bakugou? Ti sei accorto del casino che avete combinato tu e Todoroki???–
- Hey motori, raduna tutti, ho una pista. –
Detto questo inviò al loro ex rappresentante la registrazione.
Note:
Scusate se questo capitolo era un po' più breve del solito, sper vi sia piaciuto.
Per il prossimo ci vorrà un bel po' per riorganizzare le idee pk ho messo un sacco di cose senza avere un filo conduttore dietro ahahah.
Beh allora alla prossima :))))

 
   
 
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