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Autore: RoriStark    29/09/2022    1 recensioni
giuro che migliora dopo i primi capitoli!! hahaha BTW Bleach con l'introduzione di un OC che viene chiamato a lavorare per la soul society come shinigami! Ecco le avventure di una piccola shinigami che capitombola nell'intreccio di vite del seiretei. Bleach e' stata la mia prima ossessione e spero davvero di dare onore a quest'opera!
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nnoitra Jilga, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Scricchiola, scricchiola,

torre del Purgatorio,

che squarci il mondo

come la luce.

Trema, trema,

torre della spina dorsale,

a precipitare saremo noi o il cielo?

 

Era una mattina tranquilla a Karakura. Himawari e le sue amiche erano in giro per il centro della citta', era il compleanno di Rin e le tre avevano deciso di offrirle una bella scorpacciata di sushi dopo le lezioni, un appuntamento per sole donne, niente maschi,ovviamente, altrimenti di cosa avrebbero spettegolato?. Il locale era ampio, pieno di dragoni dipinti alle pareti, statue di giada sui banconi ed un laghetto di pesci rossi al centro, le sedie erano in realta' dei piccoli divanetti verdi in velluto e ci si poteva sprofondare dentro, probabilmente, Himawari si sarebbe addormentata mangiando.  Le tre ragazze avevano preso posto ed ordinato una gran scorpacciata di onigiri e ramen. Himawari addentò un trancio di sashimi al salmone, addentandolo come se non mangiasse da anni. Ringrazio si stava servendo della birra e Nanaho ponderava quale dei due onigiri sul suo piatto mangiare per primo, una mano chiusa a pugno poggiata sulle labbra, le sopracciglia corrucciate in un espressione pensosa e concentrata

"Dai, Nanaho, tanto devi finirli tutti e due o dovremmo pagare la multa! "

La incoraggiò Himawari mentre si serviva del tè verde bollente sulla sua tazzina di ceramica, Ringrazio la guardò incuriosita, non c'era un pasto dove la sua collega Shinigami non ordinava una tazza di tè verde caldo, nemmeno in estate

"Ma perché bevi sempre il tè? "

chiese incuriosita Rin, alzando un sopracciglio mentre con la punta delle dita toccava la teiera fumante

"Ho preso il vizio da Sosuke,lui dice che bere te' verde durante il pasto aiuta la digestione, non che...noi ne abbiamo bisogno, ma a lui piace...ehm! volevo dire! Non credo che il te' verde faccia tutti questi miracoli"

Tagliò corto lei soffiando sulla tazza imbarazzata, Nanaho non sembro' aver colto il senso della sua frase,fortunatamente. Nanaho si portò una mano tra i capelli color vinaccia, spostandosi una ciocca per appuntare poi dietro l'orecchio, I suoi occhi grigi guizzarono sulla Shinigami dai capelli rosa. Le sorrise intenerita, erano le uniche a trovare carina la loro relazione, le attenzioni che lui dava alla ragazza, ad alcuni potevano sembrare possessive, ma Himawari aveva spiegato loro il senso di solitudine che provava Sosuke senza di lei è non sembrarono obiettare. 

"Dopo ti va di andare a prenderci una bella cialda con gelato al parco, Rin? Offro io! "

Affermò Nanaho indicando la Shinigami sotto copertura con le sue bacchette, la festeggiata anni contenta e sembrò ingozzarsi con ulteriore foga, immergendo quasi la faccia nel suo ramen ancora fumante. Himawari sorseggiare il suo tè dopo aver terminato le sue portate, osservando le due amiche, pronta a dar loro una mano nel caso non fossero riuscite a terminare la loro porzione. Dopo aver pagato il conto all'omino sorridente del bancone, tutte e tre presero un biscotto della fortuna e si incamminarono lungo il marciapiede per raggiungere la prossima meta. Himawari andava avanti a tutte e due con passo spedito, tra le mani il biscotto appena scartato, lo aprì con uno schiocco deciso, dentro si palesò un bigliettino scritto in diverse lingue

"Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce"

Lesse ad alta voce ciondolando pensosa, poi lo accartocciò cacciandolo nella tasca della sua felpa azzurra

"A voi cosa é capitato? "

Rin lasciò cadere per terra il suo bigliettino scettica

"Il mondo é tuo… Classico"

Bofonchiò come se al posto di quella frase avesse letto una barzelletta di pessimo gusto, o forse, per lei lo era davvero. Himawari so chiese cosa avrebbe fatto una volta tornata alla soul society, da poco era entrata nella compagnia di Ukitake e probabilmente, anche se non voleva ammetterlo, era stata mandata in missione proprio da lui è non dai piani alti, come spesso le diceva durante le loro conversazioni sulla soul society


"Il mio… é vuoto.. "

 

Entrambe le ragazze si fermarono, voltandosi verso la ragazza col biglietto tra le mani,incuriosite. Himawari la raggiunse e  glie lo prese dalle mani  controllando se fosse stato piegato male o stampato con poco inchiostro, ma nulla, era totalmente bianco. La ragazza stava per porgerglielo di nuovo, quando il foglietto si macchiò di piccole chiazze rosso cremisi, quelle gocce schizzarono sul viso e sulle labbra di Himawari, lei le assaporare e sentì il sapore del ferro. Davanti a lei, Nanaho tendeva un braccio, gli occhi erano sgranati, puntati in quelli della Shinigami, in cerca di risposte, mentre il suo petto veniva perforato da una freccia fatta di pura energia celeste. Per un istante, il tempo si bloccò, le due ragazze smisero di respirare,mentre Himawari si gettava su Nanaho, per proteggerla da ulteriori attacchi. La ragazza si gettò a terra tenendola stretta tra le braccia, lei e Rin si guardavano intorno alla ricerca dell'aggressore. Entrambe si aspettavano di vedere le zanne e gli artigli di un hollow, ma  quello che videro ,fece gelare il sangue nelle loro vene. Tutti i civili, gli umani, stavano indicando un uomo, sopra alle loro teste, appollaiato su un palo del telefono come un falco sul trespolo, osservando le due con un sorriso famelico dietro ad un paio di occhialini da sole. Sorrise come una belva, il volto scarno, gli zigomi scavati ed appuntiti come lame, incorniciato da capelli ramati. Indossava un abito bianco con dettagli azzurri, più una divisa che un completo vero e proprio. Al petto aveva diverse mostrine appuntare, che scintillavano alla luce del sole. Quell'essere era… 

"Un'umano?.. " 

L'uomo scese dal palo, gli bastò uno sguardo per far svanire dalla circolazione i passanti in piazza,probabilmente stavano per chiamare aiuto, maledizione. Se fosse intervenuta la polizia, li avrebbe ammazzati tutti, dovevano fermarlo, subito. Himawari strinse forte Nanaho, una mano contro la ferita, la guardò disperata,il cuore che le marmellata nel petto

"Resta con me! Nanaho! Guardami! Va tutto bene, sono qui, va tutto bene! "

"Himawari…che…succede? "

L'uomo si avvicinò con una lentezza nauseante, in mano un arco senza frecce,bianco,emanava un'energia oscura,corrotta

"Sei un Quincy… "

Sussurrò Rin mentre prendeva dalla tasca una delle sue soul candy, ne ingoiò una mentre il suo corpo cadeva col sedere a terra prima di correre via al sicuro,mosso dall'anima artificiale. Himawari fece lo stesso, prese una caramella guardando la sua amica in fin di vita, la ferita era grave, troppo grave, nemmeno il kido avrebbe potuto salvarla, lei era… solo un'umana. Lei, stava per...
 Sentì una fitta al petto come lame ardenti, la bocca arida mentre bisbigliava, con la fronte posata su quella dell'amica, lacrime che piovevano sulla sua guancia

"Ti…ti voglio bene"

Mandó giù la pillola, il suo corpo scattó in avanti, il gigai della Shinigami si allontanò con Nanaho tra le braccia, Himawari la guardò, pensando che non l'avrebbe più vista respirare,che non avrebbe più riso con lei, pianto o non avrebbe potuto più starle accanto. Avrebbe lasciato un vuoto, bianco,come quel maledetto biglietto della fortuna. Il pensiero le trafisse il petto come una lama. Strinse il pugno sull'elsa della sua katana

"Schifoso figlio di puttana…."

Stava per fare un passo avanti, quando il Quincy la superò con uno scatto che sembró teletrasportarlo proprio in faccia a lei. Himawari stava per attaccarlo ma lui la superò, attaccando invece il gigai di Himawari. La spinse a terra e le due ragazze caddero. Il Quincy ghignò chinandosi sulla ragazza morente, conficcando un braccio nel suo petto, sollevando la sua anima per il collo.  Himawari si voltò di scatto, il sangue si gli mentre Nanaho, poteva vederla nella sua forma da shinigami
"Lasciala stare!!! "

Il Quincy annusó Nanaho, ma storse il naso contrariato, deluso, mentre con l'altra mano si premurava di tranciare la catena che la legava al suo corpo, non gli serviva, non era necessario, ma cazzo, se era divertente. 

"Tu non sei una Shinigami… tu non sei buona"

Una lama sibilò vicino al suo collo, costringendolo a mollare la preda, indietreggiando annoiato, gli occhi puntati su Rin, la Shinigami lo fissava adirata, con i suoi occhi bicromatici,mentre posava a terra l'anima di Nanaho terrorizzata. Guardó la sua amica e le sorrise, le mani le tremavano, ma la presa era salda quando di nuovo si voltò, gettandosi in un affondo,mancando però il bersaglio, che la afferrò per la gola, sollevandola come se pesasse nulla. L'uomo le leccò la faccia come per saggiare ed emise un gemito estasiato

"Ora sì che si ragiona..nice.."

Rin si dibatteva, tentando di calciare il petto del Quincy, che la allontanò da sé ridendo

"Lasciami, schifoso!! "

Il Quincy sembrava distratto, stava per fare qualcosa a Rin, che si sentì come se le sue energie le stessero colando di dosso come inchiostro denso, come se la sua mano fosse come una calamita e tutto il suo sangue stava virando verso di lui. Il Quincy sobbalzò, quando sentì il tocco di una piccola mano sulla schiena. Quella ragazzina, giusto, c'era anche l'altra ragazzina e cazzo, come aveva fatto a non accorgersene? L'aveva ignorata puntando al primo bersaglio che gli aveva fatto venire fame,invece, ora che si era concentrato sul suo odore...

"Hadō 31! Shakkaho!"

Una luce rossastra gli arse il fianco, bruciandogli la stoffa, ma prima che il raggio lo colpisse, il Quincy scattò indietro mollando la presa sulla ragazza che si tenne la gola tossendo, recuperando il fiato. Himawari estrasse la sua zanpakuto, guardando una Nanaho sconvolta alle sue spalle, la catena a pezzi, era morta? No, peggio ancora… era condannata. 

"Himawari, Rin.."

La Shinigami cercò di sorridere, mentre la sua lama diventava una falce di luce rosata, vibrando della furia della sua shinigami. Voleva rassicurarla, ma sapeva che non sarebbe andato tutto bene, non voleva mentire, ingannarla

"Mi dispiace tanto, Nanaho, mi dispiace…."

Sussurrò con la voce che le tremava, si voltò verso il Quincy che le sorrideva estasiato, si strinse forte, le gote arrossate e un rivolo di bava che gli colava dalle labbra, sembrava in uno Stato di pura estasi, fremeva nella sua divisa ancora immacolata. Indicò Himawari con un dito, mentre si alzava gli occhialini con due dita, i denti bianchi scintillavano

"Tu,devi essere… delicious!!"

La sua voce strideva come corde di un violino scordato,mentre il suo arco cambiava forma e diventava un paio di pugnali gemelli

"Voglio assaggiarti"

"Allora prendimi, pazzo pervertito"

La ragazza aprì le braccia indietreggiando sui talloni, guardando Rin con la coda dell'occhio, le fece cenno di raggiungere la sua anima sintetica, con la borsa, col cellulare, col numero di Aizen. La Shinigami sembrò intendere il messaggio e corse verso Nanaho che intanto era stata presa al sicuro dal gigai di Himawari. Il Quincy tentò di intercettarla, scattando in avanti con un movimento rapido, quasi impercettibile. Il volto contorto in un sorriso famelico, poi però, anziché incontrare la gola di Rin, la sua faccia trovò il dorso del piede di Himawari a salutarlo

"Dove cazzo pensi di andare…Hadō 58! Tenran!! "

Un vortice d'aria si sprigionò dalla sua gamba alla mandibola del suo avversario, invitandola a danzare. Il suo corpo roteó avvitandosi,mentre veniva scagliato via per una decina di metri. Himawari prese un respiro,insoddisfatta, e scattò contro di lui, incombendo sul nemico a mezz'aria, una mano tesa sopra al suo petto. Il Quincy sembrava sorpreso ed entusiasta allo stesso tempo, quell'espressione di pura goduria stampata su quel volto smunto. Himawari voleva strappargli la faccia a mani nude, ma prima, doveva atterrare lo stronzo. Doveva stare calma, non farsi prendere dalla rabbia, dalla fretta, doveva essere attenta, meticolosa, doveva, seguire un piano, per poter vincere, per poterlo ammazzare. Non doveva pensare a Nanaho, non poteva. Strinse il cuore insieme ai denti e pronunció con un grido di rabbia

"Hadō no 11! Tsuzuri Raiden! "

Il corpo del Quincy si scosse, avvolto da una scarica elettrica, la ragazza sorrise nel vedere quella sua odiosa smorfia cambiare da goduria a dolore, stavolta era lei, quella estasiata.  Sorrise piantando gli occhi in quelli spalancati dalla sorpresa del Quincy

"Ossa degli animali! Torretta sottile… Cristalli cremisi… Anello d'acciaio! Aumenta e diventa tempesta…Fermati e diventa cielo… Che la tua melodia guerrigliera si disperda nel mondo! Hadō 63! Raikoho!! "

Un raggio lo spinse con  furia selvaggia contro il cemento, la schiena sfondò la strada a causa dell'impatto, togliendogli il respiro dai polmoni. Quando la shinigami affondò la sua falce dove doveva essere il Quincy, trovò però il vuoto ad aspettarla. La lama si piantò nella strada, Himawari atterrò imprecando,le mani strette sull'asta, il sudore le imperlava la fronte, le bruciava gli occhi,le lacrime le appannavano la vista e fu costretta a cacciarle via col dorso della mano. Sentì un vento sferzare l'aria, accompagnato da un sibilo di ferro. La Shinigami si piegò in un arco perfetto mentre una lama le guizzava sotto al mento, ebbe la prontezza di parare una mano al fianco. Aveva combattuto a lungo con Ukitake e sapeva benissimo, che chi combatteva con due spade, di certo non si sarebbe limitato ad usarne una solamente

"Seki! "

Uno scudo le protesse il fianco dalla seconda sferzata, per fortuna se l'era ricordata, altrimenti, si sarebbe trovata una lama tra le costole. Lo scudo spinse indietro il Quincy che piantò i tacchi a terra per frenare, si pulì il sudore dalla fronte, la Shinigami davanti a lei era furibonda, strappò dall'asfalto la zanpakuto e sputò nella polvere

"Non solo hai ucciso la mia amica, l'hai condannata a diventare…"

Le parole le morirono in gola e di nuovo, si costrinse a non pensare a Nanaho,a terra, che la guardava combattere,confusa,spaventata,persa


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"io ti ammazzo!!"

 

Il Quincy spalancò le braccia, le lame gemelle scintillarono affamate di sangue, come il loro padrone, invitandola a danzare con lui. Un ghigno gli squarciò il volto già tirato in un'espressione macabra. Le sorrise lascivo e smargiasso

"Vieni, bambina"

Himawari scattò verso di lui, la falce stretta in mano, con un grido, tirando un colpo spiazzante che il Quincy schivò con un salto atterrando coi piedi sulla lama mentre Vibrava un fendente contro di lei. Con sua sorpresa,la Shinigami strinse i denti e mollò la zanpakuto per schivare la lama che stava minacciando di sventrarla, puntandogli il dito contro

"Shō! "

Il Quincy decise di incassare il colpo, indietreggiando dalla lama della ragazza che la fece roteare tra le dita con un ringhio infastidito mentre incalzava su di lui, tentando di colpirlo alle gambe. Il suo avversario dovette scattare indietro, parando gli attacchi con le sue armi gemelle. Ma la lama non menava fendenti normali, sembrava come se avesse attorno un'aura di energia che si protendeva verso la sua carne, era calda, ardente, letale se solo fosse stato troppo sciocco dal non spostarsi. All'improvviso,mentre lo subissava di colpi,la vide mollare la lama, puntare entrambe le mani a terra, le gambe si avvinghiarono alla staffa della falce e menò un altro fendente,ruotando a testa in giù, con la grazia di una danzatrice, prese lo slancio,tornò dritta con un salto spingendosi con le mani ed afferrò la falce, abbattendola su di lui con un grido . Il Quincy parò il primo assalto, ma non riuscì stavolta a scattare abbastanza indietro e la lama gli tagliò la divisa ed il petto, il sangue schizzò sul viso pallido della shinigami, che lo osservò indietreggiare. Il nemico riuscì a menare un fendente che tagliò la stoffa sul fianco della shinigami, ma non riuscì a tranciare la carne. Con un ringhio sommesso, si calò nella sua ombra comparendo distante da lei. La ragazza poteva vedere la coda di quel bastardo tra le gambe e la cosa la rallegró. Himawari piantó la punta della falce a terra, il fiato corto, il sorriso sulle labbra mentre ammirava soddisfatta il Quincy ferito, mentre incespicava, ansimava e per poco non cadde. Si leccò il sangue con la punta della lingua, sangue sulla neve

"Delicious… "

Il Quincy si tenne la ferita, il sangue scorreva sulla sua mano fino a terra in una piccola cascata cremisi, formando una pozza densa

"Tu… non va bene, devo mangiare di più… di più"

Sussurrò barcollando, con uno scatto, si voltò per cercare la Shinigami più debole, gli occhi dietro alle lenti spettavano alla ricerca del bersaglio. Quando la trovò,con un ghigno famelico, si scagliò contro Rin, che intanto era a terra, in lacrime, con il telefono tra le mani mentre cercava apparentemente di chiamare aiuto. Il corpo senza vita di Nanaho tra le braccia del Gigi di Himawari, la sua anima appoggiata a lei, terrorizzata, mentre lentamente cambiava, il buco sul suo petto, diventava più grande. Il Quincy tese una mano e la afferrò di scattò sollevandola. Inutile ,fu il suo tentativo di raggiungere la zanpakuto, la tenne per la gola, stringendo fino a toglierle il respiro, dal corpo della Shinigami che portò le mani su quella del nemico per tentare di fargli perdere la presa. Scalciava e si dibatteva come un pesce all'amo, ma non riusciva a liberarsi. Quando il Quincy aprì la bocca,uscì come del fumo, che scivolò verso la bocca aperta dell'uomo

"Prima mangio te… così diventerò più forte e potró mangiare lei.. "

Prese un "sorso"della sua anima,ma quando tentó di degustare il sapore, storse il naso,un'espressione confusa si dipinse sul suo volto. Non aveva sapore, era come se nulla gli fosse finito in bocca, eppure, c'è l'aveva tra le mani, poteva vederla, poteva toccarla, ma non assaggiarla, allora perché, era ancora affamato? 

"Quindi sei tu, l'avvoltoio che mangia i miei scarti"

Non era la voce della ragazzina, anche se proveniva dalle sue labbra. Era la voce di un giovane uomo, una voce calma, pericolosa. Sentì un dolore lancinante al fianco, solo allora, vide che stava tenendo per il collo uno Shinigami, il suo sapore, il suo odore, sembrava paradisiaco, avrebbe così tanto voluto mangiarlo, ma in quel momento, si sentì come il topo che desidera mangiare il serpente. Anche se era lui a trattenerlo, lo Shinigami lo aveva già infilzato prima che se ne fosse reso conto, incapace di soffocare l'avversario, che se ne stava tranquillo, sorridente, ad osservarlo. La voce di Himawari irruppe alle sue spalle

"Sosuke! "

Il Quincy tossì sangue, digrignando i denti rossi, serrando la presa sulla gola di Aizen, che non sembró curarsene

"Come hai fatto.. A… "

Aizen ignorò la domanda è sorrise languido,piego' il capo, non stava cercando nemmeno di liberarsi dalla sua presa, la mano stretta nella zanpakuto

"Ti avrei anche ringraziato per avermi liberato di quell'immondizia, ma con questo, hai superato il limite"
il suo avversario senti' il sangue scivolargli in gola insieme alla saliva, il dolore al fianco era lancinante ma non voleva ancora mollare la presa, qualcosa gli suggeriva, che se avesse mollato, sarebbe davvero stata la fine. Come aveva fatto ad ingannarlo? Aveva toccato, sentito la ragazzina dai capelli neri tra le mani, eppure, era stato fregato. Quello shinigami, di cosa diavolo era capace? Se lo avesse mangiato, se ci fosse riuscito...

"Il tuo odore… sei così… terribilmente, delicious…"

Era vero, era delizioso, ma se per lui sarebbe stata una dura sfida impadronirsi della ragazza dai capelli rosa, beh, lo Shinigami che ora aveva sotto mano era un abisso in confronto, non poteva vincere, doveva scappare. Alle sue spalle, le ombre ai suoi piedi si mossero,da quella pozza, come schizzi di inchiostro, ne uscirono due hollow mostruosi, simili a grossi vermi con una maschera al posto del muso, I denti come trivelle che puntavano non ad Aizen, ma alla Shinigami dietro di loro. Aveva capito,dal tono che lei aveva usato, che quello shinigami era molto importante per lei è sperò di cogliere quello che gli parve il punto debole del nemico. Le bestie tentarono di assalire Himawari. Il Quincy misterioso ghigno soddisfatto, sentendo lo shinigami ritrarre la lama. Pensò che si sarebbe semplicemente teletrasportato da lei, ma nel farlo, lo Shinigami si prese un trofeo. Senza un apparente movimento della spada, Aizen gli strappò via una mano,letteralmente,tranciandola con un movimento del polso come si staccava un'ala dal pollo. Come diavolo aveva fatto? Aizen si parò davanti ad un Himawari stremata, in ginocchio. Con un fendente tagliò i due vermi in due metà perfette, riducendoli in poltiglia ai suoi piedi. Si voltò verso Himawari che istintivamente aveva alzato uno scudo. Lo Shinigami sospirò rincuorato, nel vederla senza un graffio, si voltò con calma immaginando cosa avrebbe trovato. Il Quincy era, ovviamente,scappato. Himawari si alzò in piedi, aiutata da Aizen, rinfoderò la spada e con un tuffi al cuore, la Shinigami corse verso la vera Rin ed il corpo di Nanaho. Si fermò di fronte a loro col respiro che le incendiava la gola secca, cadde in ginocchio davanti alla sua anima, la strinse forte , ingoiando lacrime amare

"Mi dispiace Nanaho, mi dispiace.. "

Una maschera d'osso le aveva coperto il volto, il suo corpo stava mutando ma prima che la Shinigami potesse vedere la sua forma hollow, Nanaho fuggì via, scivolando in un Gargantua che aveva aperto istintivamente sotto ai suoi piedi, Himawari si trovò a stringere il nulla, mentre guardava in faccia una Rin atterrita, le lacrime piovevano sulle guance dei resti della loro amica, Himawari era immobile a stringere l'aria, le braccia ancora tese e tremanti, lo sguardo perso chissà dove

"Mi dispiace…mi dispiace.. "

"Vieni qui, girasole… "

Sosuke Aizen si sedette dietro di lei, le gambe dello Shinigami la avvolsero tirandosela contro il petto, le braccia le circondarono il corpo, posando la tempia contro la sua, la strinse forte a sé con un sospiro. Aveva permesso che quel disastro accadesse, era uno dei motivi per cui non amava farla legare troppo ad esseri fragili come gli Shinigami minori o peggio, gli umani. Non voleva farla soffrire, voleva risparmiarla da quella sofferenza, eppure, aveva ceduto sperando per lei in qualcosa di meglio, invece, aveva solo peccato di incoscienza. 

"Siete state attaccate di sorpresa, non hai colpa, sei stata forte,hai protetto Rin"

Rin singhiozzò  mentre i soccorsi arrivavano tentando inutilmente di rianimare Nanaho, I loro Gigai erano lì a gestire la situazione mentre Himawari, Rin ed Aizen erano a terra, in disparte, tanto nessuno li avrebbe visti. Himawari si era stretta al  braccio del suo compagno, la guancia contro la spalla, mentre cercava di elaborare la situazione in modo razionale, eppure, eppure.. 

"Era un Quincy… un fottuto Quincy, avrei potuto ammazzarlo…come faceva a tirare fuori l'anima da uno shinigami, la stava per bere come se fosse stata un grappolo d'uva"

Aizen si accoglie pensoso, le dita tra i capelli di lei

"Ha anche evocato degli hollow…"

"...voi, Shinigami! "

Tutti e tre si voltarono  di scatto, la mano di Aizen sfiorò la zanpakuto, ma non la estrasse, rimase ad osservare l'uomo che si era palesato alle loro spalle. Era un umano, dai capelli corti e bianchi, gli occhiali sottili e più o meno sembrava avere la loro età (apparente,ovviamente). Indossava abiti comuni, una camicia bianca con sopra un golfino in lana beige, jeans e scarpe in vernice nere completavano l'aspetto di quello, che però Aizen aveva percepito come una minaccia, soprattutto per un dettaglio: lui poteva vederli

"Credo di averne abbastanza di Quincy, per oggi"

Sibilo'  Aizen, facendo sobbalzare Himawari tra le sue braccia, la Shinigami guardó l'uomo davanti a loro e lui ricambio' la sua attenzione, noto'  il viso incrostato di sangue sul volto pallido di lei , quel dettaglio  lo fece sobbalzare, cosa era successo? Sembrava  confuso, allarmato

"Lo avete combattuto? Siete stati voi a ridurlo in quel modo? "

"Se parli di quel pazzo di un Quincy che ha ammazzato la mia amica, sì, ma avrei voluto fare di meglio, tipo ammazzarlo.. "

Il giovane uomo si trattò la nuca guardando con dispiacere la ragazza morta poco distante, sospirò scuotendo il capo

"Stiamo dando la caccia a quel folle, vogliate perdonarmi, se lo avete ferito, forse ci avete dato un vantaggio e ve ne sono grato… la mia famiglia non vede di buon occhio voi Shinigami, ma uno di noi ha fatto del male ad una persona a voi cara, perciò, sarei felice se vi uniste a me, alla ricerca del colpevole"

Aizen lo osservò inarcando un sopracciglio, prima di scoppiare a ridere, Himawari si sentì scombussolare a causa delle scosse del suo corpo,  il petto dello shinigami era preso da spasmi sotto alla sua tempia. Aizen cercò di riprendere fiato mentre tornava a guardare il quincy  con malcelata pietà e disprezzo

"Cosa ti fa pensare che ti aiuteremo? Quincy? "

Il giovane guardò le due ragazze, un cipiglio di curiosità gli fece inarcare un sopracciglio mentre piegava il capo sorridendo, un dito ad indicare Rin e Himawari, che  osservavano i soccorsi, mentre portavano via il corpo della loro amica con la coda dell'occhio, le labbra strette, il fuoco nei loro sguardi che chiedevano vendetta, i loro occhi arrossati dalle lacrime, i denti stretti per la rabbia. Erano shinigami, sapevano combattere, avrebbero di certo reso meno difficile la sua caccia, la ragazzina dai capelli rosa sembrava averlo ferito ed il tipo con gli occhiali gli aveva strappato via una mano come carta straccia,doveva assolutamente convincerli ad unire le forze, anche perche’, sarebbero stati ottime esche per attirare i quincy affamati, i ribelli, i folli che avevano sfidato la loro famiglia gia’ in bilico

"immagino che loro si vogliano vendicare "


NOTA: In questo capitolo, il quincy misterioso e' una mia invenzione, non c'e un personaggio simile nella serie, non volevo scrivere tutto di pari passo col manga ed ho provato a creare io un mio cattivo! Spero vi piaccia! 

  
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