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Autore: ROSA66    29/09/2022    3 recensioni
Raccolta di cinque storie (os, flash e drabble) scritte per l’iniziativa “Cinque fette di melassa” indetta sul gruppo Facebook “L’angolo di Madama Rosmerta”, sulla coppia Draco/Hermione.
1- Dietro la porta chiusa. Questa storia partecipa alla challenge “Perchè Sanremus è Sanremus!” indetto da GaiaBessie e Ciuscream sul forum “Ferisce più la penna”
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dietro la porta chiusa
#porte
 
“A perdersi, io lo so bene, basta niente, come in mare”
 
Ora e qui- Yuman
 
 
Ancora una volta sono qui, davanti alla tua porta. Sto per bussare, ma la mano resta sospesa a mezz’aria, ferma come il mio respiro.
Le dita tremano mentre le stringo contro il palmo. Sono contrazioni impercettibili, specchio della mia mente agitata.
Vorrei essere da qualunque altra parte, a mille miglia di distanza, al di là dell’oceano o sulla luna, ma non qui, ad affrontarti.
Ho paura, lo confesso, diviso tra il desiderio di vederti e parlarti, e la voglia di scappar via.
Lo so, non sono mai stato un uomo coraggioso, ma stavolta devo vincere questa battaglia con me stesso.
Avverto i battiti talmente accelerati da non sentire i miei stessi pensieri. D’altronde, cosa posso avere per la mente se non la tenue speranza   –inconscio timore – che tu apra questa porta per lasciarmi entrare ?
Ti prego.
Devo spiegarti, devo chiederti scusa, devo…
Ti prego, non ce la faccio più.
Il cuore pesa così tanto da farmi male, ma mai quanto quello che io ho fatto a te.
 
Ripenso ai tuoi occhi smarriti, la delusione che vi ho letto per aver infranto la nostra promessa quando mi hai visto con un’altra.
In quel momento credevo di averti ucciso, ma quello che sta morendo piano piano, minuto dopo minuto in realtà, sono solo io.
Lei, l’altra, è già un ricordo, un nome svanito nell’amplesso di una notte, un giocattolo usato e gettato via da un bambino viziato.
Il suo corpo non mi ha dato calore, le sue labbra non mi hanno dissetato, le sue carezze non mi hanno riempito.
Ora sono qui, infreddolito, assetato e vuoto.
Davanti alla tua porta, ma senza di te.
 
Un suono proveniente dall’interno mi distoglie dai pensieri. La riconosco: è la tua voce inconfondibile. Stai parlando, ma le parole si infrangono contro la porta diventando qualcosa di indistinto che non riesco a comprendere.
E poi, all’improvviso, le voci diventano due.
Non sei sola.
Per una frazione di secondo mi illudo che sia di qualche tua amica venuta a raccogliere i cocci della tua anima spezzata. Ma l’illusione svanisce all’istante.
Lei, la tua amica, ha una voce troppo profonda, troppo bassa, troppo baritonale.
Troppo maschile.
Non ci credo, non potresti mai, non…
La tua risata, dolce e cristallina, è come un pugno in pieno volto.
Il peso al cuore diventa un macigno enorme che scava tutto intorno a sé fino a quando resta solo un involucro vuoto.
Il mondo inizia a perdere i suoi contorni netti, e tutto si fa buio.
 
 
“Buongiorno, Draco”. China su di me mi saluti con un bacio a fior di labbra, scrutandomi incuriosita, nell’aria odore di frittelle calde e caffè.
Ti guardo stranito. Mi sono appena svegliato, un vago senso di angoscia mi accompagna. Era un sogno, soltanto un sogno, ma sembrava talmente reale che il solo pensiero mi schiaccia contro questo letto.
«Hermione…»
«La colazione è pronta, signor dormiglione. Ti aspetto di là».
Se chiudo gli occhi rivivo tutta la scena, e l’ansia mi assale nuovamente.
In pochi secondi scosto le lenzuola da un lato e mi alzo veloce per venirti a cercare. Sei in cucina, intenta a preparare la tavola, solo la mia camicia indosso e i piedi nudi. Nell’aria si mescola la tua voce, che accenna incerta una canzoncina, al profumo di vaniglia e cannella.
Sono fermo sulla soglia e penso a quanto sono fortunato.
Guardo verso la porta d’ingresso.
Non mi chiuderà fuori mai più. Neanche nei sogni.
 
 
 
Nota dell’autrice.
Questa breve os (in realtà, poco più di una flash) è stata scritta per l’iniziativa “Cinque fette di melassa” indetta sul gruppo Facebook “L’angolo di Madama Rosmerta”.
La canzone da me scelta era “Je te laisserai des mots” di Patrick Watson, e la prima parola è “porte”.
Inoltre, partecipa alla challenge “Perchè Sanremus è Sanremus!” indetto da GaiaBessie e Ciuscream sul forum “Ferisce più la penna”. La canzone cui fa riferimento è “Ora e qui” di Yuman.
  
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