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Autore: Kodama_    01/10/2022    4 recensioni
[AtsuHina | OsaHina | AtsuHinaOsa]
Raccolta partecipante al writober. Ogni capitolo (dalle 300 alle 1000 parole circa) sarà scollegato rispetto al precedente. Nelle note iniziali indicherò genere, raiting, e coppia trattata. Divertitevi e buona lettura! ♥
Tratto dal primo capitolo:
Osamu guarda Shouyou e sente un amo in bocca. La lingua tira, il palato tira, le labbra bruciano e tirano verso i suoi occhi spalancati.
C’è un buco, dentro Osamu. C’è uno squarcio che si dilata, dai denti fino alla gola e poi dalla gola fino al petto, la carne si strappa e sgorgano via l’inchiostro e il dolore e tutto quello che vuole dire, urlare, qualcosa che lo fa sentire miserabile, qualcosa che suona come: 'Tsumu, tu sei morto e io ti ho rubato il ragazzo.
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Atsumu Miya, Osamu Miya, Shouyou Hinata
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: PWP, Triangolo
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Prompt scelto per il writober (indetto da fanwriter.it): zucchero
Genere: malinconico, romantico, introspettivo
Raiting: giallo
Eventuali tw: accenni sulla morte (seppur vaghi)
Coppie: OsaHina, past!AtsuHina


Osamu ha un amo in bocca

Osamu guarda Shouyou e sente un amo in bocca. La lingua tira, il palato tira, le labbra bruciano e tirano verso i suoi occhi spalancati.
C’è un buco, dentro Osamu. C’è uno squarcio che si dilata, dai denti fino alla gola e poi dalla gola fino al petto, la carne si strappa e sgorgano via l’inchiostro e il dolore e tutto quello che vuole dire, urlare, qualcosa che lo fa sentire miserabile, qualcosa che suona come: 'Tsumu, tu sei morto e io ti ho rubato il ragazzo.
Osamu è una piccola bambola: gli torcono le braccia eppure non sente niente, gli torcono le gambe eppure non sente niente, gli torcono il collo eppure non sente niente. È come se, da solo, Osamu si fosse mangiato tutto quello che aveva dentro. Osamu è una piccola bambola senza imbottitura, rimane soltanto un involucro esterno di stoffa sgualcita e cuciture slabbrate, l'esuvia di una cicala spolpata dalle formiche. E rimane Shouyou. E rimangono gli occhi di Shouyou, che brillano come luci a neon e la primavera.
Osamu in bocca ha un amo. Shouyou in bocca ha lo zucchero.
“É squisita, Osamu-san,” dice Shouyou con le guance gonfie, prendendo un altro pezzo di torta. “Davvero squisita. La facciamo insieme, la prossima volta?”
Osamu sorride. O almeno ci prova, ma la verità è che nello spazio fra i denti percepisce il sapore salato del mare, che un po’ ricorda quello del sangue, un flusso denso e metallico che sgorga copioso dalle labbra e dal naso, come se si stesse vomitando addosso. Il buco, dentro Osamu, si sta allargando. Osamu si sta trasformando in carta fradicia e marcia, si sta disintegrando nell’acqua, e il fantasma di qualcuno che gli somiglia lo fissa, e lo fissa, e lo fissa, senza dire nulla.
Mi odia, pensa. Mi odia. Non mi perdonerà mai. E quella cosa, dentro, quel vuoto, brulica e si gonfia come un gatto spaventato, assomiglia a una specie di fame, però ingestibile, inguaribile. Osamu deve affondare i denti da qualche parte. Vuole mordere pelle. Perforare. Aggrapparsi a qualcosa che gli permetta di galleggiare.
“Fammi assaggiare,” dice Osamu.
Shouyou fa per porgergli una fetta di torta, ma Osamu scuote la testa. Inevitabilmente, si chiede se Shouyou, mentre lo fissa, non stia cercando Atsumu nella sua faccia, fra le sue ciglia.
Osamu si china in avanti e gli lecca le labbra. Si porta via un velo di zucchero e spera di essersi portato via anche il fantasma di Atsumu. Sono io, vorrebbe dirgli. Sono io, io, io, non mio fratello. Shouyou non sbatte neanche le palpebre. I suoi occhi rimangono spalancati, enormi. Osamu ci guarda dentro e vede. Si vede.
Le mani sussultano, tremano frenetiche come pozzanghere. Sono troppo fragili, fuori controllo, Osamu non sa dove metterle, non sa come zittirle, stanno raccontando a Shouyou quello che sta tentando di tenere seppellito dentro ai polmoni - il senso di colpa, il senso di colpa, il senso di colpa che mi rimarrà piantato in gola per il resto della mia vita. Sarei voluto morire io al suo posto, e invece sono vivo e gli ho rubato la cosa più preziosa che aveva. Atsumu è morto e io mi scopo il suo ragazzo. Atsumu è morto, e io, e io, e io-
Osamu ha paura. Ha paura che le sue mani, fatte di nebbia, svaniscano nella notte. Ha paura che si perdano per sempre. Ha paura di perdere tutto il resto del suo corpo, per sempre, ha paura di vederlo annegare, ha paura che a quel dolore immenso non ci sarà mai fine.
Shouyou gli prende le mani. Le stringe. Le ancora alle sue costole.
“Apri la bocca,” gli dice.
Osamu lo fa. L'estate lo bacia.


Note d'autore:
HELLOOOOO! Ho deciso di imbarcarmi in questa impresa che non porterò mai a termine ma EEEHI, voglio provarci. Tutta questa raccolta sarà incentrata sulla AtsuHina, sulla OsaHina, e sulla AtsuHinaOsa. Ovviamente la qualità di quello che scriverò sarà... vabbè, non sarà e basta, ma lo spirito di questa iniziativa è proprio smollare roba e poi fuggire via. Ogni capitolo sarà scollegato rispetto al precedente, e giuro di aver plottato anche qualche commedia. :DDDDD
BUON WRITOBER A TUTTX, GENTE! GRAZIE DI CUORE PER AVER LETTO.  ILY!
See ya! ♥
   
 
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