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Autore: Evola Who    17/10/2022    1 recensioni
Din Djarn (sopranominato Mando) era uno dei migliori agenti della swat del dipartimento di polizia di Nevarro, dello stato di New York.
Un uomo addestrato a ogni rischio possibile, con un passato da soldato militare e una storia tragica alle spalle. Il classico uomo taciturno, solitario, rigido e devoto al lavoro e al dovere. Definito l’amico di tutti, e di nessuno.
Finché un giorno trovò anche una culla, con sopra un bambino. Anzi, un neonato molto piccolo. Forse sotto peso, intento a strillare.
E da quel momento in poi, la vita di Mando, cambiò per sempre.
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Baby Yoda/Il Bambino, Carasynthia Dune, Din Djarin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8
 

Era giunta sera, Mando era tornato dalla spesa con molto entusiasmo (soprattutto per l’ultimo quesito) e, dopo essersi assicurato che Grogu stesse continuando il suo pisolino nel suo box (con il braccio attorno ai nuovi giocattoli), cercò di sistemare tutto, prima della notte.

Grogu si sveglia verso l’ora di cena, così gli diede il suo omogenizzato, e per sé riscaldò una zuppa precotta.

Mangiarono davanti alla tv, con il piccolo dentro al suo box, guardando entrambi lo schermo. Stavolta dava una vecchia serie tv giapponese di nome “Samurai”.

Raccontava la storia di un Samurai mercenario, che compiva avventure con suo figlio ancora neonato. Sopravvivendo tra assassini e gente poco raccomandabile.

E, ovviamente, Mando non poté fare a meno di essere rapito dalla similitudine di quella storia, tra lui e Grogu. Capì che non era l’unico uomo solitario, con un lavoro rischioso, a gestire le difficoltà genitoriali. Sperò che tra lui e suo figlio potesse esserci un lieto fine.

Dopo la conclusione della seconda puntata, la stanchezza si fece sentire, per lui come per Grogu.

“Okay piccolo, è ora della nanna, per entrambi…” lo prese in braccio, appoggiando il mento sulla sua spalla e tenendolo stretto a sé, camminando verso la loro stanza.

Così, pochi minuti dopo, Mando era sdraiato nel suo letto, con Grogu accanto a sè. Il piccolo era nel dormiveglia, e gli stava raccontando una favola, che parlava di un rospo timido, che cercava di fare amicizia con le anatre dello stagno.

“… ‘Oh, non  voglio mangiare le vostre briciole’ disse il piccolo rospo.” raccontò Mando: ‘Io mangio esclusivamente mosche e piccoli insetti. Sono venuto qui solo per fare amicizia…’.” continuò.

Guardò lo sguardo di suo figlio, appoggiato sul suo petto, che pian piano si stava addormentando. Lo sentì russare dolcemente, mentre si perdeva nella sua voce. Mando chiuse il libro, lo appoggiò sul suo comodino e, con il volto sereno, sospirò: “Lo continueremo domani…”

E con delicatezza, lo spostò nel suo nuovo lettino, la culla regolabile che si poteva tenere accanto al letto matrimoniale.
Così Grogu si poté addormentare tranquillamente accanto a lui. E se si si fosse svegliato piangendo, Mando lo avrebbe potuto cullare, per farlo calmare.

Ma, per adesso, Grogu stava dormendo beatamente nel suo lato del lettino. E in quel momento, vederlo così, gli metteva il cuore in pace. Nonostante avesse capito che essere un padre era la cosa più difficile che avesse mai affrontato.

Ed era consapevole che non era ancora niente. Che i giorni più duri dovevano ancora arrivare, nel corso degli anni. Ci sarebbero stati dei momenti molto complessi e difficili da gestire e affrontare.

E, nonostante le paure, le incertezze e le insicurezze, non avrebbe mai dubitato di aver fatto la scelta giusta nell'adottare Grogu. Era convito che fosse la scelta migliore che avesse mau fatto in tutta la sua vita. Questi piccoli momenti, dimostravano che aveva ragione. Provava un grande calore e gioia, che forse non provava da anni.

Era pronto ad affrontare ogni momento della sua crescita e della sua formazione. Sia i momenti belli che quelli brutti. Come un padre e un figlio.

Insieme a Cara, Greef, Emily e tutto il distretto di Navarro. Sarebbero stati uniti. Come una vera e grande famiglia. Prese la manina di Grogu e si addormentò.

Entrambi serenamente, dopo settimane…

Felice di vivere appieno il suo ruolo di padre.
   
 
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