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Autore: RoriStark    18/10/2022    1 recensioni
giuro che migliora dopo i primi capitoli!! hahaha BTW Bleach con l'introduzione di un OC che viene chiamato a lavorare per la soul society come shinigami! Ecco le avventure di una piccola shinigami che capitombola nell'intreccio di vite del seiretei. Bleach e' stata la mia prima ossessione e spero davvero di dare onore a quest'opera!
Genere: Azione, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nnoitra Jilga, Nuovo personaggio, Sosuke Aizen
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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"Se io fossi pioggia

che riesce ad unire cielo e terra

divisi in eterno

potrei riuscire ad unire due anime

allo stesso modo?"

 

Verde, ad un tratto, il mondo si era tinto dei colori dell'estate, del grano, delle ali delle cavallette. Himawari rimase immobile, le mani puntellavano sulle spalle del Quincy che la teneva sollevata con un braccio sotto al sedere a sostenerla come un passero sul trespolo, la spada nell'altra mano. Lo guardò a lungo, chiedendosi se fosse stato un sogno, lo fissò frastornata, incantata da quegli occhi affilati e limpidi come due pozze d'acqua

"Cocciuta come dicono, Himawari"

Quelle parole le diedero lo schiaffone che le serviva per tornare coi piedi per terra, la voce dell'uomo le fece sbattere gli occhi stralunata. Sobbalzò scuotendosi dal torpore di quell'immobilità che per un attimo li aveva avvolti, mentre i corpi dei Quincy cadevano a pezzi ai loro piedi. La Shinigami si divincoló rossa in viso

"Eh!!!mollami!!che-che diamine?? "

Il Quincy la lasciò andare senza aggiungere altro, osservandola posarsi al suo fianco, in mezzo al nulla, senza battere ciglio, imperscrutabile. Himawari alzò lo sguardo ora che era finita coi piedi "per terra" (Dato che erano ancora in aria, non so se sia la descrizione migliore) strinse la mano sull'elsa della sua Zanpakuto, guardandolo cauta, imbarazzata, arrabbiata e confusa allo stesso tempo, si chiese che espressione avrebbe visto se si fosse guardata allo specchio. I muscoli si tesero, pronta a scattare ad ogni singolo movimento sospetto dell’uomo di fronte a lei 

"Come sai il mio nome? Chi cazzo sei? "

"Voi Shinigami, sempre così volgari, da quelle belle labbra speravo uscissero parole più dolci.. "

"Ti ho chiesto chi sei.. "

Incalzò la ragazza, ignorando il suo commento, corrugò la fronte, piegandosi appena come pronta per scattargli addosso, il pollice sollievo la guardia della spada

"Non te lo chiederò ancora, conosci il mio nome, sei in vantaggio su di me" 

Sussurrò ancora in guardia, i muscoli tesi. Sentiva l'energia di quel Quincy, era forte e probabilmente nemmeno si stava mostrando per le sue vere capacità. Il giovane sorrise serico, piegò il capo. Dopodiché,si raddrizzò e si esibì in un fendente perfetto, elegante, che tagliò l'aria liberandosi del sangue sulla lama prima di rinfoderare

"Sono stato informato del tuo interesse a dare la caccia agli Jaeger. Sei un po' avventata però, come mai tutta da sola? mi avevano detto che eravate in due…"

"Non sono affari tuoi… Cosa vuoi?? "

Il Quincy tornò serio, guardando la ragazza con gli occhi socchiusi,si mise dritto con la schiena ed  incrociò le braccia al petto dopo aver sistemato il berretto con visiera che portava lo stemma dei Quincy. Era alto come Sosuke Aizen, simile nei suoi movimenti, sembrava avere la sua stessa grazia, era all'apparenza, il principe per cui le ragazzine cadevano in ginocchio adoranti. Himawari fece un passo avanti, chiedendosi come avesse fatto ad intercettarla, come si era permesso di darle dell'avventata, se nemmeno la conosceva? Sembrava gentile, ma in quel sorriso vedeva anche sbruffonaggine. Il Quincy stava per rispondere, quando ammutolì di colpo, la mano tornò sulla lama, era calmo, ma in guardia. La Shinigami si voltò nella sua stessa direzione, vide una nuvola nera. No, non era una nuvola, era uno sciame…un fottuto sciame di

"Hollow.. "

"Ti va di rimandare a più tardi la conversazione? "

Propose il giovane dai capelli dorati, la Shinigami sbuffò incerta, accostandosi a lui con la lama rilasciata, la falce scintillò fischiando nell'aria. Era più importante la vendetta, era più importante la rabbia, era più importante, il sangue. La ragazza ci pensò su un paio di secondi, poi annuì in silenzio,a quello che per il momento, decise di considerare un alleato. Entrambi scattano verso gli hollow, lui era veloce, non sembrò volerla però seguire, andava per conto suo, distruggeva tutto per conto suo. I Quincy avevano un modo tutto loro di combattere, come loro usavano la reiatsu, quegli umani usavano la Reishi per combattere, convogli a di la sotto forma di energia proprio come loro. Quel ragazzo stava menando fendenti pregni di quell'energia, ma stava andando da tutt'altra parte e Himawari faticava a stargli dietro

"Eih! Collaboriamo! "

Lui la guardò,ci pensò un secondo, poi decise di ignorarla riprendendo a mozzare teste ed arti a destra e a manca in mezzo allo sciame. Fendenti di luce fendevano l'aria incontrando sempre il bersaglio. Si mise in ginocchio per aprire un hollow dall’inguine alla gola, osservando le sue viscere cadere a terra insieme a lui, ma nemmeno una goccia di sangue lo sporcò

"Eh!!!! Biondino!!! "

"Non chiamarmi biondino"

La ammonì guardandola torvo,la sua voce non sembrava pericolosa,solo infastidita. Himawari tese il braccio, un raggio bianco scavò un secondo buco nella testa di un paio di Hollow messi in fila davanti a lei, il Quincy si spostò giusto in tempo. I capelli biondi frustarono l'aria come raggi di sole tra le foglie, i suoi occhi, una tempesta verde puntati su di lei

"Ma sei scema?? "

"chiedo venia,la prossima volta prenderò meglio la mira!“

Il Quincy sospirò scuotendo il capo

"Mi stai facendo pentire di averti salvata"

"Lo stesso per me! La prossima volta mi faccio mangiare! Sarebbe una rottura di coglioni in meno! "

Il Quincy strinse le labbra, guardandola esasperato

"Linguaggio!! "

La Shinigami, di tutta risposta, gli rivolse una linguaccia. Che cafone, pomposo, so tutto io, pensò sentendo la mancanza dei suoi compagni Shinigami, del capitano Ukitake, di Aizen. La ragazza falciò un hollow dai tratti simili a quelli di un pesce e come tale si ridusse in una gelatina informe, precipitando a terra, svanendo prima di toccare il suolo. Himawari gli si parò davanti con le braccia sui fianchi, invitandolo a guardarla

"Allora?? Lavoriamo insieme? Oppure io me ne vado a casa! O forse, ti servo come esca? "

Il Quincy sussultó appena, sembrò finalmente avere attirato la sua attenzione. Il biondo paró l'artigliata di un hollow senza pensarci troppo o distogliere lo sguardo da lei, ora che gli stava di nuovo vicino, si rese conto che era leggermente più alto di Aizen,o forse era il cappello. 

"Non sono nata ieri, loro vogliono me, ti sarebbe più facile scovarli quando hai dietro la cosa che bramano di più… non hanno il coraggio di affrontare Sosuke, quindi cercano me per potenziare il loro capo.. O forse per potenziare loro stessi"

Lui le rivolse un sorriso

"Tu vuoi vendicare la tua amica, no? "

"Certo! "

"Allora, lavoreremo insieme, ma a modo mio"

Himawari colpì un hollow con la punta dell'asta, spingendolo indietro, un fendente del Quincy lo tranció in due metà nette

"Che palle"

Il Quincy si svolse in avanti, guardò in cielo e vide un paio di hollow piombare su di loro, torna ad osservare severo la Shinigami che intanto gli era corsa incontro

"Cazzo!quanti ce ne sono??"

"Linguaggio"

"Fammi saltare!porca pu-"

"Linguaggio!!"

Himawari sospirò, frenò di colpo, finendo faccia a faccia con il quincy che la osservava cupo con le braccia incrociate al petto, la spada di nuovo rinfoderata,immobile. La Shinigami affrontò i suoi occhi verdi come ali di insetto, tenendogli testa, imbronciata, poi riprese di nuovo la rincorsa. Prese un respiro profondo ed ingoiò il suo orgoglio, non poteva combattere da sola, aveva bisogno di lui, ora che Sosuke era via. 

"La prego, messere, mi conceda l'onore di elevarmi dinanzi al nemico…"

Corse di nuovo verso il quincy, le mani del giovane si intrecciano ed i palmi le fecero da trampolino, aiutandola a balzare in aria, la falce stretta in mano. per un istante ,prima di saltare, si era chinata verso il suo orecchio, borbottando. 

"Mannaggia a te.. "

Lui sorrise, serico,gli occhi socchiusi,soddisfatto

"Meglio.. "

Avrebbe potuto saltare da sola, avrebbe potuto provare, ma doveva riuscire a sincronizzarsi con lui, doveva abituarsi ad averlo come compagno, per il momento. Insieme erano forti ed avrebbero vinto, lei si sarebbe vendicata, ma per farlo, aveva bisogno del Quincy e lui, aveva bisogno di lei.

Himawari piroettò in aria come una ballerina, la schiena premuta contro la staffa della lama, incurvata alla perfezione. Si voltò ruotando il busto, mulinò la falce con grazia e leggerezza, la  lama fischió e diede la pace ad altri due hollow, due fendenti netti che tagliarono loro la testa, lasciandoli dissolvere in cenere. Scese di nuovo, di fianco al suo improbabile compagno, ruotando l'arma davanti a lei prima di lasciarla morbida al suo fianco in forma di katana. Con uno sbuffo, forse anche per un capogiro dovuto alla stanchezza, spinse la schiena contro la sua, osservando gli hollow rimasti che li circondavano. Non era abituata per niente a combattere con un Quincy, aveva una spada, ma non aveva idea delle sue abilità, non sapeva come fare, come gestire la battaglia,ma sapeva una cosa sola, era arrivata al limite delle sue energie e non poteva permettersi di morire.La Shinigami sobbalzò, quando fu lui a rivolgerle la parola per primo, il giovane prese a parlare alle sue spalle con voce calma, severa

"Il raggio che avevi fatto prima, rifallo, sincronizziamo i colpi, dobbiamo trovare il Quincy che li evoca, sembra sia in grado di farlo da distanza"

Himawari sobbalzò guardandosi attorno, allarmata. Aveva ucciso due Quincy, c'è ne era un'altro? 

"C'è un altro Quincy? In effetti non c'è nessun garganta,caz..mannaggia.."

Commentò Himawari cercando di riprendere fiato, mise la zanpakuto nel fodero e punto la mano contro i nemici davanti a lei, ma la voce del compagno la bloccò di nuovo, il Quincy le diede una spallata come per rimproverarla

"Apri le braccia, io faccio questa mezza circonferenza, tu l'altra, c'è la fai? "

Lei si imbronciò voltandosi, lui la guardo in tralice, sorridendo appena quando la vide fissarlo offesa come se le avesse rubato il portafogli

"Certo che ce la faccio"

La Shinigami sbuffò, aveva ragione, era una buona mossa e decise di assecondarlo. Aprì le braccia premendo le spalle contro la sua schiena, mentre il Quincy mimava lo stesso movimento. Lei si concentrò come meglio poteva, lui sembrava già pronto a colpire, mentre due piccole balestre di energia apparvero tra le sue mani, cariche e pronte a colpire. Non aveva mai lanciato un byakurai a due mani, se ci fosse riuscita, sarebbe stata una bella cosa da raccontare a Sosuke, tralasciando poi il fatto che lo stava sperimentando spalla a spalla con un quincy spocchioso ed irritante. Pensò a concentrare la sua reiatsu, dividendo quell'energia, lasciandola scorrere insieme al sangue tra le due braccia, anziché una sola. Era difficile, forse impossibile,non era un kidō studiato per quel motivo, ma doveva farcela. Si morse la guancia, sentendo una scossa al braccio dove non era abituata a concentrare le sue energie, ma con sua grande sorpresa, sentiva che stava funzionando. Dei raggi di energia le brillano nei palmi

"pronta!!" 

"Ok,uno..due..tre!"

"Byakurai!! "

Due raggi gemelli saettarono dalle mani della shinigami  e colpirono con violenza i lati del cerchio di Hollow, travolgendoli. Alle sue spalle, una moltitudine di frecce, lanciate dalle piccole balestre, sbocciate come per magia dalle mani del quincy, facevano lo stesso lavoro. Entrambi gridarono e chiusero le braccia in un unico raggio centrale, percorrendo la circonferenza attorno a loro. I raggi bruciarono, infilzarono, squartarono ogni creatura e dove il raggio di Himawari non arrivava, ci pensavano le frecce del biondo. Dovettero aspettare che il fumo si fosse diradato, prima di scendere a terra, alla ricerca del Quincy che li aveva evocati. Himawari respirava affannata, le braccia dolenti, le formicolavano dandole fastidiose scosse in tutto il corpo. Si piegò per prendere fiato, le mani puntellavano contro le ginocchia,implorando  per un sostegno che non fosse sè stessa
"Wow…non avevo mai provato un Byakurai così, non è fatto per essere usato con due braccia"

ne parlò come se accanto a lei vi fosse stato Sosuke, lui, sarebbe stato entusiasta ed orgoglioso di quel successo, ma lui non era lì

"Vuoi un applauso? "

Lei si voltò di scatto, irritata, stava per dire qualcosa, quando il Quincy la spinse a terra gettandosi su di lei. La ragazza vide una freccia grande almeno quanto lei sfrecciare sulle loro teste, mentre una risata echeggiava tra la boscaglia, grandi passi si facevano strada sulle foglie secche, mandandolo in polvere. Un grosso, no, enorme, Quincy svettò dagli alberi, incombendo su di loro con una grande balestra tra le mani,alta quanto lei. Lui invece era alto come Himawari in piedi sulle spalle del Quincy dai capelli biondi, grosso due volte loro, era un bisonte, in confronto. Lanciò un altro dardo, Himawari spinse via il ragazzo e la freccia tagliò il terreno in mezzo a loro, l'aria quasi li fece volare via. Himawari si puntellò col gomito, il fianco dolorante per il movimento improvviso. Chiuse un occhio, strinse i denti per il dolore

"Vieni qui, coniglietto"

La chiamava il Quincy nerboruto

"Chi.. Chi cazzo sei tu, adesso? "

"Io? Il mio nome é Barthel Fischer, e io, sarò quello che ti divorerà"

Tentò di rialzarsi, ma il fianco la fece vacillare e quasi cadde. Davanti a lei, una ventata le mosse i capelli, un turbinio d'oro le svolazzò davanti agli occhi e la freccia che l'avrebbe presa in pieno, venne afferrata come se nulla fosse dalla mano del Quincy. Il ragazzo rimase immobile, osservando il suo avversario con occhi taglienti come la sua lama. Poi mollò a terra il grosso dardo, facendolo cadere di fianco a Himawari che dovette spostarsi per non prenderselo in testa. Scattò senza fiatare verso l'avversario, atterrandolo, con un calcio selvaggio nello sterno, con grande sorpresa della Shinigami, quell'omone crollò,come un pupazzo di stoffa svuotato della sua imbottitura. Quanto era potente quel tipo? Gli era bastato un calcio per mandarlo in ginocchio? 

"Maledetto…figlio di"

Una lama guizzò nell’aria, note argentine echeggiarono nel bosco, una ventata che profumava di sangue le penetrò  nei polmoni, mentre il sangue schizzava , disegnando  un arco perfetto. Una pioggia cremisi cadde sulle foglie mentre la sua testa titolava a terra, il volto ancora distorto in un'espressione di pura rabbia, una rabbia che si sarebbe portato dietro all'inferno. Il Quincy rimase immobile, ad osservare il corpo dell'avversario appena abbattuto, senza testa l, ancora in ginocchio. Il suo abito bianco ora era macchiato di rosso. Himawari si alzò in piedi, tenendosi il fianco dolorante

"Eih!! "

Il giovane si voltó e per un attimo, lei si scordò come si respirava. Era uno stronzo, spocchioso, freddo, insensibile. Ma indubbiamente, era anche bello da farsi slogare la mascella. Capelli dorati, occhi verde lime e sangue che macchiava tutto quel bianco alla perfezione. Quando si avvicinò di nuovo a lei rinfoderando la spada, la osservò  senza sorridere, l'espressione indecifrabile. 

"Vieni con me"

Himawari sobbalzò

"D-dove?? "

Il Quincy piegò il capo, alzando un sopracciglio,ci pensò un istante

"Conosco un posto dove potrai riposare, e anche io riprenderò fiato, poi, riprenderemo la caccia"

La parola "caccia" Le fece salire i brividi alla nuca, si guardò intorno e vide a terra i cadaveri dei nemici appena annientati, erano, umani, Dannatissimi umani, non era abituata ad ammazzare cose diverse dagli hollow, allora perché, ne voleva vedere altri a terra, in pezzI? Perchè bramava della soddisfazione di ucciderne uno personalmente? vedere il suo sangue, sulla sua lama, sulle sue mani, e poi…

"Uccideremo il Quincy che ha ucci… Hollowificato la mia amica? "

Lui annuì ed un angolo della sua bocca si piegò appena,come un piccolo tic

"Certamente" Himawari si morse la guancia "Va bene, ma ti avverto, se mi succede qualcosa, ricorda che poi dovrai nasconderti da Sosuke Aizen…se conosci me, conosci lui"

"Non ho intenzione di prendermi tale brigata, sta tranquilla"

"Bene"

"Bene.. "

Senza aggiungere altro, il Quincy si avvicinò a lei, cosa voleva fare? La raggiunse in due falcate, in silenzio, impedendole di reagire in qualche modo al suo gesto improvviso. A malapena si era accorta che l'aveva presa in braccio, non di peso, non in modo grossolano, se l'era presa tra le braccia come avrebbe fatto il principe con la principessa,un modo delicato che in effetti sembrava stargli bene addosso, almeno quando stava zitto. Himawari strinse forte per evitare qualsiasi contatto di troppo col suo corpo, già stargli in braccio era troppo, sentiva il suo corpo premerle contro ed era imbarazzante. Poteva sentirlo respirare contro la spalla

"Ma che fai??Guarda che so camminare! "
Lui di risposta se la sistemò meglio in braccio, facendola rimbalzare appena tra le braccia come per distribuire meglio il peso. La sua tempia si scontrò col petto del Quincy, capelli dorati le solleticarono il naso e lei li scansò come se fossero State ragnarele, sbuffando la sua disapprovazione, che lui ignoró

"Perderei tempo ad aspettarti"

"Non puoi prendermi in braccio, non si prende così una ragazza appena conosciuta! Ma dove vivi?! Tienimi a cavalluccio,almeno!Dai, amico,mettimi giù!"

"Non sono tuo amico"

"E allora perché mi prendi in braccio?? "

"Sei ferita, sei stanca, sei un peso se resti a terra"

Himawari finse di asciugarsi una lacrima

"Oh, mi fai spuntare un luccichino.."

Lui arricciò le labbra, guardandola quasi con tenerezza, divertito da quella che sembrava aver già programmato come risposta

"Risparmia le energie, fiorellino"

Fiorellino?? Ok, ora era davvero strano. La Shinigami sentì una strana sensazione alla nuca, era a disagio, fortemente a disagio, così tentò di contrattare

"Dai, prendimi a cavalluccio, sarebbe più da compari che si sono appena conosciuti"

Lui alzó un sopracciglio, rispondendo senza una minima traccia di ironia

"Non sarebbe più una cosa tra padre e figlia? "

"Ma che…ma che caz-"

Lui la scosse, lei ebbe la tentazione di tirargli una testata su quel bel visino d'angelo, lui le poco un dito sulle labbra, lei desiderò strapparglielo con un morso

"Linguaggio"

Himawari sospirò a denti stretti e si morse la lingua

"Mannaggia a te!! Non so nemmeno il tuo nome"

Il Quincy sobbalzò, come se sinceramente, la sua mente avesse davvero saltato quel piccolo, minuscolo passaggio, che avrebbero dovuto completare ore prima: le presentazioni. Non era abituato a presentarsi, di solito, lui uccideva e basta, cosa  importava agli hollow del suo nome? Declamare il proprio nome, sarebbe stato un gesto di spocchiosa teatralità

"Non l'ho detto?"

La Shinigami strabuzzò gli occhi instupidita e pensò con meno complessità, ma era scemo? 

"No!!"

"Il mio nome é Jugram Haschwalth"

Esordì con tono quasi solenne. Ci fu una lunga pausa, dove lei lo fissò a lungo e lui ricambiò sinceramente incuriosito quello sguardo, in silenzio, poi dalla bocca della Shinigami uscì uno stonato:

".... Che? "

Lui sembrò irritarsi e su quello, Himawari un po' lo comprese

"Ho detto, Jugra.. "

"Ti chiamerò Walth (Valth)il resto non riesco nemmeno a pronunciarlo.. "

Lui arricciò le labbra come se avesse appena messo il piede su della cacca di cane per strada 

"No"

"Allora ti chiamerò spiga! Sei biondo come una spiga di grano"

Ancora peggio, il Quincy la guardò e per un attimo, la Shinigami si rannicchiò intimidita  tra le sue braccia

"Non osare.. "

Himawari lo osservò, poi riprese coraggio e si impettì di nuovo, guardandolo con aria di sfida, quell'espressione che usata in momenti come quello poteva essere chiamato altrimenti: istinto suicida

"Spigato,allora"

Lui emise un profondo sospiro e scosse il capo, sembrò chiedersi se davvero ne valeva la pena 

"... Chiamami Walth"

La Shinigami sembrò gonfiare il petto soddisfatta, prima di schiarirsi la voce e presentarsi, sapeva già il suo nome, ma era comunque buona educazione e vanto una bella presentazione, Sosuke lo fa sempre e tutti lo rispettano, o meglio, lo temono, ma magari non c'era molta differenza tra le due cose

"Bene, Walth, io sono Himawari Tsukiko, Shinigami semplice della quinta.. "

"Non mi interessa il tuo curriculum e so già come ti chiami.."

".... Ma vaff.. Ahia!!!"

Haschwalth le aveva stretto il fianco proprio dove il muscolo stava chiedendo pietà

"Linguaggio"

Himawari si morse la lingua per l'ennesima volta, arricciò il naso e si strinse di nuovo forte, le braccia incrociate al petto, mentre Jugram la conduceva chissà dove. Aveva promesso che si sarebbe potuta riposare, sperava solo di non finire in mezzo ad altri Quincy. La sua faccia trasuda frustrazione

".... Mannaggia a te"

Si lasciò portare in braccio chissà dove, chissà perché. Le mancava Sosuke, le mancava da morire e la sua mancanza le faceva sentire lo stomaco come se fosse stato rivoltato come un calzino, era paura,la conosceva bene, come una bambina lontana dalla mamma di notte, al suo primo campo estivo. Non era abituata a fare nulla senza di lui, figurarsi andare a caccia di Quincy da sola, almeno, senza nessun compagno a lei familiare,avrebbe dato quasiasi cosa per chiamare Unitamente o Rin. Ma ora non poteva fare nulla, non poteva chiamare gli Shinigami, Sosuke si sarebbe arrabbiato, avrebbe scoperto che gli aveva mentito, che non se ne era rimasta a casa ad aspettarlo come richiesto, non poteva contare sugli shinigami, doveva contare solo, su quel Quincy.  

 
  
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