PROTOCOL #59 - Two of Three

- Moloch!!- lo scosse.

Il ragazzino si circondò le ginocchia con le braccia, rabbrividendo. Non sapeva quanto tempo era passato da che Belial era scomparso dalla sua vista, ma sapeva che Trinity aveva appena compiuto una scelta definitiva: era lì, da qualche parte, le sue sinapsi collegate al Matrix.

Lucyfer lo fissava dall’alto, in piedi, senza espressione e lui non aveva il coraggio di guardarla negli occhi.

Si sentiva completamente distrutto.

Aveva ucciso Belial.

- Alzati, Moloch, non abbiamo tempo.- sussurrò la compagna, unica stella raggiante nel mezzo del black out - I ribelli hanno privato la città della corrente elettrica, ciò significa che stanno tentando di fare solo una cosa.-

Il bambino socchiuse gli occhi neri, poggiando il capo sulle ginocchia.

- L’Architetto.- mormorò.

La donna annuì.

- Esatto. Diamoci una mossa anche noi, alzati.- ripeté. Una ciocca di capelli argentei ricadde sulla giovane guancia di Moloch, immerso nei suoi pensieri. Una sensazione di vuoto e di degradazione si faceva largo nel suo spirito istante dopo istante.

Lucyfer lo prese per un braccio, facendolo rialzare. Ora che il suo compagno era là, muto dinnanzi a lei, le pareva che un muro d’acciaio li separasse. Perché Moloch aveva preso a somigliare tutt’un tratto ad un vero bambino? Prima era freddo, letale, sicuro ed ora... ora sembrava impaurito e indifeso.

- Dove vuoi andare?- le chiese con gli occhi nascosti dalla frangia.

- A riprendermi Belial.- affermò Lucy, convinta. Prima che l’altro potesse aggiungere altro la bionda fece un passo avanti.

- Sono tutti occupati, in questo istante.- chiarì - Perfino il cervello di Matrix. Nessuno baderà a noi. Voglio andare dall’unico che può restituirci Belial, un mercante d’anime, come lui stesso si definisce.-

Moloch non disse nulla. Aveva intuito perfettamente.

- Il Merovingio.- concluse Lucyfer.