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Autore: Allen Glassred    31/10/2022    1 recensioni
Tea è una giovane donna umana, sposata con un Hunter e con un figlio meraviglioso. Strauss è il Re del Clan della Luna Argento, quarto dei tredici pilastri e figlio maggiore di Dracula ed Elizabeth. Come possono i loro destini essere collegati? Cosa porterà il risveglio di Strauss ed il suo ritorno? Perchè mai il suo erede sembra odiare tanto Hendrik, figlio di Tea e Lukas? Una grave minaccia incombe sul regno di Costaluna: di cosa si tratta? Tea troverà delle risposte sulle sue origini? Cosa succederà quando la sua vera famiglia d'origine farà ritorno? Leggete e lo scoprirete!
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Non-con
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- Questa storia fa parte della serie 'La leggenda del Re dei Vampiri'
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Costaluna, regno dei vampiri. Dominio incontrastato del Clan della Luna Argento che, per ironia della sorte, quella notte splende sovrana ed alta nel cielo, più luminosa che mai.

 

Al Palazzo Reale della famiglia Rosa Rossa, un gruppo di uomini sta cercando di trattenere qualcuno. Qualcuno che tuttavia, non sembra voler dare loro retta ed anzi: continua a cercare di ribellarsi in tutti i modi, tentando di liberarsi. Poco distante, una donna dal bellissimo abito color bianco ed argento sta dando loro le spalle. “ Tea! “. La chiama finalmente il misterioso giovane, mentre la giovane fanciulla si ferma nel sentirsi chiamare. “ Tea, guardami! Sono stato io! “. Continua a ripetere l’eterno giovane dalla chioma azzurra, mentre lei ancora gli da le spalle. “ Io l’ho ucciso! Guarda! Ho anche il suo ciondolo! Glie l’ho sottratto mentre stava morendo, gli ho giurato che l’avrei distrutto! Guarda! “. Continua a gridare, mentre la fanciulla dalla chioma mogano stringe forte la presa sulla gonna del proprio abito. “ Sono stato io! Ho ucciso io quel maledetto umano! Non devi cercare altri colpevoli! Se c’è qualcuno che dev’essere punito, quello sono io! “. Continua a gridare, mentre lei rimane immobile ed alcune lacrime scendono dai suoi occhi.

 

“ Maestà, calmatevi! Non credo che sua maestà la regina vi abbia sentito! “. Tenta uno degli Anziani, ottenendo solo di essere malamente spintonato.

 

“ E voi lasciatemi! Come osate?! Anche se siete gli anziani, non avete il diritto di trattare il Re in questo modo! “. Grida, mentre altri uomini ed alcune donne lo trattengono.

 

“ La Regina ha fatto una scelta! Se collaborare con quella gente potrà portare la pace a Costaluna, allora lasciamola fare! Per favore, non siate testardo! “. Tenta semplicemente l’anziana ma, a quelle parole il giovane Re sembra perdere ancor più il controllo.

 

“ No, no! No! “. Continua a ripetere, furioso per non essere in grado di liberarsi: nonostante la Luna Argento, la sua luna, sia alta nel cielo, non riesce ad utilizzare i propri poteri a causa della barriera posta sul castello dagli Anziani. “ Dovete salvarla! Che qualcuno la salvi! Che qualcuno… che qualcuno salvi la mia regina! “. Continua il giovane dalla chioma azzurra, ora quasi come fosse una supplica. “ Perchè non mi vuoi ascoltare?! Ti ho detto che sono stato io! Punisci me! Lascia che sia io a pagare per l’omicidio di quel maledetto umano! Non serve che ti sporchi alleandoti con quella feccia! “. Continua, mentre finalmente lei si volta verso di lui, solo un istante. Ma questo, il giovane erede di Dracula ed Elizabeth non lo nota: succede tutto in un momento. Il suo potere, il raggio di Luna corrosivo derivato dalla Luna Argento stessa, si scatena senza che nemmeno lui stesso possa averne il controllo o possa fermarlo. Poi, il buio assoluto.

 

Quattordici anni dopo, Costaluna.

 

Un giovane dalla chioma azzurra osserva quella che, in apparenza sembrerebbe essere una croce. Una croce enorme, più grande di quella che potrebbe essere una tomba: accanto a lui vi è un uomo dalla chioma arancione, assieme ad una donna dalla lunga chioma bionda. “ E’ questo…? “. Chiede solamente il fanciullo, mentre l’uomo annuisce.

 

“ Pare di sì: li abbiamo spezzati quasi tutti, manca solo questo “. Sentenzia, mentre la donna gli pone una mano sulla spalla.

 

“ Liuva “. Lo chiama, mentre il ragazzino osserva la Luna Argento alta nel cielo. “ Sei sicuro di volerlo fare tu? Voglio dire… “. Esita un momento, mentre lui la osserva senza proferire parola, in attesa che prosegua il discorso. “ … hai soltanto quattordici anni: il potere della Luna Argento non è ancora stabile in te, e… “. Ma il ragazzino non pare aver idea di proseguire oltre la conversazione: afferra la propria spada sotto lo sguardo preoccupato dell’uomo dalla chioma arancione.

 

“ Liuva… “. Tenta di chiamarlo, ma lui sembra deciso più che mai a portare a termine il proprio proposito.

 

“ Zio, zia: fatevi da parte “. Sentenzia risoluto, mentre nei suoi occhi brilla il riflesso di quella Luna Argento che, adesso come allora brilla sovrana nel cielo di una Costaluna ricostruita a fatica, ma che ancora deve riprendersi in modo definitivo dopo quanto successo solo quattordici anni prima. “ Lui è qui, me lo sento “. Mormora, per poi prepararsi: sa che non sarà un’impresa facile quella a cui si accinge, ma è imperativo che riesca, ad ogni costo. La donna vorrebbe intervenire, ma il marito scuote il capo in segno di diniego.

 

“ Ma, Garsendiss… “. Mormora lei, mentre l’arancione osserva il ragazzo di fronte a loro.

 

“ E’ giusto così: dopo tutto, è suo padre. È logico che voglia essere lui a liberarlo: se sente che si trova qui, probabilmente è così “. Sussurra, mentre lei osserva la scena in apprensione. Dal canto suo, Liuva Rosa Rossa si concentra come forse non ha mai fatto in vita sua: sa benissimo che dovrà concentrare tutto il proprio potere nella spada e sa anche di non averne poi così tanto a disposizione, un solo tentativo poi tutto sarà perduto, pensa.

 

“ Vi libererò… “. Sussurra, prima che una forza dirompente si faccia strada in lui. “ Ora! “. Fa poi e, senza esitazione scaglia un solo ed unico fendente dal quale, di lì a poco, si irradia un potente raggio argento. Garsendiss e la moglie devono coprirsi gli occhi, mentre Liuva rimane immobile ed in attesa: lo sa, lo sente. Questa è la volta buona.

 

Qualche momento dopo, proprio Liuva nota qualcuno a terra. “ Padre! “. Fa solamente, mentre la donna e Garsendiss lo seguono in apprensione.

 

“ Oh mio Dio! “. Fa solamente la bionda, inginocchiandosi allarmata. “ Strauss! Fratello mio! “. Lo chiama, mentre colui che è a quanto pare suo fratello sembrerebbe ancora incosciente.

 

“ Aspetta, aspetta un momento “. Si intromette Garsendiss, avvicinandosi a colui che è il suo Re. “ Diamogli tempo “. Sussurra, mentre Liuva prende istintivamente la mano di colui che, evidentemente è suo padre.

 

“ T… Tea… “. Mormora ad un certo punto lui, mentre Garsendiss lo osserva preoccupato. “ Tea… no… “. Mormora solamente il giovane dalla chioma azzurra, mentre l’altro uomo cerca di parlargli e tranquillizzarlo.

 

“ Calmati, Strauss: sta tranquillo. Adesso, devi solo cercare di riprenderti: apri gli occhi, lentamente “. Sussurra, mentre Strauss continua a ripetere quel nome, poi una frase.

 

“ Tea… no… che qualcuno… che qualcuno salvi la mia regina… “. Mormora, mentre la donna si fa finalmente avanti.

 

“ Fratello mio, ma che ti succede? La tua Regina non è qui, ma… “. Poi riflette. “ Ma certo: la sua mente è ferma a quattordici anni fa, poco prima che liberasse i suoi poteri e distruggesse il regno. E poco prima di… “. Ma viene interrotta: suo fratello riprende a chiamare colei che, a quanto sembra è la sua regina.

 

“ Strauss, la tua regina… “. Tenta di parlare Garsendiss, mentre l’altro scuote il capo.

 

“ Tea… lei mi ha perdonato! Lei mi ha perdonato… “. Mormora solamente, prima di svenire ancora a causa dello sforzo.

 

“ Oh no, fratello! “. Lo chiama la bionda, mentre il marito le pone una mano sulla spalla.

 

“ Bridget “. La chiama, mentre lei lo osserva in apprensione. “ Portiamolo a palazzo: sicuramente si riprenderà, ma ci vuole tempo: ha passato quattordici anni chiuso in quel sigillo “. Sentenzia, mentre lei annuisce. L’unico a non aver proferito ancora parola è Liuva: il giovane osserva in una direzione precisa: quella del confine. “ Liuva, tesoro: andiamo a casa “. Fa suo zio, mentre lui scuote il capo.

 

“ Si, andiamo. Anche se, prima o poi, c’è un’altra questione che dovrò sistemare “. Fa, ricordando che al di là del confine, nel mondo umano, c’è la seconda persona che ha cercato per tutta la sua vita. E con la quale sembrerebbe avere un conto in sospeso.

 

Salve miei fans, come state? Ecco la storia del clan della Luna Argento! Ce ve ne pare del prologo? Abbiamo visto un pezzo del passato di Strauss, per poi vedere suo figlio liberarlo. Cosa succederà adesso? Cosa vorrà fare Liuva? E Strauss? Ora che si è risvegliato, cosa farà? Leggete e lo scoprirete!

   
 
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