Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: annapuff    06/11/2022    0 recensioni
Namjoon in un normale giorno lavorativo fa la conoscenza di una donna che lavora nell’agenzia, donna che lo colpirà come un fulmine e ciel sereno.
Tutto avviene nell’anno 2016… cosa accadrà con questa donna? Chi è? Quanto riuscirà ad entrare nella vita di Namjoon, cosa accadrà?
Questa storia fa parte dell’universo di Maybe it’s fate… ma tranquilli può essere letta anche senza conoscere la fan fiction precedente.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Namjoon/ RapMonster, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 2: NORMALITY

16 MARZO 2016 SERA
Namjoon stava salendo le scale, diretto all’appartamento 123 B, in mano una busta di plastica con un paio di pacchi di ramen all’interno. Si era accordato con Bo-ra per andare da lei verso l’ora di cena. Erano circa cinque giorni che non si vedevano, per via degli impegni di lei e stranamente per una volta non era stato lui la causa dell’assenza.
Lui e la ragazza erano ormai fidanzati da un anno,  se qualcuno avesse chiesto a Namjoon come definisse la loro relazione avrebbe utilizzato la parola stabile. Si vedevano di tanto in tanto quando avevano tempo, si aggiornavano a vicenda su quello che facevano, ogni tanto pranzavano o cenavano insieme, lavoravano anche insieme, era sempre Bo-ra ad occuparsi di alcune riprese per il bangtan bombs.
Stabile era la parola adatta da utilizzare per la loro relazione.
La loro relazione era così tranquilla equilibrata, qualcosa di quasi irreale, non c’erano litigate, non c’erano segreti ne disaccordi. Per entrambi andava bene così specie per Namjoon che non desiderava niente di complicato e tanto meno niente di troppo tragico.
Non avrebbe mai voluto ritrovarsi come Yoongi Hyung, a dover vivere un amore così straziante dal trovarti  a essere devastato dall’interno.
Non voleva neanche fare come Hoseok, che usciva per un appuntamento e poi chiudeva immediatamente con chiunque.   
Namjoon in quella relazione così stabile e monotona, aveva trovato la pace e questo andava più che bene, non desiderava nulla di più.
Almeno era ciò che aveva sempre pensato fino a qualche giorno prima, quando aveva visto per la prima volta quella donna, che lo aveva fatto completamente impazzire.  Si era ritrovato a darsi dell’idiota da solo, non era da lui perdere la concentrazione per una donna, non era da lui prendere un colpo di fulmine così all’improvviso.
Era Seokjin colui che, si innamorava sempre a prima vista di chiunque.
Non era da lui tutto quel turbinio nella testa.  Aveva provato a scacciare via i pensieri inerenti a quella donna, ci stava riuscendo a tratti, almeno durante il giorno. La notte però senza volerlo, appena poggiava la testa sul cuscino, si ritrovava a rivedere nella testa: la mano Jisoo che li sfiorava leggermente le dita. Ciò lo portava ad andare oltre con la mente, ad immaginare scenari che non avrebbe voluto.  
Non comprendeva come fosse possibile che stesse accadendo un qualcosa del genere a lui, si era sempre reputato un bravo ragazzo, non aveva mai guardato nessun’altra da quando aveva incominciato a uscire con Bo-ra.
Lui era un bravo ragazzo, era fedele alla sua ragazza.  

Incominciò a camminare diretto verso l’appartamento della ragazza, si fermò un attimo sul terrazzino, dove stavano le varie porte degli appartamenti e fessurò lo sguardo da dietro gli occhiali scuri da sole.
Lei era fuori la porta di casa e stava salutando un ragazzo con un cane al guinzaglio, confuso s’immobilizzò e per non correre rischi di essere riconosciuto, rimase fermo ad aspettare che il ragazzo andasse via.
Lo sconosciuto s’inchinò leggermente per salutare Bo-ra e si avviò per solo tre porte più avanti, quasi vicino a dove si trovava lui.
Notata la sua presenza, il ragazzo per educazione fece un segno di saluto cordiale, a cui Namjoon rispose con un leggero inchino, dopo di che lo sconosciuto e il suo cane entrarono nel proprio appartamento.
Bo-ra era ferma vicino alla propria porta di casa, con un raccoglitore stretto al petto e osservava Namjoon aspettando che lui andasse da lei, sul volto un sorriso sincero e tranquillo.
Namjoon si avvicinò con passo lento fino a raggiungerla.

“Vieni, entra ci salutiamo dentro” disse lei sorridente, facendosi da parte per farlo entrare, Namjoon alla velocità della luce entrò dentro il piccolo appartamento di lei, seguito dalla ragazza, che chiuse la porta alle loro spalle.
Si tolse tranquillamente le scarpe, andando a prendere le proprie ciabattine dall’armadietto e lasciò il giubbotto.
“Che cosa hai portato?” chiese lei incuriosita, cercando si sbriciare nella busta che Namjoon aveva ripreso tra le mani.
“Oh… solo ramen, ma quello che piace a te” provò a sorridere lui in modo leggermente tirato.
“C’è qualcosa che non va?” chiese lei immediatamente accorgendosi del sorriso autoimposto che il ragazzon aveva appena fatto.
“No nulla, perché?” trillò lui con voce acuta.
“La tua faccia, e la tua voce stridula” disse lei certa di quello che aveva individuato, provò a sorridere leggermente a disagio.
“Ah… stanco, poi non ci vediamo da un po’” disse lui scuotendo le spalle.
“Eh lo so… è colpa mia, questo progetto all’università mi sta prendendo parecchio, poi siccome non c’è nulla da filmare in questi giorni, preferisco non venire in agenzia” disse lei, facendo strada verso la piccola cucina, con lui che la seguiva.
“Potresti passare anche solo a salutarmi” provò a dire lui tentennando, non aveva mai fatto nessuna richiesta, si pentì immediatamente di aver detto una cosa del genere, non era nel loro rapporto chiedere cose.
“Oh” disse lei lasciando la busta sul tavolo e guardandolo confusa, “Io… non credevo che volessi” disse lei sbattendo gli occhi, stupita da quella richiesta. “Non mi hai mai chiesto di venire a farti visita, non sono neanche mai entrata nel tuo studio” disse lei confusa, la loro relazione era stabile, avevano ognuno i loro spazi individuali e poi condividevano momenti. Lui non s’immischiava troppo nella sua vita e lei faceva altrettanto, c’era fiducia del loro rapporto, poco importava se si vedevano poco o se non avevano amicizie in comune, l’unica cosa importante era il tempo che passavano insieme e quello era soddisfacente.
“Lo so… e che non so” disse lui indeciso.
“Allora c’è qualche problema… Nam, siediti parliamone” disse lei accomodante.
Bo-ra era il tipo di persona che non si perdeva in chiacchiere e che risolveva immediatamente i problemi. Era matura per la sua età ed era sempre stata una ragazza responsabile sin da piccola.
“Non c’è alcun problema” continuò a trillare lui, sedendosi a disagio.
“Si c’è, lo vedo dalla tua faccia e tra altro mi saluti sempre con il sorriso e mi dai un bacio. Non l’hai fatto” disse lei in modo gentile, ma rimanendo sempre sincera e dicendo quello che pensava, lei non era consona mentire, diceva le cose come stavano, perché pensava che la sincerità fosse la cosa migliore che ci potesse essere, per creare un rapporto di fiducia.
“Oh… e che ho visto quel ragazzo e non so mi è passato di mente” si giustificò lui per via del suo saluto freddo.
“Seguiamo un paio di corsi insieme e abita qui, gli avevo prestato i miei appunti” disse lei indicando il raccoglitore che aveva appoggiato sul tavolo, non aveva mai pensato che Namjoon potesse essere geloso, ma decise di dargli spiegazioni così che potesse stare più tranquillo.  
“Non era un’accusa” disse lui subito correndo ai ripari.
“Lo so, è un tuo modo strano per chiedere informazioni, senza fare la domanda diretta” disse lei scuotendo leggermente il capo, fece dei passi verso di lui e li accarezzò una guancia.
“C’è qualcosa che non va, lo so, è un anno che stiamo insieme, lo so quando c’è qualcosa che ti turba.” Disse lei dolcemente. “Il lavoro tutto bene? Forse sei un po’ in ansia per il nuovo album?”
“Si, il lavoro tutto bene, abbiamo finito l’ultima traccia. Forse un pochino di ansia, ma come sempre prima di comeback. ” Disse lui tranquillo.
“Tra noi due?” chiese lei indecisa, non pensava ci fosse qualcosa che potesse non andare, ma chiese comunque per scrupolo.
“Tra noi è tutto normale, come sempre, veramente non c’è nulla che non vada, sono solo un po’ stanco” sospirò lui, le accarezzò poi il viso dolcemente e si avvicinò con il volto, lei fece lo stesso e lui la baciò dolcemente, tirandola leggermente per far si che si sedette sulle sue gambe.
Lei si staccò da lui sorridendoli affabile, gli scompigliò i capelli con far amorevole, e si avvicinò di nuovo per baciarlo dolcemente.
“Forse avevo bisogno di questo” disse lui allontanandosi di poco per parlare.
“Troppi giorni senza vederci forse, dovremmo organizzare meglio i nostri incontri?” chiese lei dolcemente.
“Oh… no, non c’è bisogno, capisco che questo progetto ti possa tenere molto impegnata.”
“Si, però se non vengo in agenzia, non ci possiamo mai vedere, penso che non sia sano per il nostro rapporto” disse lei gentile, giocherellando con i capelli di lui.
“Non voglio che sia un obbligo, lo sai anch’io sono sempre pieno d’impegni. Veramente il nostro rapporto va benissimo così” disse lui provando ad essere convincente.
“Mmmh.” Disse lei pensierosa guardandolo, studiandolo per bene.
“Mmh? Sono sincero, è solo la stanchezza. Che ne dici se mangiamo e passiamo tutta la serata per bene insieme?” chiese lui
“Hai fame? Hai portato cinque pacchi di ramen” ridacchiò lei indicando la busta, e convincendosi che realmente non ci fosse nulla che non andasse, lui era solo stanco per il troppo lavoro, era lei che si stava probabilmente facendo dei pensieri assurdi, forse per il troppo stress dovuto al progetto.
“Ehm.. si, molta al dire il vero” disse lui mordendosi un labbro, lei ridacchiò e lo baciò di sfuggita, per poi saltare in piedi.
“Cucino velocemente” disse con far amorevole, incominciando a muoversi per la cucina, così da poter cucinare subito e prendersi cura di lui.
“Vuoi che ti aiuto?” provò a proporre lui con imbarazzo, lei si voltò a guardarlo quasi con orrore.
“Namjoonie io ti amo, ma la cucina è una cosa in cui sei proprio negato, forse te la cavi di più ad aprire due birre che dici?” disse lei sempre con un tono dolce.
“Si, io mi occupo delle vivande… forse è meglio. Sicura che mi ami, anche se potrei rischiare di far esplodere la tua cucina?” chiese lui provocandola un po’  e riacquistando il buon umore.
“Ti amo, stupido” disse lei ridendo, lui si avvicinò dandole un bacio sulla guancia.
“Ti amo anch’ io, mi sei mancata in questi giorni” sussurrò, lei sorrise e lo spinse leggermente. “Forza predi due birre, uomo!” esclamò con allegria, pensando che fosse vero, si era fatta un’impressione sbagliata, tra loro due era tutto normale, tutto come ogni volta.
 
Lui e Bo-ra avevano mangiato come sempre nel piccolo soggiorno, seduti per terra, guardando Running man il programma preferito della ragazza. Le risate di lei, erano sempre gioia per le sue orecchie, adorava vederla ridere e commentare quegli episodi. Namjoon sapeva che la Big-hit era in trattative per far si che loro facessero una comparsa in un episodio, sperava con tutto se stesso che concludessero in maniera positiva. Se ciò fosse avvenuto, avrebbe fatto una bella sorpresa alla sua ragazza e avrebbe fatto in modo di portarla a vedere le riprese.
Passarono il resto della serata tranquilla, com’erano soliti fare. Dopo la cena lei lavò i piatti e lui li asciugò, dopo aver sistemato tutto andarono entrambi al letto per concludere la loro serata come erano soliti fare sempre.
L’ansia di Namjoon, e i pensieri riguardanti la segretaria del Pd-nim, finalmente dopo giorni si assopirono, fu come se lui non l’avesse mai incontrata. Era tornato alla normalità, probabilmente aveva pensato a quella donna solo perché non aveva visto Bo-ra negli ultimi giorni. Era stato solo un momento di debolezza dettato dal momento nulla di più. La sua vita andava bene, la sua relazione anche. Cercò di convincersi di ciò mentre osservava la sua ragazza dormire avvolta tra le coperte vicino a lui.   
Loro si amavano, era solo questa la verità, il resto era nullo.
 
Angolo dell’autrice:
Eh eh… lui è fidanzato, e per quanto nel primo capitolo la nuova arrivata l’abbia confuso, lui rimane fedele al suo rapporto con Bo-ra.
Almeno così si autoconvince.
Per chi ha letto l’altra mia fanfiction dovrebbe essere al coerente di questo dettaglio, menzionato di sfuggita.
Si lo so i capitoli sono breve! Ma così è ahahhah bacii alla prossima!

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: annapuff