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Autore: _SbuffodiNuvola_    09/11/2022    2 recensioni
“Solo a quel punto il colonnello le sorrise: -Mi sei mancata, tenente.
La donna ricambiò: -Anche lei mi è mancato, colonnello. Sa, il Comandante Supremo fa il suo lavoro senza che gli dica niente… mi annoiavo un po’.
-Ti sono mancato solo perché ti diverti a rimproverarmi?”
One shot Royai ambientata durante l’episodio 48 di Fullmetal Alchemist Brotherhood, perché ovviamente questi due sono diventati una delle mie ship preferite!
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Hayate, Fu, Heymans Breda, Kain Fury, Riza Hawkeye, Roy Mustang | Coppie: Roy/Riza
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Mi sei mancata, tenente"



Quando Roy capì di essere innamorato perso di Riza si diede dell’idiota patentato per giorni. Non perché la cosa era ovvia persino ai suoi occhi, ma perché il suo tempismo lasciava desiderare.

Lei gli era stata accanto per anni, avevano condiviso momenti belli e brutti insieme… e lui si rendeva conto dei suoi sentimenti solo quando la sua tenente veniva presa in ostaggio da King Bradley e quindi costretta a stare lontana da lui, come il resto della sua squadra.

Durante i mesi precedenti al Giorno della Promessa, il colonnello non aveva dormito pensando a Riza e alla situazione in cui si trovava. Certo, sapeva che la sua tenente sapeva cavarsela benissimo da sola (la sua calibro 9 non era mica nella fondina per bellezza, in fondo), eppure era più forte di lui. Roy ricordava ancora quando si era presentato alla villa del maestro Hawkeye e lei gli aveva aperto la porta. All’epoca, Riza aveva undici anni e lui quindici, quindi non era stato difficile per lui affezionarsi praticamente subito a quella ragazzina timida e testarda, che lo ascoltava ripetere i concetti più importanti dell’alchimia per ore e che lo spiava (non così) di nascosto mentre si esercitava. Negli anni passati a casa del maestro Hawkeye, quell’affetto da fratello maggiore si era pian piano trasformato in una piccola cotta, perciò era stato difficile andarsene all’accademia militare e abbandonare la Riza quattordicenne che, a parte lui, aveva pochissime amicizie.

Certo, le aveva mandato qualche lettera, ma con la rigidità delle regole dell’accademia quelle lettere non potevano essere così frequenti. E quando era tornato, dopo aver concluso l’addestramento militare, ci era mancato poco che svenisse alla vista di una Riza quasi diciottenne: era cresciuta in altezza e il corpo era ormai quello di una giovane donna, ma i capelli corti e gli occhi castani erano gli stessi. L’aveva abbracciata, imbarazzato nel sentire il seno contro il petto e inconsapevole del fatto che, la sera stessa, l’avrebbe baciata per la prima volta, beccandosi un pugno sul naso subito dopo. Un primo bacio indimenticabile per entrambi, insomma... anche perché, dopo quel bacio, non c'era stato nient'altro e loro si erano visti solo dopo qualche anno, durante la guerra civile di Ishval.

Ai tempi aveva pensato che fosse semplice attrazione fisica e che non sarebbe durata più di qualche mese, ma, anche dopo che Riza fu diventata la sua guardia del corpo, non smise di provare le famose farfalle allo stomaco tutte le volte che la vedeva. 

E poi aveva capito. Quella non era solo attrazione, se no come spiegare la sensazione di leggerezza che sentiva quando la vedeva fare quei suoi bellissimi quanto rari sorrisi? 

Da uomo quasi trentenne aveva capito che non poteva più considerarla come una cotta infantile. Per la sua tenente provava quel tanto agognato sentimento che tutti un giorno sognano di provare. Roy era innamorato di quella donna, cavoli se lo era!

Per questo per il colonnello fu difficile trattenere l’euforia di essere di nuovo con lei, quando la vide insieme a Fury, Breda e Black Hayate, in quel condotto sotterraneo. 

-È in ritardo, colonnello! -gli disse Breda, sorridendo. -Stavamo per andarcene.

-Ormai i tuoi freddi commenti mi suonano come rassicurazioni. -rispose Mustang avvicinandosi ai suoi sottoposti. Poi si rivolse al tenente Hawkeye, chiedendole se qualcuno l’avesse seguita.

-No. -rispose lei, poi abbassò lo sguardo su Black Hayate. -Se fosse successo, lui se ne sarebbe accorto.

Roy si inginocchiò per accarezzare il cagnolino: -Bravo. -Grazie per averla protetta. -Conto su di te, allora.

Continua a proteggerla.

Si rialzò in piedi, chiedendo a Riza della famiglia Bradley. 

Ormai, come disse Breda, non ci si poteva più tirare indietro. Avevano preparato quel piano per settimane apposta per quel giorno. Il momento era arrivato.

Il colonnello guardò i suoi sottoposti, soffermandosi maggiormente sul tenente Hawkeye, che gli sorrise per un secondo, poi assunse di nuovo un’espressione seria: -Ci dia gli ordini. -disse.

Già, gli ordini. Ma cosa poteva dire ai suoi fidati uomini? Non sapeva nemmeno come sarebbe finita la giornata…

-Abbiamo un biglietto di sola andata che ci porterà al campo di battaglia. -disse quindi. -Si vince o si perde, non si torna indietro. Il fatto è che, una volta conclusa la missione primaria, dovremo occuparci di rimettere in piedi la nazione e assumerò il ruolo di Comandante Supremo. Significa che avete soltanto un ordine a cui dovete obbedire.

Guardò i suoi tre sottoposti e, severo, concluse: -Non morite. E questo è tutto.

Hawkeye, Fury e Breda si misero sull’attenti: -Sì. -dissero, in coro.

E si avviarono. Solo dopo qualche metro, il colonnello si decise a chiedere a Riza la cosa che gli era frullata in testa per mesi, mentre Fury e Breda parlavano.

-Tenente? -la chiamò. Lei si voltò a guardarlo: -Sì, signore? 

Riavere quegli occhi color nocciola su di sé gli fece particolarmente piacere. Riza gli era mancata.

-Bradley… ti ha fatto qualcosa? -chiese, cauto. 

Lei aggrottò le sopracciglia: -Intende se mi ha in qualche modo ferita? No, sto bene, signore.

Mustang scosse la testa: -Non solo quello. -poi abbassò il tono di voce per non farsi sentire da Breda e Fury. -Quel bastardo ti ha… toccata?

Si sentì le orecchie in fiamme. Ok, non erano affari suoi, ma lei era troppo importante. Non voleva che qualcuno le facesse del male. Aveva già sopportato fin troppa violenza per una giovane donna di venticinque anni.

-Sei libera di non dirmelo, se non vuoi. -si affrettò ad aggiungere, notando che il tenente non sapeva che pesci pigliare. Forse era stata una domanda un po’ troppo privata. Riza non era mai stata una persona che amava parlare delle sue questioni private…

Ma, con sua grande sorpresa, il tenente scosse la testa: -No, non si preoccupi. -disse e gli sorrise dolcemente, con le guance arrossate. -Sto bene. Bradley non mi ha fatto niente, credo per paura della mia pistola.

Roy assottigliò gli occhi: -Stai dicendo la verità?

Lei piegò la testa da un lato, intenerita e imbarazzata: -Sissignore. 

Solo a quel punto il colonnello le sorrise: -Mi sei mancata, tenente.

La donna ricambiò: -Anche lei mi è mancato, colonnello. Sa, il Comandante Supremo fa il suo lavoro senza che gli dica niente… mi annoiavo un po’.

-Ti sono mancato solo perché ti diverti a rimproverarmi?

La risata di Riza ebbe il potere di farlo sentire leggero come l’aria: -In realtà mi è mancata tutta la squadra. 

-Non ti preoccupare, farò in modo che siate tutti ritrasferiti, una volta finita questa storia. 

-Mi lasci riposare, prima. Ci aspetta una lunga battaglia e dovrò rilassarmi un paio di giorni prima di avere il coraggio di farvi da babysitter. 

-E va bene, tenente. Porterò pazienza.

Poco dopo arrivarono a destinazione. Fury e Breda si voltarono verso Mustang, in attesa del permesso di proseguire. Il colonnello annuì e così precedettero lui e il tenente.

-Riza… -chiamò la donna accanto a sé.

-Sì, signore? -fece lei, guardandolo. Il colonnello avrebbe tanto voluto stringerla a sé e baciarla, come un soldato che saluta la moglie prima di andare in guerra, con l’unica differenza che in quella guerra c’era anche la “moglie” in questione. Ma non poteva, non era il momento adatto per dirle che era innamorato di lei.

-Fai attenzione. -disse quindi. Per i sentimenti ci sarebbe stato il tempo dopo.

Riza gli sorrise: -Agli ordini.




*angolo autrice*
Ehilà!
Come detto nella descrizione, questa ship è diventata una delle mie preferite! Fullmetal Alchemist mi è piaciuto molto come anime e quindi non potevo mica non scrivere niente su Riza e Roy!
Questa è la mia seconda one shot su di loro e ne ho in mente moooooolte altre!
Roy geloso e protettivo con Riza è un qualcosa a cui continuo a pensare e quindi ho voluto scrivere una scena così. E poi ho voluto mettere la cosa del primo bacio... non so, mi sembra canonica questa cosa.😂
Spero vi sia piaciuta, alla prossima!

   
 
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