Tutti verso Mizu

 

Lo stesso messaggio ricevuto prima da Lilith e poi dall'Avalanche, cadde come un fiocco di neve nella mani Grace.

 

La corsara dopo il trattamento della vampira era stata bene, molto bene, non si sentiva così da anni. Il suo corpo privo delle continue crisi respiratorie e forte della mancanza di giornaliere perdite di copiose quantità di sangue, era più forte che mai, quasi come se fosse guarito. Tuttavia sapeva bene di non aver sconfitto la Byako, la poteva sentire ogni volta che cercava di impegnarsi un po' di più in combattimento.

Per questa ragione, sebbene odiasse dover obbedire a qualcuno, ascoltò l'avvertimento dell'Eletta, non usò il potere dell'Esper dentro di lei.

 

A dire la verità suddetta scelta le venne notevolmente facilitata da Drake il quale le restò ancora più vicino del solito, sbaragliando ogni nemico che di norma avrebbe potuto affrontare tranquillamente da sola.

Se da una parte non le piaceva sentirsi un peso dall'altra era contenta di vedere il leader della ciurma più temuta al Mondo essere tanto attento alle sue esigenze.

 

“ Ehi capitano, c'è un biglietto di Magilou!” esclamò la ragazza una volta letto il contenuto del pezzo di carta, “ Cosa dice?” “ Di incontrarci al porto di Mizu il prima possibile” “ Me lo fai vedere un attimo” “ Certo, ecco”.

Vedendo l'espressione accigliata dell'uomo, la vice capitano gli domandò: “ C'è qualcosa che non va?” “ No, trovo solo strano che sia scritto in modo tanto semplice. Da una come Magilou mi sarei aspettato un testo diverso, più stravagante e magari con qualche battutina” “ Ora che mi ci fai pensare è alquanto insolito, forse ha bisogno di noi per un'emergenza” “ Stavo pensando la stessa cosa, meglio muoverci allora” “ Possiamo davvero andarci?” “ Perché no, al momento non abbiamo nessun tesoro da trovare ed inoltre Mizu è un porto molto ricco, ideale per mettere a bordo roba difficile da reperire” “ Ottimo, allora dico ad Adachi di cambiare rotta” “ Vai pure”.

 

Mentre Grace si allontanava sotto l'occhio vigile di Drake, quest'ultimo pensò: “ Ho la sensazione che non solcheremo serene acque come questa per un po'...”.

Il capitano aveva intuito le intenzioni della streghetta o almeno parte di esse poiché sapeva che dal porto di Mizu esisteva l'unica via per accedere allo stretto crea vedove, il quale portava nell'Oceano senza nome da cui era possibile raggiungere l'Altro Continente. Per cui capì che proprio quel luogo fosse l'obiettivo della streghetta, ma non capiva la ragione di intraprendere un viaggio tanto pericoloso.

 

Così come i corsari anche Saeko, Eddy e la dea minore si stavano muovendo verso il porto.

L'incarnazione di Shiva prestò attenzioni solo alla bellissima bionda, volendo ascoltare la sua melodiosa voce il più possibile. Le faceva tutte le domande che le venivano in mente e le spiegava quale comportamento era considerato normale dalla società.

Per sua fortuna l'amico non si accorse della sua infatuazione per la nuova arrivata, pensando che quelle attenzioni fossero dovute a pura curiosità. Presto però anche uno come lui si sarebbe accorto delle nuove emozioni della sua "ragazza".

 

Dopo aver conversato a lungo, alla maga le venne in mente una cosa tanto banale quanto fondamentale.

“ Valchiria non ci hai ancora detto il tuo nome?” “ Il mio nome?” “ Sì, non possiamo mica chiamarti sempre Valchiria” “ Io non ho un nome” “ Non ci credo” “ E' la verità” “ Magari non te lo ricordi” “ Forse...” “ Su non diventare triste, sono sicura che insieme riusciremo a trovarlo. Nel frattempo ti va se ti chiamiamo Mary?” “ Mary?” “ E' un bel nome e ti si addice secondo me. Però se non ti piace possiamo trovarne un altro” “ No, Mary va bene” “ Sono contenta di vedere questa reazione. Dai Mary, riprendiamo il nostro discorso sulle buone maniere” concluse Saeko con un radioso sorriso e con gli occhi puntanti sulle morbide labbra della bionda.

 

Anche Cloud ed Aerith si stavano dirigendo a Mizu dopo aver recuperato un po' di lucidità.

Sarebbero stati i primi a giungere a destinazione, casualità che si sarebbe dimostrata salvifica per entrambi. Infatti avrebbero trascorso un giorno di magnifica normalità che avrebbero per sempre custodito nel cuore e che avrebbe dato loro la forza di proseguire nell'impresa di fermare l'Alto Sacerdote.