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Autore: Cesca_Haibara20    19/11/2022    1 recensioni
È da un po’ di tempo che c’è gran fermento tra gli studenti di Hogwarts; non capivi bene perché così hai chiesto alla tua migliore amica, nonché compagna di casata, Cho Chang il motivo di tutto questo trambusto.
All’inizio pensavi che fosse solo per la presenza degli studenti dell’Istituto Drumstrang e l’Accademia di Magia Beauxbatons. Ma dopo la sua spiegazione finalmente comprendi: tra pochi giorni ci sarà il Ballo del Ceppo e in quell’istante ricordi che ne aveva parlato la McGranitt qualche lezione fa. Si era anche raccomandata di non far sfigurare Hogwarts di fronte alle altre scuole.
Il ballo in sé non è una novità, c’è sempre stato, ma il vero dilemma di quest’anno è con chi andarci? Visto che ora sei al quarto anno e puoi finalmente partecipare.
A quest’ora il tuo migliore amico avrà già trovato qualcuno con cui andarci anche perché non ha invitato te. Non hai molta familiarità con i ragazzi delle altre casate oltre a Cedric, Harry, Ron e Neville, a chi puoi chiedere?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto
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Raggiungo la sala comune di Hogwarts e trovi vari studenti intenti a studiare o a fare giochi da tavolo, infatti trovi Ron, Harry ed Hermione impegnati a giocare a scacchi. Mi avvicino a loro.

«Ehi ragazzi.»

Li saluto sedendomi accanto ad Hermione. I ragazzi alzano lo sguardo all'unisono e ricambiano il saluto.

«Ciao T/N. Che fai di bello?»
«Un salvataggio dell’ultimo minuto… voi ragazzi?»
«Giochiamo a scacchi.» risponde Ron.
«Che intendi dire con “salvataggio dell’ultimo minuto”?»
Sospiro.
«Sto cercando un cavaliere per il Ballo del Ceppo.»
«Non hai ancora trovato un cavaliere?»
Harry sembra piuttosto sorpreso.
«Mi sono abituata al fatto di non andarci perché non ero dell’anno giusto e me ne sono scordata… ora che faccio?»
«Non conosci proprio nessuno a cui chiedere?»
«Ho provato a chiedere a Cedric ma lui ci va con Cho, il mio migliore amico non mi ha direttamente invitata, se no me ne sarei ricordata, ho chiesto anche a Neville ma anche lui è già impegnato. Tu con chi ci vai Hermione?»
A quella domanda le sue guance arrossiscono e giocherella con le dita.
«Mi prometti di non esplodere?»
«Okay… così però mi fai solo preoccupare.»
«Ecco… io al ballo ci vado con Viktor Krum...»
Spalanco la bocca sorpresa della notizia, anche se sembro essere l’unica che non lo sapeva.
Avrei scommesso che Ron l’avrebbe invitata. È possibile che Viktor sia arrivato prima.” penso cercando di riprendermi.
«Scusami Harry, tu non ti lamentavi di non avere nessuno da invitare?»
La domanda di Heriome mi fa brillare gli occhi dall’emozione ed inizio a sfoggiare i miei magici occhi da gatto bastonarlo per impietosirlo un po’.
«Beh… ecco...» mormora Harry leggermente imbarazzato. «In verità io e Ron abbiamo invitato le gemelle Calì e Padma...»
«Oh...»
Sospiro e nascondo la testa tra le braccia ormai arresa.
«Che sfiga… sono rimasta fregata...»
«Sei sicura di non conoscere nessun altro prima di cadere nella disperazione?»
Effettivamente ci sarebbe lui… ma è irraggiungibile.
«Ho provato anche a chiedere ai tuoi fratelli Ron ma dovevo immaginare che erano già occupati.»
«Dai, non ti scoraggiare T/N, nulla è perduto! Ci sarà sicuramente qualcuno che ti vuole invitare e magari ti sta cercando.»
Hermione cerca di tirarmi su il morale ma nego col capo. Mi scuso con i miei amici, mi alzo dal tavolo e mi allontano a capo chino e andatura lenta.

Poco prima di arrivare alla rampa di scale che porta alla mia casata sento qualcuno afferrarmi il polso e improvvisamente ci ritroviamo in uno dei bagni di Hogwarts.
Ci siamo smaterializzati…?
Senza darmi il tempo di reagire, la persona che ci ha smaterializzati mi blocca al muro ma io mi ribello e allontano questo individuo. Alzo lo sguardo e rimango come folgorata nel vedere la persona di fronte a me.

«Draco…?»

Mormoro ancora sorpresa.

«Chi altri credevi che fossi? Potter?»

Replica con quel suo tono fastidioso.

«Non siamo quattro gatti in questa scuola, potevi essere chiunque. Anche uno di Drumstrang.»
«Tsk. Quei ghiaccioli sono troppo occupati ad allenarsi per accorgersi delle studentesse che ci sono qui.»
Le mie sopracciglia si corrucciano formando un’espressione contrariata.
«Comunque cos'è che vuoi? Se mi stai usando come diversivo per scappare dalle attenzioni della tua amata Pansy puoi anche girare i tacchi ed andartene, quella mi vuole morta solamente perché respiro la tua stessa aria, non voglio problemi.»
Anche l’espressione di Draco si fa contrariata dopo aver sentito le mie parole.
«Come prego? La mia amata chi?»
«Sei sordo? Ho detto “La tua amata Pansy”.» replico inarcando un sopracciglio.
«Ti sembro il tipo di uscire con una ragazza come lei? Parliamo ogni tanto ma perché siamo nella stessa casata, non c’è nient’altro.»
Alzo le braccia in segno di difesa.
«Okay, okay, come dici tu.» sbuffo. «Allora, di cosa vuoi parlarmi? Sempre se vuoi parlare...»
«Non ho potuto fare a meno di sentire che non hai un accompagnatore per il Ballo del Ceppo.»
«Hai origliato?»
«Non ho origliato.» precisa con decisione. «Stavo passando per la sala comune e ti ho sentito parlare con Potter. Anche se sarebbe più preciso usare il termine: piagnucolare.»
Incrocio le braccia e sbuffo seccata.
«E quindi? Non è un tuo problema. E non ti azzardare a prendermi in giro su questo o ti giuro che ti faccio sparire dalla faccia della Terra.»
Mi affretto ad aggiungere ma lui non sembra contento della mia reazione.
«Vuoi abbassare l’ascia di guerra per favore? Se sapevo che eri così acida oggi avrei aspettato un altro giorno.»
«Un altro giorno…? Per fare cosa?»
Draco fa un profondo sospiro e mi porge una busta da lettere sigillata col simbolo dei Serpeverde. La prendo tra le mani confusa ed alzo lo sguardo verso di lui.
«Che ci devo fare con questa?»
«Non aprirla, aspetta prima di essere nella tua stanza e successivamente fai ciò che c’è scritto.»
«Ma di che parla?»
«Lo saprai dopo averlo letto.»
«Okay… ma se è un imbroglio io-...»
Non faccio in tempo a finire la frase che Draco si smaterializza lasciandomi da sola nel bagno.

Anche se poco convinta decido di dargli corda e fare come mi ha chiesto.
Arrivata alla mia casata mi affretto ad andare nella mia stanza ed aprire la busta.

Mi siedo sul letto e libero la busta dal sigillo scoprendo cosa si trova al suo interno: un anello ed un biglietto. Osservo attentamente l’anello e lo riconosco, lo indossava ieri, me ne ero accorta durante la lezione di pozioni e ricordo anche che mi ero complimentata perché lo trovavo molto bello.
Perché è qui? L’avrà messo di proposito?” mi domando confusa dalla situazione ed apro il biglietto per leggerlo.

Spero che apprezzi il mio regalo, sono sicuro che stia meglio su di te che su di me. Colgo l’occasione con questo anello per chiederti di essere la mia damigella per il Ballo del Ceppo e anche la mia fidanzata ufficiale.
Sono innamorato di te T/N, sei una persona straordinaria e sarei onorato di averti al mio fianco. Se accetti la mia proposta, ci vediamo al bagno delle ragazze al secondo piano dopo l’ora di cena.
D. Malfoy.


Sono scioccata. Il mio cuore batte all'impazzata ma non riesco a capire se è per la gioia o per lo shock.
Sta succedendo davvero. Draco mi ha chiesto di essere la sua fidanzata…” penso percependo una sensazione di gioia pervadermi il corpo.
Indosso l’anello sull'anulare della mano sinistra e stringo il biglietto contro il petto lasciandomi cadere sul letto dando pieno sfogo alla mia gioia.

Le ore sembrano non passare mai, ma  finalmente, la cena termina e mi affretto a dirigermi al secondo piano come indicato dall'appuntamento di Draco.

Entro al bagno e trovo Mirtilla Malcontenta che inizia a svolazzarmi intorno.

«Chi stai aspettando T/N»?

Domanda con aria curiosa.

«Una persona speciale, Mirtilla.»
«Oh, intendi Draco, vero?» ridacchia.
«Sì, mi hai beccata.» alzo gli occhi al cielo.
«Strano… perché io oggi pomeriggio l’ho visto baciarsi proprio qui con Pansy...»
«Non mi inganni più Mirtilla, mi hai già fatto litigare col mio migliore amico l’anno scorso con questa scusa. Non attacca più con me.»

Improvvisamente una voce interrompe la nostra “chiacchierata” facendomi emozionare.

«T/N? Sei tu?»

Dalla porta una figura familiare appare rivelando un’espressione sorpresa non appena mi vede di fronte a lui.
Sorrido timidamente e lo saluto con la mano sinistra rivelando il suo anello.

«Ciao Draco.»

Draco si avvicina a me con passo deciso, prende il mio viso tra le mani e mi attira a sé in un bacio che riesce a trasmettere tutta la sua contentezza e desiderio.
Le nostre lingue sembrano quasi danzare, i nostri respiri si fanno sempre più pesanti e Draco mi tiene stretta al suo corpo, intreccio le braccia intorno al suo collo d’istinto e riesco a percepire i nostri cuori battere all’unisono.
Ci allontaniamo ed io mi sento ancora frastornata per tutto ciò che è appena successo. Alzo lo sguardo sui suoi occhi notando che comunicano un’emozione diversa da quella che comunicavano stamattina. È proprio vero che gli occhi parlano.

«Pensavo che non avresti mai accettato.»

Rivela poggiando la fronte contro la mia. Sorrido.

«Ed io, invece, pensavo che non me lo avresti mai chiesto.»
«Perché?»
«Non sono una Serpreverde, non vengo da una famiglia ricca e non sono una purosangue. So quanto è importante l’approvazione di tuo padre per te.»
Il ragazzo sorride e mi da un leggero bacio a stampo.
«Prima o poi avrei dovuto capire che mio padre non può decidere per me. Ci sono delle decisioni che devo prendere da solo e questa è una di quelle.»
Sorrido e lo avvicino a me abbracciandolo.
«Mi sembra di vivere un sogno Draco...»
«Ti prometterò di farti vivere ogni giorno al mio fianco come se fosse un sogno, stanne certa.»

Dopo quell'ultima frase abbiamo ripreso a baciarci sotto lo sguardo curioso di Mirtilla, anche se non le abbiamo dato alcun peso, eravamo più concentrati a vivere il nostro momento.
Anche il giorno del ballo è stato altrettanto un sogno, abbiamo danzato l’uno tra le braccia dell’altra per tutta la notte scambiandoci anche alcuni baci tra un ballo e l’altro, con Pansy che era verde d’invidia ma ero troppo contenta per darle attenzioni e continuerò a farlo.
   
 
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