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Autore: Duchessa712    23/12/2022    3 recensioni
"Però, tesoro, non puoi aprire i regali adesso."
"Perchè?"
"Perchè dovrai aspettare la mattina per giocarci."

[La storia partecipa alla "Secret Santa Challenge - II Edizione" indetta da Bellaluna sul forum Ferisce più la penna]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Tonks, Nimphadora Tonks, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Risveglio imprevisto alle tre di notte

Andromeda si sveglia in un letto vuoto. Allunga la mano sotto le coperte e incontra il lenzuolo ancora caldo del corpo di suo marito, di cui sente la voce da qualche parte in corridoio.
Una rapida occhiata all'orologio, le dice che è decisamente troppo presto per essere in piedi a quest'ora, solo che non è del tutto certa di voler abbandonare il tepore del letto per andare a vedere cosa succede. Solo che, in effetti, essere in piedi adesso è preoccupante.
Con un sospiro, getta indietro le lenzuola e infila le pantofole, ma prima che riesca ad alzarsi, la porta viene aperta di botto e -
"Mamma, mamma, è Natale!"
"Dora, ti ho detto di fare piano e tornare subito a dormire."
"Ma è Natale!".
Nimphadora le si è lanciata in braccio, i capelli rosa acceso e gli occhi luccicanti di allegria - troppa allegria per essere le tre del mattino - e saltella impaziente tirandole la mano.
Andromeda soffoca uno sbadiglio e cerca di mettere insieme i pezzi, mentre sua figlia strilla di volere aprire i regali. "Mamma, vuoi muoverti!?", sbotta la bambina continuando a strattonarla.
"Dora". Ted le ha messo le mani sulle spalle per provare a farla stare ferma e le si è inginocchiato davanti così da essere alla sua altezza. "Dora, ricordi cosa abbiamo detto ieri sera? Babbo Natale non verrà se non ti trova addormentata. E se Babbo Natale non viene, non verranno neanche i regali".
A onor del vero, quando ha sentito per la prima volta la storia dell'uomo vestito di Rosso con le renne e la slitta che in una sola notte gira il mondo con un sacco pieno di doni, Andromeda si era domandata come fosse possibile credere a qualcosa di così naturalmente falso. Non la parte della slitta, naturalmente, per quella basta un semplicissimo incantesimo, ma quella in cui un uomo solo gira il mondo sapendo quali bambini sono stati buoni e quali no - insomma, davvero i Babbani non si pongono domande nonostante un personaggio simile faccia parte della loro cultura?
Evidentemente sì, e la prova è sua figlia di quattro anni che, pur non essendo Babbana, ha più contatti con questo mondo che non con quello magico e, al sentire la storia, è corsa di filato a letto.
"Ma Babbo Natale è già arrivato!", li informa la bambina, distraendo Andromeda dai suoi pensieri.
"Come?". Dal modo in cui aggrotta la fronte, una simile notizia Ted non se l'aspettava.
"E mi ha lasciato i regali: sono andata a vedere.", continua Dora. "Quindi non gli importa se dormo o no".
Importa a me, pensa Andromeda sconsolata. Riesce perfettamente a immaginare Dora scartare i regali e giocare imperterrita per quel che resta della notte, i suoi capelli diventare di tonalità sempre più accese di rosa e non sentire ragioni sullo smettere e riprendere a orari più consoni. Perchè, dopotutto, continuano a essere le tre di notte e lei vuole solo andare a dormire.
Dallo sguardo che le lancia sopra la testa della bambina, suo marito è della stessa idea.
"Però, tesoro, non puoi aprire i regali adesso."
"Perché?"
"Perché dovrai aspettare la mattina per giocarci."
"Posso giocare adesso!"
"Oh, questo è impossibile. Se giochi adesso, poi domani sarai molto stanca e ti addormenterai a pranzo dai nonni. Non vorresti, invece, far vedere anche a loro che belle cose ti ha portato Babbo Natale?".
È una scusa raffazzonata, ma i capelli di Dora si attenuano in un rosa pastello e lei arriccia il naso e le labbra. Andromeda conosce quell'espressione e non ne è mai stata tanto grata: sua figlia sta pensando, seriamente prendendo in considerazione quello che le è stato detto.
I secondi che scorrono, scanditi dalla lancetta, sembrano interminabili, ma alla fine la bambina cede, probabilmente anche per via dello sbadiglio che prova a nascondere dietro il palmo aperto.
"I regali alle tre di notte - Merlino, Andy, e ha solo quattro anni."
"E io credevo che Sirius fosse difficile da tenere d'occhio.", ride Andromeda, una stilla di dolore a pungularle il cuore. Le manca il cugino. Le mancano tutti, anche Reggie e le sorelle, ma non vuole soffermarvisi, non adesso.
"Credo che abbiamo guadagnato almeno tre ore di sonno. Cinque se siamo proprio fortunati."
"E l'anno prossimo cosa farà, invece?"
"Meglio non pensarci, Meda."
"Com'è che ti sei svegliato e io no?"
"Era sulle scale e non ha evitato i gradini che scricchiolano. Adesso dormi, però, che tre ore passano in fretta."
"Hai detto cinque."
"Se siamo fortuanti e qualcosa mi dice che non lo saremo".

Note: Questa è la mia storia per Flofly, con l'augurio di un Buon Natale e la speranza ti possa piacere. Scriverla non è stato affatto semplice: il fluff non è molto nelle mie corde e Ted è un personaggio cui non ho mai prestato particolare attenzione, per non parlare di Tonks, che, in realtà, non era prevista e si è infilata con prepotenza in questo spaccato. Però, alla fine, è stato quasi divertente e il risultato è superiore alle mie aspettative.
Spero davvero ti possa piacere!
   
 
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