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Autore: Allen Glassred    29/12/2022    2 recensioni
DALLA MIA NEL TUO DNA
Yuri ricorda un aneddoto dell'infanzia con la sorella, Mila.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Circa quindici anni prima degli eventi, o poco meno.

 

Un ragazzo di ormai quindici anni tiene la mano di una bimba poco più piccola di lui. D’altro lato, la bimba di circa nove anni e dalla folta chioma arancione alza lo sguardo verso di lui rivolgendogli quello che, ne è certo, è il sorriso più bello che abbia mai visto. “ F… fratellone! “. Lo chiama, gli occhi ancora gonfi di lcrime. A quel semplice richiamo Yuri Silva si ridesta dai suoi pensieri, portando lo sguardo in quello della sorella minore.

 

“ Oh Mila, non piangere: sai com’è fatto nostro padre, ma in fondo lo fa per il nostro bene “. Mormora solamente anche se, in effetti pensa, forse quel giorno loro padre ha davvero esagerato con i rimproveri, sia con lui che con Mila.

 

“ No! “. Tuona la bimba, continuando a piangere. “ Papà è cattivo! Anche con te lo è stato! E io non gli voglio più bene! “. Quella frase colpisce inaspettatamente il maggiore: sa che una volta che si sarà calmata la sorellina scorderà di aver pronunciato tali parole. Anzi, probabilmente scorderà anche il litigio con il padre, più che altro è una domanda a sorgere spontanea al corvino, una domanda alla quale fino ad ora si è rifiutato di trovare una vera risposta: è vero? Loro padre li ama davvero oppure…? Il filo dei suoi pensieri è interrotto da un’idea che gli balena in mente di lì a poco e che, forse, potrebbe aiutarlo a calmare la sorella.

 

“ Che ne dici, andiamo al luna park? Te l’ho promesso un po' di tempo fa, no? “. Chiede, mentre a quelle parole Mila smette istantaneamente di piangere. Osserva il maggiore, che di rimando le fa un lieve sorriso. “ Basta però che tu smetta di piangere, intesi? “. Chiede, mentre a quelle parole la minore annuisce.

 

“ Non piangerò più! “. Assicura, per poi andare ad abbracciare forte il corvino. “ Ti voglio bene, fratellone! “. Esordisce poi, mentre lui rimane interdetto per qualche istante e solo dopo alcuni momenti mette una mano tra i folti ricci dell’altra.

 

“ Te ne voglio anche io, sorellina: non sai quanto “. Sussurra solamente il giovane, rinnovando a sé stesso il giuramento fatto anni prima alla nascita di Mila: farà di tutto per proteggerla da ogni pericolo e rendere il mondo un posto migliore, qualsiasi cosa.

 

“ Agente Yoru! Agente Yoru! “. la voce del suo superiore lo riporta alla realtà.

 

“ Ah! Mi scusi signore, ero distratto “. Per un istante entrambi osservano l’entrata del luna park, che per il più giovane è simbolo di molte, vecchie memorie.

 

“ Yoru “. Lo chiama nuovamente Tsuki, ponendogli inaspettatamente una mano sulla spalla e guardandolo intensamente. “ Vuoi che entri solo io? “. Chiede, con quella confidenza non esattamente tipica tra un superiore ed il suo sottoposto. A quelle parole il corvino rimane interdetto per qualche istante, in seguito tuttavia si riprende e sistema meglio il proprio cappello.

 

“ Se il terrorista che cerchiamo è qui, il mio dovere è stanarlo e catturarlo. Andiamo “. Fa solamente, iniziando a camminare e mentre, al tempo stesso, Tsuki riconosce il luna park dove fino a quindici anni prima Yuri e Mila andavano insieme e nel quale, ammette se ne rammarica, raramente li ha accompagnati.



Yuri ricorda un aneddoto dell'infanzia con la sorella, Mila.
   
 
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