06/01/2023
1 recensioniNote: Rating rosso, ship KenHina e OmiHina, Threesome.
Una stanza.
Una cacofonia di corpi che si riordinano stupiti, imbarazzati, i rumori che raccontano una storia cristallina; una stanza arredata in modo spartano, teatro della più recondita delle fantasie.
Fantasia che è stata già ampiamente superata dallo sguardo famelico di Hinata Shouyou, dal ginocchio che preme su quello di Sakusa, dalle mani che vagano senza territorio, e toccano, esitano sui lembi della maglietta, prima le dita che si fanno strada con un tocco leggero, poi una mano che si poggia sullo sterno, poi quello sguardo sotto cui Sakusa si sente indifeso, spogliato.
La realtà - quella in cui Kozume Kenma siede su una poltrona e osserva il suo ragazzo che si struscia su Sakusa Kiyoomi - ha superato già i confini dell'incredibile.
Sakusa non ha il tempo di soffermarsi sulle implicazioni della vicenda (l’ha già ripetuto diverse volte, Kenma ha solo annuito - solito fare silenzioso e sguardo calcolatore - e Hinata ha semplicemente usato tutta la forza compatta del suo corpo allenato per cancellare ogni inibizione residuale).
Quindi sono qui, e Hinata sussurra all’orecchio di Sakusa e Sakusa ancora non afferra la realtà tangibile, ancora non muove le sue dita. Hinata si ferma, si gira verso Kenma, quasi a chiedere conferma. Kenma scocca uno sguardo d’intesa, una voce di miele: “So che lo vuoi fare.” E Hinata si volta di nuovo verso Sakusa, gli prende la mano. Tutti i presenti hanno ancora i vestiti addosso.
La temperatura della stanza sembra farsi più soffocante. I respiri collettivi sono più tesi, quasi boccheggianti. Sakusa non riesce a togliere lo sguardo da Hinata. Hinata tocca ancora le sue mani, prima con reverenza, poi portandole alle sue labbra. Soffia sull’indice, lo passa piano sulla sua bocca, lo stringe e lo morde, lo sente andare sempre più giù. Poi il medio, uno sguardo famelico, le dita che toccano la giugulare, lo sguardo che si riempie di richieste. Sakusa sente la sua erezione che spinge nel tessuto dei jeans, intrappolata, in attesa di liberazione. Il ginocchio di Hinata lo fissa al letto.
Il tempo di allentare la cintura, tenere gli occhi fissi in quelli dell'altro - che ha ancora le sue dita nella bocca, e succhia, stringe, pretende.
La voce dolce di Kenma, profonda della sua stessa eccitazione. “Shouyou, Shouyou.” Si avvicina al letto, afferra con dolcezza la testa del suo ragazzo, posa un bacio carico di languore sulle sue labbra - quelle stesse che poco prima stavano torturano le sue dita. Kenma tira, ordina con adorazione, spinge la testa di Shouyou sull’erezione sempre più evidente - ha macchiato il boxer di cotone. Shouyou rompe ogni indugio, vuole il suo membro con uno spasimo forse più grande di quello di Sakusa. Le mani di Kenma sono sui capelli di Hinata, sussurrano parole dolci. I suoi occhi sono su Sakusa, in balia della danza che si consuma innanzi ai suoi occhi - incapace di reagire, distogliere lo sguardo.
Kenma sussurra dolcezze al suo ragazzo - “Quanto sei bravo, vedi”, si mescolano a sconcezze, - “Più a fondo, di più" -, vibrando nel suo orecchio con un sussurro quasi impercettibile.
Sakusa raggiunge il suo apice con lo sguardo fisso su Shouyou, che gli rigetta uno sguardo di sfida - lacrime di fierezza -; le mani di Kenma a tenergli la testa fissa sul suo partner.
E pensare che era tutto nato da una battuta ed una sfida; Hinata che non aveva mai nascosto la sua cotta per Kiyoomi, Kenma che non voleva altro che vederli insieme - ansimare - sotto la sua direzione.
“È il mio migliore amico.” Era stata la scusa di una Hinata imbarazzato, alle domande di Kenma.
“Perché non scoparsi il tuo migliore amico, allora.” Era stata la risposta di Kenma, che soffocava a stento il sorriso.
Il resto, era tutto contenuto in quella stanza.