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Autore: C_Totoro    18/01/2023    2 recensioni
"Rodolphus ed io abbiamo divorziato" rispose Bella con lentezza senza guardare Voldemort in viso e arrossendo ancora di più "Voleva essere libero di rifarsi una vita con la sua sgualdrinella".
Scese uno spiacevole silenzio e Bella si accorse che, ai piedi Voldemort, c'era anche Nagini. La vecchia Bathilda Bath non aveva più nessuna utilità, quindi?
"E perché mai mi staresti informando di una cosa del genere?" le chiese Voldemort con malevolo tono derisorio "Pensi forse possa interessarmi? Pensi che ora io voglia sposare te?" rise sprezzante "Sei proprio una sciocca".
Genere: Commedia, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Antonin Dolohov, Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Rabastan Lestrange, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Bellatrix/Voldemort
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Quando Bellatrix si era svegliata la mattina di Natale e aveva trovato nella sua stanza il Signore Oscuro aveva subito provato una gioia selvaggia. Erano mesi che non lo vedeva, sparito nel nulla per chissà quale esperimento magico, e nessuno aveva più avuto sue notizie. Vederlo lì, vicino a lei, proprio la mattina di Natale era stata quindi per Bella fonte di gioia immensa. Aveva quasi pensato si fosse presentato proprio per farle una sorpresa natalizia, una sorta di regalo. Chiaramente, non aveva potuto essere più in errore di così, ci mise davvero poco a capirlo, Bellatrix. 
"Padrone?" lo chiamò titubante avvicinandosi a lui con fare sottomesso. 
"Taci, Bella". 
Bellatrix corrugò le sopracciglia e incrociò le braccia risentita ma non si azzardò ad aprire di nuovo la bocca. L'Oscuro Signore era visibilmente adirato. Cosa poteva essere successo? 
"Potter. Mi è sfuggito di nuovo" rispose Voldemort alla silente domanda di Bellatrix voltandosi leggermente verso di lei per guardarla da sopra una spalla. Bellatrix sentì una furia feroce farsi strada dentro di lei: com'era possibile che Potter continuasse a sfuggire così? Era un ragazzino ottuso dagli ininfluenti poteri magici... 
"Com'è la situazione qui? Come sono stati questi mesi?" domandò Voldemort voltandosi del tutto verso Bellatrix e facendole cenno di avvicinarsi un po' di più.
"Noiosi, mio Signore, senza di voi" rispose Bella adorante. 
Voldemort le sorrise freddamente "Qualche novità?"
Bella ci pensò un po' su. Le veniva in mente solo una novità... Arrossì perché non era sicura che fosse il genere di novità che potesse interessare al suo Signore eppure... Eppure, una parte di lei era vagamente speranzosa... 
"Rodolphus ed io abbiamo divorziato" rispose Bella con lentezza senza guardare Voldemort in viso e arrossendo ancora di più "Voleva essere libero di rifarsi una vita con la sua sgualdrinella".
Scese uno spiacevole silenzio e Bella si accorse che, ai piedi Voldemort, c'era anche Nagini. La vecchia Bathilda Bath non aveva più nessuna utilità, quindi?
"E perché mai mi staresti informando di una cosa del genere?" le chiese Voldemort con malevolo tono derisorio "Pensi forse possa interessarmi? Pensi che ora io voglia sposare te?" rise sprezzante "Sei proprio una sciocca".
Il viso di Bella, prima solo imporporato, si chiazzò spiacevolmente di rosso per l'umiliazione.
Non sapeva perché gli aveva detto del divorzio con Rod.
O forse sì. Forse lo sapeva. Forse un po' sperava che il Signore Oscuro ne sarebbe stato felice... Che avrebbe voluto sigillare quella loro unione. D'altra parte, erano ormai anni che erano amanti, perché non ufficializzare la cosa?
"No, mio Signore" mentì subito distogliendo lo sguardo dai suoi spietati occhi rossi "Non mi permetterei mai di pensare una cosa del genere!" 
"Bugiarda" ribatté prontamente Voldemort sempre più cattivo "Non mentire al Signore Voldemort, Bella. Perché lui sa, sa sempre..."
Bellatrix si guardò la punta dei piedi e si strinse nello scialle che le copriva le spalle. Rimase in silenzio a fissare Nagini, un nodo nello stomaco a dirle quanto quei commenti del suo Padrone le avevano fatto male, nonostante tutto, nonostante sapesse che la sola fantasia di un matrimonio con lui era assurda. Per altro, Bellatrix non era neanche una che tenesse in modo particolare al matrimonio. Ma quando si trattava del suo Padrone...
"Piton e i Carrow stanno avendo qualche problema a Hogwarts" mormorò Bellatrix, infine, pensando che forse quella era il genere di notizia che potesse interessare di più Voldemort "I ragazzi hanno messo su una sorta di resistenza..." 
"Li stanno punendo?"
"Pare che Piton non sia così incline a usare la Cruciatus sugli studenti" rispose Bellatrix prontamente: se avesse potuto affossare Piton in qualche modo lo avrebbe sicuramente fatto "C'è qualcosa di strano nel suo comportamento, Padrone. Perché tiene così tanto agli studenti? Perché non li vuole cruciare?"
Voldemort sbuffò "Ancora con questa storia di Piton traditore? Non ti annoia, Bella, ripetere sempre le stesse cose?"
"Vi dico, Padrone, che Piton non è dalla nostra parte" insisté piano Bella, testarda. C'era qualcosa nello sguardo di Piton che non la convinceva affatto.
"Ha ucciso Silente" ribatté Voldemort avvicinandosi a Bellatrix e arpionandole i fianchi con le mani "Non è sufficiente a dimostrare lealtà? Uccidere il fondatore e il leader dell'Ordine della Fenice?" le soffiò a un centimetro dalle labbra.
Bellatrix scosse la testa avrebbe voluto ribattere con foga, esporre tutti gli indizi (piccoli è vero) che aveva notato... ma la vicinanza delle labbra del suo Signore le offuscava la mente "È un Mezzosangue... Non ci si può fidare di un Mezzosangue. Mai. In nessuna circostanza" furono le uniche parole che riuscì a mettere insieme poi, terminata la frase, non riuscì più a resistere e unì le proprie labbra con quelle di Voldemort. 
Solitamente il Signore Oscuro era piuttosto dominante nel loro rapporto. Che fosse un bacio o un amplesso vero e proprio, era sempre lui a dettare il ritmo e l'intensità, in quel momento, però, Bella si rese conto come invece le stesse lasciando libero spazio. Bellatrix approfondì il contatto, contenta, per una volta, di potergli dare un bacio appassionato come voleva lei, intrecciando le dita dietro la nuca del suo Padrone. Tuttavia, dopo qualche secondo di bacio frenetico, si rese conto che non le stava lasciando spazio per bontà d'animo quanto, piuttosto, perché Voldemort era deconcentrato, non era lì con lei in quel bacio... Stava pensando ad altro. Bellatrix interruppe immediatamente il contatto risentita come non mai. Socchiuse i suoi occhi dalle palpebre pesanti e trovò ad aspettarla gli occhi rossi di Voldemort. Sembrava pensieroso, quasi titubante. 
"Vorresti?" le chiese all'improvviso non riuscendo più a guardarla negli occhi e quindi spostando lo sguardo fuori dalla finestra. Sulle pupille di Bella sembro cadere quasi una cortina di fumo, il suo sguardo si fece vacuo: non capiva a cosa il suo Padrone si stesse riferendo. Voldemort si indispettì subito "Se te lo chiedessi - e bada bene, non te lo sto affatto chiedendo - vorresti sposarmi?" 
Bellatrix sgranò gli occhi incredula.
Sì, mille volte sì. Sempre sì. Solo sì. Nient'altro che sì. 
E tuttavia la sua bocca rimase sigillata. La stava prendendo in giro di nuovo? Non se la sentiva di dire sì solo per poi essere derisa e denigrata per il sentimento che provava. Ancora. Di nuovo. Come sempre. Non lo avrebbe sopportato. Era troppo. Quel momento di esitazione, però, parve essere già una risposta sufficiente per Voldemort che si scostò da Bellatrix impermalito "Lasciami" le ordinò con tono freddo e distaccato "Vattene" aggiunse dandole le spalle per poi iniziare a parlare in serpentese con Nagini.
Bellatrix schiuse la bocca, allibita da quel comportamento, senza capire nulla. Esitò per una frazione di secondo (d'altra parte, quella era la sua stanza, perché se ne doveva andare lei e non lui?). Poi decise che non era saggio discutere con l'Oscuro Signore in generale e, a maggior ragione, non quando era così di malumore. 
Bellatrix uscì quindi dalla stanza e scese nel salotto di Villa Malfoy pensierosa, senza aver capito un accidente di ciò che era appena successo. 
"Oh! Guardate chi si fa vedere? La donna del monte è discesa tra noi comuni mortali"
La voce di Rabastan, assorta com'era tra i suoi pensieri, la fece trasalire. Alzò lo sguardo e vide l’ex cognato svaccato sul divano in pelle di drago che faceva le parole crociate della Gazzetta del Profeta, il braccio appoggiato allo schienale del divano. Seduti sulle poltrone alla destra del divano, c'erano invece Dolohov e Lucius che giocavano a scacchi magici.
"Dove sono Cissy e Draco?" chiese subito Bella ignorando le parole di Rabastan e avvicinandosi ai tre uomini.
"Sono andati a Diagon Alley" rispose Lucius guardandola di traverso "E tu faresti meglio a vestirti" aggiunse "Non puoi andare in giro così per la Villa!"
"E chi dovrebbe impedirmelo? Tu, senza bacchetta?"
Lucius divenne color porpora ma, prima che potesse ribattere, la voce di Rabastan si fece sentire di nuovo "Dai lascialo in pace, Bella. Vieni ad aiutarmi con le parole crociate" le disse indicando lo spazio accanto a lui sul divano. 
Bella lanciò ancora un'occhiata velenosa a Lucius, fece un cenno a Tony e poi si acciambellò accanto a Rabastan che le mise subito un braccio intorno alle spalle portandosela vicina. Bellatrix appoggiò la testa sulla spalla di Rabastan inspirando il suo profumo a pieni polmoni. Col Signore Oscuro certe tenerezze erano chiaramente proibite ma Bella sentiva ogni tanto il bisogno prepotente di avere un abbraccio, di stare seduta accanto a qualcuno e sentire il cuore battere… e quello lo poteva avere solo con quello che era, da sempre, il suo migliore amico: Rabastan.
"Nove verticale, sei lettere: si trova nella pancia delle pecore"
"Bezoar" rispose annoiata Bella.
"Davvero, Lestrange, è un mistero come tu sia riuscito a prendere un M.A.G.O in Pozioni" commentò Antonin con una risatina per poi spronare il suo cavallo a fare fuori il pedone di Malfoy. 
"Dopo tutti quegli anni ad Azkaban chi si ricorda più certe cose..."
"Non parlare di Azkaban!" sbottò Lucius "Non farmici pensare..." aggiunse con un brivido di orrore.
Antonin, Bella e Rabastan si scambiarono un'occhiata poi scoppiarono a ridere "Quanto ci sei stato?" chiese Dolohov tenendosi la pancia dalle risate "Un anno? Senza Dissennatori? Facci il piacere di tacere, Lucius" aggiunse con fare minaccioso “Perché mentre tu davi da mangiare ai pavoni per quattordici anni noi siamo stati in compagnia dei Dissennatori”.
Lucius stava per ribattere ma Bellatrix lo interruppe, senza più riuscire a trattenersi. Doveva sfogarsi con qualcuno, doveva capire se stava impazzendo oppure davvero la questione era strana "È successa una cosa bizzarra, poco fa..."
"Cosa? Che mentre piangevi accarezzando il Marchio Nero la voce del Signore Oscuro ti ha detto di farla finita con i tuoi piagnistei?"
Bellatrix arrossì ma, invece di abbassare lo sguardo imbarazzata, alzò un po’ più in su il mento con fare altezzoso e si scostò un poco da Rabastan “Si dà il caso che l’Oscuro Signore sia qui”.
I tre uomini sussultarono, si guardarono intorno terrorizzati, e poi cercarono di ricomporsi “Qui?” chiese Antonin facendo guizzare lo sguardo verso la porta dalla quale era entrata Bellatrix “Quando è arrivato?”
“Non lo so…” rispose Bella stringendosi lo scialle per coprirsi meglio “Quando mi sono svegliata era già in camera mia…”
Rabastan sbuffò forte “Una bella scopata?” domandò con una strizzatina d’occhio.
“No”, rispose laconica Bella, poi arrossì “Non abbiamo… non…” s’interruppe, scosse la testa e affondò il viso tra le mani “È stato proprio strano”.
“Vuoi dirci cosa?” sbottò Antonin “Cosa è successo, per Salazar?”
“Mi ha chiesto se ci fossero novità e io…” Bellatrix si morse le labbra “Gli ho detto che ho divorziato da Rod”.
I tre uomini si scambiarono un’occhiata allibita poi scoppiarono in una fragorosa risata “Immagino che fossero proprio quelle le novità a cui si riferiva” sghignazzò Dolohov perdendo completamente interesse verso la sua partita di scacchi e girandosi per vedere Bella in viso “Ti ha cruciata?”
Bellatrix alzò un sopracciglio, poi fece un sorrisetto superiore “No, caro Tony, come sai a me non punisce mai a quel modo”.
“Privilegiata sgualdrina” sibilò Malfoy e Bellatrix gli fece una linguaccia.
“Okay, niente Cruciatus, quindi” disse Rabastan curioso di capire cosa fosse successo “Cosa ti ha detto?”
“Mi ha chiesto per quale motivo glielo stessi dicendo, se mi aspettavo che ci sposassimo… era sarcastico ed è stato molto cattivo… Mi ha fatto rimanere male, mi ha fatto stare male”.
“E io che mi lamento delle Cruciatus, ragazzi…” commentò Dolohov ironico facendo poi schioccare la lingua con fare offeso.
“Non ci vedo nulla di bizzarro in questo comportamento, però, Bella” disse Rabastan con un’alzata di spalle e girandosi verso di lei per guardarla bene in viso “Cosa ti aspettavi?”
“Infatti non è questa la cosa strana!” ribatté prontamente Bella “Dopo… abbiamo parlato di Piton, dei Carrow, di Hogwarts e poi…” arrossì “… ci siamo baciati…” lo disse quasi biascicando e Rabastan alzò le sopracciglia mordendosi le labbra per trattenersi dallo scoppiare a ridere: vedere Bella così in imbarazzo era sempre uno spasso per lui “Fatto sta che dopo lui… lui mi ha chiesto se lo vorrei”.
“Se lo vorresti?” domandò Tony “Se vorresti cosa?”
Sposarlo
Cadde il silenzio. Rabastan batté le palpebre un paio di volte, come se volesse focalizzare anche visivamente quello che Bella aveva appena terminato di dire.
“Ha detto che non me lo stava chiedendo” aggiunse velocemente Bella “Ma che… insomma voleva sapere una mia risposta”.
“Be’” iniziò lentamente Dolohov con gli occhi sgranati: fosse stato colpito da un fulmine sarebbe sembrato meno stralunato “Tu gli hai detto di sì, e lui?”
“Io non gli ho detto di sì!” sbottò bella, offesa che Antonin desse per scontato che lei si sarebbe voluta risposare.
“Come sarebbe a dire non gli hai detto di sì?” domandò Rabastan, la bocca spalancata dallo stupore. Anche Lucius la guardava come se Bella avesse appena annunciato che voleva andare dai Paciock a chiedere perdono per averli torturati.
“Non mi è piaciuto il tono con cui me l’ha chiesto” disse piano Bella.
Il tono con cui te l’ha chiesto?” ripeté Dolohov quasi urlando “Tu Bella hai dei seri problemi mentali, fattelo dire”.
“Tu non eri lì, Tony!” si difese Bella “Voleva solo sentirsi dire di sì per poi riprendere a deridermi, umiliarmi… e bada bene, di solito glielo lascio fare più che volentieri, lo so che con lui è così che vanno le cose ma…” Bella distolse lo sguardo amareggiata “In quel momento… in quel momento non volevo avere la consapevolezza di amarlo solo io…”
Rabastan scosse la testa “Bella” la chiamò facendola voltare di nuovo verso di lui “Forse non ti è chiara la dinamica della situazione. L’Oscuro Signore ti ha chiesto se vorresti sposarlo” si guardò intorno come in cerca delle parole “Salazar, fa strano solo dirlo! Ma ti rendi conto? L’Oscuro Signore? E a te non è piaciuto il suo tono! Se volevi sviolinate e anelli, mi sa che saresti dovuta rimanere con Rod”.
“Quindi gli hai detto no?” chiese Lucius, giusto perché voleva arrivare al punto della situazione.
“Non gli ho risposto” borbottò Bella “A dir la verità, non me ne ha proprio dato il tempo. Neanche il tempo di capire la domanda che mi ha cacciata dalla stanza” Bella fece una pausa “Non capisco, è stato tutto così strano… anche il bacio…era come se non fosse lì con me…” si morse le labbra “In qualche modo c’entra Piton, stavamo parlando di lui prima”.
Piton? Severus Piton?” chiese Dolohov facendo una smorfia che gli fece diventare il viso ancora più storto di quanto non fosse di solito “Ti rendi conto da sola di essere ridicola, vero, con questa questione di Piton?”
“Non capisci niente, Tony, ed è per questo che non sei più tra i favoriti dell’Oscuro Signore”.
Antonin stava per saltare su, inviperito, ma Rabastan lo anticipò “Credo solo si sia risentito che tu non gli abbia risposto subito” lo disse in modo serio, così diverso dal suo solito modo di parlare “Si aspettava un , Bella” fece una pausa “Morgana, ci sono rimasto male io che non hai detto sì!” poi aggiunse con tono cantilenante “Ma io lo so perché non hai risposto…”
Bellatrix alzò un sopracciglio, scettica “Sarebbe?”
“È perché il cognome Lestrange ti piace troppo! ‘Signora Riddle’ non suona davvero allo stesso modo… vuoi sposare me, Bella, ammettilo! Anche tua mamma supportava la nostra unione!” poi ridendo le diede un bacio a stampo sulle labbra. Bella lo ricambiò ridendo a sua volta per poi tirargli uno schiaffetto leggero sulla spalla “Sei proprio un cretino, Rab!”
Ma il viso di Rabastan, da ridanciano, si era tramutato in una maschera di terrore. Terrore puro, terrore vero. Si voltarono tutti verso la porta d’ingresso che stava fissando Rabastan e, proprio sull’uscio, c’era Lord Voldemort. I suoi occhi rossi erano fissi su Rabastan e Bellatrix. Bella pensò che, se uno sguardo avesse potuto uccidere, be’, lei e Rabastan sarebbero già stati cadaveri sul pavimento. Non lo aveva mai visto così adirato. I suoi occhi erano due fessure rosso rubino e la sua pelle sembrava essere più pallida del solito.
“Mio Signore!” esclamarono Lucius e Antonin alzandosi in piedi e facendo un inchino. Voldemort li ignorò, continuò a fissare per qualche secondo Rabastan e Bella come se avesse voluto fulminarli, poi si smaterializzò con un sonoro schiocco.
“Sono morto” esalò Rabastan afflosciandosi sul divano “Morto”.
Bellatrix non poté che concordare con lui.
 
Fu quindi col cuore pesante e pronta a tutto che Bella, quella sera, andò verso camera sua. Il Signore Oscuro non si era fatto vedere per tutta la giornata e Bellatrix si domandava che cosa avesse fatto, che cosa stesse tramando per punire lei e Rabastan. Quando arrivò nella sua stanza, tuttavia, la trovò vuota salvo poi accorgersi che c’era Nagini. Bella le riservò un’occhiataccia e Nagini alzò il muso per fissarla meglio facendo scattare la lingua fuori dalle fauci “Gli direi di sì” disse Bella a Nagini “Riferisciglielo. È un sì” borbottò lanciandosi sul letto a pancia sotto e affondando il viso nel cuscino piangendo.
Anche nei giorni seguenti, dell’Oscuro Signore non ci fu traccia. Bella si domandava dove fosse e cosa stesse facendo ma, soprattutto, se poteva azzardarsi a chiamarlo col Marchio Nero. Fu nel pomeriggio del 31 dicembre che si palesò di nuovo. Bella aveva appena finito di pranzare con i Malfoy e con Rabastan quando, entrata nella sua stanza, aveva trovato l’Oscuro Signore sdraiato sul suo letto, Nagini attorcigliata intorno alle sue spalle. Bellatrix restò ferma sull’ingresso a fissare la scena adirata per qualche minuto (certo, Nagini poteva stargli attorcigliata sulle spalle…) poi entrò chiudendo la porta con uno schiocco.
“Mio Signore” lo salutò facendo qualche passo nella sua direzione e poi chinando il capo. Sebbene in quel momento Voldemort sembrasse rilassato, Bella non si era dimenticata quello sguardo di fuoco di qualche giorno prima e non voleva di certo rischiare di adirarlo di nuovo e, conseguentemente, una morte prematura.
“Vedo che tu e il tuo ex cognato ve la state spassando” commentò Voldemort con voce atona. Bella alzò un sopracciglio. Tra tutti i commenti che si era aspettata, quello era davvero l’ultimo.
Che sia geloso?
“Siamo amici” rispose Bella stringendosi nelle spalle e lanciando di nuovo un’occhiata a Nagini “Come voi e Nagini, mio Signore” aggiunse perché proprio non riusciva a sopportare che quella creatura potesse starsene abbarbicata sulle spalle del suo Padrone mentre lei no.
“Nagini è un serpente” ribatté Voldemort in un sibilo sommesso “Rabastan un uomo” il suo viso divenne di nuovo una maschera di cera “Un uomo che ti ha baciata”.
“Stavamo solo giocando” lo difese prontamene Bella “Non mi è mai interessato Rab… e io non interesso a lui…”
“Non vuoi tornare a essere la signora Lestrange, dunque?” domandò Voldemort e Bella notò come il suo sguardo si fosse spostato a guardare la parete della stanza. Bella fece qualche passo avanti, esitò, poi decise di sedersi sul letto vicino al suo Signore, solo qualche centimetro a separarli.
“No” risposte decisa “Non ho mai avuto nessun interesse a essere la signora Lestrange, a dirla tutta” aggiunse in un borbottio, ricordandosi come fosse stata costretta a sposarsi con Rodolphus. Voldemort non rispose e Bella capì che non era convinto. Davvero era geloso di Rabastan? Come poteva pensare che lei potesse preferire Rabastan a lui, l’Oscuro Signore? Non faceva altro che vivere per lui da quando lo aveva incontrato la prima volta!
“Sarebbe un sì, mio Signore” disse Bella, capendo che aveva più bisogno lui di sentirsi dire quel sì che lei di tenerselo per sé per evitare di essere umiliata e ferita “è sempre stato un sì”.
Gli angoli della bocca di Voldemort si stiracchiarono all’insù ma Bella non lo vedeva particolarmente felice di quella risposta, anzi, se possibile, sembrava ancora più dubbioso e sospettoso “Non ti capisco, Bella”.
Nemmeno io capisco voi, mio Signore, avrebbe voluto rispondergli. Ma si morse la lingua perché certe risposte impertinenti non potevano esistere con Voldemort.
“Vi sposerei” disse Bella, giusto per chiarire “Se voi mai doveste chiedermelo, io risponderei sì” si bloccò poi distolse lo sguardo e lo portò sul copriletto lilla che Cissy aveva insistito così tanto per farle avere e che in quel momento, con Voldemort sdraiato sopra, risultava tremendamente fuori luogo “E ne sarei anche molto felice. Credo di averlo sempre desiderato, in fondo al cuore…”
“Sei proprio una stupida”.
Bellatrix chiuse gli occhi. Se lo aspettava. Si aspettava le offese, si aspettava di essere derisa per quel sentimento da deboli che si ostinava a provare. Ma le fece male comunque perché una parte di lei… una parte di lei aveva sperato sarebbe stato diverso, quella scenata di gelosia…
“Pensavo che non ci si potesse fidare dei Mezzosangue, in nessuna circostanza… mai”.
Voldemort lo disse così a bassa voce che Bella fece quasi fatica a sentirlo ma, come il suo cervello registrò quelle parole, tutto si fece più chiaro come se le fosse stato levato un incantesimo Confundus dalla testa.
“Mio Signore…” iniziò Bellatrix mortificata. Come aveva potuto essere così scema? Sono davvero stupida, ha ragione il mio Signore! Scosse la testa, è solo che quando penso a lui io non penso… non penso a un… a un Mezzosangue…
“Ma lo sono” rispose Voldemort guardandola negli occhi “E tu, come gentilmente faceva notare il tuo amichetto Lestrange, diventeresti la Signora Riddle” infuse così tanto disgusto in quel cognome che a Bella vennero i brividi. Ma a lei non importava nulla del cognome, lei sarebbe stata Bellatrix, solo Bellatrix, la sua luogotenente…  arrossì: sua moglie.
“Non diventeresti di certo la signora Voldemort. Diventeresti la Signora Riddle… quello sporco cognome da Babbano che mi hanno rifilato…” si interruppe e Bella non capì se lo fece per via della vergogna oppure se era semplicemente rabbia.
“Padrone” iniziò Bellatrix ma, non sapendo come continuare, si zittì. Le sembrava che qualsiasi parola potesse dire sarebbe potuta essere male interpretata da Voldemort.
“Potreste prendere voi il mio cognome” disse dopo un attimo di esitazione “Black”.
Volemort inclinò il capo di lato per soppesarla “Io rimango un Mezzosangue, qualunque sia il cognome che si aggiunge a Tom”.
“Ma voi siete l’Oscuro Signore!” ribatté Bella, infervorata “Me lo avete sempre detto anche voi che trascendete da certe… certe cose… Purosangue, Mezzosangue, Sanguesporco… voi siete magia pura, Padrone”.
“Magia Mezzosangue” rispose cocciuto Voldemort senza guardarla.
Bellatrix incrociò le braccia al petto, esasperata.
“Be’” disse dopo lunghi attimi di silenzio “Il mio rimane un ” si allungò verso di lui appoggiando la testa sulla sua spalla, facendo attenzione a non disturbare Nagini. Non si era mai permessa di fare nulla di simile, figurarsi, ma Voldemort in quel momento le sembrava stranamente mansueto.
“Vuoi, quindi?”
“Sì, lo voglio, sì, mille volte sì. Per sempre. ”.
 

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Dal momento che non c'è modo che questa cosa possa essere IC per Voldemort ho messo l'avvertimento OOC (perché ho una dignità, anche se non sembra). 
Comunque niente, mi sono divertita tanto a scrivere questa storia, spero possa esservi piaciuta anche se non propriamente in linea con i personaggi. Di nuovo, dovete ringraziare Black Beauty perché senza di lei non l'avrei mai pubblicata qui su EFP XD
A presto!
Clo 
  
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