• Oh Dio, se davvero mi ami, crocifiggimi sul corpo nudo e bagnato di Draco Malfoy dopo l’allenamento di Quidditch. –
• Per Merlino, Oliver fai rizzare i capelli ai guardiacaccia! –

 
Oliver alzó gli occhi al cielo, nelle risate generali, snobbando del tutto il moralismo troppo ostentato della sua migliore amica Grifondoro.
 
Oliver, Alina, Onyx, Meredith.
 
Un quartetto inseparabile, dal primo giorno ad Hogwarts.
Una Grifondoro, due Serpeverde, un Tassorosso.
Oliver, appunto.

Un insospettabile Tassorosso a dirla tutta.
 
Oliver era piú serpe delle sue amiche serpi, e forse per questo aveva sempre avuto poco a che fare con i suoi compagni di casa.
 
 
“Tralasciando i bei tempi in cui Diggory girava a petto nudo in Sala Grande amore….Ah, muoiono sempre quelli coi pettorali migliori.”
 
 
Spiritoso, dall’umorismo fine e tagliente, irrimediabilmente inappropriato e gay fino al midollo.
 
L’amico perfetto quando sei giú e vuoi un pó di gossip e malelingue per distrarti.
 
 
Meredith era la tenera Grifondoro che chiunque si immaginerebbe.
Ligia al dovere, Prefetto, poi Caposcuola.
 
Coi capelli afro sempre ordinatissimi in un severo raccolto, la divisa sempre stirata e gli occhiali tondi da dottoressa.
 
L’amica perfetta quando hai bisogno di qualcuno che ti metta in riga prima del compito di Pozioni.
 


Poi Onyx.
Anche lei come Meredith, la perfetta rappresentante della sua Casa.
In questo caso, Serpeverde.

Occhi azzurro ghiaccio, taglio corto e scuro, gonna sempre piú corta di qualche centimetro.
 
La testa fra le nuvole e le scarpe sporche sul banco.
Strafottente, e felice solo quando era su di giri ad un party.
 
L’amica perfetta se vuoi strafare e strafarti.
 

 
E poi l’ultimo componente del gruppo, c’era la nostra Alina.
Alina, è…difficile da inquadrare.
Probabilmente perché la sua non è quella che si direbbe una grande personalitá.
 
Ha un bel cervello e sa parlare di cose serie.
Ma vuole anche divertirsi e farsi pizzicare le tette come pegno per Obbligo o Veritá nel dormitorio.

Non è una gran bellezza.
Non è brutta.
Ha un bel viso ma capelli anonimi.
Delle belle gambe ma nulla che ti faccia girare il collo.
 
Alina esiste, e chi le è amica le vuole un gran bene.
Chi non lo è, probabilmente, nemmeno la conosce.
 
 
 
Cosa hanno in comune queste quattro teste gloriose?
 
Molte avventure, certo, e serate maleducate nei corridoi del castello.
Ma se c’è una cosa che davvero infiamma i loro discorsi e li fa ululare di eccitazione, state certi che c’è solo un possibile argomento.
 
Draco
Lucius
Malfoy.
 
 
Occhi di ghiaccio e viso pallido.
Petto scolpito, uniforme impeccabile.
Sportivo, arrogante, astuto.
 
Il migliore del settimo anno (dopo la Granger, ma rimaniamo su Draco).
ercatore piú sexy della storia di Hogwarts e…
 
-… giuro un toro a letto. –
- Ma se nemmeno ci hai mai scopato Onyx! –
- Credimi, nei miei sogni ci abbiamo dato dentro….e poi tendo bene le orecchie nel bagno delle ragazze, sai? –
 
 
Diceva Onyx, che passava ora a mangiarselo con gli occhi durante gli allenamenti della squadra.
A dirla tutta, la sua era pura tempesta ormonale.
 

Alina, invece, lei era convinta di esserne davvero innamorata.
Ma tipo sul serio.
 

Poteva guardarlo per ore, e il solo vederlo nei corridoi la scombussolava.
E la sua voce gli dava i brividi.
E quando passava nei corridoi quell’odore di menta e mela verde riempiva l’aria.
 
Lei e Onyx passavano ore a parlare di lui in Sala Comune, stando ben attente a non farsi sentire.
 
 
Draco Malfoy era il ragazzo dei suoi sogni.
 
 
E quando quel pomeriggio di inizio Giugno si infiló senza ritegno nel bagno dei Prefetti, non avrebbe mai potuto immaginare che quella sarebbe stata la prima volta che avrebbe finalmente parlato con lui.
 
 
Aveva i capelli raccolti male e probabilmente il trucco sceso.
 
Voleva solo affogare lo stress del compito di Trasfigurazione tra le bolle del bagno dei Prefetti, gentilmente offertele per quella sera dalla sua amica cervellona Meredith.
 
 

• Sputafuoco. – disse a voce chiara al quadro della sirena.

 

Quello si aprí ubbidiente e Alina varcó l’uscio a passo certo.
Solo per bloccarsi il secondo dopo.
 
 

• ...Oh cazzo! –
• Garbata, devo dire… -

 
La stanza era piena di vapore e si vedeva appena il bordo della vasca.
 
Ma Alina avrebbe riconosciuto quella voce anche nel buio piú totale.
Avrebbe sentito quel profumo anche con la testa sepolta nella sabbia.
 
 

• Non pensavo… -
• Si come ti pare… - rispose Draco infilandosi velocemente la t-shirt sopra il corpo ancora umido.

 
Alina non disse una parola e spostó velocemente lo sguardo.
Sentiva le guance andare a fuoco e sicuramente non era per il vapore.
 
 

• Scusa… - bisbiglió mestamente mentre Draco la superava.

 
 
Quello non diede segno di risposta.
Semplicemente lasció la stanza senza degnarla di uno sguardo.
 
Insomma, non una grande conversazione certo.
Ma Alina se la sarebbe ricordata per tutta la vita.
 
Specialmente perché in quel momento, l’Alina studentessa di Hogwarts non aveva la minima idea di quanto diverso il loro incontro successivo sarebbe stato.
 
Niente bolle e vapori profumati.
Ma rabbia, polvere e sangue secco.
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