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Autore: Allen Glassred    06/02/2023    0 recensioni
DALLA DICIOTTESIMA LUNA. ALTERNATIVA DEL FLASHBACK DEL CAPITOLO 61.
Cosa sarebbe successo, se la notte in cui Kevin ha confessato i suoi sentimenti a Juliette lei avesse ceduto? Cosa sarebbe successo se avesse ricambiato i sentimenti del fratello? Come sarebbero andate le cose?
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
- Questa storia fa parte della serie 'La diciottesima Luna '
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La giovane dalla chioma argento si guarda allo specchio, soddisfatta: sapeva pensa, che prima o poi quel vestito elegante le sarebbe tornato utile! La madre le ha sempre detto di non gettarlo, piuttosto di tenerlo nell’armadio in attesa della giusta occasione e finalmente, quel momento è giunto.

Juliette Knight osserva orgogliosa il proprio riflesso nello specchio: per la prima volta si trova bellissima e, allo stesso tempo uno spaventapasseri! “ Ah, no! “. Sbuffa sonoramente la secondogenita di Brighitte e Kyle. “ Il rossetto! Ha sbavato ovunque! “. Si lamenta, anche se di fatto il make up è perfetto. La giovane si allontana dallo specchio e traffica tra i trucchi, senza accorgersi che qualcuno la sta osservando da un pezzo, trovandola tutt’altro che uno spaventapasseri, anzi: per lui quella ragazza è la più bella che esista in tutta Veritas, in tutto il mondo. Non cambierà mai il suo pensiero anche se lui ha cercato di resistere, di opporsi, di sopprimere quei sentimenti che inizialmente riteneva abominevoli, alla fine non gli è rimasto altro da fare che accettarli e farci i conti. Ci sono certe cose pensa, che non possono essere per sempre seppellite o peggio, soppresse: torneranno sempre e più forti di prima, lui ne ha avuto la tangibile prova. Ed allora pensa il giovane dalla chioma argento, la cosa da fare è solo una: accettare quei sentimenti folli ed agire di conseguenza, anche se ciò significa avvicinarsi molto alla natura di coloro ai quali da la caccia da praticamente una vita intera. “ Dove l’ho messo? Uffa! “. Sbuffa la fanciulla, ignara di cosa stia pensando il giocane dalla chioma argento che la sta fissando da un pò di tempo, con quei disparati pensieri che corrono nella sua mente come dei corridori impazziti. Poi, una presa improvvisa sulla sua vita la fa sussultare: qualcuno l’ha abbracciata da dietro. Da prima la ragazza sussulta, in seguito la situazione cambia. Riesce a percepire l’odore di chi la sta stringendo a sé e si calma immediatamente, anche se ogni volta che accade rimane sorpresa: sin dalla nascita ha un olfatto molto sviluppato, tanto da riconoscere le persone anche solo dal loro odore. Kyle e Brighitte le hanno detto di non preoccuparsi, che questa cosa è ereditaria e che anche suo fratello Kevin riesce a farlo. E che è probabilmente un dono della famiglia Knight, per ciò non c’è davvero nulla da temere. Questo lo sa, ma ogni volta ne rimane colpita ed inconsciamente, pensa che questo l’avvicina ai vampiri e la fa essere simile a loro. Rassicurata nel capire chi la sta abbracciando, Juliette sorride lievemente per poi posare una mano su quella dell’altro giovane. “ Oh, ma che sorpresa: ecco il mio fratellone preferito, nonché l’unico “. Scherza un po' la cacciatrice, mentre lui non accenna a mollare la presa sulla sua vita.

“ Cosa sta facendo la mia sorellina preferita, nonché l’unica? “. Chiede semplicemente il maggiore, ridendo lievemente a quel modo tutto loro di appellarsi. A quella domanda Juliette arrossisce lievemente: in effetti pensa, non ha mai parlato a Kevin di questa cosa e men che meno di colui con il quale, da un po' di tempo sta uscendo. Ha sempre temuto la sua reazione, ha sempre avuto una grande soggezione del fratello maggiore ma sa anche di dovergli parlare: o ora o mai più.

“ Beh, ecco… credo tu lo debba sapere da me… “. Mormora solamente l’erede di Brighitte e Kyle, mentre a quell’introduzione Kevin drizza immediatamente le orecchie, percependo in oltre l’odore lieve di paura provenire da lei.

“ Cos’è questa paura che provi? Qualcuno ti ha fatto qualcosa? Chi devo uccidere? “. Chiede, mentre la ragazza si affretta a spiegare prima che realmente il fratello raduni i suoi Hunters ed uccida qualcuno.

“ No, no! Niente di tutto ciò “. Lo rassicura, prendendo le sue mani nelle proprie e mentre lui sembrerebbe rilassarsi alle sue parole, seppur il campanello d’allarme non si sia ancora spento in lui. Un rilassamento che infatti, non dura a lungo. “ Sto uscendo con un ragazzo, lo conosci anche tu. È il tuo amico, Haruka Perry “. Fa semplicemente e tutto d’un fiato la ragazza, mentre per un istante teme che il fratello voglia mozzarle il fiato tanto la stringe forte. Eppure pensa al tempo stesso Juliette, una sorta di peso si è tolto dal suo stomaco: aver confessato la verità al fratello le ha tolto un cruccio che si teneva dentro da quando, qualche tempo prima, ha iniziato a frequentare l’erede di Amalia Perry: Haruka.

“ Cosa?? “. Chiede decisamente poco felice il maggiore, interrompendo bruscamente i suoi pensieri e mentre quella reazione spiazza un po' la minore: beh pensa, si aspettava che Kevin si innervosisse. Eppure, cos’è quella collera che inizia  fiutare? Quella collera che non ha nulla a che fare con il senso innato di protezione che ogni fratello dovrebbe provare per la sorella, comunque.

“ Kevin, mi stai facendo male… “. Commenta solamente lei, cercando di smorzare la tensione. Ma nemmeno a quelle parole lui non pare avere la minima idea di liberarla da quella presa che se possibile, aumenta ancor più di prima.

“ Ti ha dato di volta il cervello?! Juliette! “. Grida l’argento, mentre lei non può fare a meno di spalancare gli occhi shoccata. “ Sei solo una ragazzina, come puoi pretendere di uscire con un uomo? “. Chiede ancora, bruciando d’ira alla sola idea che la sorella, la sua sorellina, stringa un legame con un uomo che non sia lui. Che un altro uomo possa sfiorarla, che un altro uomo possa toccarla, baciare quelle labbra che lo hanno quasi fatto impazzire seppur non abbia mai potuto nemmeno sfiorarle con le proprie, possedere quel corpo che invece, lui pensa, dovrebbe essere solo lui a possedere per primo ed ultimo. “ Dimmi: che diavolo avete fatto voi due?! A che punto vi siete spinti?! “. Chiede, mentre lei lo guarda decisamente sconcertata a quelle domande così personali. “ Non dirmi che… che avete fatto qualcosa di irrimediabile, già ai primi incontri! “. Si irrita ancor più di prima lui, bruciando di collera alla sola idea che Juliette abbia dato la sua purezza a quello che fino a ieri ha considerato suo amico, mentre la sorella scuote il capo completamente rossa in viso.

“ Ho quasi diciotto anni, credo invece di essere abbastanza adulta per decidere per me stessa! Si può sapere che ti prende, tutto un tratto? “. Chiede la giovane donna, senza rispondere alle domande imbarazzanti dell’altro. Ma quelle parole non fanno altro che far infuriare maggiormente Kevin che, senza preavviso e con decisamente poca delicatezza la fa volgere verso di lui, intrappolandola di fatto tra sé ed il mobile della specchiera.

“ Cosa mi prende?! Mi dici che esci con un uomo, più grande di te per giunta, e mi chiedi cosa mi prende?! Credi che il fatto che Haruka sia mio amico sistemi tutto quanto?! È così?! “. Chiede alterato lui, afferrandola per le spalle e scuotendola lievemente. “ E magari, ora ti aspetti che ti dica che mi sta bene e che ti dia la mia benedizione?! “. Continua, mentre i sentimenti che prova dirompono in lui come un fiume in piena: non riuscirebbe più a trattenerli, nemmeno se volesse. Ma dopo tutto pensa, nemmeno desidera più nasconderli.

“ Fratello… “. Mormora solamente lei, sentendo un nodo formarsi nella sua gola: avrebbe voglia di piangere, ma non lo fa: lei è una cacciatrice, lei è la fiera figlia di Kyle e Brighitte Knight! Non può permettersi di piangere come una bambina, non ora. Eppure le risulta veramente difficile, malgrado questi suoi pensieri e queste sue convinzioni. È la prima volta che litiga con suo fratello, la cosa non le piace, la turba ed allo stesso tempo non comprende le ragioni: lui ed Haruka sono amici, si conoscono o da una vita. Che male c’è dunque, se lei lo frequenta? “ Si può sapere cosa ti sta succedendo?! qual’è il problema?! “. Grida a sua volta la giovane Knight, afferrando il maggiore per la camicia con entrambe le mani. “ Conosci Haruka da una vita, cosa ci sarebbe di male se ci frequentassimo e magari, nascesse qualcosa tra noi? “. Chiede, ma quelle parole mandano ancor più in bestia il maggiore: cosa ci sarebbe di male, chiede? Davvero pensa, Juliette non lo ha ancora capito? Ride lievemente e nervoso, mentre lei non riesce a comprendere cosa ci sia ora da ridere, in un simile frangente.

“ O sei molto tonta o molto stupida, sorella mia “. Commenta quasi acido l’argento, guardandola con il ghigno di chi sa di aver ferito ma che non se ne pente, come avesse restituito il colpo, come volesse far provare a lei ciò che ha provato lui quando gli ha parlato del suo pseudo fidanzato. A quelle parole Juliette non molla la presa sulla camicia dell’altro, mentre lui le afferra i polsi quasi con violenza e la obbliga a farlo di lì a poco. “ Non te ne sei accorta, davvero? “. Continua, facendola voltare ed indietreggiare lentamente, senza liberarle i polsi dalla sua presa ferrea. “ Non ti sei mai accorta di come ti guardavo? Non ti sei mai accorta di quanto mi alterassi, quando con mamma e papà progettavi le tue nozze con qualcuno che non ero io? Quel fantomatico principe azzurro che sognavi sin da bambina, ma che non ero io?! Non ti sei mai accorta, di quanto vedendoti crescere il mio sguardo sia cambiato?! Di come non ti vedessi più come solo una sorella, ma come una vera donna?! Non ti sei mai accorta di quanto mi sia dovuto sforzare, standoti lontano mentre crescevi ed il tuo corpo cambiava da quello di una bambina a quello di una donna, per evitare di saltarti addosso in quello stesso istante?! “. Sbrocca, mentre lei sente l’intero corpo ghiacciarsi sul posto, tanto da non riuscire neanche a fare la cosa più semplice: liberarsi dalla presa del fratello ed andarsene.

“ Cosa stai dicendo?! Siamo fratello e sorella, come fai a parlare così?! “. Sbrocca ad un certo punto, mentre finalmente la sua voce fa ritorno seppur il suo corpo rimanga ancora immobilizzato. A quelle parole tuttavia, lui non riesce più a controllarsi.

“ Si! Si, siamo fratello e sorella, e allora?! “. Grida, facendola indietreggiare ulteriormente ed allo stesso tempo sbiancare in volto: come sarebbe pensa, chi se ne importa? No, pensa: no! Ha capito senza dubbio male, si sta sbagliando. Deve essere così. “ Io ti amo! Ti amo nel modo dei vampiri, ti amo come solo loro sanno amare! Ti amo in quel modo assoluto e bestiale, non mi interessa se sei sangue del mio sangue così come non interessa a loro! “. Grida, spingendola sul letto e, dato le sta ancora tenendo i polsi immobilizzati finendo per cadere sopra di lei, lasciandola esterrefatta ed incapace di reagire: solo le lacrime iniziano a pungere gli occhi della fanciulla. “ Non avrei mai permesso che sposassi Kaname Hikari ed ora non permetterò che sposi Haruka, non mi importa se è uno dei prossimi capifamiglia e nemmeno se è il mio migliore amico! “. Sentenzia, mentre un bagliore blu passa per la prima volta nei suoi occhi di ghiaccio: la sua collera, i suoi forti sentimenti stanno riportando a galla ciò che lui e la sorella sono realmente. Nemmeno mille incantesimi o sigilli potrebbero resistere a questo.

“ K… Kevin… “. Cerca di farlo ragionare lei, vanamente: lui non pare nemmeno volerla ascoltare.

“ Ti amo, ma questo non dovrebbe sorprenderti: se la mamma ed Ivonne Lunettes non avessero soppresso i nostri poteri, se fossimo cresciuti con nostro padre… con il nostro vero padre, allora ci avrebbero anche promessi sposi. Saresti stata destinata a me, ad essere mia moglie. Non ci hai mai pensato, da quando i nostri genitori ci hanno confessato la verità? Perchè io invece, io non faccio altro che pensare a questo! “. Fa semplicemente, mentre alcune lacrime tentano di scendere dagli occhi chiari di lei, mentre ricorda la shoccante verità appresa solo pochi giorni prima dai genitori: lei e Kevin sono i figli di Vanitas Lunettes, precedente re di Veritas, e di Brighite Knight, ma la donna li ha allontanati da palazzo e dal padre e, insieme ad Ivonne Lunettes soppresse la loro natura di vampiri e diede loro il suo cognome, sposando Kyle che, per amore, decise di accettare i due bambini come fossero i suoi. Seppur lo sapesse: un morso o una fortissima emozione avrebbero potuto spezzare il sigillo. A quelle parole, Juliette si riprende solo di lì a poco e scuote il capo.

“ Per me, siamo e saremo sempre solo i figli di Kyle. l’uomo che ci ha amati e cresciuti, nostro padre! Noi siamo umani, siamo Hunters! Questo è tutto e quello che hai detto non ha il minimo senso! Noi due non siamo vampiri! “. Si ostina la ragazza, mentre lui stringe i suoi polsi così forte che, per un momento lei teme voglia spezzarglieli.

“ Ma lo siamo! “. Grida alterato, per poi riprendere parola di lì a poco. “ Che ci piaccia o meno, nelle nostre vene scorre il sangue dei Lunettes e, se le cose fossero andate diversamente, forse io e te saremmo re e regina di Veritas ora! Questa è la verità! “. Continua, stanco di reprimere ciò che prova: può parlare pensa, può gridare quanto vuole. I suoi genitori sono in missione, in casa ci sono solo lui e la sorella. “ Perchè non ammetti la realtà? Perché sopprimi ciò che provi per me? Ti farai solo del male, Juliette… “. Mormora semplicemente l’argento: infatti, oltre all’udito fuori dal comune a lui è rimasta la capacità di fiutare le emozioni degli altri, oltre ad avvertirle dallo scorrere del loro sangue. Non sa che forse, anche alla sorella è rimasta la stessa capacità seppur in quantità ridotta. A quelle parole lei sgrana gli occhi sconvolta, mentre lui avvicina lentamente il viso a quello di lei. “ Lascia che ti aiuti io: andrà bene, non preoccuparti “. Continua, mentre per un momento lei non capisce dove esattamente voglia andare a parare lui. “ Lascia che sia tuo fratello a pensare a tutto… “. Conclude il discorso il maggiore, per poi posare le labbra su quelle coperte di rossetto di lei: quelle labbra che ha a lungo desiderato baciare pensa, ora sono finalmente sue. E non solo: la sorella non sembrerebbe opporre resistenza, seppur non stia nemmeno ricambiando. Ed il motivo è semplice: è sotto shock. Non si sarebbe mai aspettata in vita sua, che suo fratello la baciasse e, ancor più non si sarebbe mai aspettata di provare ciò che invece sente. Da prima chiude gli occhi, ed in quel momento anche lui sente di non doversi più trattenere: il bacio si fa ben più passionale nel giro di un istante, ma è in quel momento che, come risvegliata da una sorta di sogno la figlia minore di Kyle e Brighitte interrompe violentemente il contatto, spingendo Kevin lontano da sé e con le lacrime che ora scendono incontrollate dagli occhi: ora, veramente il rossetto sulle sue labbra è sbavato ma, questa volta a lei non sembra neanche interessare. Porta entrambe le mani alla bocca, mentre lui riprende parola di lì a poco. “ Lo vedi? Anche tu provi lo stesso, altrimenti mi avresti respinto subito “. Fa semplicemente l’erede di Kyle e Brighitte, o meglio di Vanitas e Brighitte. Vanitosa Lunettes, al quale ora sta davvero assomigliando in modo impressionante. Accarezza lentamente il viso di lei, che a quel tocco rabbrividisce.

“ Smettila! Smettila! Non capisco cosa ti prende, tutto un tratto! Non capisco perchè ti comporti così! Sono tua sorella, se anche fosse vero che provi qualcosa per me, devi dimenticartene! “. Continua determinata la giovane dalla chioma argento, mentre a quelle parole lui afferra nuovamente i suoi polsi, immobilizzandola ancora una volta tra sè ed il materasso.

“ Tu hai ricambiato! Hai ricambiato quel bacio, Juliette: non negarlo, quello che provo io lo stai provando anche tu “. Continua, mentre lei avvampa a quelle parole: è vero. Che lei lo voglia o meno, quando Kevin l’ha baciata avrebbe potuto respingerlo subito ma non lo ha fatto. Ha ricambiato quel bacio, in un modo in cui solo i vampiri sarebbero capace: in quel modo bestiale ed assoluto, con quei sentimenti che solo loro potrebbero mai provare per un consanguineo.

“ Anche se l’ho fatto, dobbiamo dimenticare tutto ciò: come ti ho detto, io sto uscendo con un altro! E siamo fratello e sorella: un motivo più che sufficiente per reprimere tutto ciò! “. Fa semplicemente la fanciulla, mentre a quelle parole lui punta nuovamente lo sguardo in quello di lei.

“ Stai pensando troppo…”. Sussurra solamente il maggiore, sembrando quasi ignorare le parole della minore. Senza che lei se ne renda conto, qualcosa la fa sussultare: Kevin non sembra nemmeno volerla ascoltare e, come se la sorella non avesse nemmeno parlato le scosta i capelli dal collo, che le bacia lentamente. “ Stai pensando troppo, Juliette cara: le tue parole sono contraddette dal tuo corpo “. Sentenzia, mentre lei avvampa: quasi non si è resa conto del sospiro di approvazione che è sfuggito dalle sue labbra a quei baci, ma lui si. Kevin se n’è accorto eccome e questo non fa altro che incentivarlo maggiormente.

“ Te l’ho detto, è… “. Ma lui la ferma di colpo: la morde. Le morde il collo, seppur ovviamente non abbia zanne e quindi non esca sangue. Presa alla sprovvista, la figlia di Brighitte si lascia sfuggire un gemito di sorpresa mentre lui non si stacca dal suo collo. Solo di lì a poco lo fa, mentre sogghigna notando il segno violaceo lasciato su di esso. “ Che fai…? “. Mormora solamente la minore, mentre lui sogghigna compiaciuto.

“ Sto marchiando la mia donna, no? Credo sia normale “. Fa orgoglioso, mentre lei avvampa violentemente a quelle sue parole. L’ha definita la sua donna: per la prima volta, Kevin non l’ha definita la sua sorellina ma la sua donna. E la cosa che più la sconcerta non è questa, quanto il fatto che non le dia fastidio! La sola cosa che le da fastidio invece, è di non riuscire a contenere le emozioni che stanno dirompendo in lei come un fiume in piena e che ora sta straripando. Quelle emozioni delle quali non si è mai resa conto e che inconsciamente, ha sempre tenuto imbrigliate.

“ La tua… la tua che? “. Chiede solamente, rossissima in viso e mentre lui non accenna a voler mollare la presa sui suoi polsi.

“ La mia sola ed unica donna “. Precisa, mentre i loro sguardi parlano per loro ed esprimono più di mille parole.

“ Kevin, io… “. Sussurra ora lei, nemmeno troppo convinta. A quelle parole lui non perde il contatto visivo, per poi andare ad osservare il rossetto ormai sbavato sulle labbra della sorella.

“ Te l’ho detto, stai pensando troppo. Lasciati solo andare e rilassati: ci penserà tuo fratello a te, non preoccuparti “. Sentenzia risoluto, mentre lei avvampa maggiormente. “ Dopo tutto, sono o non sono il maggiore? Il mio compito è farti stare bene, no? “. Continua, mentre a quelle parole lei percepisce qualcosa di anomalo in lei: i sentimenti a lungo imbrigliati sono sfuggiti al suo controllo e la stanno sopraffacendo. Non parla, ma il suo sguardo vale più di mille parole: le sue guance arrossate, quegli occhi che chiedono solo di avere un altro bacio ancora, ed un altro ancora, fino a perdere il conto.

“ Se sarà uno sbaglio, allora saremo in due a commetterlo “. Mormora solamente la ragazza, quasi scordando di trovarsi di fronte a suo fratello e non ad un ragazzo comune. E questo è come una sorta di consenso per Kevin: sente di poter mettere da parte ogni remora, sente ce anche lei è pronta ad ammettere ciò che lui già sa che prova. Sente di poter osare di più, sente che in quella notte di luna blu, la donna che ama sarà finalmente sua. Anche se probabilmente, sarà la prima ed unica volta. Una sola notte che tuttavia, potrebbe portare inattesi risvolti.



Cosa sarebbe successo, se la notte in cui Kevin ha confessato i suoi sentimenti a Juliette lei avesse ceduto? Cosa sarebbe successo se avesse ricambiato i sentimenti del fratello? Come sarebbero andate le cose? 
   
 
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