Anime & Manga > Capitan Harlock
Segui la storia  |       
Autore: Alexander33    25/02/2023    2 recensioni
Una trappola intessuta dalla regina più spietata che mai, decisa ad usare un’arma insolita per battere il suo acerrimo nemico. L’odio si mescolerà all’amore con la complicità di un personaggio inedito.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harlock, Raflesia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Phebe era tornata e portava notizie.

 

«Harlock non è sceso dalla nave, ma ha  mandato in giro i suoi uomini:  non durerà a lungo. Domani deve vedersi con l’umano, quel contrabbandiere amico suo… sarà costretto ad uscire, non puó delegare nessuno. E quasi certamente finiranno qui a bere, è un ritrovo abituale per lui e la sua ciurma. Il proprietario del locale ce l’ha assicurato quando lo abbiamo affittato…» 

 

«Sei sicura? Altrimenti sarebbe un bel problema!»

 

«Stia tranquilla, i nostri informatori sono sempre attendibili.»

 

Alcyone era sollevata e al contempo ansiosa. Phebe era nuovamente uscita nel pomeriggio per tenere sott’occhio l’Arcadia, chi ne entrava e usciva. 

 

La giornata passó lentamente: il locale apriva al crepuscolo.

Poco prima dell’ora di apertura Phebe rientró trafelata.

 

«Harlock e parte della ciurma stanno venendo qui. Tutto come da copione. Principessa, adesso tocca a te.»




 

Finalmente Alcyone potè vedere da vicino per la prima volta il famoso e odiatissimo capitano Harlock, e scoprì che quel che si diceva in giro non rispondeva a verità. Harlock non era semplicemente un bell’uomo, come le aveva detto Raflesia: era incredibilmente bello. E lo sfregio, che Alcyone immaginava come marchio volgare, da galeotto,  rendeva il volto del pirata ancora più affascinante, conferendogli un’aria da misteriosa canaglia.

 

“Anche se spesso, le brave bambine finiscono sempre per innamorarsi dei cattivi ragazzi” pensó Alcyone, osservandolo.

“Ma sempre un rozzo e volgare bastardo rimani” concluse dentro di sè, gelida.

 

Harlock era anche altissimo, ma per nulla impacciato o goffo nei movimenti: al contrario, le movenze fluide ed eleganti le ricordarono l'incedere armonioso di un felino.

 

L’osservava attentamente, mentre puliva e riordinava i bicchieri dietro il bancone del bar.

Harlock sembrava invece non averla notata, mentre il giovane ufficiale che era con lui non le toglieva gli occhi di dosso.

Se la stava letteralmente mangiando, tant’è che l’istinto l’avrebbe portata a redarguire duramente il ragazzo, ricordandogli le buone maniere.

 

Infatti si avvicinó al bancone con un sorriso da ebete.

 

«Ciao… non ti ho mai vista qui…»

 

«Sono nuova… cosa ti servo?»

 

«Io sono Tadashi… e quelli laggiù» indicó il tavolo accanto alla finestra «sono i miei compagni…»

 

Alcyone vide un tavolo da otto occupato, oltre che da Harlock, anche da un uomo panciuto con gli occhiali, uno di mezza età, tre ragazzi troppo giovani per trovarsi lì, l’unica donna una bella bionda che aveva circa la sua età. Una bella brigata. 

 

Alcyone gli tese la mano, sfoderando un sorriso in grado di infiammare un ghiacciolo.

 

«Io sono Jordan, piacere.»

 

Tadashi le prese la mano mentre si era perso nell’azzurro profondo dei suoi occhi, imbambolato.

 

«Hem… scusa… cosa vi posso portare?»

 

Tadashi si riscosse, conscio di aver fatto la figura dell’imbranato, in imbarazzo

 

«whisky, di quello buono… e una bottiglia di vino rosso… quella è per il nostro capitano…»

 

«È quello li? Quello con la benda sull’occhio?»

 

«Sì, è lui…»

 

«Dimmi… mi sbaglio, o è il famoso capitano Harlock? Il pirata?»

 

«Già, è proprio lui…» l’interesse mostrato da Alcyone per il capitano l’aveva smontato. 

 

Alcyone ebbe un’idea e decise di buttarcisi, perché altro non le veniva proprio in mente.

 

Si morse un labbro e con tono languido, da gatta che fa le fusa ritenne giusto precisare

 

«Accidenti… certo che sarebbe un’esperienza veramente unica… passare la notte col pirata più famoso della galassia..»

 

Intanto aveva preparato il vassoio con le bottiglie da portare al tavolo.

 

«vi porto da bere. Senti… adesso che vado al tavolo… me lo presenteresti?» Lo disse sbattendo le lunghe ciglia.

 

«Come no?» ormai era abituato: a quasi tutte le donne faceva questo effetto.

 

Quando Alcyone si avvicinó al tavolo, Harlock era impegnato in una conversazione con l’uomo panciuto.

Appoggió il vassoio con bottiglie e bicchieri, mentre Tadashi faceva le presentazioni.

 

«Capitano, lei è Jordan… ha sentito tanto parlare di te e vuole conoscerti…»

 

Harlock si voltó per guardare in viso la ragazza, soffermó lo sguardo per meno di un secondo, disse un laconico «piacere» e continuó a rivolgere la sua attenzione a Yattaran.

 

Lo sguardo ambrato di Harlock si posó su di lei ed ebbe un fremito, il carisma dell’uomo era di una forza prorompente, la mise subito a disagio.

Quando si accorse di essere stata quasi totalmente ignorata ne restò sgomenta.

Non disse una parola, lasció sul tavolo le bottiglie e tornó dietro il bancone con la coda tra le gambe.

 

Tadashi rimase sorpreso «perché l’hai trattata così?»

 

«Già! Perché?!» volle sapere Kei «è una bellissima ragazza… non ne sei lusingato?»

 

Harlock fece un mezzo sorriso tirato

«le prede troppo facili non mi interessano…»

 

«ma come hai fatto a…» balbettó Tadashi 

 

«ho i suoi occhi addosso da quando siamo entrati…»

 

«La fama ti precede…» osservó Kei.

 

«Capitano non te la tirare troppo! Quella è una sventola! Ma quando la ritrovi una bellezza simile? Io un giro me lo farei anche subito. Sotto quell’abito deve esserci il paradiso…» Sbottó Yattaran.

 

«Tu ti faresti qualsiasi essere che respiri…» Osservó Kei, e le risate si levarono fragorose.

 

«Ha ragione Yattaran!» intervenne un giovane pirata «Capitano, fai amicizia con la ragazza… poi ci racconti come è andata.»

 

«Ora basta! Siamo qui per bere non per cercare sesso facile»

 

«non te la sai proprio godere la vita. Che ingiustizia! Avessi il tuo fisico la castigherei come si deve a quella bella bambolina…» borbottó Yattaran.

 

Tadashi fece di no con la testa «quella non è una che va con tutti… è merce rara. Non te la mollerebbe nemmeno tra un milione di anni…»

 

«Abbiamo finito di parlare della cameriera? Forza, passami la bottiglia, ha argomenti migliori dei vostri…» Con questa frase Harlock pose fine alla discussione.


Intanto Alcyone osservava, infuriata e con l’orgoglio ferito.

 

Quello zoticone l’aveva ignorata, nemmeno era riuscito a salutarla decentemente! Incredibile! Non le era mai successo prima!



 

Andó a rifugiarsi in camera: Raflesia doveva essere aggiornata.

«Mia regina, quel rozzo corsaro non mi degna di uno sguardo! Mi guarda come fossi il vetro di una finestra… Evidentemente a lui piacciono le donne volgari, le prostitute…» arricció il delicato piccolo naso, come se stesse sentendo un odore disgustoso «e io dovrei fare finta di interessarmi a lui?»

 

«Stai calma! Come si vede che non conosci gli uomini! Ti ha notata eccome!»

 

Raflesia aveva assistito a tutta la scena, tramite la piccola telecamera che Alcyone aveva nascosta sul gioiello appeso alla catenina intorno al collo. E non le era sfuggito il lampo nell’occhio di Harlock quando aveva osservato la cugina.

 

«Crea il presupposto per metterti nella situazione in cui tu debba avere bisogno del suo aiuto! Ad Harlock piace soccorrere fanciulle in pericolo… »

 

«Parli bene! Non ci sei tu qui! Come faccio…»

 

«Con tutti gli ubriaconi bavosi che entrano lì dentro, non farai fatica a farti mettere le mani addosso… e vedrai Harlock accorrere in tuo aiuto. Alcyone, non sbagliare! Se non porti a termine questo compito ti posso assicurare che rimpiangerai di essere venuta al mondo!»

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Capitan Harlock / Vai alla pagina dell'autore: Alexander33