Prima del
racconto è necessaria una cosa! ù_ù Metto un vestito
da sera da 1400 euro (tanto è fantasia ù_ù) e busso alla porta di SilverLexxy,
aspetto che si stacchi dal pc, apra la finestra ed inizio a suonarle una
serenata per dirle: graaaaaaaaaazie!!! Mi hai aiutata
un casino in questa fic *___* ti lovvo!
Ne vale davvero la pena?
Ancora un
petalo scende lentamente, unendosi agli altri in terra.
Mi ha sempre affascinato questa rosa. Uno dopo l’altro, i suoi petali cadono scandendo
la fine del giorno, fino a lasciare il fiore spoglio, ma appena l’ultimo tocca
il suolo, la rosa si ricompone per ricominciare da capo. Inoltre, ogni notte
che passo qui mi ricorda quanto il mattino si avvicini, prima che io riesca a
prendere sonno.
Ormai ciò che faccio… ciò che sono, non è più un segreto per nessuno tra i
nostri, ma ancora la maggior parte non riesce a capacitarsene.
Come il più schivo, distaccato e freddo Mangiamorte
sia diventato una puttana.
Oh, ma io non sono questo, non lo sono mai stato. Neanche Lucius
riesce a comprendere, l’ho capito oggi, quando con il suo solito sguardo
canzonatorio è venuto a chiedere: “Ne vale davvero la pena, Sev?”
Dicono che Lord Voldemort sia il male, un essere senza sentimenti, un
mostro. No, non lo è affatto. Se davvero non fosse in grado di provare
emozioni, se non fosse umano, neppure sarebbe in grado di provare gioia per le
vittorie, rabbia per le sconfitte, tristezza ripensando al passato. No, Il
Signore Oscuro è in grado di provare emozioni. Non sarà mai una persona dolce,
come non lo sono io, come molti di noi non saranno più in grado di essere dopo
tutto ciò che hanno fatto e visto, ma è in grado di sentire qualcosa dietro
tutto l’odio e la follia che lo governano. Nagini non
sarebbe qui con noi altrimenti, non gli sarebbe sempre accanto dato che non è
necessario.
Mi stringo più forte a lui senza neanche accorgermene. Il suo viso pallido
illuminato dalla luna ha un che di inquietante, ma invece di spaventarmi mi fa
sorridere. Forse è pazzia anche la mia, i fumi delle pozioni dopo tutti questi
anni mi avranno liquefatto il cervello, ma per la prima volta dopo decenni,
finalmente sono in pace con me stesso. Non me ne frega niente di tradire tutti
quelli che hanno creduto in me, non mi importa del parere di chi mi circonda,
non temo la morte. Ora non più.
Lo guardo svegliarsi lentamente, rendersi conto che è mattina e posare lo
sguardo su di me.
Non una parola. Si avvicina e preme le sue labbra fredde contro le mie.
“Dovresti essere in grado di prepararti una pozione per dormire o le tue
capacità sono sopravvalutate?” Non mi offendo, lo conosco. Non sono in terra ad
urlare, nessuna maledizione, quindi non ho fatto nulla che gli dispiaccia, non
è realmente seccato.
“Ne sono in grado, ma non avevo voglia di dormire” rispondo pacatamente.
“Se la tua stanchezza causerà problemi al lavoro che devi fare, sarà peggio per
te”.
Ecco, ora il mio carattere inizia a farsi sentire.
“Vero. Forse
sarebbe meglio se non rimanessi più qui la notte.” Faccio per alzarmi ed
andarmene, ma mi prende per un braccio facendomi ricadere a letto. Mi blocca,
salendo a cavalcioni sul mio torace.
“Snape, desideri così tanto una punizione
quest’oggi?” Non so spiegare quanto mi elettrizzi portarlo fino al punto in cui
neppure io so se finirò agonizzante o meno.
“Desidero ciò che desiderate voi, mio Signore” Mi osserva divertito ed
avvicinando il volto al mio, scende sfiorandomi fino ad arrivare al collo e… morde. Il dolore e l’eccitazione mi annebbiano.
“Non… Non è divertente!” Non lo vedo, ma sono sicuro
che ha fatto uscire sangue, mi rimarrà il segno per giorni, accidenti.
“E chi mai voleva essere divertente? Muoviti, devi andare. Oh, e… Snape?”
“Sì?”
“Metti vestiti che lascino il collo scoperto”
Ora sono stupito realmente.
“Come, prego?”
“Hai capito. Non ho motivo di punirti fisicamente, anche perché non so
fino a che punto ti dispiacerebbe, ma
saperti imbarazzato per tutta la giornata, mentre l’intera scuola saprà dei
tuoi divertimenti privati, eviterà di lasciarmi annoiato mentre elaborerò piani
per la guerra.”
Bene… sono sconcertato, oltraggiato, disgustato. Non
lo farò, assolutamente.
“Gli studenti mi tormenterebbero per…”
“Per un paio di settimane al massimo. Non pensi che l’omicidio di Silente li
distoglierà dalla cosa? Io non faccio mosse azzardate, non dimenticarlo mai.”
Non la spunterò, lo so già. In fondo è questa l’adrenalina che volevo. Odierò
questa cosa, ma l’idea che potrei non farlo, eppure lo farò perché è un suo
desiderio mi fa contorcere lo stomaco.
“Come volete”
Mi vesto velocemente mostrandomi stizzito e faccio per uscire.
“Severus” Mi volto a guardarlo.
“Sì?” mi osserva con un’espressione così seria da farmi rabbrividire.
“Fai attenzione”
“…Sì”
Mi chiudo la porta alle spalle e… sorrido. Faccio
regolarmente sesso con Lord Voldemort, si diverte
evidentemente a prendersi gioco di me, ma allo stesso tempo ed a modo suo ci
tiene. Non ho bisogno che me lo dica. Lo vedo dal fatto di essere l’unico nel
suo letto, dalle schermaglie al mattino ed oggi dal suo “Fai attenzione” che mi
ha fatto perdere un battito.
L’essere umano è preda dei sentimenti, ma questi non lo rendono necessariamente
debole, se non se ne nasconde possono anzi renderlo più forte. Io ora mi sento
pronto a tutto, ad uccidere, a mentire. Pronto a vivere.
“Ne vale davvero la pena, Sev?”
“Sì, Lucius. Assolutamente”
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Natale.