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Autore: lmpaoli94    03/03/2023    1 recensioni
Un castello maestoso. Una scuola di magia dove alcuni di loro combatteranno per i loro ideali e cercheranno di essere i più forti agli occhi degli altri.
Alcuni di loro cercheranno di trovare l'amore.
Ma trovare il fatidico “E vissero per sempre felici e contenti”, non sarà facile.
Che cosa succederebbe se alcuni dei loro professori potessero togliere di mezzo i loro stessi alunni nel mistero più profondo dove il senso della magia verrà messo a dura prova.
Ci saranno molti protagonisti ma anche tanti antagonisti.
Un unico universo dove il destino verrà sancito grazie ad un diploma.
Chi diventerà il cavaliere della magia tra gli uomini?
E chi sarà tra le donne la principessa della magia?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jane stava lì a fissare i due amanti con sguardo serio e sconvolto.
Vedere un suo professore con una sua compagna la rendeva disgustata e alquanto interdetta.
< Jane, non è come sembra. >
< Signorina, sì può sapere che cosa stava cercando nel mio ufficio? >
< Io? N – niente. >
< Allora perchè è entrata senza bussare? >
< Io non avrei mai cfreduto di trovare lei e la mia compagna di studi in atteggiamenti intimi! >
Quasimodo fissava la giovane studente con sguardo senza emozioni, senza pensare a cosa fosse successo dopo se il segreto fosse portato alla luce grazie a tali prove.
< Signorina Jane, cosa sta pensando di fare? >
< Come scusi? >
< Ci ha scoperto. E devo dire che il segreto che lega me ed Esmeralda è durato meno di quello che io potessi credere. Ma Merlino non può perdere tempo in tale scandalo. Anche perchè il nostro amore risale da troppo tempo. Un tempo che ha mutato le nostre vite e che ci ha spinto a ritrovarsi nonostante le vicissitudini. >
< Io non vi farei mai del male, né tanto meno spifferare il vostro segreto. Insomma, perchè dovrei rovinarvi? >
< Perchè c'è molta gente che vorrebbe il mio male e quello della mia amata. A cominciare da Frollo. >
< Il famigerato mago nero. Non ho mai avuto la possibilità d'incontrarlo, purtroppo. >
< E ti auguro di non farlo mai, ragazzina. È troppo pericoloso. >
< La mia voglia di scoprire le vite di questa scuola mi spingerà oltre la paura. E poi quell'uomo non ha ancora avuto il coraggio di uccidere nessuno. >
< Jane, e se tu fossi la prima? >
< Non lo sarà mai. Te lo assicuro. >
Prendendo le cose per cui era giunta nell'ufficio del professor Quasimodo, Jane si divertiva a favoleggiare nella sua mente in cerca di storie improbabili e di amori veri, scoprendo anche misteri che legavano il castello.
Una sorta di sentinella femmina, una dote divisa da Tarzan.
< Ci sono molti individui che possono scovarvi, ragazzi miei. Quindi vi direi di stare molto accorti. >
< Grazie Jane, ma lo sappiamo bene anche noi > rispose Quasimodo con sorriso finto.
< Allora perchè fate di tutto per essere scoperti? Il vostro amore non è del vostro stesso avviso. Non riuscite a stare attenti. È molto più forte di voi. >
< Non so perchè, Ma Jane ha ragione > replicò Esmeralda alquanto preoccupata.
< Esmeralda, ti prego. >
< Non possiamo amarci in questo luogo. È troppo pericoloso per noi. >
< Quindi vorresti interrompere la nostra storia d'amore per delle futili preoccupazioni? >
< Quasi, tu non capisci. >
< Esme, sono passati tanti anni dopo che ci siamo rivisti... E non voglio aspettare altro tempo per poter stare insieme a te. >
< Non ci sono alternative, Quasi. Dobbiamo prenderci una pausa. >
Sentendo quelle parole, a Quasimodo sembrò crollare il mondo addosso.
Vedere riconquistata la sua amata e in solo poco tempo vederla fuggire sotto i suoi occhi, rendevano la sua esistenza bruciante e maledetta.
> Io non ti abbandonerò mai, Quasimodo. Rimarrò per sempre vicino a te. In ogni momento mi sentirò legata a te. >
< Ma se non potrò averti... >
< Non potrai avermi qui, Quasi. Solo alcuni mesi e finito l'anno scolastico... >
< Va bene. Sei stata abbastanza chiara. >
Rimettendo in ordine le sue scartoffie, Quasimodo non aveva intenzione di vedere più nessuno.
< Quasi, mi disapiace. Davvero. >
< Ora lasciatemi da solo. Vi prego. >
< Sei forse arrabbiato con me? >
< Non ha importanza. Il nostro legame non ha più importanza per noi. >
< Professore, Esmeralda ha solo detto... >
< Fai silenzio pugnalatrice alle spalle o ti metto un brutto voto sul registro. >
< Con quali motivazioni, mi scusi. >
< Con quelle che vorrò io. E adesso vattene. >
Senza capire la reale situazione che si stava creando, Jane sapeva in fondo al suo cuore di aver fatto solo il bene della giovane coppia, evitandogli guai futuri.
< Andiamocene, Jane. Quasimodo ha bisogno di riflettere. >
Le parole di Esmeralda furono come se gli avesse sbattuto la porta in faccia.
Una porta che non si sarebbe mai più aperta e che il dolore e la rabbia andavano ben oltre ka sua lucidità.
Prendendo tutto quello che gli capitava tra le mani e buttarlo a terra come gesto di stizza, Quasimodo non poté più trattenere le lacrime di quell'amore troppo pericoloso per rimanere unito.

 

 

Jane non riusciva in nessun modo a farsi gli affari suoi in quella scuola in cui i legami tra gli studenti andavano a rafforzarsi ogni giorno che passava.
Voleva sapere tutto di tutti, senza preoccuparsi di quello che sarebbe successo.
I suoi occhi indiscreti lasciavano un modo preciso per accantonare i suoi studi per concentrarsi su tutte le curiosità.
Non aveva più dormito per cercare di trovare quelle verità nascoste, mettendo in pericolo anche la sua salute.
Nessuno cercò di fargli cambiare idea in un mondo chiuso nei suoi sentimenti di quelle mura scolastiche.
Ma se i segreti più celati mostravano il suo volto durante la notte, seguire uno dei tanti studenti sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
Giunta quasi in cima alla torre del castello, vide Gastone in compagnia del professor Tremotino che stavano parlando con una figura nascosta nell'ombra.
Una figura che poteva essere innocua visto la flebile voce che emanava verso quei due individui.
“Allora i traditori della scuola sono loro. Chi lo avrebbe mai detto?!
Per vedere quella figura nitida.
Quella figura nascosta dal buio, Jane si avvicinò troppo.
E quando il silenzio avvolse il resto di quel buio, ritrovarsi dinanzi Gastone fu come se la sua condanna a morte avesse bussato alla sua porta.

 

 

Jane non sapeva cosa dire e rimanere dinanzi a quello sguardo truce del giovane ragazzo non la faceva sentire a suo agio.
< Ciao, Gastone. Credo di essermi persa. >
< Fin quassù^ come hai fatto a finirci? Nessun alunno sa di questo posto. >

< Ma tu sì, Gastone. Perchè tu ne sei a conoscenza? >
< Non credi di essere nella posizione di non fare domande? >
< Scusami, ma è più forte di me... Volevo solo sapere che cosa stavi facendo nel cuore della notte. Tutto qui. >
< Tutto qui? Ti rendi conto di esserti messa in pericolo? >
< Gastone, cosa sta succedendo? >

La voce di frollo fu perentoria e per Jane non ci sarebbero state alcune vie di fuga.
< Con chi stai parlando? >

< Con una ragazza che non doveva essere assolutamente qui. >
Mentre lo sguardo glaciale dell'uomo ioncrociò quello di una ragazzina indifesa, Jane non osò pronunciare parola.
< Perchè questa ragazzina ignobile è giunta fin qui nel nostro nascondiglio? Forse perchè voleva conoscere cosa vuol dire morire. >
< Mio Signore, non credo che sia una buona idea uccidere. >

< Taci, Gastone. Non sei nella posizione di prendere decisioni... Anzi, credo invece che sarai la persona adatta per farmi vedere la tua fedeltà a me. Dopo aver reclutato nel nostro gruppo due nuovi giovani talenti come Hans e Kristoff, credo che sarai ben lieto di sapere la tua vera responsabilità. >
Gastone non avrebbe mai pensato di spingersi a tanto e che la follia di un uomo riverso nella sua profonda rabbia potesse esplodere in qualsiasi momento.
< Mio Signore, non sono la persona più adatta... >
< Invece lo sei. La ragazzina non potrà andare da nessuna parte se tu la uccidi subito. Altrimenti il gioco potrebbe diventare più interessante, ma più snervante per quanto riguarda te. >
< Non riesco a capire. >
< Se deciderai di lasciarla in vita, la ragazzina potrà fuggire. A quel punto dovrò prendere in pugno questa situazione e fermarla. Dopo quel dannato cavaliere, non posso immaginare un'altra figura che riesce a salvarsi in maniera miracolosa. Non lo potrei permettere. Quindi, la mocciosa è condannata a morte malgrado quello che succeda. Mi dispiace davvero tanto. >
L'ironia che Frollo scatenò dinanzi quella ragazza, non lasciarono nessuna via di fuga a Jane.
La paura e lo spavento si impadronirono dei suoi sentimenti, mentre le lacrime cominciarono a sgorgare sul suo volto.
< E' inutile piangere. Dovevi pensarci prima fece Frollo bloccandogli ogni possibile via di fuga < Per te è finita. >
Ma ora toccava a Gastone manovrare quella sorte che Frollo aveva deciso per lei.
Mentre gli occhi andavano ad incrociare quelli di Jane, Gastone tirò furoi la sua bacchetta puntandola addosso a lei.
< Gastone, ti prego. Non farlo. >
< La pietà + solo per gli ingenui e per i deboli. Uccidila! Ora! >
Gastone non poteva indietreggiare sotto quel volere.
Le sue mani e le sue intenzioni erano legate a quel futuro diventato dannato anche troppo per lui.
< Addio, Jane. Avada Kedavra! >
Una sorte di luce verde e di potenza inaudita attraversò il corpo di una ragazzina che era morta a causa della troppa curiosità.
E mentre il mondo magico sarebbe stato scosso da quella visione, la maledizione senza perdono non sarebbe passata inosservata.
Una ragazzina morta dinanzi agli occhi di un preside.
Un preside che non riusciva a credere a quello che aveva dinanzi, tranne che un tradimento impunito che aveva assoluto bisogno di una vendetta.
< Gastone e Tremotino. Dovevo immaginarlo. >
< Sono scelte di vita, Merlino. Non è colpa mia se alcuni della tua squadra hanno deciso il loro destino. >
Ma nel mentre Merlino non perdeva di vista il trio del male, Hans e Kristoff si erano smaterializzati in tempo per tornare nei loro dormitori e continuare a fare quelle spie che Frollo aveva bisogno.
E mentre quel buio e quell'odio era diventato più tenebroso che mai, Tremotino disarmò Merlino con un incantesimo prima che il Preside potesse attaccarli.
< Tre contro uno. Non è corretto. >
< Caro Merlino, per me sarebbe un grande onore poterti distruggere questa notte. Ma ho bisogno di recuperare tutta la mia magia per essere al tuo livello. E ora che il tuo controllo della scuola si sta sgretolando ogni giorno che passa, direi che la riuscita del mio piano sarà più rapida di quello che credi. Addio... per il momento. >
E mentre Frollo, Gastone e Tremotino scomparirono sotto gli occhi di Merlino, quest'ultimo rimase tutta la notte ad abbracciare il corpo di Jane, pentendosi per non aver protetto tutti coloro che abitavano quella scuola, trasformando Agrap in un luogo insicuro e pericoloso.

   
 
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