Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Helena Hufflepuff    13/03/2023    0 recensioni
Estate 1991: è il momento che Harry Potter venga a conoscenza della sua identità e di Hogwarts, ma Minerva McGranitt sa che i Dursley non accetteranno mai il destino di quel ragazzino di cui negano addirittura l'esistenza. Solo un grand'uomo può portare a termine questa missione impossibile.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Famiglia Dursley, Minerva McGranitt, Rubeus Hagrid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mission impossible


Il sole inondò Hogwarts con la forza che soltanto il mese di luglio può infondergli. I corridoi erano silenziosi, in attesa che i ragazzi tornassero a far echeggiare i loro schiamazzi con l’inizio di settembre. Il professor Silente era partito per un qualche viaggio accademico, tre quarti dei professori se ne erano andati chi dai loro parenti, chi a fare ricerche in giro per il mondo, chi ancora a ricaricare le batterie in qualche landa remota dimenticata da tutti i santi del paradiso. Ma c'era qualcuno che camminava con passo spedito per i lunghi corridoi sgombri.

Zuccotti di zucca” disse in tono solenne una donna davanti ad un altrettanto solenne gargoyle di pietra, che all’udire quella parola – doppiamente stramba in bocca a quella donna severa, e con quel tono poi… - saltò di lato rivelando delle scale a chiocciola mobili. Salì e si fece trasportare, finché non arrivò ad una porta di legno scuro. Afferrò la maniglia ed entrò.

Minerva McGranitt si guardò attorno. Era presto, e quasi tutti i presidi di Hogwarts dormivano beatamente nei loro quadri. Un po’ si vergognava a presentarsi con una veste leggera, degli zoccoli di legno e i capelli corvini raccolti alla bell’e meglio in una treccia un po’ sghemba nell’Ufficio del Preside di Hogwarts, ma quell’anno era particolarmente elettrizzata a dover compilare le lettere d’ammissione ad Hogwarts, e per una volta dell'aspetto trasandato non le importava. Prese il grosso libro della Piuma Magica, che riportava i nomi di tutta la gioventù magica delle Isole Britanniche, e cominciò da dove aveva terminato l’anno prima.

Una delle prime lettere che si trovò a redigere fu per Hermione Jean Granger, dell’Oxfordshire. A lato del suo nome, la piccola sigla MB, muggle born, indicava che avrebbe dovuto mandare qualcuno a dare a quella giovane ignara del suo destino e ai suoi genitori tutte le indicazioni necessarie per fare la conoscenza di un mondo a loro estraneo. Quasi quasi ci andava lei stessa, dato che quell’anno non aveva mai messo il naso fuori dai confini di Hogwarts. Se lo ripropose e, dopo aver posto il sigillo di ceralacca, la mise in parte per consegnarla brevi manu: meglio evitare fastidiosi fraintendimenti.

I nomi venivano spuntati con regolarità, con un ritmo spaventosamente cadenzato. Solo di tanto in tanto la vicepreside si lasciava andare a qualche commento a fior di labbra, se conosceva qualche parente del ragazzo, o cercando di individuare chi poteva occuparsi dei Nati Babbani, che però non erano poi tantissimi, o almeno non più del solito.

… Susan Amelia Bones… conosceva sua zia Amelia, una gran brava persona di cui adorava il senso pratico…

… Ernest Urquart Macmillan… la professoressa Sprite conosceva suo padre, un odioso pallone gonfiato: c'era da sperare che il figlio avesse preso dalla madre…

 Ronald Bilius Weasley… tenendo conto che i gemelli erano due pesti, doveva solo sperare che non ne fosse degno compare di scorribande… ma neanche così impagliato come Percy… ma un altro bravo ragazzo come Bill non potevano farlo in casa Weasley? Va be’, al massimo si sarebbe rifatta l’anno dopo con la piccola Ginevra…

… Draco Lucius Malfoy… solo il cognome le metteva i brividi…

… Neville Frank Paciock… ragazzo sfortunato; Augusta aveva il suo bel daffare nonostante la sua età, ma la professoressa sentiva che nonostante tutto quel giovane aveva del potenziale…

Ma al nome successivo si fermò, la penna a mezz’aria.

Harry James Potter.

Nonostante non ci fosse la MB accanto a quel nome, Minerva McGranitt sapeva due cose: che con ogni probabilità quel ragazzino non sapeva nulla della sua vera identità, e che doveva occuparsene lei: quella famiglia Dursley era intrattabile, e dubitava che gli altri avrebbero avuto il sangue freddo necessario per convincere loro che Harry doveva andare ad Hogwarts senza desiderare di mollare un bel ceffone a quel grassone di Vernon Dursley. Non appena formulò questi pensieri, quasi si vergognò di averli formulati. D’accordo che quel Babbano dalla mente ristretta era un essere spregevole, ma non era da lei esprimere giudizi così caustici sulla gente.

Certo non poteva mandare chiunque: sì, ogni professore di Hogwarts sarebbe stato onorato di poter introdurre Il Ragazzo Che È Sopravvissuto nel mondo magico, ma il problema Dursley, che negava persino che esistesse un Harry Potter in casa sua, non era facilmente aggirabile. Serviva una terapia d’urto, perché quella sembrava una di quelle che i babbani chiamavano Mission impossible.

Erano dieci anni che Minerva spiava la sua crescita da lontano, anche grazie ai contatti con Arabella Figg, sperando e pregando che magari Petunia in un raptus di pazzia dicesse tutto al figlio di Lily e James Potter. Purtroppo il lieto evento non era ancora arrivato, il che voleva dire una cosa sola: bisognava agire e prendere in mano la situazione.

Inviò una prima lettera, e attese: chissà che magari fosse maturata. Ma non arrivò nessun riscontro, e allora mandò più lettere, e ancora e ancora, ma quegli ottusi dei Dursley non reagivano in altro modo che non fosse scappare. Quando scoprì che erano scappati addirittura in una baracca su uno scoglio, decise che era arrivato il momento di un’azione drastica. Ne parlò a Silente in una lettera, e non appena lui arrivò, la soluzione per quel problema apparve così ovvia che la vicepreside si domandò come mai non ci fosse arrivata subito.

“Professor Silente, professoressa McGranitt, mi ci avete chiamato?” Grande e grosso, con quella barba arruffata e gli occhi porcini, Rubeus Hagrid poteva mettere paura a chiunque. Naturalmente sia Minerva che Silente sapevano che era buono come il pane, ma i Dursley no. Se volevano un pezzo grosso per avvalorare la scuola di Hogwarts, be’, sarebbero stati accontentati!

“Sì, questa lettera deve essere recapitata ad Harry Potter, e questo è l’indirizzo” le disse la McGranitt.

Ad Hagrid vennero gli occhi lucidi: “Ma io mica lo so se sono adatto. Non mi muovo bene con quei paroloni che usate voi professori… e se poi pensano che sia una scuola per svitati?”

“Hagrid, innanzi tutto non sei uno svitato, tutt’altro: la tua opera come guardiacaccia è encomiabile. E poi credimi, a quelle teste di legno non servono discorsi pomposi, ma una bella lavata di capo, e tu hai un aspetto molto… persuasivo”

“D’accordo, ma ci pensa? Mi sembra ieri che lo portavo dagli zii, mi stava tutto in una mano, era una cosina da niente! E adesso… già ad Hogwarts! Ma… ce la farà?”

“Con te al suo fianco, non ho dubbi. Vai, e fa’ in modo che arrivi qui sano a salvo il primo di settembre, intesi?”

“Sì, sì, professoressa… Professor Silente, i miei ossequi” disse lui dirigendosi alla porta.

“Ah, un’ultima cosa, Hagrid” aggiunse Silente.

“Dica, professor Silente” disse lui, bloccandosi con la manona sulla maniglia.

“Il tuo ombrello rosa… non aver paura ad usarlo!” disse il preside con un occhiolino appena percettibile.

Il tempo passò, il primo di settembre arrivò anche ad Hogwarts e con esso tutti gli studenti che avrebbero animato tutto l’anno scolastico che era alle porte. Quando Minerva McGranitt vide nelle file un ragazzo mingherlino, incredibilmente simile a James Potter ma con gli occhi di Lily Evans, capì che Hagrid era proprio adatto alle missioni impossibili. Sorrise compiaciuta dell’ottima scelta fatta.

“Benvenuti ad Hogwarts…”

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Helena Hufflepuff