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Autore: Bombay    13/03/2023    2 recensioni
Dal testo: - Keiji svoltò l’angolo e rimase fermo appena dietro al muro, quando anche l’altro uomo girò esclamò “Perché mi stai seguendo?” -
Challenge: “Spring Bingo” organizzata dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Spring Bingo!'
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Dubbi, sorprese, certezze

Challenge: “Spring Bingo” organizzata dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom

Prompt:

1. A è impegnato a preparare a B una festa a sorpresa, ma B si convince che A lo tradisca. B convince C a pedinare A. di Risa-chan

2. Se non avessi più te... di Chiara Tiozzo

3. Google Maps di Trachemys Legg0ereQueer

4. “L’onniscienza non è un mio dono” di Elena Altamura

5. Un nuovo taglio di capelli, celeste intenso e nausee (tutto un prompt) di Gi Weasley

 

Genere: romantico, comico

Tipo: one shot

Raccolta: Spring Bingo!

Personaggi: Kotaro Bokuto, Tetsuro Kuroo, Keiji Akaashi

Coppia: yaoi

Rating: PG, verde

Avvertimenti: fluff

PoV: terza persona

Spoiler: sì, post time skip

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

 

Dubbi, sorprese, certezze

 

L’uomo si massaggiò le tempie sospirando piano, cercando di mantenere la calma, conosceva Bokuto da anni, erano migliori amici anzi il loro rapporto andava oltre, erano praticamente fratelli, ma questo non impedì a Kuroo di sbottare infastidito davanti all’imponente giocatore dei Black Jackal che se ne stava rannicchiato sulla sedia, davanti alla scrivania dell’ufficio, rattrappito ed in attesa come se fosse stato convocato dal preside a scuola.

“Sei serio, bro?” lo apostrofò aspramente vendendolo annuire con forza.

“Te l’ho detto si comporta in modo strano, se gli faccio delle domande dirette dissimula, è spesso distratto e l’altro giorno quando sono entrato nel suo studio ha buttato qualcosa nel cassetto e lo ha chiuso di botto”

Tetsuro sospirò una volta di più, effettivamente dal racconto di Bokuto era un comportamento inusuale per Akaashi, ma da lì ad essere allarmato tanto da andare in orario di lavoro nel suo ufficio per parlargliene gli sembrava esagerato.

“E sei giunto ad una tua conclusione?” lo sollecitò.

“Beh ecco…” borbottò imbarazzato “Secondo Miya mi tradisce”

Kuroo sbatté le palpebre un paio di volte assimilando quella nuova informazione “Miya?”

“Sì ho detto le stesse cose a Tsum-Tsum e secondo lui… mi tradisce”

L’organizzatore scoppiò a ridere di gusto “Per favore Kou, chiudiamola qui, ti rendi conto delle cavolate che stai dicendo?”

L’atleta si mosse a disagio sulla sedia, era davvero afflitto e triste e Tetsuro non lo vedeva così da anni, prima che potesse aggiungere altro, Bokuto riprese a parlare: “Ma lo hai visto, bro, ha un nuovo taglio di capelli e quel maglioncino celeste intenso, santo cielo ho la nausea solo a pensarci”

Kuroo sospirò scuotendo la testa, Bokuto era proprio andato del tutto “Kou, Akaashi si è solo tagliato i capelli come facciamo tutti periodicamente, il parrucchiere glieli ha tagliati un po’ più corti del solito” iniziò e si chiese una volta di più quando avrebbe esaurito la sua pazienza.

“Per il maglione, Keiji ha sempre utilizzato capi nelle varie sfumature di blu e azzurro non mi pare una novità; è il suo colore preferito e si intona ai suoi occhi” proseguì, ma Bokuto scosse con forza la testa “In quanto alla nausea sta venendo anche a me a sentire il mucchio di scemenze che ti se messo in testa” tentò di farlo ragionare, ma Bokuto si sporse in avanti posando i gomiti sul legno scuro della scrivania e con fare cospiratore gli propose: “Potresti pedinarlo per me e vedere che combina?”

“Stai scherzando, vero?” domandò, ma dall’espressione seria ed accigliata che aveva l’amico capì che no, non stava scherzando.

“Ho provato a vedere se riuscivo a seguire i suoi spostamenti con Google Maps” aggiunse mortalmente serio.

“Non ci posso credere” sospirò lasciandosi andare sullo schienale della poltrona.

“Hai presente come fanno nei film… com’è che si dice?”

“Triangolare”

“Esatto!”

Kuroo non sapeva se essere affranto o sconvolto, di una cosa era certo: la prima volta che vedeva Miya doveva assolutamente dirgliene quattro, non aveva idea delle paranoie che si stava facendo Bokuto per una semplice battuta.

“Per favore” lo pregò con quello sguardo che lo fregava sempre e Tetsuro si ritrovò ad annuire.

“E come dovrei fare secondo te?”

“Non lo so sei tu che sai tutto e sei pieno di risorse”

L’onniscienza non è un mio dono” si schernì grattandosi la testa, non c’era verso quando c’era di mezzo Bokuto lui cercava sempre una soluzione e lo avrebbe aiutato anche quella volta.

 

***

 

Keiji svoltò l’angolo e rimase fermo appena dietro al muro, quando anche l’altro uomo girò esclamò “Perché mi stai seguendo?”

A Kuroo per poco non venne un infarto, non si era aspettato che Akaashi si fosse accorto di lui.

“È una storia lunga, vieni ti offro un caffè” propose avviandosi alla caffetteria più vicina.

 

Akaashi sorseggiava il suo the verde ascoltando il racconto di Tetsuro, mise giù il bicchiere e scosse il capo.

“E tu, invece di chiamarmi, lo hai assecondato” sentenziò facendosi indietro sulla sedia “Non so chi tra i due sia più stupido” sbuffò, ma non sembrava arrabbiato.

Kuroo incassò il colpo senza ribattere bevve un sorso di caffè e chiese: “Vuoi dirmi che sta succedendo allora?”

“Beh una cosa è certa non lo tradisco” lo tranquillizzò sorridendo e Kuroo annuì “Su questo non avevo il minimo dubbio”

“Sto organizzando una festa a sorpresa per il suo compleanno, visto che compie trent’anni” spiegò e vide gli occhi di Kuroo allargarsi per lo stupore.

“Non te lo detto, perché tu e lui, beh lo sai…” disse con un gesto eloquente della mano “Siete culo e camicia, alla fine ti avrebbe estorto qualche informazione”

“So mantenere i segreti…”

Keiji reclinò il viso guardandolo intensamente con un tenero sorriso.

“Va bene, va bene, con Kotaro faccio fatica”

“Guarda cosa ti ha convinto a fare” rise Keiji finendo di bere il proprio the.

 

***

 

La festa che Akaashi aveva organizzato per lui lo aveva lasciato senza parole e lo aveva commosso fino alle lacrime, era stato uno stupido a sospettare di lui.

“Vieni dentro, Kou, fa freddo” lo chiamò Keiji dalla soglia del ristorante.

“Guarda che cielo stellato questa notte” mormorò mentre Akaashi lo affiancava “Anche se la stella più splendente è qui al mio fianco”

Nonostante stessero insieme da molti anni, Keiji arrossì a quelle parole sincere e piene di affetto.

“Scusami, Keiji se ho dubitato di te ma… se non avessi più te… non so come farei”

Akaashi lo abbracciò posandogli un lieve bacio sulle labbra fredde “Sono qui Kotaro, tu sei la mia casa, la mia famiglia, il mio tutto”

Lo schiacciatore gli prese il viso tra le mani e lo baciò con passione, assaporando quella bocca calda come se fosse la prima volta.

Kuroo li guardava dalla vetrata del locale sorridendo, quei due erano semplicemente perfetti insieme.

L’uomo si volse, arrotolandosi le maniche della camicia, voltandosi verso un biondo alzatore “Miya posso parlarti un secondo?” chiese e Atsumu non seppe perché, ma il sorrisetto mefistofelico che piegava le labbra dell’uomo lo inquietò parecchio.

 

---

Note dell’Autrice

Quinta storia della challenge e con questa faccio Bingo!!!

Grazie a tutti/e per i bellissimi prompt!!!

Grazie per chi ha letto fino a qui e ha voglia di dire la sua.

A presto

Bombay

   
 
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