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Autore: Djehuty    14/03/2023    1 recensioni
Warning! Spoilers (per chi non abbia terminato la serie). Ambientato dopo il finale della 15esima stagione.
Trama: Dean è in paradiso e sente la mancanza di Castiel allora decide di rivolgergli una preghiera. (Destiel)
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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XV

Quando Dean tornò in salone aveva l'aria assente, quasi meditabonda e le sopracciglia contratte.

Castiel lo seguì con lo sguardo mentre si sedeva teso sul divano e accendeva la tv, con la bottiglia di birra in una mano.

Si chiese se fosse il caso di parlargli, ma non voleva infastidirlo. Sapeva che quando era di cattivo umore tendeva a isolarsi guardando qualche horror.

Dunque abbassò le palpebre e decise di andare in camera sua a immergersi nella lettura di qualche libro per passare il tempo ed evitare di angosciarsi.

Arrivò in stanza e chiuse la porta. Si sedette sul letto e riprese la lettura del Necronomicon, domandandosi cosa spinga un individuo a pregare il demonio su un talismano saccheggiato da una tomba mentre i mastini infernali lo braccavano.

Richiuse il libro e considerò che gli esseri umani a volte erano davvero strani. Facevano cose del tutto incomprensibili.

Come Dean davanti a Bobby poco prima.

Si decise in quel momento: gli avrebbe parlato. Magari Dean si era tranquillizzato nel frattempo.

Lo raggiunse in salone e si sedette con grazia accanto a lui, che gli aveva rivolto solo una rapida occhiata.

“Dean…”

Cominciò.

Il cacciatore abbassò il volume e si voltò a guardarlo con aria provata.

“Volevo parlarti.”

Dean distolse lo sguardo e spense la tv.

“Cosa c'è?”

Chiese, chinandosi in avanti e poggiando i gomiti sulle ginocchia.

“Prima… perché non volevi tenermi per mano, davanti a Bobby?”

Domandò preoccupato.

Dean inarcò le sopracciglia e aprì la bocca. Dopo un po' rispose:

“Bè, è difficile da spiegare. Ok, Cass. Diciamo che ci sono cose che possiamo fare tra di noi e altre che non possiamo fare in pubblico.”

Castiel non ne comprendeva la ragione.

“Ma perché? Ho visto persone tenersi la mano mentre passeggiavano per strada.”

Dean alzò un sopracciglio e anche gli occhi al cielo, stirando le labbra.

“Come dicevo, è difficile da spiegare. Diciamo che…non mi sento a mio agio a far vedere a tutti certi nostri comportamenti. Ci serve il nostro spazio personale, capish?”

Castiel annuì senza convinzione.

Dean lo scrutò per un po', poi aggiunse:

“C'è qualcos'altro che ti turba?”

Castiel avrebbe voluto chiedere a Dean che cosa provasse per lui. Ma sapeva già la risposta: affetto. E gli andava bene così. L'importante era poterlo amare.

“No, sono a posto.”

Mentì Castiel cercando di suonare convincente.

“Ok.”

Passarono diversi minuti e poi il cacciatore parlò di nuovo:

“Domani vado a trovare i miei. Vieni anche tu?”

Castiel gli rivolse un sorriso dolce, entusiasta all'idea.

“Mi farebbe molto piacere.”

  
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