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Autore: fenris    21/03/2023    2 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La balena su cui Salem era giunta ad Atlas guardava famelica la città volante. Pur essendo priva di occhi, dal modo in cui muoveva le fauci erano ben chiari i suoi piani per le numerose file di soldati e Cacciatori che si erano stesi davanti alla città, capeggiati da Iskandar e Lancillotto.

 

Vomitò una gigantesca pozza di catrame, dal cui si generarono migliaia di Grimm. Beowulf, Creep, Ursa e innumerevoli altre razze sguazzarono dalla pozza, snidando le zanne e sputando sbuffi elementali, ruggendo all'unisono.

 

Ruby e compagni sfoderarono a loro volta le armi, accendendo le Auree in un immenso arcobaleno che si fuse alle energie degli altri componenti dell'armata in un'immensa indefinibile sfumatura.

 

“ AVANTI!”, gridò infine Iskandar, lanciando in avanti il suo carro. Le sue truppe avanzarono il più velocemente possibile, facendo già cantare le armi o lanciando potenti incantesimi che si abbatterono sui primi Grimm in una brutale orchestra di movimenti.

 

Quando i due eserciti si scontrarono corpo a corpo, l'impatto fu avvertito fin nell'atmosfera. Ogni forma di disciplina fu dimenticata per la semplice furia. Sia gli apprendisti Cacciatori che i veterani mulinarono le armi come non avevano mai fatto prima, bruciando alla massima intensità il loro prana mentre nelle file dietro i soldati svuotavano un caricatore dopo l'altro.

 

Il team RWBY proseguiva avvolto dai glifi di Weiss, la sua pallida fronte ricoperta di sudore mentre continuava a spostare i simboli attaccati per difendere, attaccare o supportare.

 

Jaune e compagni proseguivano nascosti dalla semblance di Ren, meno rapidi delle colleghe ma non meno devastanti, la semblance del loro leader un faro in quell'oceano nero.

 

SESP, SSSN, CVFY, gli Ace Ops e tutte le altre squadre che erano sopravvissute agli ultimi assalti di Salem( inclusi Emerald e Mercury, che non si stavano risparmiando) stavano mettendo a frutta l'atmosfera maturata negli ultimi anni, sfoderando un trucco dopo l'altro col semplice scopo di guadagnare tempo per l'incantesimo di teletrasporto.

 

L'avanzata sembrò bloccarsi quando la balena vomitò l'ennesimo Grimm, un autentico titano. Aveva l'aspetto di un enorme Bk, coperto di placche osse sul petto e sulle braccia, come fossero guantoni da boxer, la bocca una chiostra di zanne.

 

Improvvisamente, decine di spuntoni avvolte in aloni elementali bloccarono alcuni Grimm o formarono difese attorno ai difensori. Sopra uno di essi apparve una familiare figura in armatura, con lunghi capelli biondo cenere e orecchie da pipistrello, che muoveva la lancia a dirigere le sue creazioni.

 

“ Scusate il ritardo.”, disse l'antico Voivoda, bloccando un Grimm dalle sembianze draconiche con la sua semblance, permettendo ai sottoposti di massacrarlo per lui. Poco distante, Atlanta sparava frecce a raffica, assieme a parole di incitamento verso le truppe di Menagerie.

 

“ Lieto di vederti, Vlad.”, disse allegro il capo dell'esercito, menando un pugno ad un Ursa.

 

“ Mamma!”, esclamò Pyrrha, felicissima di rivedere Atlanta. Allo stesso tempo, numerose figure in nero con maschero bianche apparvero nascoste tra un Grimm e l'altro, sgozzandoli o sforandoli a suon di proiettili. Tra di loro svettavano King Hassan e i suoi luogotenenti, un vortice di pura distruzione in mezzo all'orda di Grimm in netto contrasto con la loro fama di sicari.

“ BOSS!”, esclamarono Emil e Sun all'unisono, lieti di rivedere il loro mentore. Questi apparve davanti a loro in uno sbuffo di fiamme azzurre, chinandosi per prendere i due ragazzi per le spalle.

 

“ Sono molto fiero di voi- disse il colossale Assassin con affetto, abbracciando entrambi- ora fate ciò che sapete fare meglio.... guastare i piani di Salem.”.

 

Una coppia di marito e moglie camminava insieme, lentamente, nei meandri di quell'orda, mulinando con letale grazia le armi. Dietro Jeanne e Siegfried, Marie si muoveva con meno sicurezza, ma non di meno faceva cantare il fioretto costruitole dalla santa, uccidendo un Grimm a ogni colpo.

 

“ Marie, fa vedere loro cosa può fare la regina di Francia.”, le disse Jeanne quando una torma di creature sembrò chiudersi attorno a loro.

 

Maria Antonietta non si fece ripetere l'ordine e alzò la mano, generando un globo azzurrino che crebbe fino alle dimensioni di una palla da volleyball. E proprio come una giocatrice di pallavvolo, Marie fece una possente schiacciata con entrambe le braccia, lasciando che il suo improvvisato proiettile raggiungesse il cielo.... prima di cadere come su una meteora, trapassando un'intera fila di Grimm volanti e rimbalzando sui loro colleghi a terra, generalmente frantumando le ossa al mero impatto.

 

 

 

Cinder e Tyrian uscirono in quel momento dallo sfiatatoio della balena, seguita da una sfilza di spiriti maligni che si materializzarono in una torma di servant corrotti, più o meno contrari alla causa per cui erano stati chiamati. L'ex Dama era chiaramente sfinita dall'aver evocato altri spiriti tutti di fila , ma era comunque decisa a bruciare ogni singolo uomo della parte opposta, se necessario.

 

 

E intendeva cominciare con una ragazzina che da quasi tre anni a quella parte continuava a giocare a fare l'eroina, fermando le sue ambizioni dopo aver avuto tutto quello che a lei non era stato concesso.

 

La stessa che aveva appena decapitato una Viverna con l'aiuto del suo team,prendendone la testa per le corna, in modo che l'intero esercito la vedesse.

 

“ Per i Cacciatori, per gli innocenti.... PER REMNANT!”, gridò Ruby a squarciagola, alzando il suo macabro trofeo mentre lo scontro si accendeva ulteriormente e altre cinque corpulente figure entravano nella rissa.

 

*****

Summer e Qrow si erano fatte strada tra le immense fila di Grimm, tagliando ogni mostro assieme e nascondendosi fino ad arrivare all'interno della balena. Era stato di nuovo come se il tempo non fosse passato.

 

La guerriera dagli occhi d'argento portava fiera dalla sua arma, un grosso crocifisso con letali punte a ogni angolo e una frusta nascosta nell'impugnatura. Nel centro si trovava un contenitore di Polvere per rendere la catena ancora più terribile, ulteriormente aggiornato dopo il suo ritorno tra i vivi.

 

“ Summer, che piacere vederti”, le disse Salem, come se fosse una lunga parente che non vedeva da tempo una componente più giovane della famiglia.

 

Non così fuori discussione, d'altronde.

 

I due coniugi si divisero, circondando con prudenza la strega, che assunse una posa apparentemente innocua, ma priva di qualsiasi apertura nel caso i due avessero decisero di attaccare.

 

“ Voglio saperlo, Salem, cosa mi è successo davvero?”, chiese la Rose, mentre Qrow materializzava una lunga spada a forma di piuma da accoppiare ad Harbinger. Salem si prese un lembo del mantello, analizzando attentamente i movimenti della coppia.

 

 

“ Sei stata.... molto preziosa per me, Summer- cominciò con tono affettato- La più potente delle mie discendenti apparsa per quasi un millennio. Grazie a te io e il mio signore ci siamo spingere in esperimenti che per secoli sono stati infruttuosi. Ma immagino tu voglia sapere cosa sia successo alla 'vera' Summer.”.

 

“ Sì.”, rispose la Rose, lasciando illuminare la gemma al centro della sua croce.

 

“ E' ancora viva.... aspetta te e Ruby proprio davanti alla pozza dove lord Goetia prepara il suo simulacro, facendogli la guardia. Sei curiosa di incontrarla, vero?”.

 

 

La catena di Summer guizzò come una biscia, diretta al collo di Summer, che si mosse altrettanto abilmente per schivare e porre un palmo sul petto della guerriera, spedendola con un potentissimo urto contro la parete.

 

Qrow la attaccò dall'altro con un doppio fendente di Harbinger e della spada piuma, venendo bloccata da un'escrescenza ossa sbucata dal gomito dell'albina.

 

In una frazione di secondo, il moro se la ritrovò davanti e dovette muovere le armi il più rapidamente possibile per non essere tagliato in due, vedendo Salem più come una macchia bianca e nera che altro, finchè non riuscì a schivarla dividendosi in uno stormo di corvi e riprendendo lo scambio di colpi assieme alla moglie.

 

 

 

Summer e Salem saltarono da un muro all'altro, scontrandosi ripetutamente. La punta della croce della Cacciatrice si scontrarono con le creste osse dell'altra, che le ritirava e le faceva spuntare in altre parti del corpo alla velocità del pensiero, mescolando a volte le sue mosse corpo a corpo con potenti incantesimi, al che Qrow tendeva a trasportarsi via con Summer.

 

I due combattenti erano chiaramente surclassati, erano ancora vivi solo perchè Salem sembrava si stesse ancora trattenendo. Ma d'altronde il loro obbiettivo non era sconfiggerla, solo impedire che si unisse alla battaglia.

 

Finalmente Summer riuscì ad avvolgere la sua catena attorno al braccio di Salem, inviandovi una potente corrente elettrica. Milioni di volt penetrarono il corpo della strega, che strinse i denti e rispose trasformando il braccio in un lungo serpente, allungandolo fino a mordere la donna per una spalla.

 

“ Summer!”, esclamò Qrow nel vedere l'amata venire sbattuta da una parte all'altra, pur mantenendo la presa sulla propria arma per continuare l'elettroshock di Salem. L'Hassan imbracciò la sua falce e si buttò di nuova sull'avversaria, con l'intento di decapitarla.

 

Salem si avvantaggiò col suo gioco di gambe, perfezionato anno dopo anno, schivando di poco la lama di Harbinger mentre ricopriva la mano con placche ossee. Il suo pugno impattò sulla maschera di Qrow, che in tempo si trasformò in uno stormo di corvi.

 

Gli uccelli gridarono arrabbiati, buttandosi ripetutamente su Salem, impattando i becchi contro la corazza ossea della strega. Questa afferrò il più grosso, pensando fosse la coscienza di Qrow, solo per ritrovarselo esploso in faccia assieme agli altri in una cupola di nergia nera, mentre l'assassino apparve dietro la strega con Summer tra le braccia.

 

 

“ Stai bene?”, chiese preoccupato il moro, mentre le si alzava rapida e sistemava il mantello, reimbracciando inoltre la propria croce con sicurezza.

 

“ Nulla di che, ma dovremmo concludere in fretta.”.

 

Salem proseguì quindi con una raffica di incantesimi elementali. I due Cacciatori si ritrovarono più volte la morte a un centimetro dal viso sotto forma di palle di fuoco nere o terribili fulmini. Con enorme difficoltà si ritrovarono di nuovo faccia a faccia con la regina dei Grimm, cominciando un furioso corpo a corpo, le loro Auree che risplendevano violentemente per tutti i corridoi della balena.

 

La pelle cadaverica di Salem si ricoprì di molteplici tagli e fori che si rigenerarono all'istante, i responsabili che ricevetterono a loro volta decine o centinaia di colpi che misero la loro Aura a dura prova, finchè non vennero spinti via da un'onda durto.

 

Summer e Qrow ansimarono pesantemente, avvertendo il fiato e le forze venir meno, ammirando le energie di Salem espandersi in un potentissimo alone nero che venne quindi compresso in una piccola, ma potentissima patina.

 

“ Ho smesso di trattenermi.”, disse concentrando ulteriormente il proprio potere sul pugno destro. La coppia si preparò a fuggire nei corridoi laterali, ma non fu necessario.

 

Improvvisamente scariche di energia argentate ricoprirono gli arti di Salem, che cominciò a contorcersi e sbattere gli occhi, cadendo in ginocchio.

 

“ S.... scappate. Lo sto tenendo a bada, ma non mi resta molto.”, disse alzando una mano sui due avversari e incrociando i loro occhi. Argentati, non rossi e neri, animati da terrore e rimpianto invece di odio e arroganza.

 

Summer deglutì, comprendendo cosa stava succedendo.

 

“ Qrow, andiamo. Abbiamo fatto il possibile qui.”, disse girandosi e andando via sotto la sorpresa del partner, che aveva visto una chance di farla, subito finita.

 

“ Non possiamo semplicemente ucciderla?”, chiese Qrow, pensando che sarebbe potuto essere almeno un modo per prendere tempo. Summer scosse la testa, avendo visto grazie ai suoi occhi il vero stato di Salem e del suo nucleo magico. Un instabile buco nero di mana corrotto quasi oltre ogni limite, riempito da Goetia con avidità, odio e mera rassegnazione al proprio destino.

 

Solo una piccola scintilla argentea resisteva, bruciando ostinatamente nel tenebroso mare in cui era prigioniera.

 

“ Se lo facessimo.... credo che tutto il potere da lei accumulato in questi anni esploderebbe, portando l'intero regno con lei.”, disse Summer, scattando verso l'uscita di quel luogo infernale seguita a ruota da Qrow, che abbassò il capo in segno di pietà verso la loro nemica.

 

“ Allora la resa dei conti è rimandata. Spero la prossima volta potremmo finalmente darle il riposo eterno.”.

 

 

 

*****

Iskandar continuava a combattere senza la minima riserva, falciando interi gruppi di Grimm con singoli colpi assieme a Lancillotto e lanciando parole di incitamento alle truppe. Non di meno, sia lui che il cavaliere cominciavano ad affertire la fatica.

 

“ Ozpin, quanto ti manca?”, chiese affannato nell'auricolare, creando in contemporanea una barriera per parare una raffica di sfere infuocate.

 

“ Dieci minuti, non di più, ma basta un minimo disturbo e rischiamo il disastro.”, rispose affannato l'Aesir, la cui coscienza stava cercando di espandersi per l'intero pianeta, a toccare ogni singolo abitante di Remnant e tracciare le loro destinazione nel Reality Marble creato da Ambrosius.

 

Improvvisamente sul campo di battaglia una sezione delle prime linee esplose, facendo saltare soldati in ogni direzione per rivelare cinque corpulenti Grimm che ruggirono feroci.

 

“ BEOWULF!”, urlò uno degli ufficiali, prima di venire divelto da una coppia di possenti fauci, appartenenti a quello che sembrava appunto un mastodontico Beowulf, ancora più largo di un Alpha. Si differenziava inoltre da quella sottospecie per avere una muscolatura molto più sviluppata, quasi deforme, e come unica escrescienza ossea una maschera priva di aperture per gli occhi.

 

 

Gli altri quattro erano ancora più deformi, possedendo arti extra o addirittura ali.

 

“ No, non sono normali Beowulf.”, bisbigliò King Hassan, prima di gettarsi all'assalto contro di loro. Ben tre dei cinque mostri risposero all'assalto del Grand Assassin, che li avvolse in un inferno di fiamme bianche solo per ritrovarseli alle spalle, cominciando un brutale e frenetico duello.

 

Altrove la situazione non era meno grave.

 

“ Vlad!”, esclamò Medea, lanciando una stalattite contro la testa del Segugio. Questi l'afferrò senza problemi, trovando però la lancia di Vlad infilata nel fianco.

 

La bestia gridò mentre dalla ferita spuntarono decine di pali che dilanairono la sua carne e le sue ossa. Un raggio energetico da parte di Medea sembrò distruggerlo definitivamente, lasciando al suo posto un macabro trofeo.... una ragazza vestita di stracci, coperta da enormi vene e cicatrici, con un occhio d'argento.

 

“ G.... grazie.”, fu l'unica cosa che disse la ragazza, alzando appena il capo verso i due Cacciatori, prima di cadere a terra e spegnersi con un fremito.

 

“ Cosa può aver fatto Goetia stavolta?”, chiese Vlad orripilato. Neanche i suoi peggiori massacri quand'era ancora un umano potevano paragonarsi a quanto doveva aver subito quella giovane. Così come probabilmente gli altri Segugi.

 

“ Non lo so. Francamente provo pena per Salem, quando riprenderà coscienza di sé.”, disse Medea, prima di girarsi per tagliare in due un Ursa, conscia che lo scontro era ancora nel vivo.

 

Con rapidi movimenti delle dita di Vlad,nuovi pali spuntarono ovunque, trapassando un Grimm dopo l'altro e crearono zone sicure attorno ai soldati, fornendo loro un pur lieve attimo di respiro da quegli orribili nuovi arrivi. Qualcosa che non piacque all'ultimo arrivato della battaglia.

 

“ Tenaci.... ma inutili.”, commentò Tyrian, espandendo la sua Aura fino a creare un enorme avatar da combattimento a forma di scorpione. Il nuovo mostro si abbattè senza ritegno sugli avversari, devastando il terreno e portandosi via a ogni colpo decine di soldati.

 

Atlanta cominciò a bersagliarlo di frecce senza ritegno, generando piccole esplosioni elementali. L'assassino roteò la coda a non finire, cercando di prenderla solo per colpire l'aria e qualche Cacciatore meno agile.

 

La fauna leonessa però continuò a muoversi, usando i Grimm come piattaforme e sparando alle giunture dell'avatar, mettendo intanto a frutto anche la sua lingua.

 

“ Sai, Tyrian, se tu fossi finito nelle mie cure anni fa, oggi saresti di certo dalla parte giusta.”, cantò sardonica l'arciera, irritando non poco il rivale

 

“ STA ZITTA!”, esclamò il fauno scorpione, formando tra le fauci del suo avatar un potente getto di veleno. Atlanta dal canto suo sorrise e rimase immobile. Appena prima che la sfera di solvente venne sparata, qualcosa atterrò sulla testa dello scorpione energetico. James aveva appena piantato il suo cannone proprio sotto la locazione di Tyrian, infondendovi tutta la sua aura.

 

“ Dovessimo reincontrarci in una guerra del Graal, ti chiederò se ne è valsa la pena.”, scherzò il generale, sparando tutta l'Aura accumulata e facendo esplodere il suo bersaglio  in una tempesta di frammenti che svanirono quasi all'istante assieme al poco che rimase di Tyrian, mentre lui saltò accanto ad Atlanta.

 

“ Ottimo headshot, James.”, si complimentò la fauna.

 

“ Detto da te è il più grande degli elogi.”, rise il generale, ritirando il cannone e calciando via il corpo di Tyrian, che emise un ultimo rantolo rivolto al suo assassino, prima che i suoi occhi gialli si spensero.

 

Restava solamente Cinder del cerchio interno di Salem, ed era intenta a combattere all'unisono contro il team RWBY, Emerald e Mercury.

 

“ Qualsiasi cosa succeda oggi, mi prenderò almeno le teste di voi due!”, esclamò la folle incancatrice, agitando senza ritegno le proprie spade infuocate per parare gli affondi di Ruby ed Emerald. Quest'ultima, vorticando senza sosta le proprie falci, tentò di convincere quella che per del tempo aveva considerato la propria benefattrice.

 

“ Cinder, per favore, accetta quest'ultima opportunità, non devi finire come Tyrian e gli altri...”.

 

“ E infatti non succederà.... piccola traditrice.”, disse Cinder a denti stretti, portando fulminea la mano alla gola della vecchia compagna per sottoporla a un immenso calore. Il corpo di Emerald venne avvolto da fiamme ardenti che penetrarono fin nelle sue ossa, carbonizzandola con un atroce urlo finchè la cenere non cadde tremolante nell'aria.

 

La sua soddisfazione venne interrotte da una coppia di catene che si legò ai suoi fianchi. Dietro di lei si trovava un'illesa Emerald, e si rese conto di essere stata fregata dalla sua semblance.

 

“ Addio, Cinder. Spero che la tua prossima vita sia più misericordiosa.”, disse triste Emerald, preparandosi a tranciare la mora con un movimento delle mani. Solo per essere interrotta da una fortissima scossa che le fece perdere la presa.

 

“ Beh, so per certo che le vostre non lo saranno.”, rise la strega, svanendo in uno sbuffo di fiamme, generato da quel poco di energia che aveva salvato per questo caso, mentre i suoi nemici si giravano per scoprire cos'era successo.

 

La balena si era alzata, lasciando intanto uscire dalle fauci due piccole figure che alcuni identificarono con Qrow e Summer. Il duo atterrò non lontano dal team RWBY, di cui abbracciò felice la leader.

 

Il mostruoso cetaceo intanto cominciò a formare nella bocca una gigantesca sfera di energia nera, la cui sola vista fece tremare tutti i combattenti, umani e no, consci che di loro non sarebbe rimasto niente.

 

Maria strabuzzò gli occhi, rigenerati anch'essi grazie al suo nucleo magico. La cruenta battaglia aveva già dimezzato il tempo che le rimaneva, ma non sarebbe comunque servito a niente se fosse finito tutto lì.

 

“ Iskandar, ordina a tutti di darmi le loro energie.”, esclamò la guerriera dagli occhi d'argento. Il Conquistatore storse la bocca, intuendo cosa Maria avesse in mente, ma non aveva diritto di fermarla... o altri piani per bloccare quell'attacco dal distruggerli tutti.

Al suo ordine, tutti i combattenti cercarono con la mente la Cupa mietitrice per offrirle una piccola porzione dell'Aura che non avevano ancora sprecato. La maschera di Maria si frantumò, rivelando ardenti occhi argentati simili a maestose lune. Cominciò a cantilenare, alzando la sua fidata falce a doppia lama, rivolgendo un ultimo sguardo alle poco distanti Ruby e Summer, che annuirono.

Con un fluido movimento, Maria mosse la propria falce per lanciare una gigantesca mezzaluna di energia, talmente veloce e potente da tagliare di netto sia la balena che il suo attacco, facendoli svanire in sbuffi di energia argenta, minuscoli granelli che caddero sui Grimm rimasti sul campo di battaglia, trasformandoli in comuni bestie magiche. Compiuto il suo dovere, l'anziana Cacciatrice cadde a terra, illuminata dal suo stesso potere mentre la pelle si ricopriva di rughe e i capelli tornavano a incanutirsi.

" Non lasciate che il suo sacrificio sia vano, rientrate ora che abbiamo l'occasione!", ordinò Iskandar a squarciagola,  venendo ascoltato senza discussione. Carrarmati, Grimm purificati e truppe a piedi corsero a rotta di collo verso Atlas, avvertendo dietro di loro l'Aura omicida di Salem, che levitava poco sopra le nuvole, contemplando quello che sapeva essere un fallimento.

Poco dopo Atlas si alzò nei cieli a una velocità quasi folle, portando nel suo ventre illusorio tutti i popoli di Remnant, in attesa della loro meritata rivalsa.

 

*****

Il mattino successivo, davanti all'entrata dell'Accademia ci fu una solenne cerimonia funebre, con innumerevoli pire funerarie sparse per ogni spazio disponibile. Maria, di nuovo anziana ma con un'aria tanto dignitosa quanto pacifica, era in prima fila, Ruby e Summer non aspettavano altro che un segnale da Iskandar per accendere le fiamme.

“ A tutti gli studenti che sono qui radunati- cominciò il Conquistatore, tenendo le mani strette dietro la schiena, circondato dai suoi fidati colleghi- non potrei essere più orgoglioso. Sin dal primo attacco a Vale, voi avete compiuto il vostro dovere contro ostacoli insormontabili, combattendo i Grimm e soprattutto le vostre paure più recondite. Tutto per proteggere gli innocenti da un male più antico di quanto possa esprimere.”, disse solenne, prendendo quindi una breve pausa.

" La nostra battaglia è ancora ben lungi dal finire, ancora un anno ci manca dalla battaglia finale, che sarà probabilmente uno scontro ben peggiore di qualsiasi cosa abbiate mai affrontato.Credete di poter comunque fare una differenza, quando sarà il momento?", domandò l'antico re macedone, quasi stavolta con un tono di sfida verso gli apprendisti, a voler vedere se erano ancora degni della via che avevano scelto. Una sola risposa lo attese.

" Sì, SIGNORE!", rispose ogni singolo Cacciatore, apprendista o veterano, nello stesso istante. James Ironwood sorrise.

 

“ Signori, siamo tutti a favore?”, chiese al resto dei colleghi, e Vlad prese una lunga lista da una tasca.

 

“ Ruby Rose, Jaune Arc, Coco Adel, Flynt Coal- disse il fauno pipistrello, continuando per qualche altro minuto, elencando i vari leader presenti- voi e i vostri rispettivi team avete dimostrato il coraggio, la tenacia e l'abilità necessarie a proteggere Remnant dalla minaccia che stiamo affrontando e da altre che potrebbero venire in futuro. Da questo momento in avanti, siete a pieno titolo Cacciatori.”.

Un coro di applausi avvolse l'intero campo, prima che venisse dato il segnale di accendere i fuochi. Come a Beacon, un'alta colonna di fiamme si stagliò contro le le prime luci dell'aurora, accompagnata da litri e litri di lacrime. Ruby e Summer guardarono il corpo di Maria consumarsi lentamente, e con loro grande sorpresa la sua Aura riprese vita per un attimo, formando una versione spettrale del suo corpo femminile.

“ Maria?”, chiese sorpresa Ruby, allungando una mano verso l'apparizione. Questa le sorrise, e riassunse la sua vera età.

 

“ .... vi lascio Remnant, ragazze.”, disse prima di svanire, assieme alla stanchezza dell'ultimo scontro, lasciandovi la speranza per il futuro.


                                                                                                    *****

E finisce anche questa parto di saga, il prossimo riparterà a una manciata di giorni dal risveglio di Goetia, coi nostri che partiranno dritto per il continente a forma di drago. Restate sintonizzati, amici del fandom. Ah, dimenticavo, l'arma di Summer è ispirata dalla Croce da combattimento di Castlevania:Lords of Shadow, l'ho usata anche in Battleground, il crossover a 12 mani cui collaboro con l'account evil65.

  
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