Anime & Manga > Capitan Harlock
Segui la storia  |       
Autore: Alexander33    05/04/2023    2 recensioni
Una trappola intessuta dalla regina più spietata che mai, decisa ad usare un’arma insolita per battere il suo acerrimo nemico. L’odio si mescolerà all’amore con la complicità di un personaggio inedito.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harlock, Raflesia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Infine Alcyone si era assopita con le labbra appoggiate alla spalla di Harlock, in una sorta di bacio perpetuo,  e una mano poggiata sul petto. Così la sorprese quando aprì l’occhio, alla debole luce dell’alba che filtrava dalle persiane socchiuse.

 

Un vociare concitato  proveniva dalla strada.

Harlock scostó il braccio di Alcyone per alzarsi, si accostó alla finestra e vide uomini armati con l'uniforme grigia bordata di rosso.

 

Si affrettó a svegliare la ragazza.

 

«Gli uomini di Drask. Mi hanno trovato. Dobbiamo andarcene e in fretta, sono troppi per me.»

 

Alcyone si stropicció gli occhi, cercando di tornare alla realtà. Il tono di Harlock era allarmato e lei si era spaventata. Nonostante il torpore delle membra si era imposta di muoversi, e stava raccattando gli abiti da terra per rivestirsi il prima possibile.



 

Una storia vecchia ma che ogni tanto lo perseguitava ancora.

Drask era un ex mercenario che era riuscito a fare carriera in fretta leccando sederi illustri. Infine aveva stretto legami con la mafia galattica, era stato abile a far quattrini finché, raggiunto un capitale incalcolabile si era tirato fuori, cambiando sistema stellare per continuare gli affari da solo. Agli inizi della sua carriera da pirata, Harlock aveva depredato una nave merci di Drask, che aveva iniziato a farsi chiamare “il duca Drask”; una nave carica di armi e droga, che Harlock aveva provveduto a disperdere nello spazio, causandogli un danno economico incalcolabile. 

Da allora stava cercando di fargliela pagare, ogni tanto le loro strade si incrociavano, come questa volta, anche se Harlock desiderava da tempo staccare la testa a quel bastardo assassino, ma il duca si guardava bene dall’affrontarlo faccia a faccia, ben protetto dal suo esercito privato.



 

Come l’avesse trovato era un mistero; forse fortuna, forse una soffiata, vallo a sapere…

 

«Jordan! Sbrigati, sono entrati nello stabile. Perquisiranno ogni stanza, dobbiamo andarcene!»

 

«Ecco, sono pronta!»

La prese per mano e si lanciarono lungo i corridoi, in cerca della scala di emergenza.

 

Dovevano uscire allo scoperto per arrivare allo sprinter, ma c’erano troppi uomini armati di guardia davanti all’entrata principale. Harlock gettó uno sguardo sul retro: solo due soldati a guardia dell’uscita posteriore: quelli poteva metterli fuori combattimento senza problemi.

Scesero per la scala esterna senza fare rumore. Lasció Alcyone alla rampa del secondo piano.

Quando arrivò direttamente sopra i due uomini, scavalcó la ringhiera e si gettò sui due malcapitati, che presi di sorpresa non ebbero nemmeno il tempo di reagire.

Alcyone lo raggiunse subito dopo e continuarono a scappare seguendo l’unica via che si snodava dal retro. 

Qualcuno doveva aver trovato i due messi fuori combattimento, perché presto udirono alle loro spalle il rumore di passi di corsa e colpi di pistola laser.

 

Si ripararono dietro una catasta di scatoloni e bidoni delle immondizie.

Alcyone si lamentava mentre Harlock rispondeva al fuoco: in poco tempo se ne liberó. Per ora erano al sicuro, ma ne sarebbero presto arrivati altri.

 

Si giró verso Alcyone che si stava premendo la mano su un braccio.

«Ti hanno ferita? Fammi vedere…»

 

Si ritrasse, spaventata. Le poteva leggere il terrore negli occhi sgranati.

 

Aggrottó la fronte «Jordan, che ti prende? Se sei ferita devo saperlo!»

Le tolse la mano dalla ferita e quel che vide sotto trasformó istantaneamente l’espressione del suo volto che divenne fredda come ghiaccio.

 

Oltre i bordi della bruciatura c’era del verde. Il sangue di Jordan era verde: una sporca mazoniana… l’aveva ingannato, e si maledì per essere caduto in un tranello tanto stupido.

 

«Mi hai mentito! Cosa volevi fare facendoti sbattere come una poco di buono! Informazioni? Puttana… dovevo immaginarlo. L’ennesima sgualdrina mandata da Raflesia…»

 

L’insulto e la paura le fecero perdere la testa, Alcyone allora lo afferró per il bavero con violenza e gli sputò in faccia.

 

«Io sono Alcyone! Terza principessa del regno di Mazone, cugina della grande Raflesia. E ti odio e ti disprezzo! Sei uno sporco bastardo! Non basterà tutta l’acqua dell’universo per lavare il sudiciume che mi hai lasciato addosso!»

 

Harlock si pulì il viso, scuro in volto

 

«E allora perché sei venuta a letto con me?»

 

Alcyone rise, sprezzante. Il panico le aveva completamente offuscato la ragione «non lo indovini? Ora abbiamo un’arma che ti distruggerá! Raflesia ti schiaccerà come un verme!» Aveva iniziato a piangere istericamente.

 

«Mi fai schifo!» balbettó tra i singhiozzi. 

 

«Adesso finiscila, stupida smorfiosa!» le prese il polso, dando enfasi alle sue parole.

 

«Toglimi le mani di dosso! Verme! Bifolco! Viscido sporco bast…»

 

Lo schiaffo le giró il viso da un lato e inizió a comparire lo stampo delle cinque dita.

 

«Perdonami… non avrei dovuto.»

 

Alcyone piangeva.

 

«Ho fatto ciò che mi è stato comandato!» strilló «E ti odio dal più profondo del mio essere! Lo sai perché?» lo guardó con quegli incredibili occhi azzurri, che pareva dovessero lanciare fiamme da un momento all’altro.

 

«Perché io, la principessa, cugina della regina, mi sono innamorata di un rozzo e volgare pirata!»

 

Lesta gli sfiló la pistola dalla fondina puntandogliela al petto.

 

«Adesso mi lascerai andare, o giuro che ti sparo…»

 

«Ridammi la pistola. Ci stanno inseguendo sciocca, e poi non ne avresti mai il coraggio» porse la mano verso di lei.

 

«La trappola che Raflesia ti ha teso è diabolica… e non ti lascerá scampo…» parlava tra i singhiozzi, la pistola sempre puntata verso di lui.

 

«Di cosa stai parlando? Quale trappola?»

 

«Sono io… è dentro di me. Ed è parte di te… dammi la tua parola che mi lascerai andare… e ti prometto che faró tutto quello che mi è possibile perché il suo piano fallisca…»

 

Harlock non capiva. Alcyone era agitata, sembrava delirare, le sue parole non avevano senso.

Ma bisognava togliersi di lì al più presto.

 

«Non posso lasciarti andare. Verrai con me sull’Arcadia. Adesso abbassati!»

 

Un colpo di laser le sfioró la testa, facendole volare una ciocca di capelli.

Alcyone squittì spaventata, restituì l’arma ad Harlock e si nascose dietro di lui.

 

Chi diavolo aveva mandato Raflesia? Stava perdendo colpi anche la temibile regina di mazone.

 

Harlock rispose al fuoco: erano troppi, si erano ficcati in un viicolo cieco.

 

«Yattaran! Rispondi maledizione!»

 

Dopo minuti che sembrarono eternità la voce del comandante in seconda si fece udire

 

«ho bisogno di rinforzi! Abbiamo addosso l’intero esercito di Drask!»

 

«D’accordo capitano! …ecco fatto! Localizzato! Stiamo arrivando!»

 

E mentre si preparavano a soccorrere il capitano, Yattaran si chiedeva a chi fosse riferito quell’”abbiamo”, visto che Harlock era uscito da solo la sera precedente…

 

Il mezzo blindato guidato da Tadashi disperse il manipolo di soldati permettendo ad Harlock e Alcyone di salire a bordo, diretti a tutta velocità dov’era ormeggiata l’Arcadia che già manovrava per il decollo.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Capitan Harlock / Vai alla pagina dell'autore: Alexander33