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Autore: Marty004    07/04/2023    0 recensioni
E se ci fosse un altro sopravvissuto tra gli Uchiha? Magari una ragazza della stessa età di Sasuke e che pare assomigliare molto a Orochimaru? Dopo il tradimento del ninja leggendario, l'organizzazione Alba sembra proprio aver trovato un ninja, di ignota identità, in grado di prendere il posto vacante. Orochimaru, che nel corso degli anni non ha mai perso di vista i movimenti dell'organizzazione, decide di affidare a Sasuke (che ha lasciato la Foglia ormai da 3 anni) il compito di ottenere informazioni sul decimo membro di Alba.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Altri, Nuovo Personaggio, Orochimaru, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Naruto Shippuuden
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Mentre il gruppo di donne e bambini usciva a passo svelto dalla grotta, Yuki, aggrappata alla grata delle scale che conducevano a quella grotta, rimase come pietrificata a guardare la miriade di edifici di Konoha distrutti e fumanti. In direzione ovest, riconobbe Manda, l’evocazione di Orochimaru e in lontananza scorse uno o due dei vari Pain che stavano scatenando il panico. Si chiese dove potesse essere Sasuke in mezzo a quel caos.
Accorgendosi di non sapere con precisione neanche dove lei stessa si trovasse, si voltò e alzando finalmente lo sguardo sulla montagna, capì di essere proprio sotto i volti di pietra degli hokage. Molto probabilmente, la grotta da cui era appena uscita era un rifugio costruito appositamente per i casi di emergenza e in cui quel gruppo di donne e bambini erano stati condotti dai chunin dell’accademia prima di essere presi in ostaggio.
<< Hey Yuki! >> una voce femminile la chiamò e, voltandosi in direzione di essa, scorse Ino, Kiba e Hinata ai piedi della scalinata, apparentemente molto confusi sul perché tutte quelle persone stessero fuggendo dal loro rifugio.
Yuki scese le scale zoppicando; anche se aveva avuto la meglio contro Kabuto, non si poteva certo dire che ne fosse uscita illesa. Vedendola in difficoltà i tre ragazzi accorsero ad aiutarla: << Che è successo?! Ti stiamo cercando da ore! >> chiese Ino preoccupata.
In effetti, Yuki si stava giusto chiedendo che cosa ci facessero i tre ragazzi là, dove non sembrava ci fossero combattimenti; evidentemente erano state organizzate delle squadre per cercarla.
<< Orochimaru mi ha rapita ieri notte in casa. Quando mi sono svegliata, mi sono ritrovata in quella grotta e ho scoperto che Kabuto e altri ninja del Suono avevano preso in ostaggio le donne e i bambini >>
<< Che cosa?! >> esclamarono in coro.
Kiba alzò un sopracciglio.
<<  Ho sconfitto Kabuto e messo K.O. gli altri ninja del Suono, ma gli insegnanti dell’accademia sono ancora là dentro svenuti. Non dovrebbero essere in pericolo, ma forse sarebbe meglio aiutarli >>
<< Vado io a dare un’occhiata >> Hinata annuì con decisione e fece per salire le scale verso la grotta, ma Kiba le afferrò un braccio: << Aspetta >>.
Le tre ragazze lo guardarono interdette.
<< E se fosse una trappola? Mi spiace, ma non mi fido di lei >>.
Seguì un attimo di silenzio in cui Yuki e il ragazzo si guardarono dritti negli occhi con sguardi corrucciati, mentre Ino e Hinata sembravano non sapere che pesci prendere. A quest’ultima venne l’idea di usare il Byakugan per vedere se ci fosse qualcosa di sospetto dentro la grotta, ma a parte i corpi inermi dei chunin dell’accademia e dei ninja del Suono, non sembrava esserci più nessuno e non c’era alcun segno di trappola.
<< A me sembra che sia tutto a posto là dentro, Kiba. Lasciami andare >> Hinata cercò di tranquillizzare il compagno.
<< Quello che intendo è che potrebbe star tramando qualcosa di più serio. Le storie che ci racconta sono fin troppo strane >>
<< Puoi essere più preciso? >> gli chiese schiettamente Ino, ma dato che neanche lui sapeva bene cosa pensare, tacque, continuando a studiare l’espressione minacciosa di Yuki.
<< A me non interessa cosa tu stia insinuando. Io devo andare da Sasuke >> disse freddamente quest’ultima, cercando di farsi strada tra i ragazzi.
<< Già, appunto. Sasuke! Chi ci assicura che tu non sia ancora legata ad Alba e che tu, come lui, non sia in combutta con Orochimaru? >> disse Kiba serrandole la strada.
A pochi centimetri dal volto del ragazzo, Yuki lo guardò di nuovo dritto negli occhi, furiosa: << Per che cosa credi che Sasuke stia assalendo il villaggio?! >>
<< Perché è un traditore che si è schierato con Orochimaru >>
<< E’ perché crede che io sia stata giustiziata! >>.
I tre ragazzi tacquero guardandola sorpresi e con aria interrogativa.
<< E’ quello che Orochimaru gli ha detto per averlo dalla sua parte. Sasuke è convinto che Konoha mi abbia condannata a morte come ninja criminale ed è per questo che sono stata rapita. Se non vado da lui adesso, continuerà a fare stragi per vendicarmi! >>.
Non sapendo cosa replicare, Kiba tacque con aria preoccupata: non sembravano esserci falle in quel racconto, ma per qualche motivo non riusciva comunque a fidarsi di quella ragazza che fino a qualche mese prima se ne andava in giro con il mantello di Alba addosso. A suo avviso, non avrebbero dovuto permettere a Yuki di fare un solo passo da lì; almeno finché non li avrebbero raggiunti dei jonin.
<< Ad ogni modo, ci è stato ordinato di portarti al palazzo dell’hokage nel caso in cui ti avessimo trovata. Non possiamo lasciarti andare come se nulla fosse >>.
A quell’affermazione di Kiba, Hinata e Ino abbassarono tristemente lo sguardo; indubbiamente avrebbero dovuto rispettare gli ordini, ma se Yuki aveva detto la verità, significava che lei avrebbe potuto fermare almeno Sasuke.
In quel momento, Yuki ebbe un capogiro, probabilmente dovuto alla stanchezza lasciatale dallo Sharingan ipnotico, e cadde a terra sulle ginocchia, ormai incapaci di sorreggerla.
Prontamente, Ino le poggiò entrambe le mani sulla schiena e, concentrando il chakra su di esse, cominciò a curarla: << Sakura si fida di lei. Per cui mi fido anch’io >>.
Ruotando leggermente la testa verso la ragazza, Yuki mostrò un sorriso di gratitudine. Kiba emise un sospiro e lasciò andare il braccio di Hinata: << E va bene. Hinata, se non vedi alcun pericolo è meglio che tu vada a controllare gli insegnanti. Se trovo una delle lumache dell’hokage le dirò di venire da te, così potrà aiutarti a curare i feriti. Quanto a te, >> disse rivolgendosi a Yuki: << ti accompagneremo noi da Sasuke. Così non potrai agire di tua volontà >>.
Tutti sembrarono soddisfatti di quella decisione e non appena Yuki si riprese completamente, venne scortata da Kiba e Ino nel luogo, in cui Naruto e Sasuke stavano combattendo furiosamente. Più si avvicinavano al cuore del villaggio e più si apriva davanti a loro uno scenario di distruzione e macerie; Naruto doveva aver tentato uno spostamento della battaglia, ma, evidentemente, senza successo.
I tre ragazzi si fermarono tra le macerie a circa 200 o 300 metri dal combattimento e finalmente Yuki lo vide: Sasuke non aveva più niente del ragazzo che era un mese prima, anzi, non aveva più niente di umano. I due segni maledetti l’avevano completamente consumato.
<< Ma è Sasuke?! >> esclamò Ino non credendo ai propri occhi.
<< Ma che diavolo è diventato? Come ha fatto a ridursi così?! >> replicò Kiba.
Non sapendo se essere più spaventata o più arrabbiata, Yuki si precipitò nel combattimento, in un momento in cui Sasuke, avendo scagliato l’avversario contro le macerie attorno, le dava le spalle. Fu talmente veloce che Ino e Kiba non riuscirono neanche a sfiorarla per fermarla.
Naruto, mentre cercava di rimettersi in piedi, riconobbe la voce della ragazza urlare il nome dell’amico e, vedendola da lontano correre verso di lui, un brivido di terrore lo assalì: << Yuki, fermati! Non ti avvicinare! >>.
Ma ancor prima che Naruto finisse la frase, Sasuke si era già accorto della presenza che gli si stava avvicinando e aveva già scagliato i suoi artigli su di essa, serrandola a un enorme masso tra le macerie.
Yuki riuscì prontamente a parare il colpo con il braccio destro, richiamando il segno maledetto della terra e, con le spalle al muro, si ritrovò faccia a faccia con Sasuke. Lo Sharingan nei suoi occhi, l’unica cosa rimasta riconoscibile nel ragazzo, sprizzava rabbia e odio come un fuoco ardente. Evidentemente, anche se la stava fissando senza battere ciglio, non aveva riconosciuto nemmeno la donna per cui aveva scatenato quella guerra. Il segno maledetto doveva avergli fatto perdere, ormai, la propria stessa coscienza.
<< Yuki! >> Naruto accorse ansimando.
<< Non ti muovere! E’ tutto a posto >> gli urlò in risposta.
Il ragazzo eseguì l’ordine con aria titubante, non capendo cosa volesse dire.
Serrata a quel masso dalla mano ingigantita di Sasuke, Yuki non riusciva neanche a muoversi, ma sapeva che combattere o provare a parlare sarebbe stato del tutto inutile. C’era una sola cosa che poteva fare. Sperando che avrebbe funzionato, chiuse gli occhi.
 
Era già da un pezzo che Sasuke si era ritrovato in quel posto, dove tutto intorno a lui era inghiottito da un’oscurità così buia da non riuscire a vedere nemmeno le proprie dita. Sapeva di trovarsi nel bel mezzo di un combattimento e aveva capito che quel posto doveva essere la propria coscienza. Consapevole del fatto che aveva ormai perso il lume della ragione a causa dei segni maledetti, aveva chiuso gli occhi e si era concentrato solo su quella rabbia e quel dolore che lo consumava da settimane.
Non gli importava più di niente. Non gli importava se avesse perso completamente se stesso. Non gli importava se avesse agito sconsideratamente, se avesse distrutto il villaggio in cui giaceva il suo clan o ucciso Naruto o Sakura, tantomeno se fosse morto lui stesso. Si sentiva sfinito. Così tanto che sarebbe rimasto per sempre là, ad occhi chiusi, fuori dal mondo esterno.
Improvvisamente, sentì un rumore di passi avvicinarsi a lui, riaprì gli occhi e vide di fronte a sé la ragazza che tanto aveva amato. Sasuke alzò leggermente le sopracciglia in segno di sorpresa nel vederla così reale, ma in verità non era poi così stupito. In fondo, quella era la sua coscienza; evidentemente il suo ricordo di lei era ancora vivido.
Yuki non disse nulla e rimase a guardarlo con espressione seria. Il fatto che gli fosse apparsa senza dire nulla, confermò a Sasuke l’idea che quell’immagine fosse solo frutto della sua mente. Forse era già giunto a un punto di non ritorno e forse presto sarebbe scomparso anche quel posto buio della sua coscienza.
Il ragazzo abbassò tristemente lo sguardo: << Non avrei mai dovuto lasciarti andare da sola a Konoha >>
<< Hai fatto quello che in quel momento ritenevi più giusto. Non avevi scelta >> disse Yuki con aria compassionevole.
<< Non sono mai abbastanza forte per proteggere chi amo. Se solo fossi stato in grado di sconfiggere Orochimaru tu saresti ancora qui >>.
Yuki capì che qualsiasi cosa avrebbe detto, non sarebbe stata di consolazione e abbassando lo sguardo afferrò la mano destra del ragazzo.
<< Avevo fiducia in Naruto e nel mio villaggio, ma ho frainteso tutto. Non riuscirò mai a perdonarmi, ma ti assicuro che la pagheranno cara per quello che ti hanno fatto >> continuò a dire il ragazzo.
<< Non hai frainteso nulla, Sasuke >>.
L’Uchiha la osservò con aria interrogativa, non aspettandosi quella risposta.
Yuki sorrise radiosa: << Già, perché io sono proprio qui. Davanti a te >>.
A quelle parole, Sasuke venne improvvisamente catapultato nel mondo esterno e i suoi occhi poterono finalmente vedere il volto affaticato di Yuki, reale più che mai. Man mano che la coscienza tornava nel proprio corpo, il ragazzo poté sentire il corpo della ragazza sotto i suoi artigli e si rese conto che nell’ occhio destro di quest’ultima brillava lo Sharingan ipnotico. Ecco come aveva fatto a entrare nella sua mente. Ma quando l’aveva ottenuto?
Sasuke ritirò immediatamente i segni maledetti, liberando la ragazza, e i due caddero all’unisono sulle proprie ginocchia, ansimando e con lo sguardo abbassato.
Nel frattempo, Naruto, che non aveva la più pallida idea di cosa fosse successo, provò ad avvicinarsi, chiedendosi se l’amico fosse finalmente tornato in sé. E poi vide che, quasi di scatto, Sasuke afferrò il volto di Yuki e la baciò, tenendo gli occhi ostinatamente chiusi, ma che, anche così, lasciavano trapelare tutto il dolore che aveva sopportato durante quelle settimane.
Preso alla sprovvista, Naruto abbassò lo sguardo arrossendo, ma sorrise quando notò un sussulto sulla schiena di Sasuke che adesso stringeva la ragazza con la testa appoggiata sulla sua spalla. Dato che l’amico aveva il volto rivolto alla parte opposta rispetto a dove si trovava, Naruto non poté vederlo chiaramente, ma quel sussulto tradì il fatto che, molto probabilmente, Sasuke stava piangendo. Quasi divertito, pensò che quello fosse davvero un evento più unico che raro e che finalmente, l’Uchiha era chiaramente tornato in sé.
Anche Yuki parve, inizialmente, non aspettarsi quella reazione, ma poi, intenerita, ricambiò quell’abbraccio, sorridendo con fare comprensivo.
<< Mi avevano detto che eri morta >> le sussurrò Sasuke.
<< Lo so. Orochimaru ti ha mentito. Ma adesso sono qui; è tutto finito >>
<< Non è tutto finito >> il ragazzo parve riprendersi da quel momento di fragilità e guardò Yuki dritto negli occhi con fare deciso.
<< Sei tornato in te finalmente! >> Naruto si intromise prima che Sasuke potesse spiegarsi meglio: << A quanto pare serviva Yuki per questo >>. Dal tono con cui disse quest’ultima frase, era chiaro che il ragazzo non si stava riferendo soltanto al segno maledetto, ma anche al fatto che era grazie a lei se l’amico era finalmente tornato alla Foglia.
Cogliendo il significato nascosto tra quelle parole, Sasuke, in tutta risposta, sollevò sarcasticamente un angolo della bocca: << Ciao testa quadra >>.
Naruto mostrò un lieve sorriso come a dire che in fondo si aspettava un saluto del genere. Dopo tanti anni, finalmente si trovò davanti il Sasuke che ricordava.
Nel frattempo, si avvicinarono anche Kiba, Ino e Akamaru che avevano assistito a tutta la scena da lontano: << Hey! Tutto bene ragazzi? Siete feriti? >>
<< Ino! Kiba! Che cosa ci fate qui? >> chiese Naruto sorpreso. Ino, vedendo quest’ultimo dolorante, si avvicinò per curarlo.
<< Abbiamo scortato Yuki qua >> rispose Kiba e rivolgendosi alla ragazza aggiunse: << A quanto pare ti devo delle scuse >>. Ormai sembrava alquanto chiaro che ciò che ella aveva raccontato corrispondeva alla verità.
Yuki gli mostrò un sorriso rassicurante: << Non preoccuparti! Molto probabilmente, al posto tuo avrei fatto lo stesso >>.
Dal canto suo, Naruto non aveva capito molto di ciò che era successo e aveva un milione di domande da fare, ma pensò che avrebbe potuto farle più tardi. La cosa importante era che Yuki e Sasuke si fossero finalmente ritrovati.
Dopo aver ricambiato Yuki con un sorriso, Kiba si rivolse con aria piuttosto seria a Sasuke: << Ciao Sasuke, è da un po’ che non ci si vede >>
<< Eh già >>.
Yuki si accorse che l’Uchiha si stava comportando come se non gliene importasse nulla, ma intuì che, in realtà, doveva sentirsi un po’ in colpa nei confronti di quelle persone. Aveva ormai imparato che l’indifferenza era la maschera preferita di Sasuke, sotto cui nascondeva mille stati d’animo.
Anche Ino aveva una gran voglia di salutare quel ragazzo che trovava ancora estremamente affascinante, ma temendo che la sua esuberanza avrebbe potuto mancare di rispetto a Yuki, preferì tacere. E in ogni caso, dopo così tanto tempo e dopo tutto quello che era successo, non aveva la più pallida idea di cosa avrebbe potuto dirgli.
<< E’ stato un piacere incontrarvi di nuovo ragazzi, ma adesso devo lasciarvi >> disse Sasuke rialzandosi a fatica.
Naruto lo guardò con aria interrogativa: << Eh? >>
<< Ho un conto in sospeso con una certa persona >>
<< Intendi Orochimaru? >> chiese Yuki con tono serio.
Consapevole che Yuki avrebbe provato a seguirlo, Sasuke non rispose.
La ragazza si rialzò a fatica: << Vengo con te >>
<< No! Non se ne parla! Non rischierò di perderti un’altra volta! >>
<< Guarda che anch’io ho passato un mese con la paura di non poterti più rivedere! Direi che anch’io ho un conto in sospeso con lui! >>
<< Bene, penserò io a mandargli i tuoi saluti quando starà per passare all’altro mondo >> il ragazzo fece un paio di passi zoppicando, ma Yuki gli tagliò prontamente la strada.
<< Vuoi andare da solo da Orochimaru conciato così?! Ino puoi curarci? >>
<< Ah ehm.. >> provò a rispondere Ino.
<< Smettila.. >> le sussurrò Sasuke quasi minaccioso.
<< Questa non è solo la tua battaglia. Questa è la nostra battaglia >>.
Il ragazzo la guardò dritto in quegli occhi determinati più che mai e capì che non l’avrebbe mai avuta vinta. Con un sonoro sospiro annuì: << Eh va bene..  ma niente di avventato! >>
<< Vale lo stesso per te >>.
Concludendo quella discussione, i due ragazzi si rivolsero a Ino, chiedendole di nuovo se poteva curarli. Questa rispose che non le era rimasto molto chakra, ma che avrebbe fatto il possibile.
<< E tu che cosa farai adesso? >> chiese Sasuke rivolgendosi a Naruto.
<< Se tu ti occupi di Orochimaru, credo proprio che io andrò a cercare Pain. Dobbiamo fermare questo stupido assalto >>.
L’Uchiha gli mostrò un sorriso sarcastico che gli trasmise la sua approvazione.
Dopo che Ino finì di curarli, Sasuke e Yuki salutarono i ragazzi e si diressero nell’area in cui si stagliava Manda.
<< Quello che hai usato poco fa per fermarmi era lo Sharingan ipnotico, vero? Come lo hai ottenuto? >> chiese l’Uchiha mentre balzavano da un tetto a un altro.
Yuki incupì lievemente lo sguardo: << Un regalo di Itachi >>.
Sasuke la osservò attentamente; c’era qualcosa di amaro in quella risposta, ma non gli sembrò che stesse mentendo. In effetti, non essendo una Uchiha di puro sangue per lei sarebbe stato impossibile ottenere un tale potere da sola. Itachi doveva esserle davvero affezionato per concederle un simile dono.
<< Promettimi che non lo userai contro Orochimaru. Lo hai già usato una volta; è pericoloso abusare di quell’occhio >>.
Yuki ci pensò su; in realtà, nel giro di poche ore lo aveva già usato ben due volte e, nonostante le cure di Ino, poteva ancora sentirne gli effetti collaterali. Preferì, tuttavia, non confessarlo a Sasuke e rispose con un semplice: << Va bene >>.
In men che non si dica, si trovarono a pochi metri da Manda. Ad affrontarli c’erano Kakashi e il capitano Yamato, ormai sfiniti.
I due ragazzi giunsero al momento propizio, contrastando un colpo di coda che avrebbe schiacciato i due uomini.
<< Ehilà! Chi si rivede! >> commentò Kakashi riferendosi in particolare a Sasuke.
<< Accidenti, siete arrivati proprio al momento giusto ragazzi >> disse Yamato con un sospiro di sollievo.
I due ragazzi si piazzarono davanti ai due maestri in posizione da combattimento.
<< Avremo tempo dopo per i saluti. Adesso lasciate fare a noi >> disse con tono serio Sasuke.
<< Non potete farcela da soli, vi daremo una mano >>
Una familiare risata si levò da sopra la testa di Manda: << Dunque sei riuscita a sfuggire a Kabuto! >> Orochimaru sembrò davvero divertito da quell’inaspettata svolta della battaglia.
<< Dovrai mettere a guardia qualcuno di più valido la prossima volta, non è stato così difficile metterlo al tappeto >> replicò Yuki.
Orochimaru alzò un sopracciglio che tradì lo stupore; non capitava certo tutti i giorni che Kabuto venisse sconfitto.
<< Forza voi due! Allontanatevi da qui >> ordinò Sasuke a Kakashi e Yamato.
<< Ci sareste soltanto di intralcio >> aggiunse Yuki, in supporto al compagno.
I due uomini si guardarono a vicenda: in effetti, i due ragazzi avevano ragione. Erano ridotti proprio male. Forse la cosa più saggia sarebbe stata cercare un ninja medico oppure una delle lumache di Tsunade e tornare dai due ragazzi una volta che si fossero ripresi un po’.
Convenendo che, per il momento, sarebbe stato meglio non intromettersi in quella nuova battaglia, i due si congedarono: << Mi raccomando state attenti. Torneremo appena ci saremo curati >>.
<< Non ce ne sarà bisogno >> rispose Sasuke in tono secco.
Non appena essi si allontanarono, Yuki ordinò a Manda di ritirarsi e, esattamente come era successo l’ultima volta, questi obbedì. Orochimaru si ritrovò, così, faccia a faccia con in due ragazzi.
<< Sei dunque passato dalla parte di Konoha, ragazzo? >>
<< Non mi batterò contro di te per difendere Konoha. Come hai osato ingannarmi in quel modo?! La pagherai cara >> rispose Sasuke, furioso.
Orochimaru mostrò un sorriso sarcastico: << Dovresti saperlo che in guerra e in amore tutto è permesso >>.
Stanco di parlare, Sasuke fece la prima mossa, attaccando con una delle sue tecniche shuriken, mentre Yuki balzò alle spalle dell’avversario e gli scagliò una Palla di fuocoin un momento in cui si distrasse. Tuttavia, Orochimaru si sostituì e riapparve in aria, afferrando la ragazza con dei serpenti e scagliandola tra le macerie. Questa richiamò prontamente il segno maledetto della terra per attutire l’impatto. Nel mentre, Sasuke non gli diede tregua, attaccandolo con i Mille falchi.
I due ragazzi tentarono per un po’ con simili combo, finché si resero conto che quella strategia non li avrebbe portati a niente.
A quel punto Yuki si fermò e mise una mano sull’occhio destro. Intuendo quello che voleva fare, Sasuke la rimproverò: << No, ti ho detto di non farlo! >>
<< Ma lo sai! Non c’è altro modo! >> ribatté Yuki.
<< E invece c’è un modo >>.
La ragazza assunse un’aria interrogativa, ma si limitò a osservare quello che Sasuke stava facendo. Egli, infatti, chiuse gli occhi in segno di concentrazione e, pochi secondi dopo, un chakra viola fuoriuscì dal suo corpo, prendendo la forma di un guerriero gigante armato. Quando riaprì gli occhi, le iridi rosse avevano preso la forma dello Sharingan ipnotico.
Yuki rimase a bocca aperta; quello doveva essere il Susano’o, forse la tecnica più potente degli Uchiha. Sapeva che anche Itachi lo possedeva, ma non aveva mai avuto modo di vederlo e non sapeva se essere più stupita dalla magnificenza di quella tecnica o dal fatto che Sasuke la possedesse.
<< Ma come..? Quando? >> balbettò la ragazza.
Intuendo che cosa volesse chiedergli, Sasuke le rispose con poche parole: << Credevo che tu fossi morta >>.
Yuki capì dove volesse arrivare: il dolore per la perdita della propria amata era stato talmente forte che gli aveva permesso di ottenere lo Sharingan ipnotico. Ma la ragazza non fu molto convinta da quella spiegazione; per quanto potesse essere stato difficile per Sasuke, le sembrava impossibile che avesse sviluppato un tale potere sin da subito. Che ci fosse di nuovo lo zampino di Itachi? In fondo aveva donato a lei lo Tsukuyomi, perché non avrebbe dovuto donare il Susano’o al fratello?
Ad ogni modo, quelle erano domande a cui, probabilmente, non avrebbe mai avuto risposta, tantomeno avrebbe potuto porle a Sasuke.
Anche Orochimaru sembrò stupito ed estasiato allo stesso tempo; evidentemente il ragazzo gli aveva nascosto il fatto di aver ottenuto un tale potere.
L’Uchiha assalì l’avversario con il guerriero armato. Orochimaru resistette per un po’, ma alla fine, grazie anche al supporto di Yuki che cercava di distrarlo scagliandogli contro varie tecniche, crollò a terra trafitto dalla spada di chakra del Susano’o.
Yuki si lasciò cadere sulle ginocchia, ormai travolta dalla stanchezza dei combattimenti che aveva dovuto affrontare. Sasuke, invece, ritirò il Susano’o e, accortosi che Orochimaru respirava ancora, si precipitò su di lui, colpendolo più volte a mani nude sul volto.
Inizialmente Yuki non comprese il perché di quel gesto, ma poi, osservandolo allibita, percepì la rabbia violenta che si scaturiva dal ragazzo. Probabilmente, egli non si stava nemmeno rendendo conto di essere diventato così violento.
Per diversi secondi, la ragazza non riuscì a fare altro se non guardare quella scena, quasi impaurita, ma quando vide comparire il sangue di Orochimaru sulle mani di Sasuke, corse immediatamente da lui provando a fermarlo. Di quel passo lo avrebbe sicuramente ucciso.
<< Basta Sasuke, fermati! Non può fare più nulla! >>
<< Ha ucciso nostro figlio! >> rispose il ragazzo con rabbia, continuando a tirare pugni.
<< Lo so, ma non ne vale la pena! >>.
A quelle parole, Sasuke si fermò e alzò lo sguardo verso Yuki. Il suo volto era coperto da schizzi di sangue e la sua rabbia non sembrò essersi placata neanche un po’, tanto che la ragazza indietreggiò per paura.
<< Sei sicura? Guardalo! Questa è l’occasione per fargliela pagare per tutto quello che ci ha fatto! >>
<< Tu non sei come lui! >>.
Sasuke sembrò colpito da quelle parole e abbassò lo sguardo sul corpo inerme di Orochimaru.
<< Non voglio che diventi un assassino anche tu. Non è questo il ragazzo di cui mi sono innamorata >> continuò Yuki.
Il ragazzo si rialzò lentamente, lasciando libero l’avversario ormai sconfitto e si avvicinò all’amata: << Scusami. E’ che.. non posso perdonarlo >>.
<< Lo so. Anch’io non riuscirò mai a dimenticare ciò che ci ha fatto. Ma è giusto così, credimi. Ci penserà Konoha a dargli quello che si merita >>.
Mentre pronunciava quelle parole, Yuki si avvicinò con aria di superiorità al padre e quando fece per voltarsi di nuovo verso Sasuke, quest’ultimo scorse qualcosa di simile a un kunai uscire dalla bocca di Orochimaru e scagliarsi contro la ragazza.
L’Uchiha riuscì prontamente a gettarsi su lei facendole deviare il colpo, ma, in quel momento, il corpo dell’uomo si trasformò in un piccolo serpente bianco e strisciò via velocemente.
<< No! >> i due ragazzi provarono a rialzarsi e a inseguirlo, ma, in men che non si dica, il serpente era scomparso.
<< Maledizione! >> Sasuke sbattè i pugni a terra per la rabbia. Esattamente come era successo in passato con Itachi, anche quell’occasione di vendetta era andata persa.
Anche Yuki sembrò sconvolta da quella fuga; non era certo un bene che Orochimaru potesse di nuovo girare a piede libero.
In quel momento, da lontano si levò un orribile grido, simile al ruggito di un mostro. I due ragazzi voltarono immediatamente lo sguardo in direzione di quel suono e in lontananza intravidero quella che sembrava la Volpe a nove code.
   
 
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