Fumetti/Cartoni americani > RWBY
Segui la storia  |       
Autore: fenris    07/04/2023    2 recensioni
Salem è sul punto di mettere le mani sulle Reliquie e usarle per spedire i Grimm in altri mondi, compresa la terra. Gaia, Alaya e Zelretch non possono permetterlo, quindi fanno reincarnare otto Servant ai tempi del team STRQ. Cresciuti, questi Servant diventano prima Cacciatori e poi i genitori e insegnanti della nuova generazione. Riusciranno a scoprire cosa lega davvero i Grimm al loro mondo e a proteggere chi amano? Coppie: Jaune/Pyrrha, Yang/Weiss, Blake/Sun, Jeanne/Sieg, Ruby/Si- oc, Ren/Nora, Qrow/ Summer e altre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri, Slash, FemSlash | Personaggi: Blake Belladonna, Nuovo personaggio, Ruby Rose, Weiss Schnee, Yang Xiao Long
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Più di dieci enormi navi e numerosi sottomarini si avvicinavano sempre più al continente nativo dei Grimm, i loro occupanti ansiosi per la battaglia che avrebbe deciso il loro destino.

 

Ruby controllò attentamente il caricatore di Crescent Rose, contenente pallottole con ogni tipo di Polvere. Era stata silente per buona parte del viaggio, intenta a preparare il suo equipaggiamento e quello per le compagne. In giro per la nave, molti altri svolgevano gli stessi rituali, chiedendo se quello sarebbe stato il loro ultimo giorno di vita su Remnant.

 

Sistemò il fucile e si rivolse alle compagne.

 

“Sei pronta, Mordred?”, chiese con un largo sorriso alla loro Servant, che lanciò Clarent in aria prima di riprenderla con un gioco di mano.

 

“ Prontissima. Scommettiamo che sarà la mia spada a finire nel cuore di Salem?”, scherzò la bella Saber.Le altre tre ragazze diedero simili risposte, felici di essere lì l'una al fianco dell'altra, e quando venne dato l'ordine agli altoparlanti, uscirono tutte assieme.

 

Il piano era di per sé abbastanza semplice, non avendo il tempo o le risorse per qualcosa di più complesso. Le loro forze si sarebbero divise in due: una, guidata da Iskandar, volta ad attaccare direttamente il pozzo nero dove Goetia stava completando la sua trasformazione, sperando di sconfiggerlo prima che emergesse.

 

L'altra parte dell'esercito, guidata da Ruby, avrebbe portato Salem il più lontano possibile dalla pozza e massacrarla con quanti più attacchi possibile, incluse numerose dosi del vaccino creato da Medea.

 

Nella migliore delle ipotesi, se la presenza di Salem fosse stata necessaria per la resurrezione, avrebbero tirato fuori Adam dall'abisso per poi ucciderlo, privando Goetia del suo involucro.

 

Un sottomarino emerse proprio al centro della flotta. Iskandar salì assieme al suo team, a quello di Vlad e a Ozpin/ Odino, ognuno di loro più imponente che mai, la loro Aura collettiva un immenso oceano di energia che si contrapponeva all'appestante aria che proveniva dal continente dalle coste rosso sangue.

 

 

“ Amici.... compagni.... miei soldati- cominciò il guerriero dai capelli rossi- il momento è finalmente giunto. Oggi poniamo fine alla guerra che ha tormentato il nostro mondo per millenni. Gli antenati di noi tutti, gli spiriti dal Trono degli eroi che ancora non sono stati evocati ci guardano.”.

 

“ Quest'oggi, nessuno resta indietro.... nessuno viene dimenticato... nessuno morirà senza onore. I nostri sforzi saranno per sempre ricordati, poiché per un giorno noi siamo uno!”.

 

“ SIAMO CON VOI, CONQUISTATORE!”, esclamarono tutte le decine di migliaia di voci nell'esercito. Decine di migliaia di mani, fossero esse di umani, spiriti eroici o fauni, si alzarono a esaltare tanto l'uomo che li comandava quanto l'obbiettivo che si erano prefissati.

 

“ Insieme fino all'ultimo?”, disse Ruby, tendendo la mano alle quattro compagne.

 

“ Insieme fino all'ultimo.”, risposero loro insieme

 

 

I soldati posarono piede sulle sabbie nere del continente nascosto, venendo presto seguiti dai mezzi pesanti e dalle unità mecha. La numerosa spedizione cominciò ad avanzare, ogni membro che si guardava attorno o stava ben attento a dove posava i piedi.

 

Fu però solo dopo un lungo cammino che incontrarono finalmente i primi cenni di resistenza.

 

Salem stessa guidava un enorme gruppo di Grimm, ben più numeroso di quello che aveva assalito Atlas. Al suo fianco si trovavano un cavaliere nero, Cinder e Kiritsugu. Le quattro tetre figure cavalcavano alla testa di un'orda di mostruose creature, le cui zanne e gli artigli schioccavano, ansiose di lacerare la carne altrui.

 

 

Nel guardare lo sfortunato Counter Guardian, Iskandar e gli altri spiriti eroici, si resero conto che doveva essersi finalmente rotto. Se fossero stati sconfitti quel giorno, nessuno gli avrebbe impedito di aprire la porta per la Reliquia della creazione. Per fortuna, gli spiriti eroici al loro fianco non erano così pessimisti.

 

“ Mhh, questo sarà il luogo perfetto per una composizione.”, commentò uno dei Servant al servizio dell'alleanza, un uomo dalla pelle scura e dai corti capelli bianchi, vestito un elegante completo. Antonio Salieri, un tempo amico e rivale di Mozart, divenuto un Avenger, aveva guadagnato la fama d'essere uno degli spiriti eroici più letali in assoluto.

 

Blake e molti altri erano estremamente lieti fosse stato Vlad ad evocarlo.

 

 

“ Perfetto, amico mio, ricordati di cantarla mentre scorre il sangue dei nostri nemici.”, gli rispose un guerriero poco lontano, vestito con un'armatura scarlatta, armato di lancia e con un elmo dorato a coprirgli il viso. Leonida, il più famoso di tutti i re di Sparta e Servant del team JNPR, al cui servizio aveva donato la forza dei trecento guerrieri che assieme a lui combattereono alle Termopili.

 

 

 

“ Ah, quanto tempo ho aspettato questo giorno.”, disse gioiosa Salem, materializzando un lungo spadone nero alla cui base si trovava un conduttore di Polvere. Iskandar guardò la donna avvertendo un piccolo brivido lungo la spina dorsale. Per quanto fosse diventato forte, sapeva di esserle ancora di molto inferiore, e gli disgustava la sola idea di lasciare i combattenti più giovani a occuparsi di lei.

 

' Clover, avete già avvistato la pozza di Goetia?', chiese l'uomo telepaticamente, inviando i propri pensieri agli Ace Ops, che stavano sorvolando il continente assieme al resto delle loro forze aeree.

 

“ Sì, comandante. E' la più grande di tutti, ed è circondata da un enorme esercito, in ogni senso della parola. Grimm anziani, golem come quelli che c'erano a Beacon e almeno una squadra di Servant la cui sola Aura mi fa accapponare la pelle.”.

 

 

' Come pensavo, quest'avanguardia è solo un modo per indebolirci.', pensò Iskandar, facendo un cenno ad Hassan e Qrow, che annuirono. Lancillotto intanto guardava il cavaliere nero accanto a Salem, nascondendo sotto l'elmo un'espressione terrorizzata.

 

L'albina gli sorrise e fece un cenno rispettoso, ammirando non poco il coraggio con cui si erano diretti sin lì pur sapendo cosa li aspettasse.

 

“ Iskandar, mi complimento davvero per come hai condotto la guerra finora, tu e i tuoi soldati siete stati splendidi. Sono certo che il mio signore sarebbe più che lieto di farvi entrare al suo servizio, se solo glielo chiedeste.”.

 

“ Salem, se tu fossi in pieno possesso della tua mente, usciresti subito dal suo servizio, e ne sei consapevole. Nessuno di noi ha intenzione di piegare il capo davanti a Goetia, il motivo per cui siamo qui è cancellarlo dalla faccia dell'universo. E se ce lo impedirai, cadrai con lui.”, rispose Iskandar, prendendo mano alla spada e venendo imitato da tutti i suoi sottoposti.

 

“ Allora non mi lasci altra scelta.”, disse Salem con tono empio, evocando una falce d'ossa di Grimm e lanciandosi all'istante contro il Conquistatore. All'ultimo però questo venne avvolto, insieme a molti altri, da fiamme azzurre che lasciarono presto il posto a una Ruby il cui mirino era piantato proprio contro i punti vitali della donna.

 

 

Una raffica di proiettili da Crescent Rose penetrò rapidissimo il petto di Salem, esplodendo all'interno, e la battaglia si accese subito. I componenti di quella parte della spedizione si buttarono subito contro i Grimm, lasciando che zanne e metallo si scontrassero, o bruciando il Prana per evocare gli effetti di incantesimi e semblance.

 

Mordred andò subito a cercare il secondo in comando della strega, avendo sentito, così come Lancillotto uno strano legame con lui. Il guerriero nero era intento a tagliare senza particolari difficoltà qualsiasi Cacciatore cercasse di attaccarlo, sebbene in apparenza non avesse in mano niente.

 

La conferma ai sospetti del cavaliere. Evocò con un pensiero la sua tavola da surf, modificata negli ultimi mesi assieme alle compagne col meglio che la tecnologia di Remnant offriva. A un suo ordine, il veicolo girò attorno al luogotenente nemico, allontanando da lui tutti i membri dell'esercito mentre la spadaccina bionda gli si avvicinava.

                                                              ( Battle Chapel- Knights of Harrenhall)

I due si squadrarono per un singolo istante prima di incrociare con rapidità le rispettive armi. Mordred mosse Clarent in complicati, ma selvaggi cerchi, in cerca della lama invisibile brandita dal rivale, in un continuo scontro che disegnò solchi tutto attorno a loro.

 

Sapeva che, continuando così, non sarebbe durata molto. Attivò quindi la sua semblance, concentrandola attorno al bordo della spada per un ardito fendente che tagliò via metà dell'elmo del cavaliere ibrido. Per un istante Mordred si trovò di fronte solo parte di un viso bruciato, ma in breve la pelle ricrebbe, rigenerando un bellissimo volto contorniato da corti capelli bianchi e con occhi neri dalla sclera rossa, pieni di disperazione.

 

Non esattamente chi si aspettava.... ma abbastanza vicino.

 

“ Salve, padre.”, disse gelida il Cavaliere del tradimento, guardando la figura di Artù con astio. Non era certo di cosa si aspettasse dal reincontrare la figlia.

 

“ Mordred, ammetto che..... è un piacere vederti dalla parte dei difensori di Remnant.”, disse il leggendario re britannico con tono cauto, mentre Mordred batteva Clarent sul proprio spallaccio con uno sbuffo.

 

“ Già.... ovviamente il Trono degli eroi trova sempre modi per prenderci per il culo. Tanto per cominciare siamo di nuovo in fazioni rivali, e tu sei un uomo invece che una donna.”.

 

“ Credimi, vorrei non fosse così.”.

 

Padre e figlia si mossero a velocità tali che solo Harriet , Ruby o Lancelot sarebbe riuscita a seguire lo scontro per intero. La mietitrice era però impegnata, assieme al resto del suo team, ai JNPR e ai SESP, a bloccare Salem affinchè non avesse troppa libertà di movimento. La regina dei Grimm stava infatti dando fondo a tutto il suo potere e alla sua esperienza, parando con incredibile facilità qualsiasi colpo prima di contrattaccare. Le avessero lasciato un solo attimo di respiro, sarebbero morti prima di accorgersene.

Cinder era stata intenta per un pò a sfoltire le linee nemiche, trovandole però ben più coriacee di quanto pensasse. Ma quando vide Ruby che volteggiava mentre muoveva falce e spada contro Salem, alternandosi ai compagni, perse la ragione e si gettò come una meteora su di lei.

 

“ MUORI, ROSE!”, eclamò la folle Dama, bruciando tutto il suo Prana fino a sembrare una piccola nova. Concentrò tutta l'energia nelle mani, con l'intento di ridurre la mietitrice e il suo team in cenere. Così facendo però, si rese completamente vulnerabile a ogni attacco.

 

Un colpo di fucile la prese dritta nel fianco, interrompendo il suo volo e facendola cadere sul posto nel fango, mentre le sue fiamme vennero sparate verso il cielo senza fare ulteriori danni. La donna cadde a terra, nel fango e nel sangue, incapace di muoversi. Provò a cauterizzarsi la ferita, ma aveva sprecato tutto in quell'ultimo inutile attacco, e con impotenza guardò avvicinarsi un soldato in armatura atlesiana.

 

“ Tu per prima.”, disse il ragazzo, con una voce che chiariva la sua età. Appena adatto a essere uno studente di Beacon al primo anno, ma avevano già fatto scelte disperate.

 

“ Chi sei... tu?”, chiese l'incantatrice, sputando sangue incredula. Se anche fosse morta quel giorno, pensava che sarebbe stato per mano di Ruby, Pyrrha o uno qualsiasi dell'ultima generazione di Cacciatori, non certo uno di quegli innumerevoli idioti che si era arruolato in fretta e furia nella milizia, avendo appena il tempo di sviluppare un nucleo magico.

 

“ Oscar Pine. E questo.... è per aver bruciato la mia fattoria.”, disse il giovane soldato, prima di piantarle una pallottola in fronte. Cinder cadde a terra senza un lamento, rivoli di sangue che scesero dalla bocca mentre Oscar tornava a concentrarsi sullo scontro. Più tardi Emerald e Mercury, con non poca fatica, avrebbero ritrovato il suo corpo e le avrebbero dato sepoltura in un luogo segreto e sereno, ma al di là di questo non sarebbe stata che una nota a piè di pagina nella storia che si stava scrivendo quel giorno, e un avvertimento per chiunque cercasse ossessivamente il potere.

 

 

Lo scontro padre e figlia intanto aveva raggiunto il picco della sua violenza. Le armature erano ormai frammenti sul terreno, e il sangue schizzava ovunque mentre il clangore delle spade sembrava occultare ogni altro pensiero. Ormai però il loro Mana era agli sgoccioli.

 

Decisero quindi di concludere lo scontro coi rispettivi colpi finali, caricando quanta più energia possibile nelle rispettive spade. Le alzarono al cielo, creando due altissime torri di luce rossa e nera. Il cuore dei due contendenti batteva all'unisono, così come i loro pensieri. Coi muscoli che tentennavano, abbassarono le rispettive spade, esclamandone i nomi.

 

 

“ CLARENT!”.

 

“ EXCALIBUR!”

 

Gli attacchi dei due spiriti eroici si incrociarono a metà strada, unendosi in una terribile colonna a spirale rossa e nera. Mordred gridò fino a sentire la gola seccarsi mentre prendeva un po' del potere del team RWBY per potenziare l'attacco, ma Artù fece lo stesso coi Grimm al suo comando, in misura ben maggiore.

 

Infine l'attacco di Excalibur soverchiò la forza di Clarent, avvolgendo Mordred, ma impedendo ad Artù di vedere qualcosa volare nella sua direzione. Quando finalmente l'attacco si concluse, non c'erano che particelle di energia nera e un cratere.

 

“ Mi dispiace, avrei voluto....”, disse il Re dei cavalieri, prima di sentire qualcosa trapassargli il cuore. Abbassando gli occhi, trovò la punta di Clarent che trapassava la sua corazza.

 

“ Mi sono spostata all'ultimo istante.”, sussurrò Mordred al suo orecchio, sulla spalla la sua tavola da surf. Tra le altre funzioni aggiunte negli ultimi mesi, aveva anche un silenziatore e un sistema d'invisibilità grazie al quale si era spostata senza che il padre se ne accorgesse per un attacco alle spalle.

 

“ Hai imparato bene.... dalle tue compagne. Una volta non avresti fatto altro che caricare a testa bassa.”, rise Artù con tono fiero, mentre linee di potere rosso attraversavano il suo corpo. L'esplosione che ne conseguì lo divise da parte a parte, sparpagliando gli arti ovunque, la testa rimase l'unico pezzo ancora integro.

 

“ Ce l'ho fatta.... ho vinto.”, disse Mordred, con un tono a metà tra il trionfo e la disperazione.

 

“ Sono fiero di te.”, le rispose quanto rimase di Artù prima di svanire nel vento. Una singola lacrima rigò quindi il viso della Saber, ripensando a tutto il tempo che lei e il padre avevano perso, a quello che sarebbe potuto succedere se Morgana non si fosse messa in mezzo o se lui fosse stato più considerevole di lei. Sapeva quanto fosse inutile piangere per ciè che non sarebbe potuto essere, ma non riusciva a farne a meno.

 

Una pesante mano guantata si posò sulla sua spalla. Voltandosi, la spadaccina si ritrovò a fianco Yang, i cui comprensivi occhi rossi si specchiarono in quelli della spadaccina.

 

“ Non è ancora finita, Mordred.”, le ricordò la pugile, inserendo una coppia di cristalli in Gear Celica, generando un'lone di energia elementale che si mescolò con la sua semblance. Mordred sentì il proprio nucleo magico vibrare fino al punto da andare a fuoco, restaurando una buona parte delle sue energie.

 

Master e Servant si buttarono di nuovo nella mischia. Obbiettivo: Salem.

 

 

 

*****

 

Quando Summer vide il Segugio, capì subito che dentro di lei c'era il suo vero corpo. Non seppe se era per il modo in cui la creatura si muoveva, per come stava di fronte ai Grimm che comandava o per qualche misterioso contatto tra i loro spiriti.

 

Il mostruoso canide non si differenziava infatti da quei primi cinque Segugi apparsi ad Atlas e dagli occasionali che erano apparsi durante l'anno successivo, per lo più spalleggiando potenti servant ibridi. Teneva la bocca chiusa, mostrando appena i denti affilati e muovendosi con cautela sui quattro arti deformi, con scintille nere che ogni tanto uscivano dalle sue fauci.

 

La bella Cacciatrice strinse tra le dita la catena della sua fidata croce fino a sentire le nocche scricchiolare.

 

“ Stai bene, amore?, chiese Qrow alla moglie, alzando la propria maschera per guardarla dritto negli occhi argentati.

 

“ Per niente- disse, rizzando la schiena e dando un rapido fendente all'aria con la propria arma- Voglio solo fare del mio meglio affinchè questa giornata finisca il prima possibile.”.

                                                    ( Powerwolf- Demons are a girl's best friend)

“ UOMINI, ALL'ATTACCO!”, esclamò Iskandar, prima che Lancillotto agitasse le redini dei suoi tori, guidando così l'avanzata dei protettori di Remnant.

 

I Golem furono i primi ad attaccare, lanciando potenti sfere di energia oscura o getti infuocati, i più dei quali vennero bloccati a metà strada da Medea con la sua semblance. Gli Assassini, approfittando del momento di pausa offerto dalla strega, si infiltrarono tra le prime linee, facendo rapido lavoro dei Grimm più deboli, finchè il Segugio non si girò verso di loro.

 

La creatura sembrò assorbire l'aria di tutta la regione, risputandola come un devastante soffio che spazzò via i discepoli di King Hassan. La punta della catena di Summer si infilzò quindi nella sua spalla, unita a una raffica di piume affilate, precedendo l'arrivo della donna e Qrow, che ingaggiarono l'essere in un frenetico duello, solo uno tra mille però in quel frangente.

 

Odino volteggiava Gugnir con assoluta maestria, usando le rune in maniera impercettible ma letale per non impensierire i suoi alleati. Vlad e Salieri si muovevano rapidissimi nell'infinita massa di nero, muovendo in sintonia le loro armi e dando libero sfogo alla loro repressa ferocia mentre poco distante James e Leonardo avanzavano spala a spalla, combinando i rispettivi attacchi di Polvere. Oltre ancora, gli Ace Ops costituivano un impenetrabile muro a difendere i soldati semplic e l'artiglieria pesante.

Kiritsugu, che si era teletrasportato lì per ordine di Salem, tentò di sabotare quel prezioso assetto, ma i cinque Specialisti lo scoprirono per tempo e ingaggiarono uno scontro che lo costrinse a dare pieno sfoggio delle sue doti da mutaforma.

 

La semblance di Taiyang era un'autentica mostruosità e un ottimo assetto in quel frangente, grazie a essa la sua forza aumentava a ogni colpo, e l'aver rimpiazzato l'Aura col prana lo rendeva ancora più terribile. Con un pugno distrusse facilmente un golem e creò un'onda d'urto che spazzò via un branco di Grimm che tentò di sbarrargli la strada. 

Non vide però un drago cadere a capofitto su di lui. La bestia aprì la mascella, concentrando tutta la sua energia nello stomaco in modo da divorare il Cacciatore ed esplodere insieme a lui. Non sarebbe bastato a uccidere Tai, ma col danno che stava facendo, l'avrebbe indebolito non poco e reso una facile preda per altri Grimm. La sua morte avrebbe ridotto la forza d'attacco dell'esercito, anche perchè Iskandar non avrebbe più potuto usare la sua Semblance.

 

A salvare il pugile dal diventare un impiccio per i compagni, fu una serie di fulminei fendenti che riduessero il drago a un ammasso di arti, su cui salì una figura ammantata di rosso.

 

“Raven, che ci fai qui?”, domandò Taiyang, stupefatto nel trovarsi di fronte l'ex moglie. E anche un po' irritato, per il semplice fatto( non contando gli alimenti arretrati per più di quindici anni) che aveva scelto solo l'ultimo momento utile per prendere una posizione!

 

“ E' da quando ho ricevuto il nucleo magico che io e Vernal ci nascondiamo qui- rispose la donna, cercando di ignorare la ben chiara rabbia dell'uomo- Ascolta, la pozza gigante non è quella dove si nasconde Goetia, è in una di quelle più piccole!”.

 

“ Quale?!”, esclamò l'altro, saltando per evitare l'attacco di due Ursa, che distrusse facilmente quando tornò a terra. A sua volta Raven dovette ricoprire la sua odachi con un misto di Polvere, infondendolo di Prana per liberarsi spazio prima di saltare al fianco dell'uomo.


“ Non ne ho idea, non sono mai riuscita ad avvicinarmi abbastanza.”, disse ansante. Purtroppo la risposta non ci mise comunque molto ad arrivare.

Atlanta era salita sul carro di Iskandar, tirando fuori una particolare freccia infusa con l'ultima versione del vaccino di Medea, un concentrato talmente puro e potente che avrebbe potuto distruggere l'abisso in cui Goetia riposava. La fauna leonessa incoccò la freccia, infondendovi ogni goccia del suo prana finchè sulla punte non si formò una piccola, ma incredibilmente intensa luce. 

Una volta lanciata, illuminò l'intero campo di battaglia come una cometa avvolta da un'alone cianotico, per poi buttarsi nel gigantesco lago oscuro. Il cambiamento fu istantaneo, generando un'altissimo pilastro di luce azzurra che giunse rapidamente sino all'atmosfera. Per un singolo istante, mortali e spiriti eroici esultarono, pensando che la vittoria fosse vicina.... ma si resero presto conto che i Grimm erano sempre più aggressivi e forti, soprattutto il Segugio che stava ora affrontando l'intero team STRQ. E in quel marasma, nessuno pose attenzione a una piccola pozza di liquido nero finchè non fu troppo tardi.

 

La pozza espolose in una colonna di sangue bollente misto a m ateria nera, che si allargò in alto nei cieli parallelo a quella creata da Atlanta. Il liquido si condensò dunque in una grande figura umanoide nera e rossa dai riflessi dorati, con un'imponente paio di corne e completamente ricoperto da una corazza ossea.

 

L'essere scese a terra con una grazia quasi innaturale, agitando le corna mentre la battaglia si fermava.

 

“ Iskandar, Hassan. Sono molti secoli che non ci vediamo.”, disse l'orrendo demone, rivolgendo lo sguardo verso i Cacciatori rimasti, rendendo chiaro che a parte i due appena menzionati, gli altri non erano che insetti per lui.

 

“ Avrei preferito non succedesse mai più, ma fortunatamente dopo oggi l'universo non dovrà più sopportare la tua presenza.”, rispose King Hassan, cercando di mantenere il sangue freddo, qualcosa che quel giorno era difficile persino per lui. I Grimm si erano infatti inginocchiati di fronte al loro signore, nonostante l'odio nascosto che ognuno di loro provava verso di lui per averli ridotto a una parodia di sè stessi. I soldati e quei Grimm purificati erano troppo orripilati dalla nuova apparizione per agire.

 

“ Mhh, vediamo se potete confermare quanto dite.”, rise Goetia malefico, scrocchiando le dita e rilasciando un pò della pressione accumulata, gettandosi dunque in volo contro gli ultimi ostacoli sul suo cammino.

 

 

 

“ Preparatevi a morire, vermi.”.

                                                                                                          *********
E comincia l'ultima battaglia per il destino di Remnant e dell'universo, mi auguro abbiate apprezzato quest'inizio perchè avevo in mente l'incontro tra Mordred e Proto Saber da taaaaaaaaaaaanto. In settimana forse concludo definitivamente prima di dovermi dedicare all'ultimo esame, intanto domani è il mio compleanno. Buona pasqua a tutti.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > RWBY / Vai alla pagina dell'autore: fenris