Challenge 1st April - sfida mensile - indetta dal gruppo FaceBook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”
3° entries
Genere: drammatico, introspettivo
Tipo: flash-fic
Coppia: yaoi
Personaggi: Keiji Akaashi, Osamu Miya
Rating: PG-13, giallo
Avvertimenti: slice of life, angst, tematiche delicate
PoV: prima persona
Spoiler: sì, post time skip
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
Solo poche pagine di diario
(3° pagina)
12 maggio 2023
Oggi piove, piove a dirotto da questa mattina e il tempo di addice al mio umore triste e grigio.
Non riesco a scrivere con la regolarità che avevo una volta, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché mi ritroverei a scrivere sempre le stesse cose. Mi rendo tristemente conto che la mia vita è tutta uguale, si dipana nel medesimo modo fottuto giorno.
Mi alzo, mi lavo, mi sbarbo, faccio colazione e vado a lavorare torno a casa, ceno e vado a letto, troppo stanco per fare qualunque cosa.
Questa routine mi dà tranquillità fare sempre le stesse cose, cedere sempre le stesse persone, percorrere sempre la stessa strada, osservare sempre gli stessi negozi, fino a quel giorno.
In uno degli esercizi sfitti stanno facendo dei lavori sono proprio curioso di vedere cosa aprirà.
Con mio immenso piacere è un ristorante di onigiri io li adoro, non potevo essere più fortunato.
Sono stato ancora più sorpreso quando ho scoperto che il proprietario è Osamu Miya, che ha traslocato in un locale più grande.
Tra noi non sono mai intercorsi grandi rapporti ci conoscevamo di vista.
Lui era il gemello di Atsumu mentre io per lui ero l’alzatore de Fukurodani.
Dalla sera dell’inaugurazione nella mia lista tra recuperare vestiti in tintoria e prendere il latte per domani, molto spesso c’è fermarsi a prendere gli onigiri da Miya per cena.
E siamo diventati Miya e Akaashi.
Poi il fermarsi si è trasformato in fare quattro chiacchere con Miya.
E i nostri nomi propri sono diventati familiari sulle nostre labbra, Osamu sulle mie, Keiji sulle sue.
Mi fermo ogni giorno e una volta li compro gli onigiri, ma son più spesso quelli che mi vengono offerti e un altro passo avanti per Samu e Kei…
Kei… nemmeno i miei genitori mi hanno mai chiamato così è strano e bello…
Ho il terrore di dirgli la verità, di rivelargli la mia vera natura… ho paura di sentire le stesse parole che mi ha rivolto Bokuto.
Io non sono come te… non credo che lo sopporterei.
Mi fermo ogni sera, prima di tornare a casa e nonostante gli onigiri siano uno dei miei piatti preferiti non è più per quello che entro nel suo ristorante.
Anche questa sera mentre fuori diluviava e ad uno ad uno tutti gli altri avventori se ne andavano ed io sono rimasto fino alla chiusura chiacchierando con lui.
Il destino ha voluto che qualcuno abbia preso il mio ombrello.
- Ti accompagno - ha proposto e prima che potessi rifiutare o protestare, mi sono trovato sotto al piccolo ombrello stretto a lui.
Sto bene vicino a Osamu.
Mi piacciono gli onigiri, continuavo a riapertemi mentre camminavo sotto la pioggia
Gli onigiri di Osamu sono ottimi, soprattutto
quelli che fa apposta per me.
Mi piacciono gli onigiri e basta! (Bugia)
Mi piace Osamu.
Mi piace Osamu.
Mi piace Osamu.
Mi piace Osamu.
Io potrei mai piacergli???