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Autore: NymeriaStark    12/04/2023    0 recensioni
Questa è una raccolta di alcune One shot che ho creato partendo dalla mia idea strampalata di usare delle canzoni come base di partenza. Troverete parti di testo mescolate alla storia vera e propria, ovviamente sono evidenziate per evitare di creare confusione. Ogni capitolo è autoconclusivo quindi sentitevi liberi di saltare da uno all'altro nel modo che preferite.
È un lavoro molto sperimentale in cui ho deciso di esplorare anche personaggi che solitamente non uso come Kite e Yuma.
Spero che questo esperimento possa incuriosirvi e di essere riuscita a creare delle storie interessanti o, quantomeno, godibili
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rio, Ryoga/Shark, Thomas Arclight/ Four, Yuma/Yuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cenere, era a questo che era ridotta la torta di compleanno che Rio aveva provato a preparare per il compleanno del fratello.

"Per fortuna esiste la pasticceria" pensò, mentre buttava l'impasto carbonizzato. Non era mai stata brava a cucinare, tra i due era sicuramente più bravo Reginald, ma questo non la scoraggiava affatto, anzi la spingeva a provare ogni volta a modificare la sua nomea di pessima cuoca.

"Per ora non mi è riuscito un granché bene ma, prima o poi, ce la farò" pensò mentre osservava per l'ultima volta quel che restava delle sue ore di lavoro.

"Addio torta, mi dispiace di averti bruciata" disse, richiudendo il bidone.

"Bene, ora devo riflettere su cosa fare. Posso prendere la torta in pasticceria ma devo organizzare qualcosa di grandioso per Reginald che gli faccia passare la voglia di prendermi in giro per il mio disastro." Riflettè per qualche istante per poi arrivare a una soluzione

"Il mare ovviamente, come ho fatto a non pensarci prima? E magari potrei invitare anche Thomas, forse potrebbe decidersi ad ammettere che gli piace mio fratello e smetterla con la sua corte silenziosa".

Prese il telefono e lo chiamò, la voce che gli rispose era impastata di sonno

"Rio? Ti sembra l'ora di chiamare?"

"Sta zitto e ascolta, sono sicuro che apprezzerai una volta che avrò finito di spiegarti" gli parlò del progetto spiaggia, soffermandosi sui chiari vantaggi di vedere suo fratello in costume, e vantandosi della splendida torta che era riuscita a preparare (nonostante sapesse benissimo che fine aveva fatto).

"Allora, ti ho convinto?"

"Può darsi ma continuo a non capire perché vuoi invitare anche me"

"Perché sei chiaramente innamorato di mio fratello e questa potrebbe essere un'occasione per confessargli i tuoi sentimenti. Pensaci bene, la spiaggia, il mare, il tramonto, il fatto di essere in costume e privi di inibizioni, potrebbe essere la tua occasione, non credi?" Il silenzio dall'altra parte le confermò i suoi sospetti

"Allora, hai intenzione di venire?"

"D'accordo, verrò ma non gongolare troppo"

"Gongolare? Io? Ma figuriamoci, mi divertirò a vedere i tuoi goffi tentativi di rimorchiare Reginald, sarà divertente" Thomas riattaccò, visibilmente seccato dall'atteggiamento della ragazza.

"Che permaloso, ho semplicemente detto la verità" dopodiché venne il turno del fratello che, per sua fortuna, si dimostrò molto più collaborativo, accettando subito la sua proposta.

La spiaggia non distava molto dalla loro casa e Rio notò con piacere che il fratello era già lì.

"Reginald,non dirmi che ti trovavi già in acqua quando ti ho chiamato"

"È così, stamattina c'era bel tempo e ho pensato di venire a farmi una nuotata"

"Sei davvero un pesce mancato" disse con un sorriso.

"Ti ho portato questa" esclamò porgendogli una torta

"Non l'hai fatta tu, cosa è andato storto?" Le domandò divertito.

La sorella parve rifletterci per qualche istante, poi rispose

"Me la sono scordata in forno, quando sono andata a controllare era ridotta a poco più di un mucchietto di cenere"

"Quindi hai di nuovo rischiato di mandare a fuoco la cucina? Chissà perché non ne sono sorpreso"

"Ahah, molto divertente, stava venendo bene, se il timer avesse funzionato a dovere ora staresti mangiando la mia deliziosa torta"

"In tal caso ricordami di ringraziare il timer una volta tornati a casa" Rio gli diede un leggero pugno sul braccio, piccata.

"Beh, le sorprese non sono finite, guarda chi sta arrivando" disse, indicando Thomas in lontananza

"Perché lo hai invitato?"

"Non farmi domande di cui conosci benissimo la risposta" il fratello arrossì mentre scrutava Four avvicinarsi a grandi passi alla spiaggia.

"Questa me la paghi" bisbigliò

"Oh, andiamo, ti ho fatto un favore, finalmente avrai l'occasione di confessargli i tuoi sentimenti in un ambiente a te familiare. Pensaci è l'occasione perfetta"

"Non dire assurdità, non succederà mai e poi io a lui non piaccio, non ho intenzione di farmi rifiutare come un'idiota"

"Quindi preferisci vivere per sempre con il dubbio?" Lui parve rifletterci ma non le rispose. Thomas intanto li aveva raggiunti, li salutò in modo impacciato per poi piantare sgraziatamente un ombrellone e sistemare alcuni asciugamani sotto di esso. I fratelli si guardarono allibiti, nessuno dei due immaginava sapesse farlo.

"Immagino abbia imparato per fare bella figura con Reginald, complimenti Four, ti sei guadagnato qualche punto"

Si sistemarono sotto l'ombrellone e iniziarono a spogliarsi, non senza qualche imbarazzo, il fratello era l'unico già pronto e Rio aveva percepito più di una volta lo sguardo di Thomas saettare sulla sua pelle nuda.

"Chi vuole fare un bagno?" Domandò ingenuamente Reginald

"Andiamo, siamo appena arrivati, non puoi aspettare un attimo?"

"Perché dovrei? Non ho intenzione di stare qui ad ustionarmi al sole come fai tu, preferisco di gran lunga l'acqua"

"Io verrei ma non so nuotare" disse Thomas imbarazzato

"Beh, questo non è un problema, posso insegnarti io" Thomas parve soppesare il suo terrore per l'acqua e la prospettiva di trascorrere del tempo da solo, a stretto contatto con Reginald.

"Va bene, sì, immagino si possa fare" Shark sorrise, avviandosi verso il mare

"Però, non male come primo approccio"

"Smettila, è già abbastanza imbarazzante senza i tuoi commenti inopportuni"

"Oh, ma dai, sarà divertente, senza contare che per imparare dovrai stargli molto vicino, in alcuni casi dovrà tenerti a galla e ti basterà fingere di affogare per rimediare una respirazione bocca a bocca, è perfetto non credi?"

"No, non credo, anche perché l'acqua mi terrorizza"

"Davvero? Beh, questo rende tutto ancora più interessante"

"Sei proprio sadica, lo sai?"

"Non sei il primo che me lo dice. Ora vai, mio fratello ti sta aspettando"

Thomas si avviò, esitante, ed entrò in acqua, la sensazione fu persino più spiacevole di quanto avesse immaginato ma vedere Reginald dinanzi a sé gli diede sicurezza. A differenza sua pareva perfettamente a suo agio e si muoveva agilmente nel mare calmo. Lo raggiunse con ampie ed eleganti bracciate e si posizionò dietro di lui. Four si sentì avvampare ma cercò di non darlo a vedere.

"Per prima cosa devi imparare a stare a galla, è semplice, devi sdraiarti a pancia in su, a pelo d'acqua e il mare farà il resto" Thomas ubbidì, superando la paura che gli stava attorcigliando le viscere e, dopo qualche tentativo fallimentare, anche grazie al supporto di Reginald, riuscì a rimanere a galla per qualche secondo. Questo parve bastare al suo insegnante che gli fece cambiare posizione. Provò a fargli fare qualche bracciata, sostenendolo passo passo. Quel contatto così intimo lo mise a disagio ma, al contempo, ne fu intimamente grato, non era mai riuscito a stargli così vicino al di fuori dell'acqua ma superare le sue paure si stava rivelando molto più remunerativo di quanto avesse pensato.

"Vieni, ti porto a vedere un bel posto" disse, prendendolo per mano e conducendolo al largo.

"Non so se posso farcela, ho paura del mare" disse imbarazzato.

"Non preoccuparti, ci sono io con te, non ti succederà nulla" quelle parole ebbero il potere di rassicurarlo e lo seguì, esitante. Raggiunsero un piccolo isolotto al largo, ricco di scogli e con una piccola grotta.

"Come conosci questo posto?"

"Ci vengo spesso, da solo, ad essere sincero è la prima volta che ci porto qualcun altro" Thomas si sentì onorato per quella confessione

"Ti ringrazio per avermelo mostrato, non avrei mai pensato di poter essere tranquillo in mezzo all'acqua"

"C'è un motivo per cui ti spaventa tanto?"

"Non che io ricordi ma mi hanno detto che, da bambino, sono caduto a testa in giù in piscina, non sapevo nuotare e, immagino, mi sia spaventato tantissimo. Credo che il trauma sia rimasto anche se il ricordo non c'è più"

"Capisco, beh, mi fa piacere vedere che stai affrontando le tue paure, non è da tutti sai"

"Già..." Rispose.

"Sarà meglio tornare indietro, non vorrei fare preoccupare Rio"

"Aspetta, prima c'è una cosa importante che devo dirti" pensò ma senza riuscire a pronunciare quelle parole ad alta voce.

"D'accordo, andiamo" si avviarono lentamente, Reginald gli stava alle spalle, aiutandolo ogni volta che ne aveva bisogno. Raggiunsero la spiaggia e Rio sembrò meravigliata di vederli già di ritorno.

"Allora, com'è andata la nuotata?"

"Bene" risposero entrambi.

"Io penso che tornerò in acqua per un altro po', non maltrattare troppo Thomas mentre non ci sono"

"Io? E quando mai lo avrei fatto?" Chiese con falsa innocenza.

Il fratello sorrise, prima di rituffarsi in mare.

"Allora, com'è andata davvero?"

"Vi ho visti sparire all'orizzonte, ti ha portato nel suo isolotto?"

"Sì"

"Non lo ha mai fatto con nessuno, è importante ti abbia condotto lì vuol dire che si fida di te" "Può darsi"

"A giudicare le tue risposte deduco che non sia andata come speravi"

"Non sono riuscito a dirgli quello che avrei voluto, ed era l'occasione perfetta"

"Può succedere, eri nervoso ed è normale che non ci sia riuscito"

"Lo so ma è comunque frustrante"

"Potresti farlo appena torna"

"Non credo, troverò un'altra occasione"

"Ne sei proprio sicuro?"

"Sì"

Reginald tornò poco dopo e Rio si allontanò con una scusa, lasciandoli soli.

"Allora, Rio mi ha detto che c'era qualcosa di cui dovevi parlarmi, qualcosa non va?" Thomas la detestò ma decise di cogliere l'occasione

"No, è tutto a posto. Avrei preferito dirtelo di quell'isolotto ma non ci sono riuscito... Ecco, ciò di cui volevo parlarti è che... Mi piaci e non come un amico, insomma io credo di amarti e..." Sì interruppe, attendendo la reazione di Reginald

"Anche tu mi piaci Thomas e sono sicuro di amarti, non sapevo che ricambiassi i miei sentimenti ma mi fa piacere sapere che è così" si avvicinarono, stringendosi in un abbraccio imbarazzato per poi scambiarsi un bacio fugace. Rio tornò poco dopo, soddisfatta della sua missione da Cupido.

Tornarono tutti a casa, felici di essere finalmente riusciti a rivelare i propri sentimenti.

   
 
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