Challenge: “Dashing through the prompt! - Ester edition” organizzata dal gruppo Facebook “Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom”
Prompt: “Ti voglio bene” “Non mi basta” di Trachemys LeggereQueer
Genere: romantico
Tipo: flash-fic
Raccolta: Scatti di vita quotidiana
Personaggi: Tooru Oikawa, Tobio Kageyama
Coppia: yaoi
Rating: PG, verde
Avvertimenti: slice of life, angst
PoV: terza persona
Spoiler: sì, post time skip
Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma di Haruichi Furudate. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.
Ascensore
Il destino voleva che l’ascensore dell’hotel dove alloggiavano si fermasse proprio in quel momento con l’unica persona con cui Kageyama non voleva avere un confronto.
Erano anni che non si vedevano, che non si parlavano, che si osservavano attraverso una rete.
“Ci vorrà almeno mezz’ora perché arrivi il tecnico”
Tobio si riscosse prepotentemente dai suoi pensieri alzando gli occhi in quelli dell’altro alzatore, che gli sorrise con quel suo modo seducente ed affascinante.
“Il gatto ti ha mangiato la lingua?” gli chiese tagliente avvicinandosi a pochi centimetri dal suo viso, si divertiva a stuzzicarlo era tremendamente facile metterlo in imbarazzo e Oikawa gongolava nel farlo, ma non aveva fatto i conti che Tobio non era più un ragazzino, ma era cresciuto e aveva avuto le sue esperienze, infatti il giovane uomo dai capelli neri colmò la distanza che li divideva.
Dapprima fu solo uno sfiorarsi di labbra, ma Kageyama si fece più ardito e mosse la lingua fino a quando l’altro non schiuse la bocca, approfondendo il bacio.
Quando si sollevarono avevano entrambi il fiato corto.
“Che cosa provi per me, Tooru?”
Quegli occhi castani si allargarono per lo stupore per quella domanda audace e nel sentir pronunciare il suo nome.
“Ti voglio bene” ammise in un soffio.
“Non mi basta”
“Tobio…” iniziò ma l’altro lo baciò ancora, spinto da un ardore che non gli era proprio, non sarebbe mai stato tanto vicino all’alzatore argentino come in quel momento.
Quando la sua mano fece scorrere la cerniera della sua felpa, Oikawa lo fermò “Che cosa vuoi fare?” ansimò sulla sua bocca.
“Non lo immagini?”
“Sto con Iwaizumi” mormorò riacquistando lentamente la lucidità.
“Sono certo che capirà” rispose sporgendosi in avanti, Oikawa lo bloccò ancora “A Hinata non pensi?”
Gli occhi blu di Kageyama tremarono ed aprì le labbra per rispondere, ma con uno scossone l’ascensore ripartì.
I due uomini si staccarono nel momento stesso in cui le porte si aprirono.
“È meglio così, Tobio-chan, è meglio così” dichiarò uscendo dall’ascensore lasciando Kageyama ai suoi tormenti.