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Autore: The Rosablue91    17/04/2023    3 recensioni
Di cosa parleranno secondo voi delle nobildonne nel salotto privato della regina tra una tazza di tè e qualche pasticcino? Ma dei loro rispettivi mariti.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Lluvia, Lucy Heartphilia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chiacchiere tra gran dame

 
Pov Juvia (la duchessa)
I ritratti di precedenti re e regine mi fissano severamente mentre m’incammino passo dopo passo accompagnata dal servitore di palazzo dopo aver lasciato il mio amato consorte a discutere di affari di stato ma io non sono preoccupata per lui il re è abbastanza ragionevole e alla mano chi mi preoccupa è un altro.
O meglio altra.
Sua maestà la regina.
-Eccoci arrivati, vostra grazia- mi dice il servitore in livrea lasciandomi davanti ad un angusto portone, ma non sono sola accanto a me vi è infatti un'altra giovane donna che sorride rivolta a me, e la riconosco infatti è un’amica di vecchia data, ci troviamo davanti ad un salotto privato e aspettiamo di essere annunciate, la ragazza dai capelli biondi e due occhi densi come la cioccolata rompe il silenzio e si rivolge a me-vi trovo in splendida forma, vostra grazia- mi saluta affabile la mia amica.
-Anche voi lo siete altrettanto, vostra altezza- rispondo educatamente.
Le ante si spalancano ed entrambe le porte si aprono in perfetta sincronia e con altrettanta sincronia sussultiamo quando qualcuno ci annuncia con pomposità-sua altezza la principessa Lucy Dragneel e la sua grazia duchessa Juvia Fullbaster, vostra maestà-
-Regina Erza - esordiamo inchinandoci di fronte alla giovane donna dai lunghi capelli rossi con una corona in testa che ci investe in un abbraccio poco regale mandando all’aria l’etichetta ma si sa la sovrana non sta dietro a certi salamelecchi per non parlare del bon ton che trova oltremodo noioso.
-Ah quanto tempo ragazze! Finalmente insieme-stritolandoci come in quelle braccia, sto diventando blu prugna e nemmeno il colorito di Lucy è dei migliori.
-Erza ti prego!- si lascia scappare Lucy, la sua non è lesa maestà, ci conosciamo sin da quando eravamo delle bimbette che ancora portavano le fasce.
 Il cerimoniere ci viene in nostro aiuto.
-Coff, coff vostra maestà vi prego il protocollo! Il protocollo!- esclama angosciato il povero Wally.
-Finiscila Wally! Il protocollo e il bon ton proprio non li reggo!-si portò una mano al mento-forse dovrei bandire queste inutili sciocchezze è un’idea che ho da qualche giorno, dovrei presentarla alla prossima riunione del consiglio di Stato e al re?- sono certa che per amore della sua regina il re acconsentirebbe ma temo per il regno che non avrebbe più ordine e in questo caso Wally si dispera e non si strappa i pochi capelli che possiede.
-Maestà vi prego! Non fatelo!- piangendo come un bambino per fortuna Lucy decide di intervenire salvando la situazione prima che finisca in tragedia distraendola-ehm… maestà come mai questa convocazione?-
-Cosa? Oh si- domanda Erza prima spiazzata e poi riprendendo il controllo-lasciamo gli affari di stato ai nostri rispettivi mariti, noi faremo due chiacchiere tra donne davanti a un’ottima tazza di tè- ci accomodiamo sulle sedie del tavolino e due cameriere albine una dai capelli lunghi e l’altra dai capelli corti entrarono trasportando un carrello carico di delizie, tè fumante e pasticcini e noto la regina puntare uno sguardo bramoso da falco alla sua preda: una torta di panna e fragole a addirittura la bavetta alla bocca, non è strano il suo amore per i dolci.
Sono certa che fra poco il povero Wally griderà ‘’maestà! Il protocollo! Il protocollo!!!’’ mettendosi le mani alla testa.
Ma tanto so che la calma durerà poco conoscendo Erza.
Erza mette nella sua tazza di tè almeno tre zollette di zucchero, Lucy due ma io non lo contemplo.
-Vostra grazia, gradite zucchero o latte?- mi chiede gentilissima quella cameriera dai capelli corti, Lisanna.
-Latte per favore- mescolo il tutto con un cucchiaino e ne bevo qualche sorso-delizioso- commento lo so che mettere latte nel tè può sembrare strano quasi quanto la mia parlata in terza persona ma cosa posso farci? Mi piace questo gusto ma più di tutti mi piace il mio amato marito.
-Allora cosa ha portato i vostri consorti qui stavolta?- chiede la sovrana non che sia seccata dalle visite di due amiche come noi anzi trova questi incontri dilettevoli tuttavia i nostri mariti non si sopportano essendo i signori di un principato e un ducato concesso dalla corona e disgraziatamente confinante finiscono spesso per litigare con la gioia mia e di Lucy, s’intende.
Noi due abbassiamo simultaneamente la testa sconsolate e Lucy inizia a raccontare-mio marito Natsu si è arrabbiato con sua grazia il duca Gray per un tratto di strada che sfiora a malapena il nostro territorio prima di venire alle mani gli ho suggerito di portare la questione al re e risolverla in maniera pacifica-
-Juvia si scusa per non aver agito in tempo, avremo dovuto prima chiedere al principe Natsu, ma quel tratto era l’unica via sicura, Gray-sama era sicuro che il principe non avrebbe detto nulla ma a quanto pare si è sbagliato- ogni scusa è buona per battibeccare fra loro.
Lucy e io guardiamo ipnotizzate le mani della regina stringersi a pugno mentre il suo sorriso si fa sempre più affilato.
Oh-ho guai in arrivo.
-V-volete… intervenire?- balbettò la principessa e mi bevo il resto della tazza di tè tutta d’un fiato senza assaporarmela, la guerra sarà imminente.
 Gray-sama amore mio perdonami ho fatto del mio meglio ma non è bastato.
-Sono certa che il re sia in grado di gestire la situazione da solo ma se per caso non trovassero un accordo allora- tiene in pugno la tazzina e credo tra non molto starà per rompersi, sbaglio o quella è una crepa a forma di fulmine?
-Vedrà che si risolverà tutto per il meglio- dice Lucy assicurando la regina che molla la tazza ma ugualmente resta in allerta.
-Comunque entrambi detengono il trono delle teste dure- commenta Erza furibonda, afferrando il piattino di una fetta di torta alle fragole che le offre la solare Mirajane, ne prende un cucchiaino e quella dolcezza sul palato le spazza via il malumore.
Santa Mira!
-Comunque-riprende con la bocca sporca di panna-mi è giunta voce vostra grazia di un fatto alquanto insolito, mi potete illuminare?-
-Se Juvia sarà in grado di rispondervi, vostra maestà-
I suoi occhi brillano-Brava ragazza, quello che volevo sapere è, se era vero della condizione che vostro padre impose a vostro marito quando venne a chiedervi la mano-
-Quale condizione?-chiede Lucy estranea alla faccenda e intanto arrossisco al ricordo mentre la regina spiega-ho sentito dire che l’ammiraglio Loxar avrebbe concesso la mano della nostra qui presente duchessa solo nel caso il giovane duca avesse vinto la gara dell’annuale regata-
Io lo ammetto  e al solo ricordo stringo le mani al petto, su questo devo ringraziare mio padre e la sua fissa per la regata, arrivare primi è decisamente difficile, papà non avrebbe mai dato la mano della sua unica figlia ad un cacciatore di dote o ad un uomo senza spina dorsale.
Con i binocoli da opera  punto la visuale sulla barca a vela del mio amato adesso è al terzo posto gli mancano poche falcate per riprendere il vantaggio deve farcela assolutamente!
Non può perdere!
-Forza Gray-sama! Faccio il tifo per te!-urlo quanto una pescivendola e solo la mia governante mi rimprovera dato che tutti i nobili del padiglione sono impegnati a vociare magari avranno pure scommesso.
-Juvia-sama! Siete una nobile dama, non dovreste adottare certi atteggiamenti!-mi rimprovera e pensare che per il resto del tempo è sorda ma alcune parole le capisce bene anche solo leggendo le labbra.
-Ma Juvia non ce la fa a stare ferma Porlysika-san!-
Per tutta risposta estrae un fazzoletto di seta dalla sua ridicule* e si a sciuga la fronte sudata e segnata da rughe.
-Non so dove trovate le energie ma io sto morendo di caldo qua sotto-ed apre elegantemente il ventaglio porpora facendosi aria perché nonostante siamo sotto un padiglione riparati dalla luce del sole e dai suoi flagellanti raggi l’aria è irrespirabile se penso che Gray -sama sta combattendo anche contro il sole a me piange il cuore, sta affrontando tutto questo per me. Per noi. E io no posso fare niente se non stare qui ad attendere.
-Vedo che abbiamo puntato sullo stesso uomo-dice una voce, io guardo alla mia sinistra e c’è un uomo alto e biondo, non può essere che del baronato dei Dreyar, Laxus Dreyar.
-Lo stesso uomo?- domando io senza capire.
-O perdonate, voi avete fatto una scommessa d’amore io ahimè solo del vile denaro, non mi guardate in quel modo mia cara ormai più della metà dei presenti sanno cosa ha richiesto vostro padre al duca-
Poi una risata quanto quella di una cornacchia che grattugia le mie orecchie fa capolino-Ahahahah certo che lord Loxar è un idiota su certe questioni-
-Come vi permettete di dare dell’idiota al padre di Juvia- la mia rabbia è puntata sulla pecora nera della famiglia Dreyar chi non conosce Ivan Dreyar? Figlio del barone Makarow Dreyar e padre del qui presente gentiluomo biondo.
Mi guarda allusivo come potrebbe guardare una bambinetta che non ha capito niente-Non lo è mia signora? Il duca è certamente un partito appetibile per le sue terre e le sue ricchezze conosco persone che farebbero carte false per combinare un incontro con le loro figlie ma vostro padre invece- si porta un pugno in bocca per soffocare una risata- deve essere davvero un povero idiota il marchese Loxar o saranno le vecchie abitudini ereditate dal suo bisnonno a morire? In fondo sanno tutti che si è guadagnato il titolo in battaglia voi siete una famiglia parvenu*-
Non è un segreto che il mio avo si sia guadagnato il titolo in battaglia salvando la vita dell’allora re in una battaglia navale e di questo fu insignito di un’alta carica nobiliare  tuttavia ancora molte famiglie non accettarono mai la nomina forse anche per invidia e ancora oggi molti ci sparlano alle spalle benché molte famiglie nobili possono vantare una discendenza nobile vecchia di duecento o trecento anni. La nostra che è la più recente e per loro saremo solo dei parvenù.
-Smettetela padre- mi difende lord Laxus.
 -E il duca lo è stato ancora più idiota ad accettare una scommessa che non può vincere in alcun modo-
La mia fedele governante si fa avanti per proteggere mio padre e il mio amore, mi stringe la mano io mi appoggio a lei –Il marchese Loxar, mio signore, voleva saggiare la tempra e la determinazione del giovane duca, lui non vede sua figlia come un oggetto da vendere al migliore offerente! E per quanto riguarda sua grazia ha tutto il mio rispetto anche solo ad aver accettato la sfida!-
In effetti i nobili non partecipano direttamente alla regata per loro sarebbe una bassezza mescolarsi alla plebe per questo Ivan Dreyar sembra così sdegnoso.
Trattengo le lacrime, ti ringrazio tanto Porlyusika-san.
-Ma davvero? Com’è toccante la cosa-fingendosi di asciugarsi una lacrima immaginaria, ma quanto può essere odioso quest’uomo!
-Mentre voi padre avreste guadagnato profitto se solo aveste avuto una figlia- dice suo figlio con una nota di rimprovero.
Lui sbuffò-Se solo tua madre mi avesse dato altri figli ci avrei guadagnato un sacco di soldi purtroppo ho avuto solo te, Laxus, devo accontentarmi e spero ti guarderai in giro tra poco dovrai sposarti per continuare la discendenza- l’aria sta diventando elettrica.
-Il nonno ha detto di prendermela con calma c’è ancora tempo-
Sta perdendo le staffe-Non mi dirai che pure tu vuoi un matrimonio per amore, Laxus? O forse sei già innamorato di una donna ma non vuoi presentarmela?-
-Questi non sono affari vostri, padre- lord Laxus si volta da un’altra parte e gli risponde in quel modo e lord Ivan va su tutte le furie e gli punta un dito contro e fa una scenata incurante degli sguardi-ti avverto se non è una donna del nostro stesso ceto sociale ti diseredo seduta stante!- noto che lord Laxus stringe i pugni quando qualcuno chiama lord Ivan.
-Lord Ivan venite! Vi abbiamo tenuto un posto!-lo chiama uno dei suoi amici del circolo.
-Riprenderemo il discorso più tardi, mie signore- ci fa un veloce inchino e se ne va ma prima lancia un’occhiataccia al figlio lord Laxus ricambia guardandolo storto.
Quando non c’è più quell’uccellaccio del malaugurio chiedo apprensiva-state bene, mio signore?-
Lui tira un sospiro di sollievo e china il capo in nostra direzione-vi prego di perdonare le discutibili maniere di mio padre-
-Non dovete preoccuparvene, voi non avete alcuna colpa-
Lord Laxus allarga un sorriso guardandomi-il duca è molto fortunato-
Io chino il capo di lato-perché?-
-A una donna che lo ama con tutta se stessa sono un po’ geloso-
-Juvia è certa che anche voi un giorno troverete un amore sincero- glielo auguro con tutto il cuore, questo ragazzo si merita una ragazza dolce e gentile e innamoratissima di lui.
Poi qualcuno ci strappa alla nostra conversazione.
-Il duca ha guadagnato vantaggio e ora è a testa a testa contro l’uomo di lord Dreyar-
Mancano pochi metri al traguardo e la barca di Gray-sama supera tutti per prima!
-Maledizione! Ho perso di nuovo!-impreca il barone Ivan Dreyar  stracciando il foglio della scommessa.
-Avete puntato sul cavallo sbagliato padre, o meglio sulla barca sbagliata- gli dice suo figlio sventolandogli il genitore non dice niente per quanto iracondo ma io scappo verso il mio Gray-sama incurante dei richiami della mia governante e degli scrosci d’applausi, il mio duca scende dalla barca vestito solo con pantaloni e stivali i pettorali sono uno spettacolo ma io mi avvinghio a lui lasciandomi alle spalle ogni goccia di pudore e lo bacio con passione poi riluttante mi stacco per riprendere aria le sue labbra sanno di salsedine e mi risponde sorridendomi-il miglior premio di sempre ma non credere che ne basti solo uno-
-Juvia te ne darà altri trecento-
Lui inarca il sopracciglio-solo trecento?-
Io elenco-trecento la mattina, trecento il pomeriggio e…-lui mi bacia ancora e risponde affamato-non ne sarò mai sazio ora andiamo da tuo padre abbiamo un matrimonio da organizzare-
 
-E così è stato, papà ha voluto mettere alla prova Gray-sama e i suoi sentimenti-commento trasognata al ricordo e mi lascio sfuggire- i suoi pettorali erano uno spettacolo per gli occhi che rilucevano splendenti in quella calda giornata estiva mentre vogava- spiego estasiata al ricordo.
-Posso capire-dice Lucy che la sa lunga.
 
Pov Lucy (la principessa)
Che cose pazze si fanno per amore io ne so qualcosa e la regina sembra capirmi al volo mentre prendo un biscotto alle nocciole e lo mastico con molta calma.
-Qualcosa mi dice che anche il vostro consorte ha fatto qualcosa di baldanzoso come il duca, non è vero principessa?-
-Oh qualcosa ha fatto- dico sul vago chiedendo altro tè a Mirajane.
-Juvia vorrebbe sapere del vostro corteggiamento, è vero che vi ha regalato un’immensa serra con ogni sorta di fiore esotico?-
-Che strano io avevo sentito che vi aveva regalato delle farfalle- ribatte la regina.
E io sorrido ad entrambe-avete ragione tutte e due, Natsu mi ha regalato sia fiori che farfalle-
La regina mi guarda ammirata-Però non avrei mai immaginato che avesse questo lato romantico-
Ripenso alla corte del mio amato marito e ad una poesia che mi aveva citato ad alta voce ma dagli scarsi risultati tanto che commise un errore e la serra piena d fiori e farfalle era un segno di scuse.
-Quello era un regalo per farsi perdonare-dico sorseggiando il mio tè imbarazzata al ricordo.
La regina prese un coltellino per il burro che scintillò pericoloso avrebbe fatto paura quanto una spada-Quale offesa vi ha arrecato? Una parola e lo faccio decapitare- mimando un secco taglio al collo.
-No, no vi prego! Ormai è tutto risolto e anzi se ci ripenso c’è solo da ridere aveva elogiato una parte del mio corpo che nessuno aveva elogiato prima-
Juvia, Lisanna e Mirajane sussultarono e la duchessa mormorò-ha detto delle simili volgarità ad una ragazza nubile-
-No vi assicuro nessuna volgarità- o quasi.
-E allora che vi ha detto?- chiede la regina curiosa sono tutte a portata d’orecchio mi vergogno un po’ a confessarlo.
-Quello che mi disse…- lasciando un momento di suspence e la regina e la duchessa si sporsero in avanti non volendo perdere nemmeno una parola persino Mira e Lisanna essere tutt’orecchi pendendo dalla mia bocca.
-Mi disse che trovava profumate le mie ascelle- ammetto con un velo di vergogna.
-Cosa?-
-Le ascelle?- domandano sconcertate.
Volto la testa da un’altra parte lievemente imbarazzata-Esatto le mie ascelle, mi disse che erano profumate-
E tutte noi scoppiamo a ridere e la regina risponde-tipico del principe, il casato dei Dragneel ha forgiato abili guerrieri e uomini d’onore ma cose per la poesia e come rapportarsi al gentil sesso non sono mai stati fini-
E come posso darle torto? Ormai ho imparato a conoscere mio marito.
 
-Avete bisogno di qualcosa, principe Natsu?- chiedo al ragazzo dai capelli rosa qui presente, ho avuto molti pretendenti dei quali hanno elogiato la mia bellezza sui miei occhi o i miei capelli o alla mia grazia pari a quella dell’incidere di un cigno ma mai nessuno mi aveva detto delle mie ascelle, questo ragazzo non conosce la finezza o è stato cresciuto dai lupi.
-Sono qui per porgervi le mie scuse, lady Lucy- inchinandosi di fronte a me allora mi stupisce forse un minimo di buone maniere gliele avranno inculcate a questo ragazzo e sono pronta ad accettare le scuse quando la frase dopo mi lascia alla sprovvista -e vi chiedo di venire con me e di usare le vostre narici-
-Le mie narici?- lo guardo storta e il mio primo impulso è di girare i tacchi e andarmene.
Maledizione! Perché ho accettato quell’invito per il tè di lady Solano? Avrei dovuto immaginarlo che era sospetto i territori Aguria non comprendevano questo castello!
Poi mi addolcisco un po’ quando dice. -Sono adorabili come il resto-regalandomi un bel sorriso, devo ammetterlo questo principe è alquanto divertente ma scuoto la testa-come hanno fatto le vostre governanti con voi, mio signore?-
Lui ridacchia-se ne saranno andate via una mezza dozzina-
-Solo una mezza dozzina?-
-Nell’arco di un anno-
-Non è facile avere a che fare con vostra altezza-
Lui mi porge il braccio e ammicca verso di me-che ne dite di una passeggiata con questo principe maleducato, lady Lucy?-
Non so dire di no-sarà un piacere- e gli afferro il braccio iniziamo a camminare-poi mi spiegherete perché avete usato la lady Solano per attirarmi qui-
Lui ridacchia- non siate dura con lei a solo accettato la richiesta di aiuto di un ragazzo disperato e pazzamente innamorato-
-Pazzamente innamorato?  E di chi?- facendo finta di niente.
-Ma di voi è ovvio- il mio cuore batte forte nella cassa toracica non avevo mai conosciuto qualcuno di così diretto.
Siamo davanti ad una serra e il principe apre la porta portandomi dentro un mondo di fiori esotici sono investita dal loro profumo, e farfalle di tante specie colorate che danzano tra di essi, tale meraviglia l’avevo visto solo nei libri-tutto questo è magnifico- mi illudo un momento che lo abbia fatto per me.
Il principe sorride soddisfatto-Sono contento che vi piaccia l’ho preparato apposta per voi-
-Per me!- esclamo mettendomi le mani sulle guance.
-Per essere stato maleducato con voi- ammette dopo un po’.
-Siete stato esagerato bastava dire un semplice ‘’mi dispiace’’- ma questo regalo è fantastico poi ridacchia all’improvviso-oh una farfalla si è posata sui vostri capelli vi deve avere scambiato per un fiore-
Poi è il mio turno di ridere e di rimando indico i suoi capelli rosa-una farfalla blu luminescente si è posata sul capo rosa del principe Natsu-pare che siamo stati scambiati per due fiori-
-Pare proprio di sì- ed entrambi scoppiamo a ridere poi lo lascio senza parole mi alzo sulla punta delle dita e lo bacio dentro quel mondo di mille colori e mi sa che è la prima volta che è senza parole.
 
Non posso dare torto a sua maestà.
Ma so che nonostante i suoi modi il mio Natsu mi ama più di qualsiasi altra cosa al mondo e io amo lui con altrettanta passione.
E a proposito di passione ora è il turno della regina perché anche lei sa amare con passione.
-Anche io so per certo che vostro marito vi ama pazzamente, ricordate la battaglia contro i ribelli di Avatar?-
 
Pov Erza (la regina)
 
Lucy sa sempre dove colpirmi e chi non la conosce quella battaglia? Juvia esclama-intendi quella battaglia in cui la regina era travestita da cavaliere e si è buttata nella battaglia per proteggere il re?-
Lucy annuisce-Proprio quella. Ormai ci hanno scritto intere ballate i menestrelli-
Di solito nelle ballate o nelle storie, è un principe o un cavaliere in armatura scintillante che spavaldo e ignaro del pericolo brandisce una spada in difesa della propria dama ma in quel caso il nobile cavaliere in armatura scintillante ero io in difesa del mio re, il mio amore.
Da lì è nata la leggenda della regina-cavaliere.
Sembra folle e scandaloso che una dama abbia indossato un’armatura ma è proprio quello che ho fatto.
-Oh che storia romantica e voi mia regina l’avete vissuta in prima persona!-esplode Juvia quella fanatica dell’amore e colgo qualche nota d’invidia, forse anche lei vorrebbe vivere una storia simile alla mia.
Io arrossisco al solo pensiero per quella pazzia ma sono pronta a rifarla, sapevo che per una donna sarebbe stato sconveniente e oltraggioso e so che c’erano soldati forti e coraggiosi pronti a dare la vita per il bene del re come il principe Natsu e il duca Gray (una delle poche volte che sono andati d’accordo e quelle poche volte si contano sulle dita di una mano) e anche tanti altri coraggiosi cavalieri ma dovevo vegliare su Gerard e niente e nessuno mi avrebbe fermata!
 
 
Indossare un’armatura di ferro non era tanto diverso che indossare un corsetto un vero e proprio strumento di tortura pensato per le donne, era davvero pesante e la mia faccia nascosta dentro quell’elmo moriva di caldo avevo i capelli appiccicati dal sudore, avrei tanto voluto togliermelo ma se l’avessi fatto avrei fatto saltare la mia copertura devo stringere i denti e soffrire.
Ero riuscita a corrompere uno stalliere perché mi procurasse un’armatura del nostro regio esercito e un cavallo la cosa più difficile era stata procurarmi una spada ma quel pensiero passò in secondo piano, galoppavo frenetica, dovevo cercare il re in quella confusione del campo di battaglia mi guardavo attorno quando finalmente vidi il mio amato che combatteva fiero come un patriota abbattendo nemici noto legato al suo polso un fazzoletto il mio fazzoletto glielo avevo dato come pegno di amore il mio cuore fa una capriola poco più avanti la sua guardia fidata il principe Natsu e il duca Gray pure loro con un fazzoletto legato al polso dato dalle loro amate.
La mia attenzione fu catturata da un cavaliere.
Un cavaliere dall’armatura bianca e nera munito di lancia che ricorda i colori di una scacchiera e galoppava a spron battuto verso sua maestà sento crescermi un moto di rabbia quando urla sfacciato-Gerard! La tua testa sarà mia!-
Do un calcio al fianco del mio cavallo e mi metto in mezzo tra quel traditore e il re che è impegnato a combattere con altri nemici estraggo la spada e taglio la punta della lancia, il re si libera degli avversari e ci guarda confuso e sorpreso mentre il codardo butta a terra la lancia inutilizzabile e impreca puntandomi un dito contro-non so chi tu sia, ma non ti permetterò di intralciarmi!-
-Jerome?!- esclama il re riconoscendo la voce, sembrava familiare anche a me e quello si toglie l’elmo rivelando una capigliatura bionda in un viso pieno di rabbia e sguaina la spada chiedendo affabile dimentico che siamo in mezzo ad un campo di battaglia-Come stai, cugino?-
-Tu… è opera tua tutto questo?!- chiede sconcertato e iracondo il mio re.
Quella serpe velenosa lo ammette. -Aspetta un momento spedisco questo scocciatore all’altro mondo e sono subito da te-egli viene verso di me ma con una mossa lo spingo a terra facendogli mangiare la polvere, io salto giù da cavallo e gli punto la spada contro-arrenditi, sua maestà sarà magnanimo con te se deponi le armi-
-Arrendermi? Mai!- e mi attacca i paro le sue stoccate e farnetica-il trono e il regno saranno miei!-
-Neanche per sogno!- rispondo io con un colpo faccio volare via la sua spada e gliela punto-fine dei giochi-
Un corno suona la fine della battaglia, noi abbiamo vinto dei soldati prendono in custodia Jerome e lo portano via, una mano mi tocca la spalla per poco non faccio un inchino e mi metto rigida sull’attenti.
È il re e dietro di lui ci sono il principe il duca e altri suoi vassalli mi sorride dicendomi orgoglioso e grato. -Avete dimostrato coraggio nobile cavaliere, da dove venite?-
Il principe Natsu interrompe-Vi ho visto combattere, non ho mai incontrato un uomo come voi siete di una bravura eccezionale, vi piacerebbe entrare nel mio esercito? Avrete una buona paga e naturalmente vitto e alloggio- mi offre.
-Che cosa?-domanda il duca Gray scandalizzato-buon cavaliere, non so da dove venite ma pensateci bene prima di accettare l’offerta di questo qui ho sentito che raramente gli alloggi dei suoi soldati vengono puliti per non parlare del rancio rancido e della sua paga da fame invece potreste venire da me sarete servito e riverito e naturalmente la paga sarà profumata-
-Hey! Vuoi soffiarmi questo talento, brutto idiota! L’ho visto prima io!-
-Mi dispiace per te ma questo cavaliere me lo prenderò io! Un talento come il suo è sprecato per uno come te!-
-Prova a ripetere!-
-Signori! Vi prego- esclama il re non volendo iniziare un’altra guerra, e i due si zittiscono ma continuano a fissarsi in cagnesco, infine si rivolge a me -Esaudirò qualunque desiderio in mio potere ma prima lasciatemi vedere il volto del mio salvatore-
-Qualunque? Avete giurato sire- aggiungo e mi lavo quel maledetto elmo liberando i miei capelli da quella morsa di ferro, tutti dal re ai suoi vassalli sono stupiti- E-Erza?!- mormora Gerard notando per la prima volta nel suo sguardo sorpresa e confusione.
Lascio cadere l’elmo e mi avvicino al re sorridendo-avete detto qualunque cosa, maestà, ecco reclamo il mio premio- gli prendo le spalle e avvicino il volto al mio baciandolo con passione sotto gli occhi di tutti.
Non sono il tipo da stare seduta dentro un castello ad aspettare il ritorno dell’amato in preda dell’attesa io devo esserci e Gerard mi ama anche per questo mio spirito libero e anticonformista e io amo lui pazzamente annuendo tra me e me.
-Vostra maestà- chiamò il maggiordomo appena tornato a riferire gli ultimi avvenimenti e mi preparo ad una possibile punizione.
Prima bevo un sorso di tè e rimetto la tazza nel piattino sorridendo al maggiordomo con tutta la calma del mondo-Il principe e il duca hanno trovato un accordo, vero?- sperando che quelle due teste vuote non rovinino la sala delle udienze l’ultima volta ci abbiamo rimesso otto sedie in mogano.
A volte o come l’impressione di avere a che fare con animali selvaggi.
Non vorrei intervenire di nuovo per fermarli altrimenti gli spetterà una punizione con i fiocchi.
-Ehm… be ecco in realtà è stata dichiarata  guerra, vostra maestà-
Stringo il tovagliolo in un pugno e chiedo con uno schiocco di lingua-da chi?-
-Da tutti e due- risponde stancamente asciugandosi la fronte imperlata di sudore con un fazzoletto bianco.
Tipico di quelle due teste dure non cambieranno mai, mi tampono le labbra con un tovagliolo color crema e chiamo la mia fedele cameriera-Mira-
Lei capisce al volo-Subito, maestà-
Mirajane torna e mi porta il pesante scettro e lo porge reverenziale alla sottoscritta, e la principessa e la duchessa hanno simultaneamente un groppo in gola, poteva significare solo una cosa e loro sanno cosa.
-Vostra maestà siate clemente…-
-Vi prego vostra maestà non rendete Juvia vedova-mi prega  la duchessa mentre mi avvio alla porta.
Sorrido candidamente-Oh non vi renderò vedove questo no tuttavia temo che i vostri sciocchi consorti torneranno a casa con un ‘’leggero’’ mal di testa’’- e spero che questa volta imparino la lezione mentre mi avvio elegante ma decisa alla sala del consiglio.
 
 
Ridicule*: borsetta.
Parvenu: Persona arricchita rapidamente, che, pur affettando presuntuosamente una certa distinzione, conserva almeno o in parte certi modi e mentalità della condizione sociale precedente.
 
 
 

Angolo dell’autrice: Ciao ragazzi ho scritto questa fan fiction per il compleanno di una mia cara amica (con un imprevisto giorno di ritardo T-T mi dispiace tanto il pc ha pensato bene di abbandonarmi nel giorno sbagliato) Ellygattina è un piccolo pensiero per te!
L’idea di questa fan fiction mi è venuta in mente durante il capitolo del manga del concorso di Miss Fairy Tail e delle nostre rispettive tre finaliste ovvero: Erza, Lucy e Juvia, rispettivamente  il primo, il secondo e il terzo posto in classifica.
Ho pensato che se Erza detiene il titolo di ‘’regina’’ infatti è sua maestà Titania la regina delle fate e Lucy è una ‘’principessa’’ definita così da Virgo, perché Juvia non può essere una ‘’duchessa’’?
Voi che ne pensate?

   
 
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