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Autore: Duchessa712    20/04/2023    1 recensioni
Mi chiedo se lo sai, che m'uccidi ogni volta (mi chiedo cosa farai quando m'ucciderai per l'ultima)
[La storia partecipa alla "To Be Writing Challenge" 2023 indetta da Bellaluna e alla challenge "Everything has CHALLENGED! (Taylor's Version)" indetta da Pinguinamati sul forum Ferisce più la penna]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Illicit affair

Mi guardi da sopra l'orlo del bicchiere, mi orbiti intorno per tutta la sera - io faccio lo stesso con te: sguardi sfuggenti e sospiri annegati in bollicine di champagne. (È d'oro, il vino nel bicchiere: d'oro com'è d'oro la tua fede).

Ti guardo dal lato opposto della sala, fai un passo a destra e io uno a sinistra - un gioco di specchi, un gioco da pazzi: è elettrica, l'aria, come sempre quando siamo insieme, mi rincorri con gli occhi e con la voce e la risata. (È la tua risata che m'è entrata dentro prima di tutto, che m'ha fatto innamorare, prima di tutto).

Mi cerchi, ti cerco: mi trovi circondata da ammiratori adoranti che sperano di rivedermi - nel loro letto o all'altro capo del tavolo a una cena non ha reale importanza -, ti trovo al braccio d'una moglie detestabile e irritante che sorride un sorriso falsissimo. (A volte ho il sospetto che sappia: quando te lo chiedo tu o neghi o non rispondi, tranne quando sei stanco davvero e, allora, mi dici: "Che differenza farebbe?").

Mi rincorri per i corridoi - scappo da te, un poco, che mi rendi irrespirabile l'aria; scappo per noi, soprattutto, che non ci vediamo da mesi e non ci sentiamo da giorni - e, quando mi raggiungi, nascosta in una sala buia e solitaria, mi cerchi le labbra con lo stesso slancio d'un assetato che trova acqua in un deserto. (Mi dici che ti son mancata, ma non ho tempo di rispondere che mi baci ancora e ancora e ancora).

Tua moglie è a un corridoio di distanza e fuori dal cancello ci sono giornalisti che non voglion perdere nessun possibile e improbabile scatto di questa festa - chè alla gente piace vivere per interposta persona -, e io, la testa contro la porta chiusa, penso fugacemente al trucco e ai capelli e al vestito che poi saranno tutti da sistemare. (È tutto spazzato via dalla fede che preme, bruciante, sul mio fianco. "Toglila." ti supplico, tirandoti via la mano, sfilandotela io stessa).

"Ho una parte per te." mi dici, i tuoi baci sul mio collo, le tue dita che mi cercano sotto il vestito - mordo le labbra per silenziare un gemito.

"Non posso." rispondo, spezzato in un sospiro, le palpebre che si chiudono un istante - mi sei mancato: voglio dirtelo e te lo dico. (Non ti dico che mi uccidi, però, ogni volta che mi prendi di fretta e dietro porte chiuse, che mi tieni a distanza quando altri possono vedere).

"Sì, che puoi. È perfetta per te, è stata creata per te. Sarà un successo, un altro Oscar.", provi a convincermi e io sento le gambe tremare, la testa girare - lavorare insieme: è iniziato così, no? Che t'ho sentito ridere e mi sono innamorata e tu m'hai vista in costume e ti sei innamorato. (Ma starti vicino ogni giorno e dover far finta di niente -).

"Chiedile il divorzio".

Ti fermi, una nube t'oscura lo sguardo, un sorriso amarissimo ti deturpa il bel viso. (La fede ce l'ho in mano io, la stringo tanto forte da sbiancarmi le nocche).

"Non posso: mi ha dato tutto e me lo toglierebbe. Sarebbe la fine per me e per tutti".

(E lo so che è vero, che il nome importante è il suo, che i soldi importanti sono i suoi; che c'han costruito una favola su voi due e io sono quella che l'ha fatta a pezzi - lo so, però).

"Dimmi che accetterai. Che ci penserai: prometti almeno questo".

Ti dico di sì anche se è una bugia. (Però ti amo e non è giusto un mondo in cui non è abbastanza; non è giusto un mondo in cui mi fai morire ogni volta un po' di più - e ancora non me lo chiedo, cosa accadrà quando mi farai morire per l'ultima volta).

"Ti amo."

"Ti amo anche io".

E forse in un'altra vita basterebbe davvero, forse - se t'avessi conosciuto prima, se t'avessi avuto prima, se tu sapessi rinunciare all'orgoglio, se io avessi un po' di coraggio (per dirti che non ti servono, i suoi soldi e il suo nome, che la fama l'avresti lo stesso e ne avresti più che adesso, che ne varrebbe la pena, che ti rendo felice come lei non ha mai provato a fare, che non farò l'amante per sempre, che -).

"Ti amo davvero, ti amo così tanto che mi sembra d'impazzire.", mi soffi in un orecchio, il tuo respiro caldo contro la mia pelle - quanto tempo è passato? Verranno a cercarci, ci troveranno, ci scopriranno (le nostre foto in prima pagina, il nostro segreto allo scoperto, niente più bugie, niente più orbitare l'uno attorno all'altra stando attenti a quando sfiorarci).

"Ma non si può vivere di solo amore".

Mi chiedo se lo sai, che m'uccidi ogni volta ( mi chiedo cosa farai quando m'ucciderai per l'ultima).
   
 
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