What's your purpose, why were you put on Earth?
" You don't have to be like everybody else
You don't have to fit into the norm
You are not here to conform
I am here to take a look inside myself
Recognize that I could be the eye, the eye of the storm "
La giornata non era iniziata particolarmente bene. Sentiva che la sua testa stava per scoppiare per l’emicrania. Non ne aveva di così forti da tempo, e ogni volta che muoveva il capo troppo in fretta - quindi ad una velocità normale per chiunque altro - si sentiva perdere i sensi. Quel giorno le dosi di teina sarebbero aumentate in attesa di comprare dell’Almogram. Sarebbe voluta rimanere a letto, magari tornare a dormire, ma non era una buona idea: anche il suono del suo respiro le dava fastidio, e lanciare un incantesimo di silenziamento non sarebbe stato utile.
Il rumore esterno copriva il frastuono che erano i suoi pensieri, evitandole di concentrarsi su di loro.
Sperava di trovare una farmacia aperta.
Aprendo gli occhi si accorse di non essere nel solito posto. Guardandosi le mani si accorse di essere nel solito posto. Che seccatura.
Le unghie sulle sue mani erano ancora troppo lunghe: sembravano davvero gli artigli di un gatto.
Non era nel solito posto in cui si svegliava; generalmente si trovava sul suo comodo albero. In alto. Con una bella vista.
Ora era a terra, aveva sentito la terra bagnata prima ancora di vederla. Riusciva a scorgere la chioma viola del suo albero. Era nello stesso posto, ma molto più distante dal solito. Che grande seccatura.
Il tragitto per andare al lavoro era normalmente molto rilassante. Camminare per delle strade, per lo più silenziose, magari lentamente, senza il fastidio che causavano gli spintoni degli studenti babbani che correvano a scuola o degli uomini d’affari a cui il suo passo rilassato non andava bene. In questo seppur breve lasso di tempo, tutto era perfetto: la luce non troppo accesa evitava il dover socchiudere gli occhi; i marciapiedi quasi deserti le davano
la possibilità di guardarsi attorno e concentrare la sua attenzione dove voleva, non dove doveva; poteva godersi l’odore dei dolci appena sfornati. Quello la metteva sempre di buon umore, specialmente se oltre a sentirne l’odore poteva anche gustarsi il sapore.
Le facevano male i piedi. Non sapeva da quanto tempo cercava di avvicinarsi al suo albero, ma sapeva che non stava facendo il minimo progresso.
Era bloccata nello stesso punto. Dalla sua stessa testa. Esisteva qualcosa di più irritante?
Con uno sbuffo particolarmente frustrato si lasciò cadere a terra. « Va bene » appoggiando le braccia sulle ginocchia rilasciò un altro sbuffo « Hai la mia attenzione. Cosa devo fare? »
Ma nessuna risposta giunse alle sue sensibili orecchie. « Fantastico. Davvero. Fottutamente. Fantastico »
« Sinceramente non ti capisco» non era ancora orario di apertura ma Jahee Obaasan aveva un debole per lei, ogni volta che qualcuno chiedeva, la presentava come sua nipote « è il tuo giorno libero, ma invece di divertirti con i tuoi amici o uscire con il tuo fidanzato, ti presenti qui. Prima dell’apertura. A studiare » le aveva riempito la tazza di tè nero e avvicinato un cornetto vuoto appena sfornato. « Questo è l’unico posto in cui riesco a studiare con calma, anche mentre sto male. Potrei direttamente trasferirmi qui, no? » Le rispose sorseggiando il suo tè « Inoltre sai benissimo che io e la socievolezza viaggiamo su due binari separati »
Aveva continuato a fissare il suo albero. Non era l’unico della foresta, e di certo non era neanche l’unico viola. La sua era una foresta piuttosto colorata e fantasiosa, con molte possibilità di perderti se non conoscevi il luogo. Alcune volte alcune cose cambiavano posizione o forma; il tulipano con i petali al contrario l’ultima volta era vicino alla Quercia Gigante Nana. Ora era più vicino al Pino Picchiatore.
Se si fosse concentrata avrebbe potuto sentire lo scorrere dell’acqua. Chissà se oggi sarebbe stato un fiume normale; probabilmente però il flusso d’acqua era al contrario. Le sue orecchie da gatto non sbagliavano quasi mai. Quando captarono un suono particolare Minori sperò di sbagliarsi. Quel suono era familiare, pur non sentendolo da tanto. Se non lo aveva sentito per un bel po’ un motivo c’era.
Jahee la scrutò, poi scosse la testa sospirando, dirigendosi invece dietro al bancone « Eppure quando sei di turno non sembra. È sempre l’orario più frequentato. I clienti sono sempre ben disposti a chiacchierare con te. C’è chi viene soltanto quando ci sei tu, non credere non me ne sia accorta » «Sono affabile ed educata, è il mio lavoro, non lo definirei essere socievole. Seconda cosa, credo che quello che intendi tu si chiami ‘stalking’, e non ne deriva mai nulla di positivo » « Non dovresti limitarti a queste quattro mura e allo studio. Il mondo fuori è meraviglioso e tu dovresti sognare più in grande, ne hai il diritto »
‘Quello’ era la ragione per cui il giorno dopo Minori avrebbe avuto un gran mal di testa. ‘Quello’ era uno squarcio nel terreno. Da lì si potevano scorgere alcuni luoghi, alcuni che conosceva fin troppo bene, altri in cui non si era avventurata, con ovvie ragioni; ogni tanto, dalla sicurezza del suo albero, qualche squarcio lo apriva lei, giusto per controllare che andasse tutto bene, ma lo ricuciva subito dopo. Tra le varie cose che vide una la preoccupò particolarmente:era il mondo del Ciciarampa, cioè, quello che ne rimaneva integro. Quel mondo non era mai stato ben curato, anzi, dire che era disastrato era un complimento, ma adesso era completamente distrutto. Gli squarci gli facevano da padrone, con tutto quel buio. Quel panorama indicava tre cose: prima, l’instabilità del Ciciarampa; seconda, quanto Minori avesse fallito nel suo ruolo di custode; terza, bisognava intervenire in fretta se non volevano ritrovarsi come l’ultima volta, o peggio, visto che non erano più il vecchio gruppo.
A Minori piaceva lavorare al bar. Non molti capivano quanto potesse aiutare avere qualcuno che cordialmente ti augurava una buona giornata o ascoltava i tuoi drammi.
A Minori piaceva sentirsi accolta. Jahee era quanto di più vicino avesse ad una famiglia.
Minori non capiva perché la gente non apprezzasse la preoccupazione altrui. Quello non era indice di interessamento? Minori avrebbe fatto carte false per avere qualcuno che si preoccupasse per lei, e poi c’era qualcuno che buttava al vento tutto ciò.
Era proprio vero che al mondo c’era chi aveva tutto e chi non aveva niente. E poi c’era gente come Minori, che doveva sopportare il peso del mondo sotto forma di emicranie grandi quanto oggi e domani quando andava bene, e come un pazzo fuggito dal manicomio quando andava male.
Il mondo era proprio un posto crudele.
Angolo Autrice
Salve a chiunque sia arrivato qui giù o in generale si è degnato di leggere questa cosa qui.
Prima di tutto devo rimgraziare _Dreamer97 per aver controllato gli orrori presenti in questo prologo.
Dunque, non so se si è capito, probabilmente no, ma questa storia si ambienta tra la vita reale e i sogni; questi sogno sono in realtà parti del Paese delle Meraviglie. La storia prende ispirazione, per chi ha presente, dal gioco di Alice Madness Return, in cui Alice si ritrova a viaggiare in diversi mondi collegati ad uno o più personaggi per evitare che lo stesso Paese delle Meraviglie venga distrutto.
Quindi il principio è semplice : il vostro Oc ,nel mondo dei sogni, incarna un personaggio dei romanzi, e attorno a lui si crea il suo mondo dei sogni. Più sotto vi lascio alcune idee sui personaggi che mi potete mandare e le caratterisiche che potrebbero avere, ma siete liberissimi di mandarmi anche personaggi che io non ho nominato o anche di distaccarvi dalle idee che vi ho proposto io.
Ci tengo a sottolineare che il mondo dei sogni è una rappresentazione, a contrasto o meno sta a voi deciderlo, dell'inconscio dei vostri Oc; per questo stesso motivo il loro aspetto all'interno di questo mondo può cambiare rispetto alla vita reale
- Potete mandarmi massimo tre Oc, entro le 20 del 20 Maggio, ma ovviamente se discusse per tempo si possono fornire delle proroghe
- Potete mandarmi Legilimens e Occlumanti, ma sappiate che in caso potrei dover chiedere a qualcuno di rinunciare a questa capacità , se dovessi ritrovarmi con troppi Oc di questa tipologia.
- Essendo un'interattiva, ovviamente, potrei ritrovarmi a farvi delle domande e gradirei delle risposte; ovviamente se ci dovessero essere problemi non esistate a contattarmi.
In generale se doveste avere domande o dubbi potete contattarmi sia su Efp che su Instagram.
Vi lascio giù con la scheda e altre piccole Info
Kiss
Lith
Nome e Cognome:
Soprannome:
Età e data di nascita: (dai 23 anni in su)
Nazionalità:
Orientamento sessuale:
Stato di sangue:
Ex scuola (ed eventualmente la casa):
Pv:
Aspetto fisico ( sia nella vita reale che in Wonderland) e segni particolari ( movenze specifiche, voglie o cicatrici, tatuaggi, modo di camminare o parlare, tutto quello che vi sembra rilevante):
Abbigliamento (link ben graditi):
Carattere ( il più dettagliato che potete):
Storia personale:
Background (con particolare attenzione alle problematiche che interessano l’Oc):
Famiglia e rapporto con essa ( con particolare attenzione alle problematiche che interessano l’Oc):
Pregi e difetti:
Ruolo che ricopre e perchè( spaziate quanto volete, io ho le mie idee, ma sono aperta a particolari interpretazioni):
Com’è il loro mondo e com’è collegato alla sua persona? ( se volete potete inserire dei link)
Da quanto tempo fanno questa tipologia di sogno e cosa fanno normalmente:
Conoscono Minori? L’hanno incontrata nel mondo reale o nei sogni? Cosa pensano di lei se la conoscono
Di cosa si occupa nel mondo reale?
Hobby/Passioni/ Cosa ama:
Debolezze/Paure/ Cosa odia:
Abilità:
Con quali personalità potrebbe andare d’accordo? Con quali invece potrebbero nascere dissapori?
Relazione ( ne vuole una? che genere di persona potrebbe interessargli? E’ già impegnato?)
Colore preferito e frase che lo rappresenta:
Bacchetta:
Altro:
Ogni descrizione che vi fornisco è un miscuglio delle caratteristiche generali dei personaggi con la mia personalissima visione,che spesso potrebbe risultare particolarmente critica, sì…mi rendo conto sia difficile credere il mio affetto per questi personaggi per i motivi sotto citati, lo capisco.
Ovviamente, essendo queste le mie personalissime macchinazioni siete liberissimi di modificare a vostro piacimento letteralmente la qualunque, basta mi rendiate chiaro il ragionamento per cui il vostro Oc rientri in un determinato ruolo.
Nota Bene: il ruolo che può avere il vostro Oc non deve per forza rientrare tra quelli da me citati, potete benissimo propormi la vostra versione del valletto Rana o Pesce se riuscite a renderli fattibili, sono davvero aperta a qualunque opzione
Bianconiglio: ci sono due tipi di personalità che definirei da “Bianconiglio”, quelli stressati dalla loro vita in ogni singolo momento del giorno e soprattutto della notte, quando i loro pensieri li seguono costantemente, non riuscendo a vivere piacevolmente il presente e quelli che invece sembrano essere sempre calmi in qualunque circostanza ma poi risultano essere i più attenti ai dettagli loro e degli altri, quasi in maniera snervante. Personalmente non credo questa tipologia di individui si renda totalmente conto di quanto ansiosi e stressati possano essere, forse ne hanno una leggera intuizione ma non ne sono troppo sicuri. Concentrarsi sui problemi che li circondano, o possono circondarli, è infinitamente più semplice e meno problematico
Alice: sono persone che si adattano a situazioni fuori dalla loro “zona di comfort” più perchè trascinate dalle situazioni che per reale capacità di mettersi in gioco. Nonostante questo sono persone naturalmente curiose e di conseguenza hanno sempre domande da porre, eppure non si sa come, non si sa il perchè riescono sempre a mettersi nei guai, forse è proprio per questo che riescono ad adattarsi così velocemente. Sinceramente, secondo me si tratta di quelle persone estremamente intelligenti che pur sapendo di stare facendo qualcosa di stupido, loro lo fanno
Cappellaio Matto: queste potrebbero essere persone di grande talento, che ne siano consce o meno è un'altro discorso, ma che spesso vengono fraintese.Magari hanno dei modi un po’ bruschi e si spiegano come le mie traduzioni di greco, ovvero male e in maniera confusa, oppure hanno un caratteraccio per motivo X. Sono animali sociali con scarsissima capacità relazionale, e non se ne rendono minimamente conto
Brucaliffo: Persone estremamente consapevoli di sè e degli altri, sono quelli che ti fanno sentire perennemente imbecilli gli altri, anche se magari non lo sono sul serio. Nonostante questo credo siano persone che non sanno come porsi con gli altri o magari cercano di proteggersi da loro. Vogliono cercare di essere di aiuto e supporto, ma i loro modi non propriamente cordiali non gli rendono la vita facile
Regina di cuori: Come per il Bianconiglio ho due idee ben distinte per questo ruolo:A)Per loro il mondo o è nero o è grigio, non esistono vie di mezzo neanche a pagarle oro. Sono particolarmente carismatiche ma sono ancora più spaventose se fatte arrabbiare. Che si accendono praticamente con nulla e allora diventano ingestibili B) Sotto tutte le urla in realtà sono fortemente insicure e l’unico modo in cui riescono ad andare avanti è fare finta di essere forti, urlando e sbracciando per farsi ascoltare,quando in realtà vorrebbero solo essere comprese e accolte, ma siccome il mondo sembra sempre contro di loro allora loro saranno contro il mondo
Duchessa: Non so se sia il caso di parlare di bipolarismo o doppia personalità, sta di fatto che questa tipologia di persona ha preso troppo alla lettera il concetto pirandelliano della maschera. Sono persone estremamente volubili, in praticamente ogni campo, è davvero difficile stare dietro ad ogni incontro con loro. Se esistono persone capaci di causare crisi nervose, sono loro: possono dire una cosa e poi smentirla il secondo dopo, negando di aver mai fatto quell’affermazione in primo luogo. Credo che il modo migliore per convivere con loro sia capire come funzionano i loro cambi d’umore, come per i meteoropatici.
Lepre marzolina: persone gentili di natura sono quelle per cui una cattiva influenza può essere fatale. Inizialmente si saranno costrette ad assomigliare a qualcuno della loro compagnia o a modificare qualche loro atteggiamento, ma a lungo termine quella modifica è diventata parte integrante della loro personalità
Re di cuori: Questa è la generalmente la voce della ragione, quella che pone quesiti che mettono in dubbio il giudizio altrui semplicemente riflettendo logicamente sulla situazione. Piuttosto distratto e infantile, riesce a moderare queste caratteristiche quando si rende conto di essere la persona matura del gruppo. E’ una personalità pacata e gentile, che cerca di mettere tutti d’accordo, o almeno ci prova.
Ghiro: il” bullizzabile”del gruppo. E’ una di quelle personalità gentili non tanto perchè facciano qualcosa di buono, ma perchè rispetto agli altri non fanno nulla di brutto. Poco socievole ma gentile, si espone poco sia per sè che per gli altri, ma se ti vuoi sedere al tavolo con lui sarà disposto ad ascoltarti, ma non è detto ti darà anche un consiglio.
Minori Hamabe
Minnie
27 anni, purosangue, barista
Minori è una ragazza che sa esattamente cosa la gente si aspetta da lei, come si dovrebbe comportare e come dovrebbe reagire. E quindi lo fa. Indossa perfettamente la sua maschera da bimba perfetta qualunque sia la circostanza. Ma a dirla tutta è incredibilmente a disagio nel fare qualunque cosa che coincida con l’avere un contatto umano, e il tutto le causa grandi problemi di autostima, il che fa molto ridere viste che lavora in uno dei bar più frequentati di Londra.
Sa di avere dei problemi ma non ne parlerà, a meno che non ti reputi degno di moltissima fiducia; in compenso se qualcuna delle persone a cui tiene ha anche il minimo problema, lei è sempre lì, pronta ad aiutare con i suoi modi forse troppo diretti, sarcastici e senza filtri con la costante paura di offendere