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Autore: inzaghina    01/05/2023    9 recensioni
La guerra è finita. Harry ha sconfitto Voldemort e tutto va bene - o forse no.
Perché nel mondo non è tutto bianco o nero, perché Harry forse si era abituato all’idea della morte e, non sa più come vivere, ma, soprattutto, perché tante, troppe, persone si sono sacrificate per lui - e per il Bene Superiore.
|Questa flash-fic è stata scritta in occasione della challenge "All Together Quotes" indetta da Mary Black e Rosmary sul forum Writing Games - ferisce più la penna e ha vinto l’Oscar per la “Miglior caratterizzazione”.|
|Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2024 indetti sul forum Ferisce la penna.|
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La storia è stata scritta utilizzando un pacchetto creato da Greta, che era così strutturato:
10. Personaggio: Harry Potter
Citazione: “Durante la guerra si era riconciliato con la morte, poi all'improvviso la guerra era finita e c’era di nuovo un domani, un dopodomani e un giorno dopo ancora. Parte di lui non si era mai riadattata all'idea di un futuro.” (Un dio in rovina, Kate Atkinson)

"Questa storia è candidata agli Oscar della Penna 2024 indetti sul forum Ferisce la penna".



 



 
 
Sfuggevole presente
 
 
 
Ti svegli circondato da un buio che t’avvolge come una coperta troppo calda – troppo soffocante. I battiti cardiaci sono accelerati, sei in allerta, e annaspi alla ricerca della bacchetta: stupito che sia così fuori dalla tua portata. Mentre tenti di placare l’inquietudine, inspiri profondamente e ricordi che oggi è il primo giorno del resto della tua vita.
Il castello che hai chiamato casa per sei anni è silenzioso, ripercorri il tragitto familiare che ti conduce al caminetto, lo sguardo rivolto alle braci morenti e i pensieri che s’inseguono senza sosta. 
La soddisfazione provata dopo lo scontro finale con Voldemort è stata effimera, subito soppiantata dal senso di colpa. Quel futuro inseguito per anni, s’è trasformato in presente, e t’ha presentato il conto nel più crudele dei modi. 
Perché sei sempre stato consapevole che avresti potuto trovare la morte nel tentativo di permettere al Bene di trionfare, evitando d’interrogarti sul dopo – su quell’avvenire che ti è sempre parso sfuggevole. 
Era questa convinzione ad averti guidato al sacrificio nella foresta, rafforzata dalla presenza dei tuoi genitori, di Sirius e Remus.
 
La notte però ha consumato ogni frammento di questa certezza, ritrasformandoti nel bambino timoroso che s’è presentato a King’s Cross la prima volta.
 
 
*
 
 
I giorni si susseguono, uguali e difficoltosi. I sensi di colpa ti dilaniano, dandoti tregua solo nei momenti in cui lavori instancabile, tentando di ricostruire una Hogwarts che non ti sembra in grado di tornare all’antico splendore. 
Ti ritrovi spettatore della cerimonia in onore dei caduti, sentendoti fuori posto, incapace di sostenere lo sguardo tormentato di Andromeda, che stringe Teddy tra le braccia, o di Dennis, che brandisce la macchina fotografica di Colin.
T’aggrappi con disperazione alla mano di Ginny, tentando d’infonderle un conforto che ti è estraneo – rendendoti conto che è sempre stata lei la più forte tra voi.
 
Ti trova seduto sotto al platano dove hai scoperto la verità su Sirius, e sul passato dei Malandrini, con le ginocchia abbracciate al petto e una serie di lacrime che t’imperlano le ciglia e t’hanno lasciato una scia salata sulle guance.
“Tutti ti cercano, Harry.”
Rimani in silenzio, limitandoti a sollevare lo sguardo su di lei.
“So che non è facile…”
“Non è solo questo, Ginny,” sospiri, faticando per farle capire ciò che provi. “Mi sembra di vivere una vita che non m’appartiene più…”
Lei non ti risponde, preferendo prendere posto al tuo fianco e stringendosi a te.
 
 
*
 
 
I mesi passano e, mentre studi all’Accademia, ti rendi conto che non ti sei ancora abituato a questo presente che credi di non meritare. Fai del tuo meglio ogni giorno, esattamente come Ron, e il resto delle reclute; speri che tutto questo possa essere abbastanza e che la gioia dei momenti migliori possa soppiantare le insicurezze che continuano a non darti tregua. 
 
 
Al primo anniversario non ti senti più fuori posto, anche se il futuro continua a sembrare qualcosa che non t’appartiene, ma scegli di fare del tuo meglio e viverlo, soprattutto per chi non c’è più.


 

 
 
Nota dell’autrice:
Questo pacchetto mi ha colpita da subito, anche se temevo che in una flash fosse forse troppo sacrificato, ma alla fine ho deciso di provarci, perché credo che troppo spesso si sottilizzi e si dimentichi quanto debba essere stato difficile per Harry riappropriarsi del proprio presente. Come
sempre, non sono particolarmente soddisfatta del titolo, anche se spero che si sia colto come il suo essere sfuggevole sia una costante nella vita di Harry, sia quando combatteva Voldemort, che nel futuro quando invece si trova a combattere la sensazione di non essersi meritato il presente – a discapito dei morti.
Sono tanto felice di aver vinto l’Oscar per la caratterizzazione, perché Harry è un personaggio che non tratto spesso e che forse si corre il rischio di banalizzare.
Non sproloquio oltre, perché finisce che le mie note sono sempre più lunghe del testo pubblicato.
 
   
 
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