01/05/2023
6 recensioniI personaggi qui presenti sono proprietà di J.K. Rowling; il racconto è stato scritto senza alcuno scopo di lucro.
Senza lividi ai polsi
Andromeda era nata in lacci di perbenismo
È un silenzio giudicante a circondarti, e occhi vivi di incredulità e disprezzo – rintracci la volontà di sottometterti, la convinzione ferrea di sedere assieme alla ragione.
Pieghi allora le labbra in un sorriso derisorio, e non t’importa dell’attonimento altrui – la tua maschera frantumata sa di eccitazione e gioia.
Le mani di tua madre tremano, ed è una rabbia così appariscente da velarti lo sguardo di emozione – le apparenze crollano, crolleranno, tutte.
“Vuoi farmi morire di crepacuore, è questo che vuoi, sciocca ingrata?”
Le parole di tuo padre vibrano, e il silenzio s’accartoccia su se stesso – s’avvicendano voci e urla, incassi ognuna di loro.
ed era cresciuta convinta che gli esseri umani avessero lividi ai polsi.
Qualcuno ti schiaffeggia, e non ha importanza a chi appartenga quella mano – le quattro figure che ti fronteggiano sbiadiscono istante dopo istante.
Questa vita non è mai stata tua, e non lo è stata in ogni modo possibile – tua di appartenenza, tua di identità.
È appartenuta a chi per lungo tempo ti ha sottratto il libero arbitrio, e ha costruito un’identità su misure non tue – i lividi scompaiono, scompariranno, tutti.
“Non rovinerai la nostra vita, non ci mischieremo mai alla feccia.”
Le parole di tua madre stroncano il diverbio, e vedi lacci affannarsi per riacciuffarti – t’assaltano insieme, strappi ognuno di loro.
Un giorno aveva conosciuto polsi rosei e quella che reputava normalità s’era incrinata,
Avverti rinvigorirsi la certezza di non avere niente in comune con questo mondo annichilito, e con le sue mura impregnate di pregiudizi – vuoi spazi aperti, strade che portano chissà dove.
Sorridi ancora, ed è la pietà questa volta a curvare le labbra – la tua famiglia non riesce a capire quanto siano dolorosi i lacci.
Cerchi e trovi lo sguardo di Narcissa e di Bellatrix e di tuo padre e di tua madre, e sono così uguali tra loro – l’odio li unisce, li unirà, tutti.
“So che in questo momento mi odiate, perché è questo che fate: odiate e respingete quello che non capite. E adesso non mi capite, non potete capirmi… Credete che io stia preferendo un uomo alla mia famiglia, che stia scegliendo Ted, ma non è così… Sto scegliendo me, la mia testa, le mie emozioni, i miei valori, la mia libertà. E voi questo proprio non lo capite… e non lo capirete mai. C’è un mondo fuori di qui, ed è vivo, luminoso, colorato… Io voglio quel mondo, voglio essere libera di scegliere chi essere.”
Le tue parole dipingono buio sui loro volti, e il silenzio ritorna sovrano – le emozioni s’accalcano confuse, accogli ognuna di loro.
aveva allora interrogato il mondo e l’aveva scoperto infinito.
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C’era una volta una ragazza senza più lacci ai polsi e lo sguardo pieno di ali. A chi le rivolgeva accuse sorrideva con le braccia spalancate e indicava il mondo intero – un giorno, si diceva, un giorno capiranno tutti e l’odio non avrà più potere.
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“Hai paura, Andromeda?”
“Non più.”
Note dell’autrice: la flashfic è stata scritta per l’All Together Quotes – Ros&Mary Special Edition indetta da me e Mary Black e ha vinto gli Oscar alla miglior flashfic, al miglior personaggio singolo, alla migliore veste stilistica e l’Oscar Speciale BOOM!. Il pacchetto che ha ispirato questa storia è stato ideato da EsterElle ed è: «Personaggio: Andromeda Black | Citazione: “Non era fatta per i piccoli turbamenti, i rancori meschini, le invidie dissimulate, le opere di carità, gli affetti logorati, la cortesia amabile o le considerazioni banali. Era uno di quegli esseri nati per la grandezza di un solo amore, per l’odio esagerato […] e per l’eroismo più sublime.” (La casa degli spiriti, Isabel Allende)».
A chiunque sia qui grazie della lettura, spero abbia meritato il tempo dedicatole. ❤