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Autore: LoonyZombiee    01/05/2023    0 recensioni
Sequel di Hija de la luna #1
"Jazmin dice sempre che la vita è come una ruota e che bisogna imparare a girare con lei, e se girasse troppo veloce?. Cosa sarei disposta a fare pur di non perdere un'altra persona a cui tengo? So con certezza che mi sacrificherei per salvare ciò che amo, ma se non bastasse? Se la ruota andasse fuori dal suo percorso? Cosa farei se la vita dei miei amici dipendesse solo da me? E Thiago? Thiago lo devo salvare o altrimenti me lo porteranno via. Un odore, una canzone, uno sparo, la corsa per la vita, il raggio di sole che si rispecchia in un vetro rotto. Le parole girano nella mia testa più veloci della ruota della vita. Urla, gioia, dolore, salvezza. Un amico perso, uno ritrovato e la morte certa. Io sono come una ruota, e la vita deve imparare a girare con me."
***
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Cris Morena; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Erotico, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hija de la luna '
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CAPITOLO 12: COBARDES

(MAR)

“Che cazzo hai detto?” esclama il Payasito andando addosso a Nacho prendendolo per il colletto della camicia. Non ho mai visto Simon così aggressivo. Ciò che ha sentito deve averlo turbato molto...voglio morire non avrei mai voluto ferirlo così. Il mio payasito non se lo merita.

“Che vuoi man? La tua fidanzata sogna di scopare con un altro e tu te le prendi con me?” replica Nacho scuro in volto, evidentemente infastidito dal gesto di Simon.

Il payasito sta per replicare ma viene anticipato da Gero “infatti, non vale la pena di litigare per due troiette”

Te fuiste al carajo!” grida Tacho prima di stampargli un destro sulla faccia, nel medesimo istante Simon spinge Nacho con una violenza inaudita.

Gaucho!” sento strillare la paisa che subito arriva in soccorso del suo innamorato.

“Levati!” dice lui scostandola con impeto e avanzando verso Simon con una faccia tutt'altro che amichevole.

“Fermi!” strilla Tefy mettendosi tra Nacho, Simon, Tacho e Gero. “Siete cornuti e le difendete pure?!?” aggiunge poi.

Te voy a arrancar el pelo a trompadas nena!” la aggredisco io senza riflettere afferandola per i capelli.

“Marchuuu! Calmati!” prova a difenderla Melody.

“Non ti mettere in mezzo!” le urla contro Jaz spingendola.

E' subito il delirio.

Io, Tefy, Jaz, Melody, Simon, Nacho, Tacho e Gero siamo impegnati in una rissa confusa visto il poco spazio mentre Rama, Vale, Thiago e Cari cercano inutilmente di separarci. La situazione ci sta decisamente sfuggendo di mano e quando sembra sia per peggiorare drasticamente si sente la voce di Nicolas che esclama “BASTAAAAA!” e tutti automaticamente ci blocchiamo come se fossimo in freeze. “Che state facendo?” aggiunge squadrandoci male ad uno ad uno.

“Tefy ha caricato su internet delle foto e dei video intimi miei e di Mar!” esclama la Gitana senza essersi lasciata affatto intimidire dal fare minaccioso di Nico.

“Lei e Mar hanno caricato una mia foto oscena su internet, la mia è stata legittima difesa!” replica prontamente Tefy.

“Ma che dici che stata la prima a cominciare!” la rimbecca la Gitana.

“Ragazzi io e Nicolas siamo veramente delusi, possibile che hai 16/17 anni ancora non siate consapevoli di quanto possa essere pericoloso caricare certi contenuti sul web? Adesso eliminate tutto davanti a noi.” dice Cielo con una faccia sconvolta da ciò che ha sentito, è arrivata giusto in tempo per sentire le accuse di Jaz a Tefy.

“Avete sentito la capitana! Marshhh” conclude Justina dopo averci raggiunti incuriosita dalle urla.

“E voi...” sento Nicolas che comincia a fare una predica ai ragazzi mentre io, Jaz, Tefy e Melody ci allontiamo a testa basta seguite a ruota da Cielo.

“E che non si ripeta mai più!” ci avverte la nostra tutrice dopo aver eliminato a turno le cose davanti ai suoi occhi, dopodiché esce chiudendosi la porta alle spalle.

Che strano, evidentemente c'è qualche casino in corso tra lei, Nico e Salvador altrimenti ci avrebbe obbligate anche a parlare.

“Perché ci odi tanto?” chiedo a Tefy prima di riuscire a trattenermi.

“Non vi odio, vi detesto.” risponde lei presa leggermente in contropiede.

“E cosa cambia?” domando ironica.

“Sapete che c'è? Che mi avete stancata. Voi ci godete a vedermi stare male, ridete alle spalle, mi prendete in giro perché sono single, ogni volta che mi vedete piangere morite di gioia e sapete perché? Perché sotto sotto mi inviate, vorreste tenere tutta la onda che ho io e quindi godete nel vedermi stare male perché è l'unico momento in cui vi potete sentire migliori di me!” dice poi tutta d'un fiato guardondoci con due occhi di brace.

“No Tefy, tu godi di queste cose. Tu vorresti vederci piangere in ogni angolo della casa. Ho visto come godevi quando stavo male per Thiago, come hai sempre cercato di farmi lasciare con lui. E cosa credi? Che non ho capito che hai fatto tutto questo per fare lasciare me e Simon e Tacho e Jazmin? Ma non hai capito nulla. Io e Jaz ti trattiamo male per difesa, perché sei la prima che ci colpisce e non perché ti odiamo. Non sei cattiva, fai solo cattiverie. E ti assicuro che nessuna ragazza e nessun ragazzo vogliono accanto una persona che si comporta così. Se la smettessi di essere così odiosa e ti facessi conoscere e voler bene per ciò che realmente sei sono sicura che Mel non sarebbe la tua unica amica e che saresti piena di ragazzi. E saresti talmente impegnata che non avresti nemmeno il tempo e la voglia di odiare me e Jaz che, tra l'altro, non ti abbiamo nemmeno fatto nulla. Non siamo tipe dal godere del dolore degli altri, quella sei tu. Ma nulla attorno a te cambierà se non cambi per prima tu.” concludo guardandola dritta negli occhi con un sorriso.

“Andiamo” dico poi afferrando Jaz senza dare a Tefy nemmeno il tempo di rispondere.

***

“Amore, aspetta!” dico implorando il Payasito che è deciso ad andarsene.

“Che c'è? Mi sembra che ho già sentito tutto quello che avevi da dire, forse pure troppo.” risponde lui alludendo al video.

“Allora hai sentito pure la parte in cui dicevo che ho scelto te? Simon, sul serio. Non importa quello che ho detto su Thiago, voglio solo te. E' questo che conta.” provo a farlo ragionare.

“Mar, so che mi ami. Ma so pure che provi ancora qualcosa per Thiago, ho bisogno che tu mi dia del tempo per accettare la cosa.”

“Va bene” replico rassegnata, da una parte lo capisco. Credo che non sia affatto facile digerire tutto ciò che ha sentito.

Non appena Simon esce percepisco una presenza dietro di me, e vorrei che fosse qualsiasi persona tranne...

“Quindi io e te facciamo del sesso atomico nei tuoi sogni” dice Thiago, esattamente l'ultima persona che avrei voluto vedere in questo momento, con aria vittoriosa.

“Sparisci” dico superandolo.

“Hai anche detto che nonostante io e te siamo separati continuiamo ad appartenerci.” controbatte lui fermandomi, ignorando completamente la mia richiesta.

No te das cuenta que no quiero volver con vos!” rispondo io piccata. Thiago sta veramente urtando i miei nervi in questo momento. Cosa pretende da me, che da un giorno all'altro mi dimentichi di tutto quello che mi ha fatto? Che da un giorno all'altro scarichi il Payasito perché lui si è degnato di rimettermi in cima alla sua lista di opzioni? No, non rovinerò tutto con Simon per tornare con lui. Non lo farò, anche se in questo momento parte di me vorrebbe solo sbatterlo al muro e baciarlo violentemente.

Por ahora” replica lui con la sua sonrisita compradora.

“Né ora, né mai. Fuiste Bedoya!” dico guardandolo negli occhi

“Mar, perché devi fare così? Se sai che ci apparteniamo e se, com'è evidente, provi ancora qualcosa per me perché non vuoi tornare insieme?” mi domanda serio.

Ma chi si crede di essere questo Bedoya, pensa que me muero por el? Assolutamente no, Mar perdona ma non dimentica.

“Perché io amo Simon.” ribatto piccata.

“E quanto lo amavi ieri mentre ricambiavi i miei baci?”

Lo odio. E' così irritante. E fottutamente bello, ma irritante soprattuto.

“VI SIETE BACIATI?!?” esclama Simon sconvolto/incredulo/offeso/furente/costernato/deluso/ferito prima di riuscire nuovamente senza nemmeno preoccuparsi di sbattere la porta talmente è sconvolto.

“Simon!” urlo disperamente cercando di raggiungerlo.

“Lascialo andare!” dice Thiago trattenendomi per il polso.

Per tutta risposta io lo spingo via “Basta. Hai già rovinato la nostra relazione smettila di rovinare anche quella con Simon!” e corro dietro all'ancora-per-ora mio, spero, payasito.

***

Ronda de amigas!” esclamo non appena entro in camera sdraiandomi sul tappetto rituale.

Subito Jaz, Vale e Cari si sdraiano accanto a me.

“Posso?” domanda sinceramente Tefy.

“Certo che...” comincia a dire la Gitana ma io anticipandola e cambiando la sua risposta dico “sì!”

Jaz mi lancia un'occhiataccia e io faccio spallucce.

“Tutto male con Simon, no?” domanda Tefy.

“Marchuuuu ti giuro che mi dispiace! Ho realmente riflettutto su quello che mi hai detto e mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto. Io...” prova a continuare ma Jaz prontamente la interrompe “è molto bello ma ora zittati che Mar ci deve raccontare!”

inizio flashback di Mar

Ho rincorso il Payasito fino a casa sua perché per colpa di quell'idiota di Thiago che mi ha trattenuta ho perso del tempo. L'ho implorato e supplicato di fermarsi e ascoltarmi ma dopo aver scoperto del mio bacio con Thiago...

“Vi siete baciati?” urlano in coro Vale, Cari e Tefy entrando nel mio flashback.

Jaz le segue ma fa spallucce, lei sa già tutto.

“Sì...No...” replico io confusa dall'interruzione.

“Sì o No?” mi incalzano Vale e Tefy.

“Sì ma non oggi, ieri!” concludo infine cercando di spingerle via.

“Non si fa!” mi rimprovera Caridad, Simon approva.

“Uscite e fatemi raccontare!” le sgrido spingendole una seconda volta.

...era nero, non l'avevo mai visto così.

Simon ti prego, fermati. Ho sbagliato, credimi lo so. Me ne pento, non sai quanto mi dispiace ma ti assicuro che per me non hanno significato niente quei baci, mi hanno convinta ancora di più che voglio stare solo con te!” mento nel tentativo di perderlo.

Y si...il bacio sicuramente ti ha sconvolta” commenta Vale divertita, a Simon si spezza ancora di più il cuore.

“Vale, ti prego!” provo a cacciarla io ma sopraggiunge un'altra persona.

Sos tremenda!” dichiara Tefy con aria divertita.

“USCITEEEE!” urlo una seconda volta spintonandole.

E avevi bisogno di baciarlo per avere questa certezza?” mi domanda Simon furioso.

No! Ma è successo e non sono riuscita a evitarlo. Simon mi dispiace da morire ma se Juliette...

“la sua ex francese che gli ha spezzato il cuore, il suo grande amore prima di me” specifico per Cari, Vale, Jaz e Tefy loro annuiscono dandomi cenno di aver capito impazienti di sentire il mio racconto.

...ti saltasse addosso in continuazione e cercasse di riconquistarti sono sicura che nemmeno tu, nonostante mi ami, riusciresti ad essere completamente lucido. So che non è una giustificazione ma io, nonostante provi ancora qualcosa...qualcosina ina ina inissima, per Thiago ho scelto comunque te. Non è questo che conta? Amo più te, voglio più te. Voglio solo te, non lui. Ti prego” lo imploro nuovamente.

Non è facile, come ti sentiresti tu se mi fossi baciato con Juliette? Ho perso tutta la fiducia nei tuoi confronti, Mar” chiede lui.

Lo so, hai ragione. Allora permettimi di riconquistarla. Tu hai perfettamente ragione, se fosse successo al contraio anch'io sarei devastata però mi sforzerei di capire se è stato solo un attimo di cedimento o sei sei veramente in dubbio se rimanere con me o tornare con lei. Lo so, ho sbagliato e mi sento morire per quello che ti ho fatto. Ma io non ho nessun dubbio Simon, ti assicuro che non succederà più”

“E quindi?” domandano Jaz, Vale, Cari e Tefy in fervida attesa.

“Mi ha perdonata!” rispondo io accennando ad un gesto di esultanza, le ragazze festeggiano abbracciandosi nel mio flashback.

“Ma ora sentite che succede” dico io rompendo la bolla di festa che si era creata.

A furia di parlare eravamo arrivati fino al pianerottolo di casa di Simon e dopo avergli detto “Ti amo tantissimo, sono così fortunata ad averti accanto” ed essermi alzata in punta di piedi per baciarlo sento una voce gracchiante che ci interrompe.

SIMON! Ancora frequenti quest'orfana sudicia? Quando la smetterai di essere il paladino delle cause perse.” dice Corinna, sua mamma.

Jaz, Vale, Cari e Tefy si portano una mano davanti alla bocca sconvolte.

“E lui?” mi domandano

“E' rimasto in silenzio” replico io ancora incredula.

“E tu?” domandano una seconda volta sconvolta.

Vedendo che non diceva nulla gli ho detto “Simon, non hai niente da dire?”

Lui mi ha guardato con un'espressione da cane bastonato ma non ha detto una parola.

Adesso chiamo tuo padre!” ha concluso Corinna prima di sparire.

Come puoi lasciare che mi dica quelle cose?” chiedo io sconvolta.

Mar, tu non puoi capire...io” comincia a giustificarsi lui ma viene interrotto dal padre.

Simon entra immediamente in casa e allontanati da quella poveraccia schifosa. Non te lo ripeterò una seconda volta.”

Non sia mai che ti attacchi qualche malattia” rincara la dose Corinna.

Il payasito mi guarda come a scusarsi ma non dice assolutamente nulla.

Il padre conclude “Se ti vedo di nuovo con questa schifezza accanto giuro che ti metto sull'aereo e ti spedisco nuovamente in Francia.”

Simon mi guarda piangendo ma obbedisce al padre e rientra in casa.

Non hai intenzione di difendermi?” domando io sconvolta.

Simon ha dei genitori a differenza tua querida, e gli deve obbedienza” mi zittisce il padre.

I miei genitori avrebbero preferito impiccarsi piuttosto che trattarmi così. Assurdo come con i soldi vi siate potuti permettere tutto tranne un po' di educazione” controbatto io oltremodo infastidita.

Mar!” mi ammonisce Simon.

Se ti vedo ancora vicino a mio figlio ti denuncio mocosa insolente!” mi minaccia il padre del Payasito, sta per sbattermi la porta in faccia ma proprio in quel momento esce Sole che mi corre incontro e mi abbraccia. Sono talmente sconvolta che ricambio l'abbraccio quasi senza accorgemene.

Simon, togli immediatamente tua sorella dalle grinfie di quella!” esclama Corinna schifata.

Simon ci raggiunge e delicatamente stacca sua sorella da me, Sole immediatamente si comincia ad agitare e Simon rientra in casa cercando di calmarla farfugliando delle scuse nella mia direzione.

Fine del flashback di Mar

“Non ci credo!” dice Jaz esprimendo il pensiero di tutte.

“Lo so. Ma non è tutto. Poco dopo avermi cacciata il padre mi ha raggiunta e ha chiesto quanti soldi volevo per allontanarmi da suo figlio.”

“Che cosa?!?” domanda furiosa.

“E tu cosa hai detto?” chiede Cari incredula.

““Vede, alla fine non può comprare proprio tutto Arrachattatela!” e me ne sono andata” rispondo trionfante.

“No sei una grande!” esclama Jaz “Hai pure sbagliato il cognome apposta!” aggiunge

“Perché non fa di cognome così?” domando io e scoppiamo tutte a ridere. Avevo davvero tanto bisogno di questa risata dopo quello che è successo oggi.

“Sai cosa dovresti fare?” comincia poi Tefy “Dovresti incontrarti nuovamente col padre di Simon e registrare la vostra conversazione così poi puoi far sentire a Saimon che cosa è stato capace di fare suo padre.” conclude.

Tero” comincio io con un nomignolo affettuoso “non è affatto male il tuo piano. Lo contatto subito!” esclamo io convinta.

***

“Prof ho bisogno di parlare con Marianella, è urgente!” esclama Simon entrando in classe durante l'ora di matematica.

“Tuo papà ora ti ha dato il permesso?” domando io ironica, i miei compagni di classe per tutta risposta esclamano un “oooo” in coro.

“Per favore Arrechavaleta, le questioni personali le chiarite fuori dalla classe” interviene la professoressa.

“Mi bastano cinque minuti prof, per favore!” la supplica lui.

“Rinaldi, esca dall'aula!” mi ordina la prof “spero che così potremmo continuare con la lezione”

Simon mi trascina nell'ufficio del preside e dopo essersi assicurato che nessuno ci abbia visto chiude la porta.

“Mi sei mancata!” dice lui cercando di abbracciarmi, automaticamente indietreggio e finisco per urtare contro un apparecchio che sta sulla scrivania ma sono talmente infastidita con Simon che non gli do peso.

“Non mi toccare!” dico di rimando.

“Dai Mar, non fare così” prova nuovamente ad avvicinarsi.

“No tu non fare così, mi risulta che tuo padre non ti abbia dato il permesso di toccarmi.” replico furente.

“Mar ti ha già chiesto scusa svariate volte, che vuoi che faccia?” mi domanda

“Simon, i tuoi genitori mi hanno umiliata due volte davanti a te e tu non hai detto nulla, è evidente che più che farfugliare scuse inutili molto non sai fare” rispondo gelida io.

“Mar, sei crudele. Con mio padre è complicato...io”

“Io sono crudele? Tu non hai reagito nemmeno quando ti ho fatto sentire la registrazione in cui tuo padre mi offriva dei soldi per allontanarmi da te. Non voglio stare con qualcuno che non è in grado di difendermi, di jugarsela por mi” lo liquido io.

“Dai Mar, se io ti ho perdonato per il bacio con Thiago tu puoi perdonarmi questa cosa!” esclama lui convinto.

“Simon il bacio con Thiago è stata una stupidaggine senza alcun valore, invece è gravissimo che tu non mi abbia difesa mentre i tuoi mi umiliavano” lo ammutolisco io “E poi non mettere in mezzo Thiago. Almeno lui, nonostante sia un cretino peggio di te, quando il padre mi offendeva o ci vietava di vederci tirava fuori le palle e mi difendeva”

“E se è così perfetto perché non torni con lui allora?” domanda lui piccato, estremamente offeso dalla frecciatina su Thiago.

“Guarda che non sono un pacchetto da passare da una mano all'altra eh. Non starò con nessuno dei due. E' ironico che i vostri genitori si siano tanto preoccupati del fatto che io non sia abbastanza per voi quando la verità è che nessuno dei due è abbastanza per me. Siete due idioti viziati e io mi sono stancata di fare da babysitter.” controbatto io furente, fiera di tutto quello che ho appena detto.

“Che bellissima notizia Rinaldi!” esclama il preside entrando proprio in quel momento nell'ufficio.

“Mi scusi, signor preside. Ci ha sentiti?” chiedo mortificata.

“Tutta la scuola vi ha sentito. Il microfono era acceso.” replica lui avvinandosi alla scrivania.

Ecco la cosa che avevo urtato prima, cazzo che imbarazzo!

“E voi tornate a studiare! Lo show è finito!” conclude lui al microfono prima di spegnerlo per poi sospendere me e Simon per il resto della giornata.

***

Ho approfittato delle ore di sospensione da scuola per cambiarmi e andare a correre. La verità è che odio correre con tutta me stessa ma ho la fantasia di ricominciare a praticare la boxe e la prima cosa da fare è rompere il fiato altrimenti non si riesce a concludere nemmeno un round e in più avevo bisogno di distrarmi.

Appena usciti da scuola Simon prima di lasciarmi andare ha voluto raccontarmi perché la relazione con suo padre è così complicata. Il Payasito aveva un fratello di due anni più grande, Octavio che. quando erano piccoli, affogò in piscina dopo aver battuto la testa. Il padre ha incolpato Simon per la morte del fratello e da allora gli dice che è inutile, che è un buon a nulla e, nei suoi momenti di massimo splendore, che sarebbe dovuto morire lui al posto di Octavio. Il mio cuore si è frantumato a sentire questa storia e fregandomene del fatto di essere incavolata nera con lui, l'ho abbracciato fortissimo mentre lui piangeva. Ci siamo messi seduti e guardandolo dritto negli occhi gli ho detto tutto quello che pensavo “Payasito hermoso, tu sei una delle persone più buone che conosco e sono grata alla vita che tu sia vivo e che io abbia avuto la fortuna di incontrarti. La morte di Octavio non è colpa tua, eri solo un bambino come avresti potuto salvarlo? Se c'è proprio un colpevole in ogni caso dovrebbe essere tuo padre visto che non avrebbe mai dovuto lasciare due bambini da soli in piscina. Tu sei un essere meraviglioso, intelligente e di grande talento e proprio per questo non devi permettere a tuo padre di trattarti come se valessi poco e di prendere decisioni al tuo posto. Devi affrontarlo Simon, e dirgli tutto quello che pensi. Vedrai che poi sarà come rinascere.”

Il Payasito mi ha ringraziata all'infinito e mi ha detto che avevo ragione e che sarebbe andato subito ad affrontarlo, erano anni che ne parlava in terapia ma non aveva mai avuto una vera spinta per farlo. Ora la sua spinta era evitare di perdermi. L'ho salutato dicendogli che ero davvero fiera di lui.

Sono ancora persa nei miei pensieri quando rientrando a casa vedo Simon che mi sta aspettando fuori dall'Hogar Magico con dei borsoni.

“Ho affrontato mio padre, me ne sono andato di casa. Che dici posso vivere qui per un po'?” mi domanda tutto d'un fiato Simon.

“Ma certo.” rispondo abbracciandolo poi aggiungo “Sono sicura che non ci saranno problemi, ieri si sono trasferiti qui anche Nacho e la Girafa”

“Che è successo?” mi domanda mentre infilo la chiave nella toppa.

“Nacho ha scoperto che il padre aveva un'altra famiglia, mentre per quanto riguarda Mel la cosa è top secret perciò dovrai chiedere a lei” concludo aprendo la porta.

“Va bene.” risponde lui sorridendo “Grazie di tutto Mar, senza di te non ce l'avrei mai fatta.” mi abbraccia e poi fa per baciarmi ma io proprio in quel momento inizio a chiamare “Cielo? Nico?”.

Che strano non risponde nessuno.

Entriamo nel salone e vediamo Jaz, Rama, Thiago, Tacho, Vale, Cari, Mel, Nacho e Tefy legati tra loro e imbavagliati.

“Che è successo?” domando io correndo per soccorrerli, loro cominciano a farfugliare e a farmi cenni con la testa.

“O ti fermi o gli sparo” mi minaccia una voce alle mie spalle.

Mi giro e vedo che un ragazzo sulla ventina ha immobilizzato Simon e gli ha puntato una pistola alla testa.

“Franco!” esclama un'altra voce alle spalle “ti pare il modo di trattare este caramelito?” aggiunge poi riferendosi a me.

Mi volto, stava avanzando verso di me ma ora si è immobilizzato a squadrarmi, il ghigno malizioso sulle labbra è stato sostituito da un'espressione pensierosa.

Ha un volto maledettamente famigliare.

“Carilinda!” esclama lui correndomi incontro.

Non può che essere lui, l'unico che mi abbia mai chiamata così.

“Gabo!” strillo io.

  
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