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Autore: Farkas    18/05/2023    3 recensioni
I membri di Fairy Tail si godono una relativa tranquillità, mentre buona parte della gilda è impegnata nell'esame per ottenere la Classe S, quando arriva loro una terribile notizia: un drago ha distrutto l'isola di Tenro e i loro compagni sono dati per morti.
In questo momento terribile è necessario eleggere un nuovo master e la scelta cade su Macao Conbolt. Perché? Se volete scoprirlo leggete la mia one-shot che esplora l'ascesa e i pensieri del master di quarta generazione di Fairy Tail, colui che ha guidato la gilda nel suo momento più buio.
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Macao Conbolt, Makarov, Romeo Conbolt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il compito più difficile

 
“Nulla impedirà al sole di sorgere ancora, nemmeno la notte più buia. Perché oltre la nera cortina della notte c'è un'alba che ci aspetta.” Khalil Gibran
 
Da quando i membri della gilda erano partiti per l’esame per ottenere la Classe S a Fairy Tail si respirava un’atmosfera decisamente più rilassata del normale.
Non c’era nessuno che andasse in giro in mutande, nessuno che fissasse standard di virilità, nessuno che bacchettasse gli altri tentando di metterli in riga… per quanto amasse la solita atmosfera della gilda, Macao doveva ammettere che quel cambiamento era rilassante. E poi in fondo non sarebbe durato molto. Chissà chi avrebbe superato l’esame… sinceramente sperava in Natsu. Lo aveva aiutato e poi gli pareva quello che ci teneva più di tutti, eccetto forse Cana…
La tranquillità venne interrotta dall’aprirsi della porta e con stupore Macao vide entrare un messo del consiglio. L’uomo rana poi parlò.
La cosa più incredibile che uscì dalla sua bocca, non fu che drago aveva distrutto l’Isola di Tenro, ma che i loro compagni erano dispersi e presumibilmente morti.
Il cervello di Macao si rifiutava di processare quelle informazioni: i loro compagni dovevano tornare. Non potevano essere stati uccisi da una creatura magica appartenente a una specie che non si vedeva più da secoli. Non potevano essere morti.
Il messo inoltre aveva comunicato loro che dovevano eleggere un master se volevano continuare a operare come gilda.
Era logico… eppure… eppure farlo sembrava un tradimento nei confronti del master Makarov, un accettare che lui e gli altri fossero spacciati.
-Il master non aveva lasciato indicazioni su un possibile successore… come facciamo? - sospirò alla fine Jet.
-Facciamo un’elezione- suggerì Macao. - Ognuno di noi voterà qualcuno e chi otterrà più voti verrà eletto master-.
L’idea venne accolta e in breve venne preparato tutto e fissato un termine per l’elezione.
 
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-Macao, Macao, Macao, Wakaba, Alzack, Vyska, Wakaba…- conteggiavano Nab e Max che facevano da squittini.
Più veniva ripetuto il suo nome, più Macao si sentiva a disagio.
Perché, tanti avevano votato per lui? Non era nemmeno lontanamente forte quanto Makarov. Non era un trascinatore come Natsu. Non era intelligente come Levi o Fried. Non era… be’ un sacco di cose.
Ma premuroso, sì. E a quello avevano pensato tutti coloro che avevano scritto il suo nome sul foglietto. Sapevano quanto Macao tenesse a Romeo, di come si fosse sempre impegnato al massimo per la gilda. E in quel momento terribile aveva fatto del suo meglio per rincuorarli e impedire che cadessero nello sconforto. E quindi si erano detti che fosse la persona migliore a cui affidare le redini della gilda in quel momento così cupo.
-Il master di quarta generazione di Fairy Tail è Macao Conbolt- sentenziò Max al termine del conteggio, cercando di assumere un tono ufficiale.
Macao si sentì girare la testa. Era assurdo. Non aveva nemmeno mai sognato di avere un compito tanto importante nella gilda.
L’uomo fissò i suoi compagni, ora anche suoi sottoposti che avevano ricevuto voti. Nessuno pareva triste o deluso.
-Sei il nostro master. Noi contiamo su di te- si limitò a dirgli Wakaba.
Il mago si voltò verso Max che gli stava porgendo il bastone, simbolo del comando.
Gli sembrava che non fosse giusto, gli sembrava di star usurpando il posto di un altro, non si sentiva all’altezza… ma poi vide Romeo che lo fissava e malgrado fossero settimane che non sorridesse, scorse un lampo di orgoglio nei suoi occhi. Girò lo sguardo e vide che tutti i suoi compagni lo fissavano.
Avevano scelto lui. Contavano su di lui in quel momento tremendo. Come poteva deluderli, preoccupandosi solo di sé stesso, mentre tutto intorno a loro andava a catafascio?
-Ci aspettano tempi difficili, inutile negarlo- cominciò. - Ma Fairy Tail ha sempre affrontato tutto a testa alta e io… sono onorato di essere il master di questa gilda. Farò del mio meglio, ma avrò bisogno dell’aiuto di tutti voi-.
Ci fu un timido applauso.
 
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Diventando master molte cose cambiarono per il divorziato.
Macao inizialmente non ci aveva badato, ma ora che dovevano comunicarlo a lui in breve si rese conto come molti avessero cominciato a lasciare la gilda. Nel dolore e nella confusione del momento non aveva fatto mente locale, ma come era prevedibile con la sparizione dei loro membri di spicco, le richieste di missioni erano diminuite drasticamente e del resto non c’erano più maghi in grado di compierne di particolarmente impegnative, in grado di portare fama alla gilda. Non potevano nemmeno sperare di compensare col numero, vista la quantità di membri che se ne andavano.
Macao parlò con tutti loro e a qualcuno riuscì a far cambiare idea, ma non arrivò mai a supplicare. In fondo non poteva nemmeno biasimarli: alcuni avevano famiglia e dovevano giustamente preoccuparsi di sostenerla, di poter garantire un futuro ai loro figli. Altri non avevano nessuno e proprio per questo non potendo contare su sostegni economici diversi dal proprio lavoro, dovevano andare dove ce n’era di più. Cose normali, che Macao capiva. In fondo lui doveva pensare a Romeo, ma sentiva che anche se non fosse stato eletto master sarebbe rimasto.
La sua ex-moglie per quanto non si fossero lasciati in modo cordiale, non si abbassò mai a rinfacciargli della caduta della gilda, ma il mago sapeva che probabilmente loro figlio avrebbe dovuto rivolgersi più spesso a lei per qualche necessità improvvisa. E ciò gli lasciava l’amaro in bocca.
Ma nulla paragonato a quello che sentì alla sua prima riunione dei master.
-Ehi, tu! Ho sentito che sei il nuovo master di Fairy Tail! Preferisci le congratulazioni o le condoglianze? -.
-Ma guarda… perché non chiudete subito baracca? Ci fareste miglior figura! -.
-Tu saresti il master di Fairy Tail? Ma chi ti ha mai sentito nominare? -.
-Ignorali Macao- rispose Bob, lanciando uno sguardo inferocito ai colleghi. - Sono certo che sarai un ottimo master! -.
-Sicuro! - aggiunse il master di Quattro Cerberus.
-Blue Pegasus, non dimentica i suoi alleati. Se hai bisogno di qualcosa, chiedi pure- continuò solidale Bob.
Macao era grato al master di Blue Pegasus e anche quella di Lamia Scale gli fece la medesima promessa, ma non volle mai chiedere loro in prestito denaro. Glielo avrebbero anche dato, ma non voleva ridursi a elemosinare dai suoi amici. Aveva l’impressione che ciò gli avrebbe fatto perdere il rispetto dei pochi master che glielo avevano concesso e anche rovinato la loro amicizia.
Lamia Scale e Blue Pegasus erano le uniche gilde ad aiutarli nella ricerca dei membri dispersi, a credere ancora che sarebbero tornati, quando certi giorni anche loro non ci credevano più. Però diventavano sempre più forti e rispettate, mentre Fairy Tail era sempre più debole e patetica agli occhi di tutto il regno.
E arrivò il giorno in cui bisognò cambiare sede alla gilda. Una gran sofferenza, ma era inevitabile. Non potevano più permettersi di mantenere quella attuale e poi a essere franchi nemmeno ne avevano più bisogno. Che se ne sarebbero fatti quattro gatti come loro, di un posto così enorme?
Il master della gilda più debole del regno. Ecco cos’era diventato. Era giusto che la sede della gilda da lui guidata fosse piccola e fuori mano.
Ormai avevano venduto tutto il vendibile e cominciato a risparmiare ogni centesimo: era arrivato il tempo delle vacche magre.
Per quanto non fossero degli assi, come i loro membri scomparsi, il master era grato della presenza di Visca, Alzack, Max, Laki e Reedus. In fondo erano competenti ed era soprattutto grazie a loro se ce la facevano a tenere a galla la baracca.
Eppure Macao ebbe qualche felicità in quegli orribili anni: Romeo imparò a usare la magia del fuoco come lui e si unì alla gilda. In quel periodo in cui era già tanto se i membri avevano smesso di andarsene, un nuovo arrivo era qualcosa di davvero bello. Lo gratificava che suo figlio avesse ancora fiducia nella gilda e in lui. Volle a tutti i costi accompagnarlo nella sua prima missione e notò con orgoglio che per essere così giovane se la cavava.
“Diventerai un mago molto migliore di me un giorno, ne sono certo” si disse al ritorno.
Un altro fu il matrimonio di Alzack e Visca. Era bello avere qualcosa da festeggiare.
-Un bacio alla sposa! - aveva riso Max avvicinandosi alla pistolera alla fine della cerimonia.
-Mi unisco anch’io- aveva fatto Wakaba.
-Ehi! - aveva riso il moro, fingendosi geloso.
-L’occasione, fa l’uomo ladro- aveva riso Wakaba.- Congratulazioni ragazzi!-
Macao aveva fatto a sua volta le congratulazioni e le aveva rifatte quando Visca aveva dichiarato di essere incinta. Poi però aveva voluto prendere il futuro padre da parte.
-Alzack se tu e Visca volete andarvene vi capisco. Crescere un figlio costa e…-.
-Grazie- lo interruppe il pistolero. - Ma anche Fairy Tail fa parte della nostra famiglia. Non ci tireremo indietro-.
-Però quando Visca partorirà, vorrei restare un po’a riposo… voglio stare vicino a lei e al nostro bambino-.
-Ma certo, ovviamente- rispose sollevato Macao.
 
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Sette anni dopo, Macao non sapeva cosa avrebbe risposto se gli avessero chiesto se era felice. Gli era toccato il compito più difficile: cercare di tenere unita la gilda nel suo momento peggiore, sopportarne il declino. Eppure la cosa non gli pesava… o meglio certo che gli pesava, vedere la gilda ridotta in quel modo, ma non gli pesava fare tutto il possibile per tenerla a galla.
Lui era un membro di Fairy Tail. E non si sarebbe arreso.
Wakaba diceva sempre che Macao era il master meno carismatico che avesse visto, ma in realtà pensava che vista la situazione stesse facendo un buon lavoro. Tutti lo pensavano, tutti erano certi di aver fatto la scelta giusta in quel terribile giorni di sette anni prima.
Macao non era potente come lo erano stati i suoi predecessori. Non era intimidatorio come Elsa. Non era un grado di incutere rispetto col suo solo nome. Non era un bel po’ di cose in effetti. Ma si prendeva cura dei suoi sottoposti, con l'affetto di un fratello maggiore ed era disposto a lavorare più di tutti loro per il bene di Fairy Tail. Ed era per questo che era un ottimo master. Ed il non aver mollato nel momento più difficile lo rendeva un ottimo uomo.
Tutti motivi per cui saputo che aveva preso il suo posto in quei sette anni, Makarov si sarebbe tranquillizzato. I membri della famiglia rimasti indietro, non avrebbero potuto essere in mani migliori. Perché comandare tra le macerie è il compito più duro e pochi possono assumerselo.
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Anche se secondario, Macao è proprio un bel personaggio. È un peccato che sappiamo pochissimo di quei sette anni in cui i protagonisti principali sono rimasti in stasi.
Ok, la gilda si è indebolita e ha perso importanza, ma secondo me un volumetto spin-off su quel periodo, per mostrarci le reazioni dei personaggi secondari e la loro crescita ci sarebbe stato eccome… ne hanno fatto uno sui membri di Sabertooth dopo tutto.
Ringrazio chiunque abbia letto fino a qui, spero di ritrovarvi tutti nelle recensioni!
 
 
  
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