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Autore: Meramadia94    23/05/2023    0 recensioni
[Walker 2021]
Natalie, sorella di Cordell e Liam, accompagna Geri ed Emily nella missione umanitaria al confine. Quella stessa notte, viene ritrovata in fin di vita. Trasportata in ospedale, viene operata, ed entra in coma.
Questo stato durerà per quasi un anno. Al risveglio non avrà alcuna memoria delle dinamiche che hanno condotto al suo tentato omicidio. Sarà dunque compito di Cordell, la sua nuova collega Micky Ramirez, Liam e tutti i loro amici, scoprire cosa sia successo quella notte.
Versione alternativa della serie tv con Jared Padalecki, in cui il personaggio di Emily vive.
Genere: Angst, Drammatico, Hurt/Comfort | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Grazie per l'aiuto con quel giornalista, davvero...- fece Liam tra una forchettata difunghi fritti ed un un'altra, quando Bret lo riaccompagnò in ufficio. Aveva a disposizione ancora mezz'ora di pausa pranzo, e Bret aveva chiesto al cameriere di poter avere il pranzo da asporto, in modo che potessero mangiare assieme nell'ufficio dell'avvocato. Lontani da avvoltoi ed altri occhi indiscreti. 
- Non dirlo nemmeno...- fece Bret con un sorriso, ostentando calma. Ancora gli prudevano le mani dalla voglia di dare a quel damerino un ceffone così forte da far venire il capogiro ai suoi antenati - lo sai che mi piace prendermi cura di te.- 
- Non è solo per questo però.- fece Liam. Poco importava il motivo per cui quel tale volesse scrivere un libro sulla vicenda di Natalie, e le sue ''sette vite', se per guadagno, omaggio o qualunque altro motivo potesse venirgli in mente... solo il fatto di essere riuscito ad intervistare colei che era tornata dalla morte due volte, avrebbe dato al giornalista fama e gloria. 
Bret aveva avuto, e disponeva tutt'ora di svariate occasioni per tentare di mettere le mani sulla storia dell'anno, data la natura del loro rapporto. Eppure non aveva mai nemmeno ipotizzato di usare quella tragedia, per la sua carriera. 
- Tu sei un brav uomo Bret Nam.- fece Liam con un sorriso che da solo illuminava la stanza - il mio brav uomo.- 
Bret ricambiò il sorriso, pulendogli la bocca con un fazzoletto. 
- Non solo per oggi...- fece Liam.
- Che intendi dire?- 
- Che non fingo di non sapere quanto ti sia costato...- fece Liam - A New York avevi il tuo lavoro, i tuoi amici...- a volte pensava spesso, con rammarico e senso di colpa a quello che per Bret era significato trasferirsi in Texas. Che vivere lì non gli piacesse non era certo un segreto, anzi. Lui e Bret, per definizione, erano le ultime persone al mondo che si dovevano innamorare e forse sposare. Bret amava il caos di New York, quella città dalle mille luci che non dormiva mai. 
Lui era cresciuto nelle vaste praterie del Texas, con suo padre che gli aveva insegnato prima a cavalcare e poi a camminare,  
Per lui, lasciare una vita che si era costruito lontano da casa per tornare alle origini non era stato un peso, ma per Bret era tutto un altro paio di maniche. 
- Liam... ascolta. - fece Bret - io adoro New York. Amo correre a Central Park, non riesco a dormire senza sentire il rumore del traffico della city, e non sai quanto mi manca vedere i grattacieli mentre attraverso il ponte di Brooklyn... insomma ho decine di motivi per amare la grande mela.
Ma ho una ragione fortissima per essere grato al Texas. In questo stato, dove si parla di cavalli, semine, raccolte e dove a volte sembra che il tempo si sia fermato... è nata la persona che amo con ogni fibra del mio essere, e con la quale voglio passare ogni secondo che mi rimane da vivere. 
Ed andrei a vivere all'inferno, pur di vederla felice.- nel dir così si avvicinò alle labbra del promesso sposo, sfiorandole con un bacio casto che diventava a poco a poco sempre più passionale, che Liam ricambiava con entusiamo.
Interrotto dal procuratore McLawson, entrato nell'ufficio del vice procuratore proprio nel momento in cui i due, erano sul punto di dare un tocco di piccante a quella pausa pranzo, già di per sè movimentata.
- Oh scusate...- fece McLawson.
- Io... io stavo andando via...- fece Bret rosso come un pomodoro maturo. 
- Mi dispiace interrompere la tua pausa pranzo, Liam ma...- fece il procuratore  fingendo di non essersi accorto dello scambio di effusioni tra il suo vice ed il giornalista- credo che sia opportuno che oggi tu torni a casa.- 
- Come prego?- 
- Ho già trovato qualcuno che può sostituirti per gli incarichi della giornata, quindi prendi pure le tue cose e torna a casa, per oggi.- 
- Signore non capisco...- fece Liam. 
- Ha chiamato tua madre.- fece McLawson - Ha provato a chiamarti al cellulare, ma ha trovato staccato. Tua sorella ha avuto una crisi molto forte...- 
Liam non gli diede nemmeno il tempo di finire la frase che si precipitò fuori prima dall'ufficio e poi dal tribunale, seguito a ruota da Bret. 
...
...
...
Liam non aspettò nemmeno che Bret parcheggiasse l'auto nel vialetto di casa. Scese a razzo dalla vettura e si precipitò dentro la casa, dove quasi tutta la famiglia era riunita nei pressi della camera di Natalie. 
- Cordell...- fece Liam pallido come un lenzuolo - Cosa... che è successo....?- 
- Ha avuto un attacco di panico, ma adesso sta meglio.- fece il ranger - Stan ci ha mandato il suo medico di fiducia... le ha perscritto dei calmanti...-
Liam si affacciò sulla porta della stanza della sorella.
Natalie era sul letto della sua camera, pallida e con un'espressione di sofferenza in viso, ma i suoi familiari non furono in grado di dire se quel dolore fosse di natura fisica  o emotiva, mentre Emily continuava a rinfrescarle la fronte per calmarla. 
- Naty, cos'è successo...?- fece Cordell preoccupato. 
- Non ce l'ho fatta... l'ho delusa...- borbottava la ragazza - si è fidata di me, ed io l'ho delusa...- 
- Di chi stai parlando?- fece Bonham. Emily guardò il suocero, e lui capì. Zoria Porter. La donna che aveva deciso di ritirare la denuncia per violenza carnale, non molto tempo dopo il ferimento di Natalie.  A nulla valevano i tentativi di Emily e del resto della famiglia di calmarla. 
Abby, temendo e prevedendo una nuova crisi, versò dell'acqua in un bicchiere, nel quale mise le gocce alla valeriana perscritte dal medico, per poi avvicinarlo alla bocca della figlia. 
- Tieni... bevi questo... ti rilasserà.- fece Abby aiutandola a bere. 
Nel giro di pochi secondi, la ragazza era profondamente addormentata.
...
...
...
La mattina dopo, la vita sembrava aver ripreso il suo normale corso. Abby ed Emily erano intente a preparare la colazione ed il cestino da pranzo per i ragazzi, Liam a preparare centrifugati,  Stella ed August a scambiare qualche parola sui reciproci impegni e Bonham a frignare che a causa dell'imminente trasferimento di Cordell, nuora e nipoti era stato sbattuto fuori dall'unico posto dove poteva lavorare in santa pace.
Con sua moglie, pronta a scongiurare l'ipotesi che il figlio e la sua famiglia optassero per restare in città, a fargli notare che aveva a disposizione un intero ranch per dedicarsi ai suoi lavori.
Nessuno osava parlare di quanto era accaduto il giorno prima. Erano passate poco meno di 24 ore, ma anche quello sembrava un tempo ormai lontanissimo. Quello in cui si erano convinti che ormai il peggio fosse passato. Che la strada da percorrere sarebbe stata lunga, tutt'altro che agevole, ma che il sentiero fatto di sassi e sterpi fosse ormai un brutto ricordo.
Invece, sembrava che non ci fosse due senza tre. Natalie era sopravvissuta ad un aborto spontaneo, e persino a due proiettili... nessuno di loro voleva pensare che l'avrebbero persa per un attacco di cuore. A soli ventitre anni. Proprio nel momento in cui stava ritornando alla sua vita. 
In famiglia, sembrava che tutti avessero tacitamente acconsentito a non parlarne. Quasi volessero seppellire quella paura nel pronfo del cuore, illudendosi che non ci fosse e che tutto sarebbe andato bene. 
Fu August a rompere il ghiaccio.
- Nonno, Mawline, dove posso trovare i filmini di quando papà e gli zii erano piccoli?- fece il ragazzo - oggi inizia il progetto '' Cos'è per me il Texas''... pensavo di fare un montaggio dei filmini di quando erano piccoli... così quando la zia Natalie starà meglio, lo vediamo tutti insieme.
Abby sorrise. 
- In effetti, sarebbe bello rivedere qualche filmino di famiglia...- fece Mawline - peccato che i videoregistratori ormai siano pezzi da museo.- 
Emily intervenne - Di questo non devi preoccuparti. Io e Natalie avevano iniziato a convertire le videocassette in file da leggere al PC... tesoro, dovresti trovare qualcosa di utile tra le pennette USB... la zia le ha messe nel suo cassetto.- poi guardò l'orologio - ragazzi, è ora di andare...- 
- Si anch'io sono in ritardo...- fece Cordell per poi rivolgersi al fratello - ti do un passaggio in tribunale.- 
..
..
..
Durante il tragitto, i due fratelli Walker non proferirono parola l'uno con l'altro, entrambi assorti nei loro pensieri. E quei pensieri avevano il volto della loro sorella, con il volto segnato dalla sofferenza e dal dolore per non essere riuscita nell'intento di aiutare una povera anima in pena. 
Ed entrambi erano consci di una cosa. La loro sorella non si sarebbe data pace per l'accaduto. Non si sarebbe mai perdonata il non essere riuscita a mantenere la promessa, seppur implicita, di aiutare quella ragazza.
E questo significava, che ogni qualvolta che Natalie sarebbe stata lucida e cosciente, avrebbe avuto crisi ed attacchi di panico, peggiorando oltre il suo stato.
'' Dovete riuscire a farla stare tranquilla, specie in questo primo periodo. L'equilibrio fisico ed emotivo di vostra sorella, è altamente precario. E' come se fosse tenuto insieme da nastro adesivo e spille da balia.''- aveva detto loro il medico dopo aver concluso la visita. 
E questo li aveva portati a prendere una decisione importante.
- Dobbiamo pensarci noi.- fece Cordell. Tutto quello che erano riusciti a scoprire senza violare il rapporto terapeuta-paziente, era che Zoria Porter, una studentessa dell'università di Austin, si era rivolta a Natalie dopo aver subito una violenza carnale all'interno del campus. Ed il supporto di Natalie l'aveva spinta a decidere di rivolgersi alle autorità e sporgere denuncia. 
Ma subito dopo che i giornali avevano riportato la notizia di Natalie, Emily aveva ricevuto la visita di Zoria che concitatamente, le aveva detto che non avrebbe sporto denuncia e che quello che le era accaduto era stato solo un malinteso.
- Se è vero che c'è uno stupratore in giro, non posso sopportare di sapere che Emily e Stella potrebbero essere le prossime vittime...- fece Cordell - troviamo questa ragazza e convinciamola a collaborare.- 
- Sarà complicato.- fece Liam, ridendo dentro di sè della ''dabbenaggine'' del fratello.
- Che intendi dire?- 
- Che non abbiamo a che fare con un omicidio o con un furto.- fece Liam - che capisci al volo chi è dalla parte del torto. Nei reati sessuali hai una vittima ed un carnefice, che ti raccontano due versioni diverse della medesima storia, entrambe plausibili, e devi valutare chi dei due dice la verità.
E se a Zoria hanno già affibbiato l'etichetta di bugiarda mitomane, anche se la trovassimo, non è detto che voglia parlare con noi.-
- Ci sarà pure qualcosa che possiamo fare.- sbottò Cordell fermandosi davanti al tribunale. 
- Forse si... io ho detto che non parlerà con noi, perchè avrebbe davanti un vice procuratore ed un ranger... ma come fratelli della donna che la stava aiutando?-
..
..
..
- Se ho ben capito...- fece Larry una volta che Cordell gli ebbe spiegato la situazione - Vorresti ''riaprire'' un caso, su un fatto non comprovato e che non è nemmeno arrivato in tribunale.- 
Cordell annuì. Aveva già chiesto a Connie di svolgere alcune ricerche sull'accaduto, ed erano saltati fuori diversi particolari interessanti. 
- Si, perchè è stato insabbiato... sai dove si  trova Zoria Porter in questo momento? Ospite di una clinica pschiatrica, specializzata in disturbi della personalità.- 
- L'hanno fatta internare?- fece Micky.
- Secondo il rapporto di quella notte, ha avuto una crisi di nervi e la preside dell'università ha ritenuto necessario, per la sua sicurezza e quella degli altri altri studenti, farla ricoverare in un posto dove sarebbero stati in grado di aiutarla meglio di quanto sarebbero riusciti a fare loro.- 
- E...quando sarebbe successo?- 
- A Maggio dello scorso anno.- fece Cordell - Un mese dopo che Natalie è stata quasi ammazzata.- 
- Questo prova solo che tua sorella era riuscita a darle un equilibrio. E quando è successo quel che è successo... lo ha perso.- fece Larry, tenendosi la testa tra le mani. 
Non poteva fingere di non sapere che era stato commesso un crimine e che il suo perpetratore se l'era cavata fino a quel momento, ma non poteva dire che fosse un caso facile. Sarebbe bastato far sapere che la loro vittima era seguita da una psicologa, ancora prima di essere stata internata per mettere un'evenutale giuria nella condizione di pensare che fosse una mitomane o comunque una personalità disturbata.
Eppure sentì la sua stessa voce dire - Va bene. Proviamoci. Andate all'università e cercate di capire se qualcuno sa qualcosa, ed in quel caso QUANTO e perchè non ha detto niente sinora.
E mi raccomando... discrezione.- 
- Certo. Mi conosci no?- fece Cordell ringraziandolo con lo sguardo.
- Appunto perchè ti conosco ti mando con il ranger Ramirez.- fece Larry lanciando un'occhiata alla ragazza che diceva -'' Non fargli fare Walkerate''
'' Farò del mio meglio'' 
...
...
...
- Che ci facciamo qua?- fece Walker seduto in sala d'aspetto della clinica per  disturbi mentali dove era stata ricoverata Zoria Porter, in attesa di sapere se fosse possibile parlare con lei - Gli ordini del capitano erano di andare al college e cercare di capire  cosa fosse successo.- 
- Cos'è successo già lo sappiamo.- fece Micky - E' successo che una ragazza è stata stuprata, ma nessuno l'ha ascoltata o presa sul serio quando ha chiesto di poter raccontare la sua storia.
Per ascoltare le loro giustificazioni abbiamo tempo. Zoria l'abbiamo fatta aspettare anche troppo.- 
- Scusa è che... gli ospedali mi fanno un brutto effetto.- fece Cordell. Ricordava ancora con orrore,  la notte in cui Natalie era stata quasi uccisa. Un minuto prima, era immerso in un clima di allegria generale, suo padre lo stava prendendo in giro perchè il figlio lo stava battendo ad un gioco da tavola, Stella rideva come una matta... poi quella telefonata di Emily, aveva scombinato per sempre le loro vite.
'' Dovevo chiamarti, qualcosa è andato storto! Natalie... le hanno sparato!'' 
Era tornato nel salotto dove lo aspettavano tutti... lui e sua madre si erano guardati, non c'era stato bisogno di parlare. A Mawline, era bastato guardarlo in faccia per capire che qualcosa di tragico era avvenuto. 
Di quella notte ricordava sua moglie che piangeva disperatamente, mentre i loro figli tentavano inutilmente di consolarla, Liam che arrivava di corsa dopo quasi cinque ore di volo alle prime luci dell'alba...  rivedere la corsia di un ospedale, indipendentemente dal motivo per cui si trovava lì riaffiorava un sacco di ricordi che avrebbe voluto chiudere in una scatola, e buttarla in fondo al mare.
- Scusa non... non ci stavo pensando.- fece la ranger - adesso... adesso come sta Natalie?- 
- Si stava riprendendo.- fece Cordell - Poi ha scoperto che Zoria aveva ritirato la denuncia, dopo il suo ferimento... si sente responsabile.- 
In quel momento vennero raggiunti da una dottoressa. on era molto alta, il viso era pulito dal trucco, i capelli color cioccolata ( tintura per capelli, senza dubbio) le arrivavano sino alle spalle, vestita con un tailleur viola, scarpe e calze coordinati con il vestito.
Rivolse un  sorriso ai due ranger ,  mettendo così in risalto i denti leggermente sporgenti.
- Mi dispiace, ma Zoria al momento  non vuole ricevere visite.- 
Cordell fece per dire qualcosa, ma Micky fu più veloce - Ma le ha spiegato che siamo Texas Ranger, e che volevamo parlare con lei riguardo alla denuncia di violenza sessuale che ha sporto?- 
La dottoressa Armon annuì - Si. Ma il modo in cui l'università ha gestito la cosa l'ha traumatizzata e non si fida più dell'autorità, il che è normale visto che quando si è rivolta a chi ne era rappresentante per cercare aiuto... l'unica persona che era riuscita a farla uscire  dal guscio era...- 
- Natalie Walker.- fece Cordell - Mia sorella. Lo so. Forse è proprio per questo che dovrebbe fare uno sforzo e parlare con noi. Natalie è stata quasi ammazzata, eppure il primo pensiero che ha avuto una volta in grado di parlare, è stato chiedere di lei. Le è quasi venuto un attacco di cuore quando ha saputo che a causa del suo ferimento, Zoria ha ritirato la denuncia... era la sua priorità prima, e lo è ancora. Quindi provi a dirle questo...- 
- E' vero?- una voce alle spalle della dotteressa Armon li interruppe - La dottoressa Walker...  sta ancora lottando per me?- 
Micky annuì - Non ha mai smesso. Zoria, so che ti chiediamo molto, e che i tuoi rapporti con chi gestisce la giustizia non sono esattamente idilliaci... ma la dottoressa Walker non ha smesso di combattere un solo istante per te, di perorare la tua causa... non credi che andare avanti, sia un buon modo di ringraziarla?- 
Zoria ci pensò un attimo prima di dire - Va bene. Ma sia chiaro, lo faccio solo per lei.- 
  
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