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Autore: MusicAddicted    24/05/2023    0 recensioni
Il Dottore è un po’ giù di morale e la sua TARDIS sa come aiutarlo… anche se servisse attraversare gli universi paralleli!
Quattro ignari Terrestri non possono nemmeno immaginare che cosa li attende!
Per chi non lo avesse capito, un crossover fra i Muse e il Decimo Dottore (Doctor Who)! XD
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy, Tom Kirk
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Setting: verso la fine della terza Stagione per ‘Doctor Who’, Absolution Era per i Muse

 

Pairing: BellDom, Matt/Gaia e un mini accenno Doctor/Master e all’inizio uno ancora più lieve di Ten/Rose (solo perché purtroppo è canon, non certo perché mi piaccia!)

Disclaimer: il Decimo Dottore, la TARDIS e tutto quello che li circonda è proprietà della BBC e dei vari autori, i Muse e chi li circonda appartengono solo a sé stessi, la follia invece è mia e ne vado fiera, anche se non ci guadagno nulla XD

 

Riassunto: Il Dottore è un po’ giù di morale e la sua TARDIS sa come aiutarlo… anche se servisse attraversare gli universi paralleli!
Quattro ignari Terrestri non possono nemmeno immaginare che cosa li attende!


 

cover-blue

 

BLUE EGO BOX

Chapter I: The Meeting

 

Alla fine è successo.

Martha lo ha lasciato, ha scelto di sua spontanea volontà di allontanarsi da lui, di non seguirlo più nelle sue avventure attraverso il tempo e lo spazio.

E il Dottore non deve nemmeno interrogarsi più di tanto per trovare le risposte, sa di non averla sempre trattata nel migliore dei modi: a nessuno piace sentirsi messo in confronto con qualcun altro, qualcun’altra, per la precisione, a nessuno piace vivere nella sua ombra, a nessuno piace sentirsi una sorta di rimpiazzo.

 

Il Dottore sa che Martha ha preso la giusta decisione, non può fare a meno di ammirarla per questo, fatto sta che ora si ritrova nella condizione che più detesta in assoluto: la solitudine.

 

Il Dottore ha bisogno di muoversi, di svagarsi, di fare nuovi incontri, ma soprattutto ha bisogno di qualcosa che ha sempre contribuito a risollevare l’umore: la buona musica.

Torna a bordo della sua TARDIS, andando verso la console.

“Lascio fare a te, mia cara, basta che mi porti a un bel concerto… qualsiasi pianeta tu preferisca.”

Il tempo di dirlo e la TARDIS emette il suo caratteristico suono, mettendosi in viaggio, senza perdere occasione di tormentare un po’ coi suoi scossoni chi è a bordo.

Ad atterraggio concluso, rocambolesco o non sarebbe la TARDIS, il Dottore si precipita di fuori, aprendo le porte di quella che all’esterno appare a tutti come una cabina blu telefonica vintage della polizia.

 

“Oohh, Italia, grazie, Sexy, è da un po’ che volevo tornarci.” sorride il Dottore, chiudendo a chiave la cabina alla quale ha appena parlato.
Fortunatamente nessuno sta prestando attenzione a lui per potergli dare dello strambo.

 

Il Dottore, che ha già capito di trovarsi a Pordenone, città del Nord Italia, perchè quando hai quasi mille anni come lui ormai conosci ogni luogo della Terra a memoria, approfitta per fare un giro sul suggestivo ponte, le cattedrali i musei e per assaporare la cucina tipica locale.

In questo suo girovagare una locandina appesa lo informa non solo di quale sia il periodo storico, ma anche della scelta della sua astronave: 

 

31 Oct 2003

Palazzetto dello Sport
Muse

 

“Uhmm sì, ho già sentito qualcosa e non mi dispiacciono affatto, anzi, ne approfitto per approfondire un po’ di più la mia conoscenza della loro musica. Ad ogni odo, so già che ci sarà da divertirsi.” commenta tra sé e sé il Dottore.

 

Non ha il biglietto per entrare, è vero, ma quando hai la fortuna di possedere una carta psichica dove all’interno la gente può leggerci tutto quello che tu vuoi far credere loro il problema nemmeno sussiste.

 

E mentre lui attende che i primi supporter si affaccino sul palco, la band protagonista si gode un po’ di relax nel camerino.

 

“Avete visto? Il locale si sta riempiendo,” commenta soddisfatto Chris, “Mi sa che vado a tenere a bada Tom, prima che broccoli troppe ragazze!”

 

“Uh-uh, ma tu guarda che fortunata coincidenza, abbiamo il camerino tutto per noi,” ridacchia Dom, salendo sul grembo di Matt, che è seduto sul divanetto, ma il moro lo respinge al primo tentativo di baciarlo.
 

“Dommeh, no. Sai che adoro le sdolcinatezze pre show, ma.. Non qui,” borbotta Matt, un po’ agitato.

 

“Perché hai paura che la tua bella fidanzatina Italiana possa entrare da un momento all’altro?” sbuffa il biondo.

 

“Sì, mi ha detto che si è presa mezza giornata libera apposta e che mi avrebbe raggiunto…” tenta di giustificarsi l’altro, grattandosi la nuca.

“Matthew, lo sai che non puoi portare avanti due relazioni, una alla luce del sole con lei e una, da molto più tempo, nascosta con me?” lo scruta serio, Dominic.

 

Matthew gli è subito vicino, accarezzandogli il volto con reverenza, prima di stringerlo a sé.

 

“Dominic, non puoi nemmeno cominciare a immaginare quanto vorrei che le cose fossero diverse, che non ci fosse bisogno di nasconderci. Ti amo e lo sai che a te non rinuncerei mai, ma amo anche Gaia, mi sento tra due fuochi, anche se tu sei quello che brucia di più.”

 

Dominic annuisce, prima di allontanarlo da sé, seppur in modo gentile.

 

“Lo so, Bells, questo discorso lo abbiamo fatto più volte. Avere qualcosa a metà è meglio che non averla affatto,” ammicca verso il suo amato. “E, poi chi lo sa, forse un giorno mi troverò nella tua stessa situazione e amerò una ragazza, oltre che te. Non è che Gaia ha un’amica?” lo fa ridere, anche per stemperare un po’ la tensione.

“Dàì, scemo! Non ti ci vedo proprio a vivere in Italia.” lo canzona Matt. “Io però potrei, vicino a dove vive Gaia c’è un lago così stupendo…”

 

 “Per me ti ci puoi anche trasferire a vivere con lei, ma almeno prima dovresti essere onesto, glielo devi, non credi?”

“Hai ragione. Le parlerò, anche se, acuta com’è, sospetto che qualcosa lo stia capendo già… così la prossima volta ci penso due volte, prima di innamorarmi di una futura brillante psicologa!”

 

“Dàì, usciamo a raggiungere gli altri, così se la tua brillante futura psicologa arriva non vedrà nulla di sconveniente." propone Dom e Matt accetta.

 

Quando Gaia arriva li trova tutti e quattro nel camerino, mentre i supporter stanno per concludere l’ultima canzone.

 

“Scusa il ritardo, amore, ma non hai idea del traffico che c’era per strada!” gli corre incontro la bella Italiana, baciandolo. “Ciao, Chris, ciao Tom, che bello rivedervi!” sorride al bassista e al fotografo, senza per questo separarsi da Matt.

 

“Dom.”

“Gaia.”

Difficile stabilire chi dei due abbia usato il tono più glaciale, degno di una Guerra Fredda.

 

Matthew preferisce non pensare a quando dovrà affrontare le conseguenze delle sue scelte e si concentra più sul concerto che devono iniziare.

 

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Finiti i due bis, salutando il caloroso e partecipe pubblico con una superlativa 'Stockholm Syndrome’ , i Muse si intrattengono un po’ sul palco per qualche foto e per regalare plettri o bacchette, prima di avviarsi verso il camerino.

 

Sul tragitto però trovano, oltre a una schiera di ragazze urlanti che agitano i loro CD o qualche loro poster, un uomo poco più grande di loro, dai grandi occhi vispi e dai capelli scombinati.

 

“Hey, mi piace il tuo look!”approva Matthew, indicando il suo completo blu gessato.

 

“E a me siete piaciuti voi, ogni vostra canzone, quello di cui parlano!” si congratula il bizzarro individuo, con un entusiasmo travolgente. “Cerco dei nuovi Companion per i miei viaggi e voi siete decisamente i candidati ideali.”

“Sei un tour operator?” lo scruta stranito Chris.

 

“Chiunque tu sia, hai un carisma che ti seguirei ovunque!” ci flirta un po’ Dom, lusingandolo.

 

In una qualsiasi occasione, Matthew sarebbe geloso a mille, ma è troppo intrigato da quello sconosciuto e da quello che ha detto.

 

“Compagni.. Viaggi… sembra quasi di avere a che fare con ‘ Doctor Who’” ridacchia, Matt.

“Cosa?! Tu… tu… tu sai chi sono?” sgrana gli occhi il Dottore.

 

“Un momento. Tu saresti il Dottore?” si entusiasma Matt. “Però non sembri L’Ottavo, neppure il Settimo…”

“Sono il Decimo. Puoi chiamarmi Ten.”

“Cosa? Andranno avanti con la serie fino ad arrivare al Decimo?” si entusiasma Matt.

“Cosa? Fanno una serie su di me?” si entusiasma Ten.

“Sì, e la sigla è così bella, potrei fare qualcosa di simile in una canzone,” gli rivela Matt, mentre Ten è preso nei suoi pensieri


- Quindi la TARDIS mi ha fatto fare un viaggio così extra-dimensionale da farmi approdare in una specie di universo parallelo dove le mie gesta sono narrata in una serie TV? Una serie TV che per l’anno in cui siamo si è fermata all’Ottavo Dottore? Significa che qualcuno poi un giorno interpreterà il mio ruolo?

 

“Matt non so di cosa tu e lui stiate blaterando, ma ci sono altri fan che aspettano, muoviamoci!” lo strattona per la camicia Chris, in procinto di  portarlo verso il gruppetto dominato dalle ragazze.

 

“Non muoverti di lì che dopo torno!” si raccomanda Matt con Ten, prima di seguire l’amico.

 

Nel giro di dieci minuti si liberano dei fan accorsi a salutarli e Matt ritrova Ten esattamente dove lo ha lasciato.

 

“Ce l’hai in tasca… vero?” gli domanda il frontman, su di giri.

 

Non c’è nemmeno bisogno che chiarisca cosa, Ten lo ha capito al volo ed estrae dalla tasca il cacciavite sonico.

“Oooohh, è anche più figo di quello dell’Ottavo Dottore!” si esalta Matt.

 

“Andiamo, Matt, è solo un giocattolo." cerca di razionalizzare Chris.

 

Il tempo di dirlo e Ten punta il cacciavite sonico, ora illuminato della sua classica luce blu,  dritto sul cellulare che il bassista sta tenendo in mano, che poco dopo riceve un SMS.

 

“‘Giocattolo a chi?’” legge, esterrefatto.

 

“Io ancora non ho capito che stia succedendo, ma con quell’affare in mano sei ancora più figo!” ammicca Dom in direzione di Ten.

 

Matthew però non ha proprio tempo per eventuali gelosie.

 

“Succede che stiamo per andare nello spazio e nel tempo a bordo dell’astronave più figa che sia mai esistita!” anticipa agli altri componenti, con un sorrisone estasiato. “Ten, mi dài un attimo? C’è qualcun’altro che dobbiamo assolutamente portare con noi!” aggiunge, sparendo come un razzo, prima che Ten abbia il tempo di annuire.

 

“Amore, dove vai così di fretta?” lo incrocia Gaia sulla soglia del camerino.

 

Per tutta risposta Matthew la tira a sé, dandole un bacio impetuoso.

 

“Wow, devo venirti a trovare più spesso dopo un concerto!” sorride lei, soddisfatta.

 

“Gaia, tesoro mio, ti amo così tanto e mi mancherai, non posso spiegarti dove e come, ma potrei anche stare via per dei mesi…” la informa lui. “Però, in effetti credo che ci rivedremo fra cinque minuti.” rettifica, correndo via perché non ha trovato chi stava cercando.

 

- No, forse è meglio lasciarlo solo dopo i concerti… è anche più svalvolato del solito!- riflette Gaia, perplessa.
 

 

“Eccoci, ora ci siamo tutti!” torna dagli altri Matt, trascinando con sé un Tom indispettito.

 

“Bells, accidenti a te, una ragazza così carina stava per darmi il suo numero…”

“Dàì, che se le cose vanno bene, magari fra poco potrai flirtare con una bella Venusiana o Saturniana o chissà che altro!” controbatte Matt, mentre Ten fa strada verso la sua TARDIS che ha parcheggiato fuori dal palazzetto.

 

“Per un attimo ho creduto che volessi portare con te Gaia,” bisbiglia Dom al suo partner, mentre si incamminano.

 

“Gaia è importante per me, ma, Dommeh, è soltanto il nostro amore che merita di sconfinare nell’Universo.” mormora Matt, prendendolo per mano.

 

“Bene, gran bella cabina telefonica vintage, posso tornare dalle ragazze?” borbotta Tom.

 

Ten si scambia uno sguardo di intesa con Matt, aprendo le porte della TARDIS.

 

“Ma.. cosa?” si domanda perplesso Chris, prima che Matt lo spinga dentro, facendo la stessa cosa con Tom.

 

A Dom basta vedere Matt entrare per raggiungerlo, lui lo seguirebbe ovunque.

 

Iniziano gli entusiasti: ‘Ma è più grande all’interno!’ di rito, con Dom, Tom e Chris che continuano a entrare a uscire, mentre Matt ammira ogni angolo della console.

 

“Deduco che nella serie TV facciano vedere anche questo.” commenta Ten, divertito.

 

“Sì, ma non rende minimamente l’idea confronto allo stare davvero qui dentro!”
 

“Ora però son curioso, poi dovrai farmi vedere qualche episodio.”

 

“Certo, Ten, nel tour bus ho qualche dvd, quando torniamo sarai mio ospite.” annuisce il pianista. “Però… tu prima hai detto che le nostre canzoni ti hanno convinto che potevamo essere i tuoi Companion, però..non mi sembra che nessuna di quelle in playlist parlasse di spazio o cose simili..” 

 

“Ma quelle che scriverai sì … già a partire dal prossimo album, io lo so!” ridacchia Ten con fare furbetto.

 

“Oh.” è tutto quello che riesce a rispondere il cantautore, mentre gli altri tre si decidono a rientrare una volta per tutte.

 

“Quindi siamo su un’astronave…” riepiloga Tom, guardandosi attorno.

 

“Proprio così. Io sono un Signore del Tempo e questa è la TARDIS, acronimo per ‘Time and Relative Dimension in Space’… non vi va di approfittarne fino in fondo?” propone il Dottore. “A chi va un bel viaggio?”
 

“Nello spazio?” domanda Tom, eccitato al solo pensiero.

 

“Non solo, Tom, anche nel tempo. La TARDIS può viaggiare nel passato, presente e futuro di qualsiasi pianeta o dimensione… ho detto bene, Ten?”
 

“Non avrei saputo dirlo meglio, Matthew!” lo fa gongolare il Dottore.

 

“Ah, giusto… e prima che lo chiediate, possiamo assentarci col Dottore anche per giorni e giorni e non salteremo una sola data del tour, perché è come se il tempo qui si fermasse, quindi nessuno noterà la nostra assenza.”
 

“Il crimine perfetto.” approva Tom.

 

“Proprio così, non ho ancora capito se mi piace il fatto di aver un Companion già tanto informato su tutto o mi toglie il divertimento di spiegarlo io,” si accarezza il mento Ten. “Naahh, in fondo è divertente!” ridacchia.

 

“Daì, Ten, facci vedere cos’è capace di fare la TARDIS, che ne dici se andiamo a spiare gli Zetas e magari a sventare qualche loro malefico piano?” lo sprona impaziente Matt.

 

“Io non credo che esistano…” mugugna il Dottore.

 

“Cosa?!” si allarma il frontman.

 

“Voglio dire… non credo esistano sistemi efficaci per restare nascosti ai loro occhi, meglio non rischiare di avvicinarci troppo a loro.” si corregge all’istante il Signore del Tempo, tranquilizzandolo.

“Hai ragione, meglio non avere a che fare con loro. Allora, scegli tu.”

“Non credo di doverci pensare molto. Voi musicalmente siete geniali, forse è il caso di farvi incontrare un altro tipo di genio.”

 

La TARDIS emette il suo suono caratteristico e chi è all’esterno probabilmente avrà come l’impressione che un’insolita cabina telefonica stia come per svanire, ma è imputabile al fatto di quanto abbiano bevuto dopo, durante e forse anche prima del concerto.

 

“Vi consiglio di tenervi stretti!” si raccomanda Ten.

 

Per tutta risposta Matt e Dom si abbracciano stretti fra loro.
 

“Ehm, io intendevo aggrappatevi a qualcosa di saldo…” li guarda perplesso Ten, attendendo che afferrino qualche sbarra o colonna come hanno fatto Tom e Chris. “Anche se adesso credo di aver capito qualcosa in più su di voi.” sorride alla coppia di amanti segreti, ora molto meno imbarazzata.

 

La TARDIS fa il suo dovere e fra scossoni e atterraggi un po’ rocamboleschi arriva a destinazione.

 

“Questa è fra le mie parti preferite,” trotterella il Dottore verso le porte, aprendole, “Dopo di voi.”

 

Difficile immaginare chi sia più stupito fra i suoi nuovi Companions e l’individuo che vede materializzarsi una cabina telefonica nel suo ufficio a Berna, dalla quale escono più persone di quelle che sarebbero scientificamente consentite.

 

Senza contare che l’individuo in questione è Albert Einstein.

 

“Non scherzavi quando hai detto che ci avresti portato da un genio!” bisbiglia Matt a Ten.

 

“Io non scherzo mai… tranne quando scherzo!” replica il Dottore nello stesso modo.

 

“Oh Mein Gott! Forse sto lavorando troppo e ora ho le allucinazioni.” borbotta lo scienziato, perplesso.
 

“Perchè riusciamo a capirlo?” bisbiglia al Dottore Tom.

 

“Uh, beh, è un’altra delle cosucce che sa fare la mia cara TARDIS, allo stesso modo lui capirà voi.” informa i suoi compagni Ten, nonostante Matt sapesse già anche questo.

 

“Uh, no, posso spiegare, Professor Einstein.” interviene Ten.

 

“Uh? Lei mi conosce?”

 

“Sono un professore anche io, il Professor Smith,” si inventa il Dottore, al momento. “Questi sono i miei allievi e quello a cui ha assistito è un mezzo di trasporto in fase ancora molto, molto sperimentale!”

 

"Mi sembrate un po’ grandi, giovinotti, per essere ancora degli studenti!”

 

Matt deve controllarsi per non scoppiare a ridere, Chris e Tom sono troppo emozionati per poter dire qualsiasi cosa, Dom aggiunge istantaneamente Einstein alla sua blacklist personale.

 

- Non è possibile che questo vecchio bacucco non mi abbia preso per un ventenne!-
 

“Sono studenti fuori corso… ma non è questo il punto. Non è che possiamo semplicemente osservarla mentre fa i suoi calcoli? Sono certo che stava lavorando a qualcosa di grosso…” lo sprona Ten.

 

Sottilmente inorgoglito dall’avere un pubblico così interessato, Einstein non si fa pregare e si rimette alla lavagna.

 

“In effetti, Signori miei, quello a cui ho appena assistito rinforza il mio convincimento: l’energia è massa, rapportata alla velocità della luce.”
 

E mentre lo dice si lancia in calcoli ed equazioni che poi lo portano a scrivere come risultato finale una delle più famosa formule che siano mai esistite:

 

E=mc2

L’applauso collettivo che ne consegue è tanto spontaneo quanto inevitabile e lo scienziato gongola felice.

“Niente male, geniaccio, però preferisco i principi della Termodinamica. Forse un giorno ci scriverò qualcosa,” lo lascia basito Matthew, prima di salutarlo e rientrare nella cabina blu.

“Io non vi ho detto niente… ma sappiate che lo farà!” anticipa Ten ai restanti Companion, prima che tutti salutino Einstein, che rimane sconcertato a guardare la cabina svanire sotto i suoi occhi, così com’è apparsa.

“Quindi.. Tu fai questo tutti i giorni?” domanda esaltato a Ten Chris.

“Da quasi mille anni? Sì .. vero che è uno stile di vita che non annoia facilmente?” ridacchia Ten, mettendosi alla console. “Allora, qualcuno vuol proporre il prossimo viaggio?”
 

TBC

Anche se questa storia non piacerà  a nessuno, come sempre ^^', appuntamento al prossimo capitolo

questo di Einstein era un prompt che mi ha dato la fatnatstica Clau Albertini, ma er il resto andrò a ruota libera.. e sì, potrebbe essere un avvertimento! XD
avete già qualche idea di dove potrebbero andare?
   
 
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