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Autore: MusicAddicted    28/06/2023    0 recensioni
Il Dottore è un po’ giù di morale e la sua TARDIS sa come aiutarlo… anche se servisse attraversare gli universi paralleli!
Quattro ignari Terrestri non possono nemmeno immaginare che cosa li attende!
Per chi non lo avesse capito, un crossover fra i Muse e il Decimo Dottore (Doctor Who)! XD
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy, Tom Kirk
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Grazie mille a chi ha letto il primo capitolo, spero vi sia piacuto, ma l'assenza di commenti mi fa pensare l'esatto opposto sigh... vabbè, continuo comunque...

 

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II: Over the moon and beyond



“Davvero ci sarà un altro viaggio?” chiede conferma Tom, cercando di non mettersi a saltellare.

 

“Certo che sì, so che uno non basta mai.” ridacchia Ten. “Facciamo così: voi siete quattro. Accontenterò ognuno di voi.” 

“Okay, ragazzi, non c’è bisogno che facciamo una rissa per decidere chi sarà il primo: mi offro io!” decide per tutti Matthew.

“Ma che pensiero gentile, Matt!” ringhia Chris.

Incurante dell’energia negativa che avverte su di sé, il frontman trotterella verso Ten.

“Prima però ho bisogno di saperlo: la TARDIS ha anche una Stanza della Musica, vero?”

Ten annuisce fiero, per poi offrirsi di accompagnarlo.

“Vi posso lasciare un attimo soli, vero? Non è che mi dirottate la mia astronave?”

“Dico sempre ai miei bambini che non devono toccare nulla quando sono a casa di altri… sarei un ipocrita se lo facessi io, ti pare?” gli fa notare Chris.

“Anche volendo… non ho la più pallida idea di come si faccia!” fa spallucce Dom.

“Io ci capisco abbastanza di tecnologie…” riflette ad alta voce Tom, sentendo gli occhi indagatori del Dottore su di sé. “Ma non toccherò nemmeno una leva, lo prometto.”

Più o meno tranquillizzato, Ten accompagna Matthew lungo i corridoi.

“Gli sceneggiatori della serie non si sono nemmeno lontanamente avvicinati a quanto sia ancora più ricca e straordinaria la TARDIS al suo interno!” commenta il frontman, con la meraviglia negli occhi, attraversando stanze piene di cose sconosciute agli occhi umani.

Quando arrivano a destinazione, Matthew non può trattenersi dal fargli una domanda.

“Scommetto che tu conservi anche strumenti musicali di altri pianeti, non è così?”

“Sì, ma ho già imparato a conoscerti e so già che andresti troppo in iperventilazione se te li mostrassi… quindi vedi di accontentarti di quelli Terrestri. Anche se devo dire che a Gardenya 4EG hanno un ottimo gusto musicale… anche gli Sweetoniani sono notevoli, ma quando vanno in tour sugli altri pianeti troppo spesso i fan mangiano i loro strumenti!” 

“In che senso… se li mangiano?” sgrana gli occhi Matt, sgomento.

“Non te lo dirò mai!” sogghigna dispettoso Ten. 

“Non vorrei mai che qualcuno si mangiasse la mia chitarra. O il mio piano!” commenta Matt con ansia crescente. “Magari potrei sopportare che qualcuno si mangi uno dei miei plettri, anche se non è una scelta salutare!”

“Per Gallifrey! Pensavo di essere io quello che parla a raffica!” Ridacchia Ten. “Ti assicuro che nessuno si mangerà alcunché di tuo. Quindi me lo vuoi dire dove vi devo portare?”

Ora è Matthew quello che sogghigna.

“Se è vero che hai imparato a conoscermi secondo me lo hai capito già, però non diciamolo ai miei amici.”

I due fanno ritorno dagli altri, con aria complice.

“Cosa state complottando voi due?” aggrotta le sopracciglia Dominic.

“Lo vedrai,” ammicca Matt, reggendosi, in attesa dei nuovi scossoni.

Quando Tom, Chris e Dom si affacciano dalle porte aperte della TARDIS non credono ai loro occhi.

Del resto quel suolo grigiastro, la roccia polverosa e i suoi caratteristici crateri sono inconfondibili.

“Ma siamo… sulla Luna!” esclama Chris, stropicciandosi gli occhi per accertarsi che non sia un sogno.

“Proprio così. E non è tutto. Indossiamo i caschi che sta per darci il Dottore e poi diamoci un gran da fare, perché terremo un concerto.” annuncia a tutti un più che entusiasta Matthew, mentre il Dottore provvede a teletrasportare fuori gli strumenti. 

“Non saranno le nostre Manson o la TAMA o il Kawai, ma direi che non è male, no?” commenta Chris, mentre ognuno si avvicina ai rispettivi strumenti.

“Non vedo l’ora di picchiare un po’ queste monellacce!” sfodera un sorrisone Dominic, impugnando le bacchette e sedendosi alla batteria.

“E io riprenderò fedelmente ogni istante; con quello che ho pagato questo gioiellino come minimo deve funzionare anche qui!” commenta Tom, sfoderando il suo iPhone di ultima generazione. “No, non è vero, non si accende nemmeno più.” denota sconsolato.

Ten non perde tempo e punta il cacciavite sonico in direzione dell’apparecchio.

“Ora sì!” gli sorride, con Tom che scorre entusiasta fra tutte le funzioni ottimizzate del suo telefono. “Divertitevi quanto volete, ma confido nel fatto che questi video non li divulghiate mai.” si raccomanda.

“Puoi contarci!” garantisce Matt, infilando la tracolla della chitarra. “Volevo che la mia band fosse la prima a suonare sulla Luna e così sarà. Che noi siamo i soli a saperlo poco importa!” sorride dando vita al primo riff, che fa a capire agli altri che la canzone con cui inizieranno è ‘Plug in Baby’.

Il Dottore si appresta a godersi quel concerto che è in suo onore, come unico spettatore presente.

E non serve nemmeno dirlo, ma l’acustica sulla Luna è un qualcosa di spettacolare.

L’intesa fra i tre, come sempre, è perfetta e Tom riesce a far dei video eccezionali, con effetti che forse nemmeno trent’anni più tardi saranno possibili.

Un altro ‘piccolo’ regalo del Dottore.

Tra successi, canzoni più recenti e b-side e altre rarità mai fatte live, un’ora di concerto sembra volare come se fosse una manciata di minuti.

“E con questa concludiamo. Non la facciamo da anni, almeno credo, la mia memoria fa schifo. Si chiama ‘Pink Ego Box’ ma per l’occasione, in onore tuo e della TARDIS la ribattezzo ‘Blue Ego Box’,” ammicca Matt, facendo gongolare il Dottore, prima che si mettano a suonare.

“Fantastici, meravigliosi. Ancora meglio del concerto che ho visto sulla Terra ed era già a un livello altissimo!” si complimenta Ten, con una scrosciata di applausi.

“Vero che la TARDIS ha anche una doccia, anche più di una?” domanda Dom, stanco , ma felice.

“Certo che sì, nell’Area Bagno troverete tutto quello che vi serve, anche un cambio d’abiti che dovrebbe incontrare i vostri gusti.” annuisce il Dottore.

“Dominic, accidenti a te; perchè rovinare così questo momento epico?”

“Perchè già hai evitato di farti la doccia alla fine del primo concerto, Bells, ora è proprio il caso che affronti uno o due getti d’acqua, altrimenti il sottoscritto ti starà a debita distanza!” sentenzia Dom, scansando ogni suo tentativo di abbracciarlo.

“Nessuna possibilità che il sottoscritto possa affrontare quell’uno o due getti d’acqua a stretto contatto col suo Mr. Schizzinoso?” insiste Matt, ammiccando verso l’amato in modo sexy.

“So che mi pentirò di averlo detto, ma sappiate che ho anche una vasca idromassaggio per due con vista Luna… e che, se è dell’umore giusto, la Tardis vi indicherà appena entrate.” li informa Ten.

“Che stiamo aspettando?” afferra per mano Matt il biondo, correndo dentro.

“Ten, basta che a noi garantisci che le docce sono molto, ma molto distanti da quella vasca!” si accerta Chris.

“Farò in modo che lo siano!”

I quattro, una volta pronti, fanno ritorno verso la console, Chris ancora impegnato a frizionarsi i capelli in un asciugamano.

“Mentre vi aspettavo ho già allestito le vostre stanze, perché ho detto che vi avrei accontentati tutti, ma questo non esclude che fra i viaggi ci sia anche bisogno di un po’ di riposo.” li avvisa Ten, non riuscendo a reprimere uno sbadiglio.

“Immagini giusto,” approva Tom, seguendo il suo esempio.

“Bene, Chris, Tom, le vostre stanze sono in fondo al corridoio, una a sinistra, una a destra,” li istruisce il Dottore. “Matt, Dom, la vostra è in fondo al corridoio opposto… e per qualche strana ragione immagino non vi dispiaccia condividerne una assieme!”

“Immagini giusto, caro il mio Ten!” sorride Dom, passando una mano attorno al collo di Matt per stringerlo a sé.

“Molto bene. Ah ho anche parcheggiato la TARDIS in mezzo all’Universo e le porte le ho lasciate aperte, così… nel caso vi andasse di godere del panorama, buonanotte.” aggiunge, prima di ritirarsi nella sua di stanza.

Il tempo di dirlo e i quattro si precipitano sulla soglia, sedendosi per ammirare estasiati lo spettacolo più unico che raro che hanno di fronte ai loro occhi.

Tom è già impegnato a riprendere tutto, per poi dare il via a un giro collettivo di selfie e foto, singole o di gruppo.

“Come vorrei condividere tutto questo con la mia Kelly e i bambini,” sospira Chris.

“Ma non puoi, non puoi nemmeno dirlo a nessuno. Questo deve restare un segreto solo fra noi quattro. Per sempre.” ribadisce Dom.

“Per te è facile parlare, tu lo stai già condividendo tutto questo con l’amore della tua vita!” ribatte il bassista, forse un po’ sottilmente invidioso, ma di certo felice per i suoi migliori amici.

“Giusto, a questo proposito, Tommy caro, tu che hai l’unico telefono funzionante, le puoi fare un po’ di fotine carine-ine-ine a me e Matteh?” domanda il batterista.

“Se togli tutto quei vezzeggiativi da voltastomaco nella tua domanda, magari ti accontento!” alza gli occhi Tom.

“Non badare a quanto sa esser sdolcinato Dom, e poi non è che ne vogliamo molte: una abbracciati, una tempia contro tempia, una mentre ci teniamo per mano, una mentre ci guardiamo, una mentre ci baciamo…” comincia l’elenco Matt.

“Io mi rifiuto di guardare certe cose, a domani!” si dilegua Chris.

“Temo che sarà una lunga notte…” borbotta Tom, mettendosi al lavoro.

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Per Dominic il solo aprire gli occhi il mattino seguente e ritrovare Matthew che dorme accanto a lui è la conferma che non è stato solo un sogno, ma una meravigliosa quanto incredibile realtà.

Perchè se fossero stati in Italia di certo Matthew a fine concerto sarebbe andato via con Gaia.
Invece si trova lì in quel letto con lui, girato sul fianco, in una posizione scomoda per chiunque, ma probabilmente non per lui, il volto rivolto verso il biondo, gli occhi ancora chiusi e la bocca distesa in quello che sembra un sorriso sereno.

Dominic non resiste alla tentazione di chinarsi verso di lui e catturare quel sorriso in un bacio.

Questo porta inevitabilmente Matthew ad aprire gli occhi, approfondendo il bacio quando mette a fuoco chi ha davanti.

“Allora è tutto vero! Tu, io, gli altri, il Dottore, la TARDIS dove siamo ora!” si accende di entusiasmo.

“Sì, è tutto vero e fantastico.” mormora Dom, poggiando la testa sul petto denudato del compagno e tracciandone i contorni con le dita. “Matteh, ma dobbiamo proprio tornare sulla Terra? Non possiamo starcene qui per sempre tu ed io? Non c’è nemmeno il problema della musica, perchè lo hai sentito il Dottore, no? Ci sono i tour per i vari pianeti, cambierebbe solo la tipologia di fan…”

“Non sai quanto la cosa mi tenti, Dommeh, ma lo sai meglio di me che non possiamo. Va bene goderci il più possibile questa vacanza galattica, in tutti i sensi, ma poi dobbiamo tornare alle nostre vite.” replica il moro, accarezzandogli i capelli. “Perchè noi non troviamo scappatoie, non lo abbiamo mai fatto, né mai lo faremo.”

Dominic si solleva quanto basta per affrontare lo sguardo di Matt.

“Significa che dirai a Gaia di noi?”

“Sì, magari non subito appena torniamo, ma sì, te lo prometto.” dà la sua parola Matthew, con una serietà che raramente si vede nei suoi occhi cerulei. “Tu però potresti fare la tua parte…”

“E cioè?”

“Trovati una fidanzata fissa anche tu. Una che però piaccia anche alla mia. Così tanto che non solo diventino migliori amiche, ma che proprio si innamorino anche fra loro.. Così, boh, magari un po’ riuscirebbero a capirci.”

“Bells, non so se prenderti a schiaffi per quanto sei idiota… o mangiarti di baci per quanto sei dolce,” si intenerisce Dominic.

“Facciamo una versione ampliata della seconda, qui sotto le coperte?” lo invita Matthew, alzando il lenzuolo.

Inutile dire che l’altro accetta, ma proprio quanto le cose cominciano a farsi un po’ più bollenti…

“Buongiornooo, Companions!” trilla felice il Dottore dagli altoparlanti. “Direi che è mattino sufficientemente inoltrato per far tutti colazione assieme. Vi do tempo per prepararvi e poi vi aspetto nella Sala da Pranzo, appena uscite dalle stanze  la TARDIS ve la indicherà.”

Tutti fanno come indicato e nel giro di venti minuti si ritrovano nella stanza designata.

“Bentrovati, amici miei! Forse non è paragonabile alle Valli di Sleeponya, ma spero abbiate dormito bene!” li saluta festoso il Dottore.

“Non ho mai dormito meglio; anzi, la notte mi ha portato consiglio, so dove vorrei andare,” sorride Chris. “Ovvio, se prima qualcuno non mi vuole precedere.”

Tom e Dom scuotono la testa in segno negativo.

“Sono curioso di scoprire dove, Chris, ma prima serve un’abbondante colazione…non sapendo quale preferite ho pensato di proporvele tutte!”

Guardandosi attorno i quattro ospiti si accorgono che il Dottore dice il vero, non tanto a livello di colazioni continentali, ma proprio planetarie, perchè ogni angolo della stanza fa bella mostra di quello che probabilmente dev’essere l’elemento caratteristico del luogo, a un tavolino si vedono scariche elettriche, a un’altro del materiale che sembra aver la consistenza di una nuvola, a un altro i quattro amici giurerebbero di aver visto dei sassi.

“Ehmm.. grazie per la generosità, Ten, ma credo che la scelta più audace che possa fare sia una colazione Tedesca,” ridacchia nervosamente Tom, per poi servirsi di affettato, uova e formaggio.

“Io se posso onorerò sempre la nostra Patria!” proclama Chris, prendendo bacon, pomodori e funghi grigliati.

“A me un po’ ispirano quelle scariche elettriche…” bofonchia Matt, prima di ricevere una gomitata nel fianco da parte di Dom. “Ma credo che opterò per una colazione Italiana!” si corregge, riempiendosi una tazza di caffè espresso e prendendo dei biscotti.

“Io non posso resistere a un Croissant Francese!” commenta Dom, accompagnandolo a del succo d’arancia.

“Io le ho provate un po’ tutte, ma niente batte i pancake alla banana!” si riempie il piatto il Dottore, con un sorrisone. “E, Matt, se ci tieni a saperlo, le scariche elettriche sono molto saporite, ma anche parecchio indigeste.”

“Non è una gran idea inserirle nella mia dieta allora…” borbotta il frontman, mentre Dom è intento a osservare il padrone di casa… o astronave che dir si voglia.

“Hey, Ten, mi piaceva il tuo completo blu, ma con questo marrone stai ancora meglio, ti mette in risalto quei begli occhioni color cioccolato…” si complimenta.

“Uh grazie. Per rendere giustizia ai tuoi così indefiniti dovrebbero inventare un abbigliamento color tempeste dei deserti ghiacciati!” lo adula Ten.

“Ma i deserti ghiacciati nemmeno esistono!” gracchia Matt.

“Perché non sei mai stato su Par4d0x1caL!” ridacchia Ten.

“E comunque voi due vi fate un po’ troppi complimenti a vicenda.” borbotta il pianista, infastidito.

“Ah, Bells, ma allora sì che sei geloso, ora ti riconosco!” si rallegra Dom.

“Matt, ti assicuro che non ne hai motivo. Ho smesso di cercare di avere storie con i Terrestri, non vanno mai a finire bene.” si incupisce Ten.

“Oh, mi spiace.” mormora Dom. “E qualcuno della tua razza, invece? Non ti offendi se dico ‘razza’, vero?”

Per tutta risposta Ten ride.

“E perché dovrei? E comunque no, sono l’unico rimasto della mia razza… senza contare che l’ultimo rimasto oltre a me, piuttosto di farmi compagnia ha preferito rinunciare a rigenerarsi… Matt ve lo puo’ spiegare cos’è la Rigenerazione.”

“E lo farò, ma non ora… piuttosto dimmi più su di lui, sembri parecchio coinvolto.”

“Oh, beh, posso anche esserlo, ma non c’è molto da dire, quando era vivo cercava sempre di uccidermi, non mi sembra ci siano i presupposti per una storia idilliaca!”

“Eh no, Ten, su questo ti posso rassicurare: Matt cerca sempre di uccidere me, lanciandomi le sue stra dannate chitarre a fine concerto…” spiega Dom, facendo una pausa per fulminare con lo sguardo Matt. “Eppure guardaci, innamorati più che mai!”

“Già, è il mio modo per dirgli ‘Amore, sei sempre nei miei pensieri,’ in più gli ricordo che l’amore è anche sofferenza!” si giustifica Matt.

 

“Uhmm quindi dite che anche far invecchiare qualcuno di secoli fino a ridurlo come una larva è un modo per corteggiarti? Come a dire: ‘Hey, la vita è troppo breve per non passarla insieme a me!’!” si tira su di morale Ten, anche se nessuno capisce che voglia dire.

“Per quanto trovi molto interessante la vostra rubrica sentimentale, posso dirvi che destinazione avrei scelto per il prossimo viaggio?” si intromette con la giusta discrezione Chris, che non si è perso un singolo scambio di battute.

“Sono tutto orecchi, amico mio. Tanto direi che la colazione l’abbiamo finita, è tempo di andarcene da qui.” decide per tutti Ten, facendo strada alla console.

“Allora, dimmi tutto, Chris, dove siamo diretti?”

“Dubito che tu possa saperlo, ma sono un grande appassionato di calcio, in special modo della nazionale Inglese… ti prego, mi porti a vedere quando vinceranno la prossima Coppa del Mondo?” gli domanda il bassista, con gli occhi che scintillano sognanti.

-Oh, accidenti, con che cuore gli dico che almeno entro i prossimi vent’anni non posso portarlo da nessuna parte? Anche fargli vedere quanto vanno vicini alla coppa d’Europa nel 2021 gli farebbe solo male…- rimugina il Dottore, preparandosi a giocare d’astuzia.

“Chris, non è che io non ti ci voglia portare, solo che pensavo… in quanto tifoso appassionato, non credi che sarebbe controproducente rovinarsi la sorpresa di una futura vittoria?”

“Beh, sì, forse un pochino sì…” borbotta l’interpellato, un po’ amareggiato.

“Però ti faccio una controproposta: stadio Wembley, 30 Luglio 1966?”

A Chris per poco non viene un colpo.

Quella vittoria dei Mondiali? Oh mio Dio, assisteremo davvero alla finale contro la Germania dell’Ovest?”

Ora è lui quello che deve trattenersi dal mettersi a saltellare sul posto, fallendo però miseramente.

“Certo che sì, andiamo a sgolarci facendo un po’ di sano tifo!” imposta le coordinate il Dottore.

“Quindi i Signori del Tempo tifano la Nazionale Inglese?” lo scruta attonito Tom.

“Beh, diciamo che se mai esistesse la squadra di calcio del Gallifrey, che è il mio Pianeta d’origine, me la immagino molto simile alla Nazionale Inglese!”

“Che figo! Vedremo l’Inghilterra del passato!” sorride Dominic.

“E il vecchio stadio del Wembley, quello per cui ora sono in corso i lavori di ristrutturazione. Ragazzi, ma ve lo immaginate suonare lì come sarebbe?” sogna ad occhi aperti Matt.

Il Dottore se la ride di nascosto mentre aziona la TARDIS.

Ormai i quattro si stanno abituando a quei viaggi tumultuosi e non si scompongono più di tanto nemmeno in fase di atterraggio.

“Nel guardaroba della TARDIS in fondo a quel corridoio troverete tutto quello che vi serve. Lo capite da voi che non avete un abbigliamento consono agli anni sessanta, vero?” commenta Ten. “Il glitter è fuori contesto, Matt, i Queen devono ancora formarsi, Dom e, Tom, temo che la tua T-shirt con l'iPhone sia un po’ troppo futuristica. Chris, tu sei l’unico che andrebbe anche bene, ma se vuoi divertirti a provare vestiti accomodati pure.”

“Certo che sì!” annuisce esaltato Chris, “Ragazzi, chi arriva ultimo paga da bere al Dottore!” scatena una corsa di gruppo Chris.

Il problema per Ten non è tanto portarli al Guardaroba, quanto farli uscire da lì, perchè si mettono a provare abbigliamenti di qualsiasi epoca o pianeta, divertendosi come bambini.

-Meno male che prevedevo qualcosa del genere e sono atterrato due ore prima che la partita cominci!- fa le sue considerazioni il Signore del Tempo.

Quando riesce finalmente a farli uscire da lì, opportunamente vestiti per l’occasione, c’è tempo a sufficienza per far la fila ed entrare con la sua carta psichica, un’altra delle ingegnose invenzioni che è più che fiero di mostrare a Dom, Chris e Tom, mentre Matt può finalmente vederla da vicino.

Per Chris, che quella partita la conosce a memoria fotogrammo per fotogrammo, è comunque un’emozione immensa vederla dagli spalti di quello stadio così pieno di storia.

“Vero che poi ci fermiamo anche per i festeggiamenti?” supplica con lo sguardo il Dottore alla ripresa del secondo tempo.

“Ovvio, quella è la parte migliore!” ridacchia Ten. “E poi Matt mi deve offrire da bere!”

“Grazie per aver ricordato a tutti quanto io sia poco atletico!” brontola il frontman. “Siccome cambiate gusti a ogni Rigenerazione… cosa gradisce Signore del Tempo?”

“Un daiquiri alla banana andrà benissimo!”

Matthew si accende di entusiasmo.

“Piacciono le banane anche a te?”

Mai quanto si accende Ten.

“Esiste qualcosa di meglio delle banane?”

Dominic alza gli occhi.

“Accidenti, li abbiamo persi entrambi… ragazzi, andiamo a farci un giro fra gli spalti, forse quando torniamo avranno finito di osannare le stra dannate banane!”

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“Mi sono avvicinato a Bobby Moore! Gli ho parlato.. E lui ha parlato a me!” deve ancora riprendersi dallo shock Chris mentre tornano a bordo della TARDIS.

“E io senza farmi notare ho ripreso tutto!” gli fa una piacevole sorpresa Tom, mostrandogli foto e video, dopo aver dato la sua parola al Dottore che non diffonderà mai quei contenuti.

“E vogliamo parlare di che schianto fosse la Regina?” dice la sua Dom.

“Bene, ragazzi. Prossimo viaggio?” si interessa Ten.

“Tom, Dom, mi raccomando.. Restano solo due viaggi... Almeno uno di voi vada nel futuro. Io vorrei scoprire che combinerò fra dieci o quindici anni!”

“Speriamo che faremo ancora musica!” si augura Chris.

“Certo che deve essere così, non ci provate nemmeno a sciogliervi! E io devo continuare a farvi video, con effetti sempre più spettacolari!” ribatte Tom.

“A me non dispiacerebbe avere anche una seconda casa, magari in Francia, amo così tanto quel paese!” sogna ad occhi aperti Dom.

“Io dovrei puntare in alto: vivere in America, magari assieme a un’attrice di Hollywood o una modella, mi ci vedreste?” ridacchia Matt. “Ovvio che spero che ci sia sempre Gaia al mio fianco… magari, ecco, è lei che avrà un successo enorme come psicologa delle Star e allora ci trasferiremo lì.”

“Spiacente di deludere le tue aspettative, Matt, ma niente futuro, almeno non da parte mia. Io scelgo ancora un viaggio nel passato.” sentenzia Tom.

“Uh, bello, mi piace. Vediamo se indovino: la nascita della prima macchina fotografica?” azzarda il Dottore.

“Interessante, ma no. Devi sapere che ho anche altri hobby, uno ad esempio è pescare. Quindi.. Perché non andare a bordo dell’Andrea Gail, il più famoso peschereccio che sia mai esistito?”

“Quello de ‘La Tempesta Perfetta’ ? Ho visto il film!” si agita Chris.

“Io no, ma il titolo non mi piace per niente…” si preoccupa Dom.

“Io conosco la storia reale, Tom, davvero vuoi salire su una barca che è destinata a non far mai più ritorno?” lo guarda stranito il Dottore.

 

TBC

   
 
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